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Topic: Situazione euro in Italia (Read 5379 times)

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October 27, 2013, 05:42:58 PM
...
Posso fare il solito acquisto con Bitcoin, ma in questo caso, la mia transazione è pubblica. Ci sono studi su studi su come essere anonimi con le transazioni, ma attualmente la nuda e cruda realtà è questa. Una moneta virtuale libera da banche, libera da corporazioni, MA sviluppata con un concetto di pseudo-anonimato.
Se io ti dicessi: torniamo alla sovranità monetaria, la moneta sarà però solo virtuale e tutti gli acquisti saranno resi pubblici in un database accessibile a chiunque. Tu cosa mi risponderesti ? Che la privacy dei cittadini non è così importante ?

Premetto la mia ignoranza, ma io ho sempre capito che le transazioni fossero pubbliche e completamente tracciabili, non chi le effettua, che il bitcoin si comportasse cioè esattamente come il contante dove sulle banconote c'è un univoco numero seriale e soprattutto non vi è scritto il nome di chi le possiede.

Senza mettere in campo il fatto che quando si tratta di "portafogli virtuali" si deve prestare la massima attenzione ai virus, trojan, rootkit e tante altre belle cose.

Perchè, il contante nel tuo taccuino non corre gli stessi pericoli di furto, borseggio, sottrazione, rapina? O te ne vai sventolandolo sotto il naso di chi incontri? Nihil sub sole novum, dunque...

Quindi quando leggo che i Bitcoin sono il "terrore" dei Governi, degli Stati e dei potenti, mi viene un po' da sorridere. Dov'è quel Governo che non vorrebbe avere sotto mano TUTTE le transazioni intercorse tra i cittadini ? Tutto digitalizzato e salvato in un bel database pubblico... sarebbe il sogno dei servizi segreti e dell'ufficio delle entrate dei vari Paesi.

E' la stessa storia delle telecamere che oggi giorno sono installate ovunque e che violerebbero la nostra privacy in ogni istante della nostra vita. Se uno non ha nulla da nascondere, non ha nulla da temere.... Se poi sai che in Italia non potresti comprare nulla in contanti sopra i €1.000 e che c'è l'obbligo di segnalazione per tutti i movimenti sopra i € 10.000, beh allora il tuo concetto di privacy è già bello che demolito...
Tutto diventa poi relativo, se facciamo tesoro della lezione di Silk Road e di Dread Pirate Roberts: molto molto molto difficile restare veramente anonimi. Se vogliono veramente sapere chi sei e cosa fai, le forze dell'ordine, compresa la GdF, sono in grado di cose che neanche nei migliori film polizieschi vedi.

In conclusione del mio ragionamento: Anch'io come te, spero che il progetto Bitcoin vada avanti e che migliori sempre di più, soprattutto in campo di riservatezza e protezione della privacy.
saluti e buona vita,
Tommaso

Io credo che tanto + si riuscirà a sviluppare un utilizzo quotidiano del BTCBTC con offerte di beni e servizi alla portata di tutti, quanto meglio e + velocemente il progetto andrà avanti.
Premesso che le ultime tecnologie è + facile prendano piede in paesi sottosviluppati dove non ci sono precedenti e magari obsolete infrastrutture,un esempio è una notizia che ho letto recentemente dove il bitcoin viene utilizzato nella capitale di un paese centro africano (credo sia Nairobi in Kenya) per il pagamento di servizi come il taxi. Ciò sarebbe possibile a mezzo smartphone ed una convenzione con il locale gestore telefonico Vodafone.
Cosa si aspetti di cominciare a farlo anche qui in Italia, me lo sto ancora chiedendo...
Gavrilo Princip
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October 26, 2013, 05:23:29 PM
L'aspetto anonimato comunque vi assicuro che è solo un problema temporaneo.
Ci sono N progetti che puntano a rendere effettiva l'essere anonimi, Bitcoin va e le crittocurrency vanno assolutamente in questa direzione Wink
Le tecnologie sono varie, alcune in corso di sviluppo, altre praticamente complete. Mancano giusto interfacce userfriendly per l'utente comune.
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October 26, 2013, 04:09:43 PM
[...] Il BTC BTC è infatti attualmente l'unica vera  soluzione possibile alla "Situazione euro" in Italia, come riporta anche il topic, ma nessuno è finora chiaramente uscito allo scoperto.[...]
Per concludere c'è da augurarsi che questo progetto continui la sua espansione a questi se non maggiori ritmi. Ciò significherebbe che in un paese come l'Italia, che ha ormai perso la sovranità popolare oltre a quella monetaria , il popolo comunque conta e non si fa mettere nell'angolo dai quei grandi interessi finanziari che ci stanno mangiando pezzo per pezzo e riducendo in povertà.
Saluti
Gavrilo Princip

