L'obbiettivo cinese è chiaro, una colonizzazione tenendo in mano le infrastrutture strategiche di un paese.
Una nazione che non ha in mano le proprie infrastrutture... è un nazionale debole.
Chiaro anche l'interesse cinese nel promuovere la propria valuta, la propria rete bancaria ed i propri prodotti.
Per certe nazioni le forniture cinesi, sono le uniche abbordabili, come prezzi... un nodo da sciogliere...
Conoscevo da tempo questa colonizzazione cinese dell'Africa però mi sono sempre chiesto: va tutto bene fino a quando
la controparte africana sta al gioco. Se arriva qualche nuovo signore a fare qualche
colpo di stato o comunque a nazionalizzare tutto penso che la Cina lo prenda in quel posto, no? Sicuramente il gioco vale la candela però diciamo che tutto quello che stanno facendo si basa innanzitutto sulla fiducia, puoi avere tutti i contratti che vuoi ma se ti buttano fuori dal paese mica lo puoi invadere (o sì?
).
Il problema può essere visto da più parti, bisogna considerare che un Signore della guerra per fare un colpo di stato ha bisogno di armi cinesi...
Nonché la Cina è spesso l'unico o il più grande acquirente.
Una volta contratto matrimonio si può divorziare, come dipende dalla forza delle controparti, già se hai un mutuo da dividere... figli nel mezzo....la volontà non segue la pratica a meno di non avere grandi risorse.
Ma se uno aveva grandi risorse, non aveva il mutuo... forse non si era sposato...
I conflitti africani senza i coloni degli AK47 asiatico a basso prezzo non si farebbero.
EDIT:
Faccio una aggiunta, basato su storia reale, con numeri volutamente non precisi.
Io sono un paese africano mi accorgo che sotto il mio suolo ho del carbone di alta qualità da poter vendere.
Ceco di farlo in autonomia.
Già fare delle esplorazioni... costa molto, ma sorvolo.
Devo fare una miniera, infrastrutture di base, ci vogliono... boh... un tre di miliardi di
dollari... il PIL nazionale è 300 milioni di dollari...nessuno mi fa prestiti.
1. perché sono un paese povero
2. perché voglio vendere carbone
Trovo per miracolo 3 miliardi di dollari faccio la miniera.
Mi serve un porto e infrastrutture avanzate per la vendita dando per scontato che ci sia un cliente che compra... anche se dato scontato non lo è.
Trovo un acquirente, devo aprire una rotta via nave, trovando un corridoio libero.
Per portare via il carbone mi servono una dozzina di navi classe capesize, 180.000 tonmellate di carico, circa.
Nuove costano centinaia di milioni di dollari cadauna e anche a fare presto qualche cantiere Indonesiano o Asiatico me le consegnano a 2/3 anni.
Vado sull'usato, i cinesi non mi vendono nulla.
Affitto delle navi da una compagnia Greca.
Chi mi noleggia le navi ( senza personale o con personale tecnico specializzato, altro problema ) così come l'acquirente, prima di siglare il contratto di noleggio vuole che assicuri le navi, con una compagnia occidentale, internazionale... solvibile, affidabile, giusto rating.
Sono una controparte di m***a e povera, in un paese a rischio guerra, nessuno mi assicura le navi e nemmeno i carichi di vendita.
Dovrei trovare almeno una compagnia cinese, ma io gli voglio fare lo sgambetto e me li trovo contro.
Altro miracolo riesco a trovare le coperture assicurative per operare secondo gli standard internazionali.
Inizio a vendere carbone.
La Cina aumenta la produzione di carbone e rilascia riserve strategiche, per 1 anno le quotazioni di carbone crollano.
Sono vittima del dumping e della speculazione sui mercati future delle materie prime dove si riservano miliardi di posizioni ribassiste.
Già così a grandi linee si capisce che avere le risorse non basta.
Oltre alle infrastrutture fisiche occorrono anche quelle finanziarie.
Quando scendi nella pratica, la storia è sempre difficile.