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Topic: sistema di voto meritocratico basato su blockchain - page 3. (Read 1236 times)

legendary
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The hacker spirit breaks any spell
ecco pian piano prende forma il dibattito che avevo pensato io

il mio voleva essere uno starter (come nel camino) per alimentare la sacra fiamma delle idee.. alcune sono molto belle

e per capire gli eventuali risvolti.. quelli detti da @fillippone sono corretti, ovvero sono delle minacce reali (quello che accade con ogni dittatura, il dittatore cambia le leggi in suo favore e caput)

al buon fillippone rispondo con: il prezzo della liberta e' l'eterna vigilanza.. non ci sono altre alternative

a duesoldi: siamo in sintonia

a icio: bella l'idea delle competenze per settore - complica di molto il modello ma ci sta
sr. member
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Faccio una precisione del mio ragionamento.

Ho detto che il dibattito aperto da Babo é molto interessante e sono anche convinto che darebbe dei vantaggi.

Quando sopra ho parlato di toppa mi riferivo al fatto, che un evoluzione tale nel votare deve essere accompagnata anche da un'evoluzione di ciò che voti.

Quante parole si sono detti in questi anni Lega, 5 Stelle e Pd..com'é finita?
Governo Lega  5Stelle, ora 5Stelle Pd, manca solo Lega Pd e siamo apposto tutti Cheesy, abbiamo accontentato tutti gli elettori e facciamo festa.

Se invece si dicesse, bene caro popolo, tra due mesi andiamo tutti a votare per digitalizzare, informatizzare la cosa pubblica...costa 10 miliardi la facciamo si, non la facciamo no...in un contesto di questo tipo, il voto di tutte le persone che operano in aziende di informatica valgono 2? tutti gli Architetti Ingegneri del Software valgono 3?..bene a mio vedere ha una sua logica ed é pure giusto....il carpentiere magari di software non ci capisce na mazza.

Tra 6 mesi si vota per riformare la Sanitá e aumentare di 10.000 letti le intensive...costa 15 miliardi, si fa ..si/no?
Gli infermieri valgono 2, i medici valgono 3, Primari-Chirurghi valgono 4...bene, che cavolo vuoi che ci capisca l'Ingegnere Informatico di aprire una persona sotto i ferri..o intubarla.

Se invece vogliamo dare un valore alle persone per dare un voto in un contesto come quello attuale....mmm, non mi piace molto questa cosa
legendary
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Ma cosa succede se il Parlamento eletto con la tua maggioranza inizia a modificare i criteri per rendere self-fulfillling la propria elezione?

Ti dico la mia anche se non sono Babo   Wink
In stati dove la forma parlamentare abbia dimostrato di funzionare, probabilmente una modifica del tipo che stiamo immaginando non servirebbe nemmeno.
Io nelle mie considerazioni mi riferivo a paesi come l'Italia (ma non è il solo) dove l'attuale sistema di voto e/o politico ha generato disaffezione, perciò mi dico: se c'è qualcosa che non va, magari pensiamo a come migliorarlo.
Che il sistema attuale non funzioni bene è sotto gli occhi di tutti: la gente va poco a votare, e non è solo "colpa della politica" ma anche del fatto che le persone hanno capito che il loro voto serve poco o nulla, vedi la considerazione fatta da Icio qualche post fa quando diceva che non vota più da anni.

La tua preoccupazione è che il parlamento possa eventualmente modificare il sistema dei pesi per favorire una corrente politica? il parlamento da noi è anni (più o meno da quando è entrato in pista Berlusconi portando in parlamento tanti yes man) che non fa più nulla, se vai a guardare i numeri delle leggi nate e discusse in parlamento, c'è da rabbrividire. Ormai il parlamento fa da segretario del governo con l'unica azione di convertire i decreti in legge. Vedi quel che sta facendo anche in questo ultimo periodo.
Un parlamento così hai paura che possa avere la capacità di cambiare il sistema dei pesi? che sarebbe ovviamente estremamente di interessa per tutti i partiti politici e quindi certamente tutti cercherebbero di cambiarlo a loro favore. Esattamente come stanno cercando di fare da 20 anni per modificare la legge elettorale. Risultato?
A me sembra che da anni se ne parli senza grosse modifiche: Renzi aveva introdotto l'italicum , poi dichiarato illegittimo in alcuni punti dalla corte costituzionale, poi si è passati al Rosatellum, poi..... è una cosa senza fine: tutti cercano di cambiarlo ma siamo sempre lì.....
C'è poco da fare: è un sistema quello attuale che alimenta solo sé stesso, non rappresenta più il cittadino in alcun modo.
Due giorni fa hanno votato la sfiducia a Bonafede  ed erano tutti in fibrillazione per quel che avrebbe fatto Renzi, con un partito che ha il 3% !  abbiamo paura di questo ?