Ciao Gavrilo,
anch'io sto seguendo con interesse questa discussione. Non sono mai intervenuto direttamente nel thread, anche se ormai è da anni che mangio "pane & sovranità monetaria" tutti i giorni. Questo per mettere subito in chiaro che su questi punti la penso esattamente come te.
C'è però un punto (per me fondamentale) sul quale non concordo.
Hai elencato molti aspetti positivi sui Bitcoin ed è tutto vero... se paragoniamo la crypto-valuta alle attuali valute fiat come l'Euro, che è una moneta che deve essere presa in prestito dai mercati di capitali privati, i quali chiedo il pagamento di interessi (roba da far rabbrividire anche un organismo unicellulare come il Paramecio) non c'è storia... Bitcoin vince su tutti i fronti.
Però i Bitcoin portano con se anche una "proprietà" non presente nelle altre valute: il NON anonimato.
Facciamo un semplice esempio: Se mi voglio comprare una bambola gonfiabile per divertirmi quando mia moglie è fuori casa, prendo la mia banconota da 100 Euro, vado in un sexy-shop e mi compro una top-model siliconata. Torno a casa e sono tutto contento, la mia privacy è salva. (Per essere ancora più precisi, il negoziante può avere una telecamera a circuito chiuso, ma comunque non penso che si metta a pubblicare tutte le video registrazioni su YouTube!).
Posso fare il solito acquisto con Bitcoin, ma in questo caso, la mia transazione è pubblica. Ci sono studi su studi su come essere anonimi con le transazioni, ma attualmente la nuda e cruda realtà è questa. Una moneta virtuale libera da banche, libera da corporazioni, MA sviluppata con un concetto di pseudo-anonimato.
Se io ti dicessi: torniamo alla sovranità monetaria, la moneta sarà però solo virtuale e tutti gli acquisti saranno resi pubblici in un database accessibile a chiunque. Tu cosa mi risponderesti ? Che la privacy dei cittadini non è così importante ?
Senza mettere in campo il fatto che quando si tratta di "portafogli virtuali" si deve prestare la massima attenzione ai virus, trojan, rootkit e tante altre belle cose.
Quindi quando leggo che i Bitcoin sono il "terrore" dei Governi, degli Stati e dei potenti, mi viene un po' da sorridere. Dov'è quel Governo che non vorrebbe avere sotto mano TUTTE le transazioni intercorse tra i cittadini ? Tutto digitalizzato e salvato in un bel database pubblico... sarebbe il sogno dei servizi segreti e dell'ufficio delle entrate dei vari Paesi.
In conclusione del mio ragionamento: Anch'io come te, spero che il progetto Bitcoin vada avanti e che migliori sempre di più, soprattutto in campo di riservatezza e protezione della privacy.
saluti e buona vita,
Tommaso
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October 26, 2013, 02:01:27 PM
Un saluto a tutti voi che partecipate a questa discussione e un grazie a HostFat per tutto ciò che sta facendo Shocked e quello che ha già fat  Cheesy
Entro subito in argomento per dire che l'evoluzione di questa crypto-currency è pari solo alla sua instabilità nel cambio: tutto ciò anche a dispetto degli ultimi mesi che hanno presentato invece una certa regolarità nella crescita rispetto alla sua giovane età e parlo di ciò perchè pochi altri si esprimono su questa che è un autentica rivoluzione epocale,in grado di liberare la gente dalla servitù dalle banche, è il riappropriarsi della sovranità monetaria popolare  sottraendola al controllo delle elite finanziarie mondiali, in altre parole: BTC Bitcoin.BTC
Per pochi che ne vogliono parlare intendo politici, economisti, giornalisti italiani, chi sarebbe insomma in grado di portare il fenomeno a conoscenza di larga parte dei cittadini.
Il BTC BTC è infatti attualmente l'unica vera  soluzione possibile alla "Situazione euro" in Italia, come riporta anche il topic, ma nessuno è finora chiaramente uscito allo scoperto. Non certo Alemanno, che vorrebbe il ritorno alla lira del 1975, quella con sopra scritto "Repubblica italiana" sulla banconota da 500 lire (vedi finale di http://www.youtube.com/watch?v=qbT5qhO9D9Q) , ma non mi risulta nemmeno Eugenio Benetazzo, giovane visionario, ma lucido economista indipendente che ha ampiamente predeffo e prefigurato gli euro-scenari di crisi italiana di questi ultimi anni e dei prossimi venturi in questo ed altri video youtube .
Almeno a me non risulta che costoro o per esempio qualche politico in vista non dico di governo, ma nemmeno di opposizione, dalla Lega Nord 2.0 ai guru di M5S (Grillo-Casaleggio) abbia pronunciato questa magica parola: BTC Bitcoin BTC.
Pochi ricorderanno invece ciò che disse qualcuno che ci capiva veramente già nel maggio del 2011.
In un articolo di Jason Calacanis, un imprenditore di successo della Silicon Valley ed anche noto blogger con un pezzo intitolato "Bitcoin, una moneta digitale peer2peer: il progetto più pericoloso che abbiamo mai visto" riassumeva le sue impressioni dopo essersi imbattuto in Bitcoin ed averne studiato le caratteristiche.
Per capire quanto Jason sia rimasto colpito da Bitcoin è sufficiente leggere le battute iniziali:
"Dopo mesi di ricerche e scoperte, abbiamo capito questo:

    Bitcoin è un progetto tecnologicamente corretto.

    Bitcoin è inarrestabile senza perseguire il singolo utente finale.

