Mi sono accorto solo oggi di questa discussione grazie al link messo qui da Speculatoross:
https://bitcointalksearch.org/topic/m.54465629Dico la mia.
Io sono totalmente a favore di un sistema che pur consentendo a "chiunque" di votare possa differenziare il peso del voto a secondo di una serie di parametri, proprio come proponeva @Babo in OP.
Il motivo per cui sono a favore di un sistema di questo tipo è facile da spiegare. In un sistema democratico il voto è l'unico mezzo che ha il cittadino per esprimere la propria preferenza rispetto a quella che sarà la gestione dello stato.
E' proprio l'UNICO strumento che ha, non ci sono altri modi (pacifici).
Bene, ma se il voto diventa l'unico mezzo che ho per influenzare la vita dello stato, perché lo stato non mi deve riconoscere il diritto che io possa influenzarlo in modo diverso da quanto altri faranno?
Se voglio guidare una macchina, non posso farlo ad caz@um, devo prendere la patente perché la patente è lo strumento tramite il quale lo stato riconosce che io ho appreso una serie di nozioni di guida che mi consentiranno di circolare senza arrecare danno agli altri. Lo stato si preoccupa delle conseguenze che una mia impreparazione alla guida potrebbe avere causando danno ad altri.
Allora perché - domando - lo stato permette che tutti possano guidarlo indifferentemente con il voto, anziché riconoscere che ci possano essere persone preparate ad esprimerlo e altre no?
Forse che il "guidare" uno stato (tramite l'espressione del voto) pone meno pericoli del guidare un'automobile ? mmmmmmm....... ho forti dubbi.
Quindi no, per me non ci dovrebbe essere uguaglianza nel voto. Io so che nel guidare sono molto diverso da Schumacher (poveretto....) o da Leclerc, allo stesso modo mi piacerebbe che lo stato potesse riconoscere che nell'esprimere il voto sono diverso dalla "sciura Maria" (con tutto il rispetto per ella).
Non è una questione ideologica per come la vedo io, ma di giustizia sociale.
Entrando nello specifico del sistema "a punti" che introduceva Babo (e capito che era ovviamente solo una bozza), io fare le seguenti modifiche:
1) devi dimostrare di conoscere un pochino i meccanismi tramite i quali funziona lo Stato, una specie di "esamino" che qualcuno ti farà quando vai in Comune a ritirare la tessera elettorale (o il suo equivalente digitale).
Nulla di complesso, ma sufficiente per verificare che tu sappia che differenza c'è tra Camera e Senato, tra Governo e Parlamento (ci sono ragazzi che non ne conoscono la differenza!!!), che differenza c'è tra una legge e un decreto legge, quando si può fare un referendum, che differenza ci sia tra il consiglio comunale e la giunta (questa è una domanda difficile
), insomma cose che tutti dovrebbero sapere ma che alla prova dei fatti in pochi conoscono. Provare per credere......
Quindi per lo stesso motivo che porta lo stato a farmi l'esame per darmi la patente di guida, allo stesso modo a me piacerebbe che lo stato facesse l'esamino per darmi tot token in più se dimostro che so come funziona rispondendo a queste domande.
Quanti token dare? beh abbastanza, perché mi sembra doveroso sapere come funziona una cosa (lo stato) visto che la mia intenzione è esprimere il voto proprio per indirizzarne il funzionamento.
2) paghi le tasse? (mi riferisco soprattutto a Irpef) bene, tot token in più, ovviamente con un cap massimo (se no il voto di Berlusconi varrebbe 100.000 mila volte il mio).
Quale motivo c'è dietro a questa preferenza? semplice, visto che uno stato non vive d'aria ma vive perché qualcuno paga le tasse, e visto che in Italia ci sono 12 mln di persone che non pagano irpef:
https://www.corriere.it/economia/tasse/20_aprile_23/dichiarazioni-44percento-sotto-15-mila-euro-02778166-8596-11ea-b71d-7609e1287c32.shtmlecco per me queste persone hanno meno diritto di me a indirizzare le scelte dello stato.
Anche qui non è che chi non paga irpef non ha diritto di voto, ma metterei un coefficiente per far sì che chi paga di più abbia un peso maggiore (in un range ristretto per non sbilanciare troppo la cosa).
La logica non è che solo chi paga ha diritto di fare qualcosa, ma se io pago di più offro allo stato un apporto superiore a quanto fatto da un altro e quindi dovrei aver un diritto maggiore di indirizzare le spese.
3) Babo diceva +tot token per lo studio. Io aggiungerei: solo se però sei uscito con un voto superiore alla sufficienza stretta.
Motivo: premiamo chi si è impegnato e non chi ha scaldato la sedia.
Per ora non mi viene in mente altro, per rivoluzionare lo stato possiamo iniziare da questo
Scherzo naturalmente, ma sono totalmente a favore di un sistema meritocratico e questo dovrebbe valere anche per il sistema di voto.
Non entro nel merito invece delle proposte tecnologiche perché penso siano già state discusse da persone più capaci di me.