ed ecco le brutte notizie direttamente dal tg 5 cambia per la 4° volta!!! il modulo del autocertificazione fra le altre cose la cosa piu importante multe fino a 5000€,ma non si era detto 3000? poi finalmente il via libera ufficiale alla sperimentazione del Avigan solo adesso anche se in Giappone si usa da tempo...
E' giusto che finalmente l'Italia resti al passo con i tempi e mantenga la sua tradizione
Dopo le sperimentazioni "scempio intellettuale" sul
metodo di bella e il
metodo stamina adesso abbiamo una sperimentazione scelta tramite voto popolare .... su Youtube
Mi permetto di intervenire ogni tanto in questo topic, così, tanto per farvi leggere informazioni il più possibile scientifiche ed evitare che qualcuno finisca per bere "snake oil"*
Ah, se non bastasse l'articolo di Burioni (medico/virologo) che posto sotto quasi per intero (ma vi invito a leggerlo sul sito, male non fa), vi segnalo che anche il portavoce dell'azienda ha espresso "preoccupazione" e di essere "sorpreso" da questa scelta effettuata nel nostro Paese, ricordando che non esistono prove di sicurezza o efficacia su questo prodotto contro il COVID19
https://www.linkiesta.it/2020/03/coronavirus-avigan-favipiravir-farmaci-fake-news/«Siamo molto sorpresi della possibilità che il nostro farmaco possa essere testato in Italia nella attuale pandemia da coronavirus. Il fatto che strutture italiane possano considerare di avviare sperimentazioni estese o un possibile utilizzo ci preoccupa molto. anche perché i test di cui si parla riguardano la versione cinese di questo farmaco e non ci sono ancora sufficienti sperimentazioni su pazienti non giapponesi». Così Chiaki Hasegawa, responsabile pubbliche relazioni della Fujifilm Toyama Chemical, in una intervista alla DIRE. «Al momento non esistono prove scientifiche cliniche che dimostrino l’efficacia e la sicurezza di Avigan contro Covid-19 nei pazienti»
https://www.medicalfacts.it/2020/03/24/coronavirus-la-follia-di-scegliere-i-farmaci-da-sperimentare-su-youtube/In Italia le lezioni non si apprendono mai. Le sperimentazioni cliniche imposte a furor di popolo hanno raggiunto nuove vette di follia: un video su YouTube, condiviso da un imprenditore romano in vacanza, ha messo in moto un meccanismo che ha visto il governatore del Veneto Zaia fare pressione e quindi AIFA approvare una sperimentazione con un farmaco antivirale normalmente usato per l’influenza.
Il farmaco contiene come principio attivo un inibitore di polimerasi virale, Favipiravir, la cui formula è riportata qui sopra. Fin qui, questo è quello che sappiamo circa la sua efficacia in pazienti affetti da COVID-19:
-c’è un recentissimo articolo scientifico su una rivista di ingegneria (!) che descrive il suo utilizzo in 35 pazienti paragonati a 45 pazienti trattati con ritonavir (che oggi sappiamo essere inefficace)
-c’è un pre-print (non sottoposto ancora a peer review) su una prova in cui il farmaco è paragonato ad un altro trattamento sperimentale (arbidol), con risultati di dubbia efficacia
-ci sono una molteplicità di dichiarazioni giornalistiche dei medici e delle agenzie cinesi, che hanno affermato una “chiara efficacia” del farmaco sui pazienti trattati
-ci sono le dichiarazioni delle autorità coreane del 16 marzo, che, in vista della mancanza di prove di efficacia e di possibili effetti collaterali, hanno scartato l’impiego del farmaco in Sud Corea
-c’è la riserva del Giappone, che non comunicherà nessuna notizia circa l’efficacia dell’antivirale prima del termine, fra alcuni mesi, di un trial in corso su 86 pazienti
Cominciamo con il dire una cosa chiara: nessuno dei due studi che dimostrerebbero una presunta efficacia in COVID-19 del farmaco ha valenza poco più che aneddotica.In entrambi i casi, si tratta di studi che non sono condotti in cieco, mal controllati (perchè il confronto è fatto con altri trattamenti sperimentali, e dunque non si sa se ciò che si vede sia un mirglioramento rispetto a qualcosa di efficace o un peggioramento di chi è trattato nel braccio di controllo con qualcosa di dannoso), con i pazienti mal arruolati (perchè, in condizioni di emergenza, non si può certo fare molto di diverso da arruolare retopsettivamente pazienti comunque trattati, con tempi di trattamento diversi, senza controllo per le classi di età) e, soprattutto, di potenza statistica insufficiente (i pazienti cioè sono troppo pochi per rivelare effetti reali e non fluttuazioni casuali). Si badi bene: la maggior parte di questi difetti e limitazioni sono discusse dagli stessi autori.
*(eufemismo dei paesi anglosassoni per indicare marketing ingannevole. Nello specifico olio minerale a base di petrolio o "olio di serpente" venduto come panacea per tutti i tipi di problemi di salute)