    Bitcoin è il progetto Open Source più pericoloso che sia mai stato creato.

    Bitcoin può essere il progetto tecnologico più pericoloso dopo Internet stessa.

    Bitcoin è una dichiarazione politica di technotarian (definiti come libertari tecnologici).

    Bitcoin cambierà il mondo a meno che i governi non lo vietino con dura repressione."

Egli  svela così  in quegli anni già flagellati dall'attuale crisi, qualche buon motivo di questo silenzio assordante da chi dovrebbe informarci, rappresentarci e guidarci nelle difficili scelte future.
Non posso perciò che condividere quanto ha esposto J.Calacanis il quale dimentica però di dire che Bitcoin è un progetto legato indissolubilmente alla presenza ed esistenza della Rete, sia essa clearnet che deepnet...Internet insomma! Questa dipendenza esiziale rappresenta uno dei punti deboli dell'avvento del Bitcoin, ma allo stesso modo anche uno dei suoi maggiori punti di forza.
Chi lo usa, sa  che esso è prodotto e distribuito anche allo stato solido e tangibile (Casascious ad es.), ma conosce anche che ciò resta solo un mero esercizio celebrativo o marketing di qualcosa che non ha bisogno di fisicità per consolidarsi.
Per concludere c'è da augurarsi che questo progetto continui la sua espansione a questi se non maggiori ritmi. Ciò significherebbe che in un paese come l'Italia, che ha ormai perso la sovranità popolare oltre a quella monetaria , il popolo comunque conta e non si fa mettere nell'angolo dai quei grandi interessi finanziari che ci stanno mangiando pezzo per pezzo e riducendo in povertà.
Saluti
Gavrilo Princip
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September 30, 2013, 03:05:42 AM
Oh vedo che stiamo arrivando al nocciolo. Siamo d'accordo sul fatto che è la moneta di nuova creazione a creare inflazione e che la stampa di moneta non crea ricchezza.
Per specificare, siamo d'accordo che la stampa di moneta non crea "ricchezza reale" ma io credo che sia più la distribuzione della moneta piuttosto che la sua creazione, a provocare inflazione (come nell'esempio che facevi tu, in cui la gente può scegliere di usare i propri risparmi per comprare, facendo alzare il prezzo dei pomodori e delle araance).

La stampa di moneta può creare ricchezza nel senso che fa girare i soldi e quindi fa lavorare:
Quote
L'imbianchino si fa riparare i tubi e paga 100€ all'idraulico, che prende lezioni di matematica dal prof e gli gira i 100€, Il prof si fa ridipingere lo stanzino dall'imbianchino e paga 100€. Dove sono i soldi in questo giro?
[ imbianchino: 100-100=0€ ; idraulico: 100-100=0€ ; prof: 100-100=0€ ]
Non ci sono. Però se uno dei 3 non possiede i 100 euro il giro non può iniziare e l'economia si ferma.
Se poi l'economia gira, si aprono imprese, fabbriche etc, e si genera ricchezza...
Esistono i moltiplicatori, se lo stato va in deficit ad es. dell'1%, l'economia cresce del 2% (proprio per l'effetto "liquidità") che viene generato;
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September 30, 2013, 03:04:08 AM
Quote from: Dusty
Quote
mi piacerebbe capire dov'è che non funziona il ragionamento:
- La gente ha più soldi ---> pressione sul lato della domanda di beni ---> aumento del prezzo
Non funziona perchè è semplicemente una ipotesi falsa: la maggiore domanda fa sì che la concorrenza aumenti


Quindi la legge della domanda e dell'offerta influisce sui prezzi solo quando conviene a Dusty, altrimenti fa aumentare la concorrenza. Interessante  Grin

ErValvola, ci sono produzioni che possono aumentare, ed altre no: ad esempio l'oro ha uno stock limitato ed anche se ne viene estratto di continuo non è possibile crearne a volontà quindi una maggior pressione della domanda fa si che aumentino i prezzi.

Una pressione della domanda invece per materiale elettronico, cibo, e praticamente tutte le altre merci di cui non c'è una scarsità fisica fanno si che vengano sviluppati nuovi metodi di produzione e quindi aumenti l'offerta a lungo termine.
Così è praticamente per tutto: dai chiodi alle patate, dai pc alle auto: del resto. Del resto basta chiedere ai nostri nonni più anziani per sapere se potevano permettersi di mangiare carne tante volte come adesso, oppure avere più di un auto per famiglia (e che auto, in confronto!).

Le condizioni di vita sono migliorate in maniera indubbia e penso che su questo siamo d'accordo. La differenza è che io sostengo che l'inflazione non è necessaria per il miglioramento del benessere e se non ci fosse questo benessere sarebbe ancora maggiore, e soprattutto ci permetterebbe di poter godere dello stesso tenore di vita lavorando meno.

Al contrario te e molti altri (in particolare la classe che ci governa) sostenete che l'inflazione, intesa come aumento dello stock di moneta, è indispensabile alla crescita economica.

Anche se, appunto, questo non solo va contro la logica (ma qui si sa che ogni scuola ha la sua, di "logica"), ma soprattutto ignora la storia (per uno studio dell'evoluzione dell'economia consiglio gli scritti di Rothbard, oltre che di quelli di Mises).