Non dico questo per "populismo", sia chiaro, lo dico perché io sono sempre andato a votare (non ho perso una votazione dai miei 18 anni e ne sono passati un bel po'  Wink ) però capisco che il mio voto non conta nulla, e non è una bella sensazione fare una cosa quando sai che non serve a nulla.....  si crea davvero disaffezione ma se la gente non va più a votare possiamo ancora chiamarla democrazia ?

https://it.wikipedia.org/wiki/Democrazia

cito:

Quote
La democrazia ..... etimologicamente significa "governo del popolo", ovvero sistema di governo in cui la sovranità è esercitata, direttamente o indirettamente, dal popolo, generalmente identificato come l'insieme dei cittadini che ricorrono in generale a strumenti di consultazione popolare (es. votazione, deliberazioni ecc..).





legendary
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Tutto bellissimo ,Babo.
Sarei d'accordo.
Ma cosa succede se il Parlamento eletto con la tua maggioranza inizia a modificare i criteri per rendere self-fulfillling la propria elezione?
Ad esempio:
  • Hai donato soldi ai partiti? moltiplicatore 1.5
  • Hai la tessera ARCI? moltiplicatore 2x
O peggio:
  • Usi i mezzi pubblici per andare al lavoro? Moltiplicatore 1x
  • Usi la bicicletta per andare al lavoro? Moltiplicatore 3x
(magari chi sta in periferia in posti non seriviti dai mezzi pubblici, vota diverso da come voti tu..)

Ancora peggio
  • Vuoi garantire stabilità politica al paese? Vota l'attuale maggioranze moltiplicatore 1.2x

Insomma senza scendere troppo in esempi triviali, se abbandoni il principio cardine del voto capitario, poi distorcere le metriche per avere la maggioranza che ti piace di più... allora inizia a diventare pericoloso.
Forse il rischio è maggiore dell'inefficienza causata dal far votare proprio tutti.
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Stai parlando di una problema di poco conto, eh?!? Grin Roll Eyes
Da sempre quella del voto è una delle cose più delicate ed abusate di questo sistema. Sempre che ci si creda ancora...

Eh ma noi DOBBIAMO crederci nel sistema di voto, se no rimangono solo i forconi.
Ma a quel punto di democrazia non rimarrebbe che la parola…..
Io NON voglio arrivare al punto di non votare più per disaffezione, ci credo e ci voglio credere. Ma imho bisogna pensare a un sistema di voto più giusto.


