Ma dai, ma ti rendi conto di quello che stai dicendo?
Se lo Stato dovesse dissolversi come pagherai i tecnici che tengono in vita le linee telefoniche? E come gestirai ponti, strade, opere pubbliche? (Senza qualcuno che gestisce le linee telefoniche e internet la blockchain diventa solo teoria. )
Le linee telefoniche, i ponti, le strade, tutto ... sarà di proprietà di qualcuno, che pagherà per mantenerle, e farà pagare il loro uso, o avrà qualcosa con cui guadagnarci.
Ad esempio per passare su alcune strade sarà si gratuito, ma queste strade saranno piene di negozi, e quindi le strade saranno mantenute da tali commercianti.
Cosa c'entra il Venezuela, poi? In Venezuela c'è una rivolta civile, è normale che il prezzo della valuta locale barcolli.
La guerra civile c'è PERCHE' la loro valuta non vale niente, e non vale niente perché il loro stato ne stampa a caso per mantenere il loro sistema inefficiente.
Il tutto è legato alla stampa della moneta incontrollata e all'inefficienza dello stato, da cui POI, è scoppiata la rivolta civile.
La stessa rivolta, che come ho scritto, potrebbe capitare con la diffusione delle crittovalute, e il fatto che parte della popolazione non vorrà più toccare la moneta fiat locale, tipo l'euro.
Senza contare che tu stai dando per cose fattibili delle ipotesi davvero molto forti. Gli stati prima o poi tasseranno il bitcoin e lo regolamenteranno. Al massimo potrà diventare un utile strumento commerciale ma per grosse aziende e per chi detiene grossi capitali (avevo aperto un thread in proposito per discutere sull'effettiva utilità del bitcoin).
Certo che proveranno a tassarlo, ma lo stato come farà a sapere quanti Bitcoin (o qualunque altra crittovaluta) tali persone possiedono? Senza saperlo come faranno a tassarli? Magari sapranno che quel tizio ha 0.5 BTC, quando in realtà ne ha molti di più.
Quindi, come ho già scritto, lo stato non riuscirà più a tassare la popolazione, e gli statali cercheranno sempre di liberarsi della moneta fiat (l'euro nel caso dell'italia), visto che tale continuerà a perdere valore nel tempo, per comprarsi Bitcoin (o comunque la crittovaluta del momento).
Se lo stato riprenderà a stampare moneta locale, comunque ancora nessuno vorrà tale monta, iper-inflazionata.
Non c'è scampo.
Ammiro il tuo ottimismo ma devo provare a smontare il tuo ragionamento
almeno perché la dialettica ce lo dice, con alcune osservazioni che mi paiono lecite.
In primo luogo stai dicendo che tutto diventerà privatizzato con la conseguenza non di poco che ad esempio gli organi esecutivi e giudiziari (ad esempio Polizia, Giurisdizione e quindi giudici e via dicendo) dipenderanno da privati con ovvi problemi di trasparenza che non sto qui a raccontarti.
Inoltre se tutto ciò accadesse davvero questo significherebbe ritornare ad uno Stato di Natura, dove la meritocrazia si trasformerebbe nella legge del più forte, con la conseguenza tragica di un mutamento globale dell'etica che porterebbe niente più, niente meno che all'eliminazione darwiniana dei ceti meno produttivi/più deboli.
Lo Stato è colui che permette l'equilibrio tra i ceti, se lo togli torniamo tutti a zero.
E le conseguenze sono meno divertenti di quanto tu pensi.
Infine stai dando per assunto che l'euro perderà sempre più potere d'acquisto (quando in realtà non è esattamente così) e il bitcoin aumenti di prezzo. Questo non puoi predirlo con certezza e non ci sono neanche i presupposti perché ciò avvenga.
Il fatto che lo Stato non possa produrre moneta e che il bitcoin non possa andare sotto il suo controllo non significa tuttavia che non possa sostituirlo in qualche modo o sostituire la moneta fiat con l'euro senza modificare il sistema Statale.
D'altra parte stai dicendo anche che nessuno può sapere quanti bitcoin una persona possiede ... C'è qualche esperto di reti e informatica qua dentro?
Giusto per farti accendere qualche campanello d'allarme, perché internet non è quel posto pulito e candido dove l'anonimato è garantito come credi (o meglio, negli ultimi 10 anni
si sono impegnati parecchio per fartelo credere.