Quote
Quote from: Dusty
Vedi sopra: eppure nel periodo in cui c'era la scala mobile l'inflazione era talmente alta
Dusty, non è che devi rigirare le cose come conviene a te, l'inflazione al 20% l'abbiamo avuta solo nel periodo dello shock petrolifero, come tu stesso avevi detto qualche post prima.
Ah, quindi il fatto che si sono immesse immense quantità di denaro nell'economia non c'entra sicuramente nulla.

Quote
D'altronde dire che la scala mobile provoca inflazione significa proprio dire che l'aumento dei salari provoca inflazione.
@Dusty: ti rendi conto delle contraddizioni con cui sei abituato a ragionare?
No, mi puoi spiegare chi stai citando ed a che pro? Non ti seguo.

Quote
Fatemi capire, secondo voi quando si "stampava moneta" chi se la prendeva, quattro politici in una stanza fumosa, ed il giorno dopo tutti a comprar terreni per proteggersi dall'inflazione???
Non si è mai finito di stampare moneta, e si: chi molti anni fa aveva soldi ha comprato proprietà ed immobili che ora hanno mantenuto il valore.

Quote
Quando si monetizzava il debito, comunque i soldi entravano nel bilancio dello stato e andavano a finire in spesa pubblica... parte della spesa pubblica è sicuramente clientelare e deprecabile ma comunque i soldi venivanoo spesi dal basso, per questo c'era inflazione.....
I soldi arrivano sempre "al basso" ma in modi e tempi diversi, questo avvantaggia sempre qualcuno (quelli più vicini alla fonte dove viene creato il denaro) a scapito degli altri.
Chiaro che per qualcuno conviene, ma perchè bisogna creare volontariamente un meccanismo ingiusto che avvantaggia ingiustamente alcuni e punisce altri?

Quote
Ma poi, CRISTO, la massa monetaria è in aumento oggi anche più di prima... (avete presente i triliardi stampati da Draghi?!?) MA L'INFLAZIONE NON C'E' PERCHE' I SOLDI LI PRESTANO ALLE BANCHE ALL'1%..........
Al momento non c'è molta inflazione perchè la maggior parte del denaro creato viene mantenuto nelle riserve bancarie per coprire i buchi di bilancio ed altre problematiche finanziarie.
Finchè il denaro non entra nell'economia reale non si sentiranno gli effetti devastanti di questa creazione di moneta: è ben per questo che la scuola austriaca distingue inflazione monetaria dall'aumento di prezzi.

Del resto se io avessi una macchina magica che potesse creare soldi e mi riempo una stanza di denaro cambierebbe qualcosa per l'economia?
Assolutamente nulla finchè i miei soldi li tengo nella stanza.

Ma se ad un certo punto comincio ad usarli per comprare tutte le case del mio quartiere... Ecco che pian piano (e nemmeno troppo piano...) i prezzi della case nella zona cominceranno a salire notevolmente!

Capisci come mai è necessario distinguere i due eventi?
Creazione di moneta ed aumento dei prezzi sono strettamente correlati, ma tempi e modi possono essere molto diversi.

Quote
Ora SI che se li stampano per se.....
(NO, NO, ma MEGLIO l'EURO delle monete sovrane, certo!)
Premesso che anche l'euro fa assolutamente schifo, si, paradossalmente l'euro è meglio delle monete sovrane, per evitare che la politica possa distruggere la moneta facendo piombare il paese  a livelli dello zimbabwe.

Quote
Cioè, non è poi tanto difficile, SE LA GENTE SPENDE, I PREZZI AUMENTANO, SE LA GENTE NON SPENDE, I PREZZI RIMANGONO FISSI (e addirittura fanno difficoltà a diminuire).... SE STAMPI SOLDI E LI DAI ALLA GENTE, i prezzi aumentano, se li dai alle banche per ricapitalizzare, no.
"li dai alla gente"
A che gente li dai, ed in che modalità?

Ma soprattutto, lo affrontiamo questo dogma che è necessario continuare a creare danaro oppure no?
Tutto quello di cui parli da per scontato che creare nuovo denaro dal nulla sia necessario, ma io sto ancora aspettando che questa assunzione venga dimostrata.

Quote
Senza girarci attorno, la scelta è definita: o si rifiuta la legge della domanda e dell'offerta o rivedete un po' il vostro concetto di inflazione.
La legge della domanda dell'offerta non è solo l'unica possibile, ma risolve perfettamente la situazione per qualunque merce, compresa il danaro...

EDIT: Cancellato doppio post
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September 29, 2013, 11:58:11 AM

E' vero che con la scala mobile gli stipendi e le pensioni si aggiornano ma sia la scala mobile che la ricontrattazione degli stipendi segue l'inflazione.
E quindi ci si perde, perchè finchè non è aggiornata ovviamente sei in perdita, e quindi anche il flusso vale meno.

Si, ma chiaramente un flusso ne risente meno di uno stock di capitale.