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Stai parlando di una problema di poco conto, eh?!? Grin Roll Eyes
Da sempre quella del voto è una delle cose più delicate ed abusate di questo sistema. Sempre che ci si creda ancora...
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The hacker spirit breaks any spell
~~~~

Io compero molto su ebay e da anni noto che ci sono venditori (tutti del centro/sud Italia) che vendono articoli di elettronica di consumo (sui quali notoriamente c'è poco margine) con prezzi decisamente più bassi dei venditori che trovi al nord.  Pensavo fosse in virtù di qualche forma di incentivazione fiscale che consentiva a certe aree del meridione di avere qualche agevolazione e invece qualche mese fa c'è stato un articolo (se non ricordo male di Gabanelli ma non ne sono sicuro) che ha spiegato la cosa in tutt'altro modo.
Ci sono aziende che vengono aperte e chiuse nel giro di un anno, così facendo l'azienda incassa i soldi dall'acquirente (compreso IVA) e fallisce prima di un anno, evitando quindi di girare l'IVA allo stato. Quindi alla fine il cliente paga di meno per questo motivo.
Ovviamente non posso avere certezza che i casi che avevo notato io fossero tra questi (i venditori ebay è difficile seguirli da un anno all'altro) ma la motivazione mi sembra plausibile.
Bene: venditori che falliscono in questo modo sono dei veri truffatori (verso lo stato, non verso l'acquirente peraltro), e allora perché non penalizzarli nella capacità di voto?  per me sarebbe giusto……







la questione che dici delle aziende che fanno le furbe con le aziende aperte chiuse e' di giustizia in primis
se vengono giudicate colpevoli e condannate allora si applica alla meritocrazia sul valore del voto
ne piu ne meno


teniamo separati in concetti, senno diventa una sabba unica (lo so che lo stai a fare, lo sto ribadendo)

la giustizia e' una roba
la parte esecutiva e legislativa un altra


qua si tratta di attaccare LA TIRANNIA del voto uguale per tutti






ma poi scusate
se tu sei un abile imprenditore guadagni di piu
un imprenditore scarso, guadagna di meno... e' giusto.. il mercato e' meritocratico
(lasciamo perdere le distorsioni)
se studi di piu, hai accesso a lavori piu remunerati e via dicendo


perche non si dovrebbe applicare al voto???

per altro un sistema del genere e' piu inclusivo, permette di votare ai falliti e ai criminali
legendary
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Devi fare una colpa ad una persona molto intelligente perchè viene da una family che magari economicamente non ha potuto far laureare un figlio?
Devi dare un premio a qualcuno che la laurea l'ha presa a pedate o peggio pagata?

Come si diceva non si tratta di negare il diritto di voto a qualcuno per il semplice fatto che non abbia una laurea o un titolo di studio, ma potrebbe essere uno dei parametri atti a stabilire il peso del suo voto, questo sì.
Non si tratta di "fare una colpa", si tratta di stabilire dei meriti.
Tu quando hai un problema all'appendicite ti fai operare da un chirurgo o dal tabaccaio sotto casa?
Vai dal chirurgo (tra l'altro senza probabilmente sapere se abbia una laurea sudata oppure pagata da papino) perché ti fidi del fatto che il suo titolo di studio sia sufficiente per riconoscerne i meriti, ovvero la capacità di operare come chirurgo. Mentre non andresti dal tabaccaio perché sai che non avrebbe questa capacità.
Tu non puoi valutare la capacità dei singolo quando ne hai bisogno, ma ti fidi del fatto che un titolo di studio abbia consentito ad altri di verificarlo.

Quindi di nuovo: non si tratta di "fare una colpa" (così come non ne fai una colpa al tabaccaio) ma di riconoscere un merito in più.



Devi farne una colpa ad un soggetto che è fallito magari perchè lo Stato pagava le sue fatture a 2 anni?

Devi dare premi al furbetto che apre chiude aziende senza fallire perchè trova fornitori che accettano chiusure debitorie parziali?

Tocchi un caso un po' particolare però mi viene anche da dire che se uno ha avuto come unico (o principale) cliente lo stato, ha in qualche modo mancato in qualcosa nel non aver previsto questi tempi lunghi di pagamento. Perché è noto che sia così da anni, tant'è che siamo anche stato sanzionati dall'UE per questo.
Attenzione non giustifico lo stato - ovvio - dico che se un imprenditore non ha tenuto conto di questo è stato in qualche modo poco attento.