In ogni caso è proprio su 'sto "segue" che ci dobbiamo concentrare. In realtà se non ci fosse stata più moneta in circolazione tra i ceti bassi, non ci sarebbe neanche stata inflazione, o no? E' quello che dicevamo prima, la legge della domanda e dell'offerta.


Ceti bassi è un termine che crea confusione. Diciamo meglio che che gli stipendi e le pensioni indicizzate seguono l'inflazione e quindi sono in perdita finchè non si riaggiornano, e così via di seguito ogni volta, quindi sono in perdita sempre tranne per quell'attimo in cui sono indicizzate al nuovo tasso.

Sennò che senso avrebbe indicizzare i salari e le pensioni se i "ceti bassi" possiedono già la nuova moneta in circolazione?

In più se uno stock di capitale risente molto dall'inflazione chi ne possiede di più (i "ricchi") saranno spinti a comprare beni rifugio e quindi a proteggersi dall'inflazione, risentendo meno dei flussi. Chi invece possiede un piccolo stock non potrà farlo, o potrà comunque a prezzi meno convenienti.

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September 29, 2013, 09:18:34 AM
grazie, mi scuso e lascio parlare chi é piú dotto
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September 29, 2013, 06:11:41 AM
Trovo molto triste che molti anni fa si conoscessero meglio di ora i concetti basilari dell'economia: al giorno d'oggi infatti la corrente (alternativa) che va per la maggiore è quella dell'MMT e del reddito di cittadinanza... Sigh.
condiviso Wink
molto molto molto triste.... ma è in tema con la giornata..  Undecided

Mosler propone la piena occupazione, non certo il reddito di cittadinanza. MEMMT e "reddito di cittadinanza" sono antitetiche.

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September 29, 2013, 05:22:01 AM
Trovo molto triste che molti anni fa si conoscessero meglio di ora i concetti basilari dell'economia: al giorno d'oggi infatti la corrente (alternativa) che va per la maggiore è quella dell'MMT e del reddito di cittadinanza... Sigh.
condiviso Wink
molto molto molto triste.... ma è in tema con la giornata..  Undecided

Complimenti per l'umiltà a tutti e due!
Ah, anche generalizzare sulle argomentazioni altrui è abbastanza inutile e fastidioso, nessuno qua è signoraggista, sostenitore della MMT e tantomeno del reddito di cittadinanza che tra l'altro son cose molto diverse tra loro.
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September 29, 2013, 05:14:34 AM
I ceti medio-bassi si basano più sui flussi, che si possono aggiornare, quelli alti sugli stock, che generano rendite.
E' vero che con la scala mobile gli stipendi e le pensioni si aggiornano ma sia la scala mobile che la ricontrattazione degli stipendi segue l'inflazione.
E quindi ci si perde, perchè finchè non è aggiornata ovviamente sei in perdita, e quindi anche il flusso vale meno.

Si, ma chiaramente un flusso ne risente meno di uno stock di capitale.

In ogni caso è proprio su 'sto "segue" che ci dobbiamo concentrare. In realtà se non ci fosse stata più moneta in circolazione tra i ceti bassi, non ci sarebbe neanche stata inflazione, o no? E' quello che dicevamo prima, la legge della domanda e dell'offerta.

Oppure sei d'accordo con questa argomentazione qua:

Quote from: Dusty
Quote
mi piacerebbe capire dov'è che non funziona il ragionamento:
- La gente ha più soldi ---> pressione sul lato della domanda di beni ---> aumento del prezzo
Non funziona perchè è semplicemente una ipotesi falsa: la maggiore domanda fa sì che la concorrenza aumenti


Quindi la legge della domanda e dell'offerta influisce sui prezzi solo quando conviene a Dusty, altrimenti fa aumentare la concorrenza. Interessante  Grin

Quote from: Dusty
Vedi sopra: eppure nel periodo in cui c'era la scala mobile l'inflazione era talmente alta
Dusty, non è che devi rigirare le cose come conviene a te, l'inflazione al 20% l'abbiamo avuta solo nel periodo dello shock petrolifero, come tu stesso avevi detto qualche post prima.

D'altronde dire che la scala mobile provoca inflazione significa proprio dire che l'aumento dei salari provoca inflazione.
@Dusty: ti rendi conto delle contraddizioni con cui sei abituato a ragionare?


Fatemi capire, secondo voi quando si "stampava moneta" chi se la prendeva, quattro politici in una stanza fumosa, ed il giorno dopo tutti a comprar terreni per proteggersi dall'inflazione???
Quando si monetizzava il debito, comunque i soldi entravano nel bilancio dello stato e andavano a finire in spesa pubblica... parte della spesa pubblica è sicuramente clientelare e deprecabile ma comunque i soldi venivanoo spesi dal basso, per questo c'era inflazione.....

Ma poi, CRISTO, la massa monetaria è in aumento oggi anche più di prima... (avete presente i triliardi stampati da Draghi?!?) MA L'INFLAZIONE NON C'E' PERCHE' I SOLDI LI PRESTANO ALLE BANCHE ALL'1%..........
Ora SI che se li stampano per se.....
(NO, NO, ma MEGLIO l'EURO delle monete sovrane, certo!)

Cioè, non è poi tanto difficile, SE LA GENTE SPENDE, I PREZZI AUMENTANO, SE LA GENTE NON SPENDE, I PREZZI RIMANGONO FISSI (e addirittura fanno difficoltà a diminuire).... SE STAMPI SOLDI E LI DAI ALLA GENTE, i prezzi aumentano, se li dai alle banche per ricapitalizzare, no.
Senza girarci attorno, la scelta è definita: o si rifiuta la legge della domanda e dell'offerta o rivedete un po' il vostro concetto di inflazione.
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September 28, 2013, 06:15:37 PM
Ne approfitto per segnalare la traduzione di un fumetto di Paperino di molti anni fa, che spiega alcune proprietà chiave della moneta:

A scuola di economia con Zio Paperone

Trovo molto triste che molti anni fa si conoscessero meglio di ora i concetti basilari dell'economia: al giorno d'oggi infatti la corrente (alternativa) che va per la maggiore è quella dell'MMT e del reddito di cittadinanza... Sigh.

condiviso Wink
molto molto molto triste.... ma è in tema con la giornata..  Undecided
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September 28, 2013, 06:10:10 PM
Ne approfitto per segnalare la traduzione di un fumetto di Paperino di molti anni fa, che spiega alcune proprietà chiave della moneta:

A scuola di economia con Zio Paperone

Trovo molto triste che molti anni fa si conoscessero meglio di ora i concetti basilari dell'economia: al giorno d'oggi infatti la corrente (alternativa) che va per la maggiore è quella dell'MMT e del reddito di cittadinanza... Sigh.
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Libertas a calumnia
September 28, 2013, 06:06:57 PM
#99
Quote
1) Se lo zimbabwe è un caso particolare da non confondere con l'Italia, come mai per loro l'inflazione è un male e per noi sarebbe un bene?
2) Perchè la gente che ha qualche risparmio cerca di metterlo al riparo dell'inflazione comprando beni che mantengono più facilmente il potere d'acquisto come ad esempio metalli preziosi e beni immobili?

Probabilmente mi sono espresso male, io ho detto che l'inflazione è il sintomo del benessere economico
Come definisci tu il benessere economico?

Quote
(questo ragionamento è basato sulla cruva di Phillips)
A parte che la curva di Phillips ha fallito le sue previsioni come indicato anche da wikipedia:
Quote
Di conseguenza, l'idea che sussistesse una relazione semplice, prevedibile e persistente tra inflazione e disoccupazione fu abbandonata da gran parte dei macroeconomisti.
Alcuni studiosi credono che la ragione principale che ha causato il fallimento della curva di Phillips sia la sua origine statistica basata su dati solo britannici e tedeschi. Altri, invece, dimostrano come il fallimento della curva di Phillips valga sempre e comunque, proprio secondo l'indagine empirica e generale base della scienza economica.

Quote
e di un meccanismo redistributivo (questo è basato sul grafico della quota-salari), non la causa.
Che l'inflazione sia un meccanismo redistributivo non ci piove: quello che però deve essere compreso, è che serve per ridistribuire la ricchezza dalle classi socialmente più deboli a quelle socialmente più ricche. Tutto il problema sta li.

Quote
E' un problema, da limitare con l'indicizzazione di salari e pensioni. E' ovvio che l'iperinflazione è un depauperamento collettivo ma non conosco casi che non siano estremi tipo appunto Weimar o lo Zimbabwe (c'era anche la Bolivia inizi anni '90 mi pare) e non credo che si possa affermare che la sovranità monetaria porta a iperinflazione (sennò avremmo molti più casi a partire da molti paesi scandinavi)
Storicamente, a lungo termine tutte le valute fiat sono fallite.
Persino il dollaro è fallita come moneta, anche se si fa finta che non sia successo: l'anno in cui gli USA hanno unilateralmente deciso, annullando gli accordi di Bretton Woods, di non rendere più convertibile i $ in oro, nel 1971.
E se hanno fatto tutti finta di niente è solo perchè grazie all'enorme potere militare gli USA potevano (e possono ancora) schiacciare come vermi chi osasse non allinearsi con loro.

Quote
Ma, mi piacerebbe capire dov'è che non funziona il ragionamento:
- La gente ha più soldi ---> pressione sul lato della domanda di beni ---> aumento del prezzo
Non funziona perchè è semplicemente una ipotesi falsa: la maggiore domanda fa sì che la concorrenza aumenti e gli imprenditori cerchino nuovi modi per catturare i clienti, ottimizzare tutta la catena produttiva, con la conseguenza di diminuire i prezzi ed aumentare la produzione.
Per verificarlo è sufficiente osservare il comportamento del settore tecnologico: dai primi, lenti e farragginosi computer degli anni '80 la domanda è aumentata enormemente e siamo arrivati agli incredibili device attuali che costano una frazione rispetto a quelli di allora, e sono migliaia di volte più efficienti sul piano energetico e computazionale.
Quindi ora con pochi soldi tutti si possono permettere prodotti fino un tempo impensabili: tutti ci hanno guadagnato (imprenditori e consumatori), questo è il beneficio della deflazione.