Mi viene però da farti un controesempio visto che qui si parlava di fallimenti in relazione al fatto che se uno fallisce potrebbe essere corretto dare penalità rispetto al voto.

Io compero molto su ebay e da anni noto che ci sono venditori (tutti del centro/sud Italia) che vendono articoli di elettronica di consumo (sui quali notoriamente c'è poco margine) con prezzi decisamente più bassi dei venditori che trovi al nord.  Pensavo fosse in virtù di qualche forma di incentivazione fiscale che consentiva a certe aree del meridione di avere qualche agevolazione e invece qualche mese fa c'è stato un articolo (se non ricordo male di Gabanelli ma non ne sono sicuro) che ha spiegato la cosa in tutt'altro modo.
Ci sono aziende che vengono aperte e chiuse nel giro di un anno, così facendo l'azienda incassa i soldi dall'acquirente (compreso IVA) e fallisce prima di un anno, evitando quindi di girare l'IVA allo stato. Quindi alla fine il cliente paga di meno per questo motivo.
Ovviamente non posso avere certezza che i casi che avevo notato io fossero tra questi (i venditori ebay è difficile seguirli da un anno all'altro) ma la motivazione mi sembra plausibile.
Bene: venditori che falliscono in questo modo sono dei veri truffatori (verso lo stato, non verso l'acquirente peraltro), e allora perché non penalizzarli nella capacità di voto?  per me sarebbe giusto……




sr. member
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Dobbiamo metterci d'accordo dove scrivere o qui o di la Cheesy Wink

Vero ma i telegiornali ieri sera qualcuno li ha visti si?
E io dovrei andare a votare?..devo dire che 4 risate me le sono fatte.

Rimpiango Berlinguer, Almirante, Andreotti...le cose per funzionare devono essere fatte nel modo giusto, al posto giusto nel momento giusto.
Quando le variabili cambiano, i risultati cambiano...per me è ora che cambi il modello...io mi sono gia arreso da mo.

Mi piace la volontà di Babo nel cercare di migliorare le cose, con le sue vedute, punti di vista etc etc., ma in questo caso è una toppa su un modello vecchio, superato...chiaramente mio umile punto di vista.

Il modo giusto:-
-la politica non è più un mettersi a disposizione del proprio popolo, è diventata Potere, Soldi ed Interessi

Posto giusto:-
io voglio andare a votare per decidere se un lavoratore deve fare più ferie, le stesse uguali oppure meno, non voglio che gli accordi si facciano a tavolino tra chi si muove solo per gli iscritti e l'altro magari nemmeno ha vinto le elezioni (chiaramente è un esempio) Svizzera-Italia

Momento giusto:-
Il mondo corre, chi si ferma è perduto, la politica è una lumaca, spesso fa pure il gambero e spesso nemmeno la voti (vedi Parlamento Europeo)
-
legendary
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The hacker spirit breaks any spell
la tua idea è assolutamente giusta
ma purtroppo non possiamo scendere cosi in dettaglio
cioe sapere se il tizio ha pagato o si e' sudato la laurea


nel mondo ideale che vorrei, se sei troppo povero ma sei capace è lo stato che ti paga gli studi... basta guardare napoleone bonaparte che era povero e nato povero ma e' diventato niente popo di meno che imperatore

chiaro sono casi limite, ma lui non aveva uno stato
sr. member
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Una logica c'è ed è molto interessante, penso darebbe anche vantaggi qualitativi nelle scelte.

Ma le variabili di valutazione sarebbe tantissime, non basta un esamino o una pagella per determinare un'infinità di variabili che ci possono essere nelle differenze delle persone.

Butto li 2 casi al volo che mi vengono in mente.

Lo studio
Devi fare una colpa ad una persona molto intelligente perchè viene da una family che magari economicamente non ha potuto far laureare un figlio?
Devi dare un premio a qualcuno che la laurea l'ha presa a pedate o peggio pagata?

Devi farne una colpa ad un soggetto che è fallito magari perchè lo Stato pagava le sue fatture a 2 anni?

Devi dare premi al furbetto che apre chiude aziende senza fallire perchè trova fornitori che accettano chiusure debitorie parziali?

Credo che i casi di valutazione diventerebbero cosí tanti (forse uno a persona), che alla fine creerebbe comunque un sacco di ingiustizie.
legendary
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The hacker spirit breaks any spell
sono d'accordo con te
non ci avevo pensato


anche io non pago le tasse in italia e ne sarei escluso... ma ha una logica e ha un senso
quindi e' una OTTIMA idea