In campi dove lo sviluppo tecnologico non è esponenziale, cioè quelli ad esempio della produzione di cibo (es: la farina) c'è stato egualmente un enorme progresso: si coltivano più territori, la resa è centuplicata, e dove prima servivano 100 uomini a lavorare in un campo ora ne bastano molto meno grazie all'automazione.
Ma l'inflazione è stata così forte che ha mascherato il grande progresso che si è avuto anche li: senza inflazione ora potremmo pagare il cibo (così come tutto il resto) probabilmente una frazione del costo attuale.

Quote
Ma il punto è che c'è stata una redistribuzione verso il basso, perchè chiaramente stampando moneta non crei "ricchezza" dal nulla.
Mi fa piacere che sia chiaro questo punto fondamentale: la stampa di moneta, ben lungi dal creare ricchezza (che rimane esattamente quella di prima) tende invece a redistribuirla.

Quote
Gli stipendi devono essere indicizzati attraverso la scala mobile (non so qual'è l'età media di questo forum, ma molti se la dovrebbero ricordare, credo).
Infatti me la ricordo bene.
Mi ricordo però anche che in quel periodo i tassi di interesse erano a due cifre, con punte fino al 20% (!!!). Ti sei chiesto come mai?
Inoltre è vero ed assolutamente fondamentale quando dice ildubbioso:
Quote
E' vero che con la scala mobile gli stipendi e le pensioni si aggiornano ma sia la scala mobile che la ricontrattazione degli stipendi segue l'inflazione.
Il fattore tempo è quello che conta, e che ci frega: i primi che spendono la nuova moneta sono quelli che possono farlo prima che i prezzi cambino.
Man mano che la nuova moneta entra nell'economia il mercato alza i prezzi per bilanciare la nuova situazione.
E gli ultimi che ricevono la nuova moneta sono quelli che rimangono con il cerino in mano: la fascia più debole.

Quote
Quella che viene colpita di più è la rendita da capitale.
Vedi sopra: eppure nel periodo in cui c'era la scala mobile l'inflazione era talmente alta che i tassi d'interesse erano alle stelle (sai cosa vuol dire pagare un mutuo al 15%??), e chi aveva capitali ha guadagnato un sacco di soldi.

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Si ma è anche giusto che esistano dei beni rifugio, che sono disponibili per tutti: se ne vale la pena, puoi proteggerti anche 50 euro dall'inflazione comprando un mini-diamantino o un braccialetto d'argento, per dire.
Qui si scopre una contraddizione: prima dai per scontata l'inflazione, poi il fatto che sia necessario mettersene al riparo, ma allora, perchè non evitarla del tutto l'inflazione? Forse che conviene a qualcuno, e questo qualcuno è parecchio in alto per decidere...

Inoltre non tutti riescono a risparmiare: per definizione la fascia più debole della popolazione è quella che riesce a risparmiare meno, e quindi a trovare il modo di proteggersi da essa (modo che comunque non è mai semplice).
sr. member
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September 28, 2013, 05:39:48 PM
#98

Gli stipendi devono essere indicizzati attraverso la scala mobile (non so qual'è l'età media di questo forum, ma molti se la dovrebbero ricordare, credo). Inoltre i rapporti di lavoro si ricontrattano periodicamente e quindi si aggiornano; le pensioni invece erano indicizzate fino all'anno scorso.

I ceti medio-bassi si basano più sui flussi, che si possono aggiornare, quelli alti sugli stock, che generano rendite.



E' vero che con la scala mobile gli stipendi e le pensioni si aggiornano ma sia la scala mobile che la ricontrattazione degli stipendi segue l'inflazione.
E quindi ci si perde, perchè finchè non è aggiornata ovviamente sei in perdita, e quindi anche il flusso vale meno.
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September 27, 2013, 02:22:53 PM
#97
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Arrivano più soldi ai ceti più bassi (quelli che determinano l'indice istat) e dopo si svaluta la moneta, colpendo soprattutto chi ne detiene di più, cioè, rozzamente, i ricchi Tongue

Come fai a dire che colpisce soprattutto i ricchi?
[...] chi detiene più moneta ci perde percentualmente in maniera uguale ai poveri, solo che, avendone di più questa svalutazione non gli toglie certamente il pane dalla tavola, mi sembra quindi che colpisca di più chi ha meno moneta, perchè la stessa perdita percentuale è più grave.

Gli stipendi devono essere indicizzati attraverso la scala mobile (non so qual'è l'età media di questo forum, ma molti se la dovrebbero ricordare, credo). Inoltre i rapporti di lavoro si ricontrattano periodicamente e quindi si aggiornano; le pensioni invece erano indicizzate fino all'anno scorso.

I ceti medio-bassi si basano più sui flussi, che si possono aggiornare, quelli alti sugli stock, che generano rendite.

Per farla breve, un'operaio che prende 1000€ al mese ma ne spende 900 per campare, deve preoccuparsi di proteggerne solo 100 dall'inflazione (teniamo presente che oggi quasi nessuno risparmia, al contrario ci si indebita), la Morgan-Stanley che investe nell'ordine dei 10k miliardi di euro (dieci-alla-tredici euro) si che qualche problemino lo sente se gli si svalutano.

Quella che viene colpita di più è la rendita da capitale.

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E poi, spesso, i "ricchi" possiedono immobili, azioni, alcuni anche oro, che sono tutti degli ottimi rimedi contro l'inflazione.

Si ma è anche giusto che esistano dei beni rifugio, che sono disponibili per tutti: se ne vale la pena, puoi proteggerti anche 50 euro dall'inflazione comprando un mini-diamantino o un braccialetto d'argento, per dire.

Ma se vuoi superare l'inflazione, e produrre un rendimento, i soldi sei costretto ad investirli in attività produttive

EDIT: La dai un'occhiata al grafico della quota salari che ho postato prima e mi fai sapere che ne pensi?

sr. member
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September 27, 2013, 11:38:30 AM
#96

che è esattamente quello che sostengo;
prima c'è più moneta in circolazione, poi c'è inflazione

Non vedo come potrebbe essere altrimenti  Huh

Ma il punto è che c'è stata una redistribuzione verso il basso, perchè chiaramente stampando moneta non crei "ricchezza" dal nulla.


Oh vedo che stiamo arrivando al nocciolo. Siamo d'accordo sul fatto che è la moneta di nuova creazione a creare inflazione e che la stampa di moneta non crea ricchezza.

Il punto in cui non siamo d'accordo è questo:

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Arrivano più soldi ai ceti più bassi (quelli che determinano l'indice istat) e dopo si svaluta la moneta, colpendo soprattutto chi ne detiene di più, cioè, rozzamente, i ricchi Tongue

Come fai a dire che colpisce soprattutto i ricchi?
Partendo dalla supposizione (tra l'altro sbagliata) che la svalutazione avvenga contemporaneamente e in maniera proporzionale per tutti chi detiene più moneta ci perde percentualmente in maniera uguale ai poveri, solo che, avendone di più questa svalutazione non gli toglie certamente il pane dalla tavola, mi sembra quindi che colpisca di più chi ha meno moneta, perchè la stessa perdita percentuale è più grave.

E poi, spesso, i "ricchi" possiedono immobili, azioni, alcuni anche oro, che sono tutti degli ottimi rimedi contro l'inflazione.

Un lavoratore che magari vive in affitto e che guadagna solo il suo stipendio non ha tutti questi metodi per proteggersi dalla svalutazione.


Quindi come fai a dire che la svalutazione della moneta colpisce di più i ricchi?
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September 27, 2013, 07:37:12 AM
#95
Mica vero, l'imprenditore tende a massimizzare la curva profitti-costi, paradossalmente potrebbe anche convenirgli di tenere i prezzi costanti e semplicemente risparmiare sulla produzione (o abbassarli un minimo). Non parliamo poi di quei settori in cui le imprese sono poche e quindi gli conviene decisamente mettersi d'accordo piuttosto che distruggersi con la concorrenza. L'antitrust in definitiva serve pure a qualcosa...  su questo punto ci sarebbe sicuramente da discutere ma usciamo fuori tema di brutto...

L'esempio comunque non calza, se aumentano le arance diminuiranno i pomodori e quindi non si può parlare di inflazione.

Il caso "in esame" è quello in cui aumentano, in media, tutti i prezzi.

Ma infatti ildubbioso dice:

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Se la popolazione vuole comprare sia più pomodori che arance e inizia ad utilizzare i risparmi messi da parte allora aumenteranno i prezzi sia dei pomodori che delle arance, e lo stesso se viene immessa in circolazione altra moneta creata dal nulla.

che è esattamente quello che sostengo;
prima c'è più moneta in circolazione, poi c'è inflazione

Non vedo come potrebbe essere altrimenti  Huh

Ma il punto è che c'è stata una redistribuzione verso il basso, perchè chiaramente stampando moneta non crei "ricchezza" dal nulla.

Ricapitolando:
Arrivano più soldi ai ceti più bassi (quelli che determinano l'indice istat) e dopo si svaluta la moneta, colpendo soprattutto chi ne detiene di più, cioè, rozzamente, i ricchi Tongue

Onestamente, si potrebbe anche obiettare che non è giusto, e sono opinioni, ma cerchiamo di capire se funziona così oppure no Tongue

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September 27, 2013, 05:30:45 AM
#94
la popolazione o l'imprenditore ?  Wink Grin
Entrambi.
La popolazione avrà arance ad un prezzo minore.
L'imprenditore sbaraglierà la concorrenza offrendo arance ad un prezzo minore. Venderà ad un range di persone più ampio, che prima non poteva raggiungere a causa del prezzo più elevato. Offrendo un prezzo minore riuscirà a venderne di più e guadagnare più di prima.
Se la domanda non aumenta, vuol dire che per quel posto le arance non sono un prodotto cosi richiesto, e ha sbagliato ad investirci ulteriormente.
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September 27, 2013, 05:20:09 AM
#93

Se un imprenditore trova un modo per produrre sia arance che pomodori a metà del prezzo, la popolazione è ricca il doppio di prima, perchè gli basta la metà di ciò che spendeva per comprare le stesse cose, e quindi può spendere il rimanente in altre necessità.


la popolazione o l'imprenditore ?  Wink Grin
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