non perche colpisce me diventa una pessima idea.. dobbiamo valutare in generale non a livello personale
legendary
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nulla di scritto sulla pietra, se per 5 anni sei stato assente per problemi tuoi e poi ritorni presente e attivo dal punto di vista dello stato, il tuo valore si alza (ovviamente)

Ecco, questo che hai scritto mi ha fatto venire in mente un'altra cosa con la quale non sono d'accordo nel sistema di voto attuale, quello degli italiani all'estero.
Se hai scelto di vivere all'estero (e con residenza all'estero), perché dovresti votare per uno stato al quale comunque non paghi le tasse? diamo pure in questo discorso al concetto di "italiano all'estero" l'accezione che ha dato AdE per definire se uno che risieda all'estero debba pagare le tasse in Italia, mi sta benissimo quell'interpretazione che alla fine della fiera è legata a quanto tempo passi in Italia o all'estero.
Ma se ricadi nell'interpretazione che ti consente di non pagare le tasse in italia (come la stragrande maggioranza degli italiani che hanno residenza estera), allora secondo me non hai più il diritto di esercitare il voto in Italia.
Lo riacquisirai quando rientrerai.
Non parliamo di numeri bassi, sono 5 milioni:

https://it.wikipedia.org/wiki/Voto_degli_italiani_residenti_all%27estero

ovvero un numero capace di influenzare in modo sensibile l'esito delle elezioni e quindi di condizionare la vita dello stato. Ma se vivi fuori e non paghi le tasse che diritto hai di farlo?

Sarò talebano ma sono molto rigido su queste cose..... Cheesy

legendary
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The hacker spirit breaks any spell
chiaro
hai capito cosa intendevo
intendevo aprire un tavolo di discussione pensando a una alternativa al sistema attuale 1:1
ognuno fa le sue proposte, si fa un brainstorming

pero il concetto di fondo e' quello
fare in modo che i voti non siano tutti uguali e chi si disenteressa dello stato dovrebbe avere un voto che vale di meno
nulla di scritto sulla pietra, se per 5 anni sei stato assente per problemi tuoi e poi ritorni presente e attivo dal punto di vista dello stato, il tuo valore si alza (ovviamente)

non si vuole discriminare nessuno, non si vuole punire o escludere nessuno

si vuole solo evitare che ci stiano gente che vota a cazzo o gente che si vende il voto (come spesso accade)
legendary
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Mi sono accorto solo oggi di questa discussione grazie al link messo qui da Speculatoross:
https://bitcointalksearch.org/topic/m.54465629

Dico la mia.
Io sono totalmente a favore di un sistema che pur consentendo a "chiunque" di votare possa differenziare il peso del voto a secondo di una serie di parametri, proprio come proponeva @Babo in OP.
Il motivo per cui sono a favore di un sistema di questo tipo è facile da spiegare. In un sistema democratico il voto è l'unico mezzo che ha il cittadino per esprimere la propria preferenza rispetto a quella che sarà la gestione dello stato.
E' proprio l'UNICO strumento che ha, non ci sono altri modi (pacifici).

Bene, ma se il voto diventa l'unico mezzo che ho per influenzare la vita dello stato, perché lo stato non mi deve riconoscere il diritto che io possa influenzarlo in modo diverso da quanto altri faranno?
Se voglio guidare una macchina, non posso farlo ad caz@um, devo prendere la patente perché la patente è lo strumento tramite il quale lo stato riconosce che io ho appreso una serie di nozioni di guida che mi consentiranno di circolare senza arrecare danno agli altri. Lo stato si preoccupa delle conseguenze che una mia impreparazione alla guida potrebbe avere causando danno ad altri.
Allora perché - domando - lo stato permette che tutti possano guidarlo indifferentemente con il voto, anziché riconoscere che ci possano essere persone preparate ad esprimerlo e altre no?
Forse che il "guidare" uno stato (tramite l'espressione del voto) pone meno pericoli del guidare un'automobile ? mmmmmmm....... ho forti dubbi.

Quindi no, per me non ci dovrebbe essere uguaglianza nel voto. Io so che nel guidare sono molto diverso da Schumacher (poveretto....) o da Leclerc, allo stesso modo mi piacerebbe che lo stato potesse riconoscere che nell'esprimere il voto sono diverso dalla "sciura Maria"  (con tutto il rispetto per ella).

Non è una questione ideologica per come la vedo io, ma di giustizia sociale.


Entrando nello specifico del sistema "a punti" che introduceva Babo (e capito che era ovviamente solo una bozza), io fare le seguenti modifiche:

1) devi dimostrare di conoscere un pochino i meccanismi tramite i quali funziona lo Stato, una specie di "esamino" che qualcuno ti farà quando vai in Comune a ritirare la tessera elettorale (o il suo equivalente digitale).
Nulla di complesso, ma sufficiente per verificare che tu sappia che differenza c'è tra Camera e Senato, tra Governo e Parlamento (ci sono ragazzi che non ne conoscono la differenza!!!), che differenza c'è tra una legge e un decreto legge, quando si può fare un referendum, che differenza ci sia tra il consiglio comunale e la giunta (questa è una domanda difficile Cheesy ), insomma cose che tutti dovrebbero sapere ma che alla prova dei fatti in pochi conoscono. Provare per credere......

Quindi per lo stesso motivo che porta lo stato a farmi l'esame per darmi la patente di guida, allo stesso modo a me piacerebbe che lo stato facesse l'esamino per darmi tot token in più se dimostro che so come funziona rispondendo a queste domande.
Quanti token dare? beh abbastanza, perché mi sembra doveroso sapere come funziona una cosa (lo stato) visto che la mia intenzione è esprimere il voto proprio per indirizzarne il funzionamento.

2) paghi le tasse?  (mi riferisco soprattutto a Irpef) bene, tot token in più, ovviamente con un cap massimo (se no il voto di Berlusconi varrebbe 100.000 mila volte il mio).
Quale motivo c'è dietro a questa preferenza? semplice, visto che uno stato non vive d'aria ma vive perché qualcuno paga le tasse, e visto che in Italia ci sono 12 mln di persone che non pagano irpef:
https://www.corriere.it/economia/tasse/20_aprile_23/dichiarazioni-44percento-sotto-15-mila-euro-02778166-8596-11ea-b71d-7609e1287c32.shtml
ecco per me queste persone hanno meno diritto di me a indirizzare le scelte dello stato.
Anche qui non  è che chi non paga irpef non ha diritto di voto, ma metterei un coefficiente per far sì che chi paga di più abbia un peso maggiore (in un range ristretto per non sbilanciare troppo la cosa).
La logica non è che solo chi paga ha diritto di fare qualcosa, ma se io pago di più offro allo stato un apporto superiore a quanto fatto da un altro e quindi dovrei aver un diritto maggiore di indirizzare le spese.

3) Babo diceva +tot token per lo studio. Io aggiungerei: solo se però sei uscito con un voto superiore alla sufficienza stretta.
Motivo: premiamo chi si è impegnato e non chi ha scaldato la sedia.


Per ora non mi viene in mente altro, per rivoluzionare lo stato possiamo iniziare da questo  Grin
Scherzo naturalmente, ma sono totalmente a favore di un sistema meritocratico e questo dovrebbe valere anche per il sistema di voto.

Non entro nel merito invece delle proposte tecnologiche perché penso siano già state discusse da persone più capaci di me.





sr. member
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non so, ma l'attuale sistema e' obsoleto ed e' diventato tirannico

se la maggiorparte delle persone che non studia stabilisce che il cambiamento climatico e' una cavolata, chi e' che ne viene danneggiato? le generazioni future

suvvia, sappiamo benissimo che le scelte giuste lungo termine non vengono prese per colpa del breve termine della democrazia

come dire.. diamo tutti colpa alle corporation cattive
ma chi e' che PRETENDE i dividendi dalle azioni...Huh? Noi.... capite il problema non sono gli altri

Il punto è esattamente quello che dici.
Il problema siamo noi, ma uno dei motivi che io individuo è proprio il fatto che vi sia una situazione..modello... che punta nel mantenimento di situazioni di comodo e non fare squadra.
Per fare squadra le persone devono essere coinvolte, anche se non sono proprio dei fulmini di guerra, quando ti vedi disastri ambientali (milioni di alberi in trentino e veneto spazzati via in un batter di ciglio) estati sempre piu calde, aumento delle notti tropicali, calo dei numeri giornalieri di temperature sottozero, inversioni termiche etc etc...aumento della Co2 e chi piu ne sa  più ne dica...vedrai che anche con la terza media uno capisce, soprattutto se vede ciò che lascia alle nuove generazioni, padre o nonno o meno che sia.

Bisogna che creiamo uno modello (siamo in tantissimi, è difficile), ma che ci renda partecipi tutti allo stesso modo.
La politica per come è oggi, non è rappresentativa....negli anni del dopoguerra votare una volta ogni 5 anni era una conquista...nel 2020 non lo è più.
Le costituzioni di 70 anni fa...sono "vecchie", il mondo corre e non è possibile metterci 20 anni per aggiornare un'articolo della costituzione.
Chi non è...e la massa non lo è, un giurista, non gli frega una sega...vede le differenze sociali di ciò che vive...non i problemi per trovare delle soluzioni vincolate a modelli che sono oramai storia.

E qui torno a bomba, il bitcoin è lo strumento più bello, potente, democratico che abbiamo per cercare di migliorare le cose...la blockchain poi dopo, anche per individuare modelli di voto su cui discutere...sono i passi successivi...però io devo dirti che per me siamo tutti uguali, bisogna creare la condizione....come si intitola quel film comico che vediamo tutti gli anni sotto le feste..una poltrona per due...è sacrosanta verità, crea le condizioni e raccogli ciò che semini Wink
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non so, ma l'attuale sistema e' obsoleto ed e' diventato tirannico

se la maggiorparte delle persone che non studia stabilisce che il cambiamento climatico e' una cavolata, chi e' che ne viene danneggiato? le generazioni future

suvvia, sappiamo benissimo che le scelte giuste lungo termine non vengono prese per colpa del breve termine della democrazia

come dire.. diamo tutti colpa alle corporation cattive
ma chi e' che PRETENDE i dividendi dalle azioni...Huh? Noi.... capite il problema non sono gli altri
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ecco, cosí siamo messi

https://www.ilgiornale.it/news/economia/recuvery-fund-tv-tedesca-smentisce-versione-conte-1858170.html

quando si troverá un modello decentralizzante parte della politica e dell'economia, si potrá perfezionare con pesi e misure anche un sistema di voto
ma questo lo si potrá fare quando..... si votare sarà una pratica veloce, sicura e soprattutto possa avvenire spesso.
fino a che siamo..tu voti ogni 5 anni, in questo lasso di tempo non conti più nulla....ciao Cheesy
sr. member
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Chiarissimo, sempre sostenuto in altri post che non vanno "buttati" gli obbiettivi raggiunti.
Questo modello dal dopo guerra tante buone cose le ha fatte.
Il problema a mio vedere, è un peggioramento che nasce negli ultimi decenni sotto l'aspetto politico ed economico.
Per rendere un sistema più coinvolgente, di partecipazione di un popolo con il voto...piaccia o non piaccia va decentralizzato in PARTE (non tutto va buttato), il potere politico ed economico.
Anche se chiaramente vige una costituzione, diritti etc etc, vi sono troppe cose decise dalla politica che non rispecchiano assolutamente il principio siamo tutti uguali.
Anche qui, gia spesso postato, ci sono cittadini di serie a, b, f e oggi z.
Serve un Master in Economia per capire che non è possibile che ci sia qualcuno con stipendi, pensioni, privilegi d'oro da decine di migliaia di euro al mese e qualcuno a cui (giustamente vista la situazione) gli è stato imposto di chiudere la bottega, negozio, bar etc etc..che sta ancora aspettando 600 euro ma ne deve pagare 350 della trimestrale inps fissa?

In alcuni aspetti siamo alla follia..il fallimento di un modello Politico/Economico..sotto gli occhi di tutti...ma non si può far niente..levare un privilegio è anticostituzionale.

Allora se è o non è costituzionale..mandiamo i popoli a votare, tutti però devono poterlo fare, poi vediamo.

Un sistema di voto, tutto da discutere e trovare, magari con l'utilizzo di una blockchain, rapido, veloce..mi trova pienamente favorevole.

Le persone anche se non hanno una laurea, quando gli spieghi, vengono coinvolte, si confrontano...capiscono, eccome capiscono Wink

Solo che nasce un problema a monte...quello che ho scritto sopra, chi dovrebbe decidere su cosa votare?..chi gode della situazione attuale?
Per me no...tra 1 secolo saremmo ancora qui, un governo "sopra politico" che non governi nulla (ma che governo é Cheesy), diciamo una commissione nominata per competenze in tutti i settori..persone nominate dalle relative commissioni scientifiche, tecniche che siano semplicemente un filtro intellettuale competente ed esponga ciò che ritiene motivo di voto
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Ah ma i criteri sono solo un esempio

Ripeto, è solo x scatenare la discussione

Non la prendo sul personale.. scatenando un discorso che mi da torto ma trova una soluzione attuabile sarei felice lo stesso

Infatti i toni sono pacati e distesi fra di noi
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