Volendo tutto è tassabile, è il come che cambia tutta la vita.
Anche i bitcoin: ti obbligo a dichiararli nell'RW e ti ci metto una bella patrimoniale sopra.
Ma tu Stato ti devi fidare che io lo faccia, che dichiari il vero, che poi paghi quanto dovuto. Una differenza enorme da allungare la mano e prendere da un conto corrente, stile governo Amato '92
Le accise sulla benzina sono la più odiosa (e occulta) tassa indiretta esistente, almeno l'IVA resta sullo scontrino, i balzelli sul carburante agiscono nell'ombra, con aliquote alzate di nascosto, per questo così amati e sfruttai dai nostri politicanti. Tant'è vero che la maggioranza degli italiani non sa nemmeno della loro esistenza, e sicuramente non conosce i dettagli delle percentuali (ormai prossime al 50%).
Una tassa sui km non sarebbe alla fonte: anche qui devi controllare che io contribuente lo faccia, che non trucchi o manometta qualcosa, che non sia in combutta con qualcuno e soprattutto è il cittadino che alla luce del sole deve frugarsi in tasca e dare quanto dovuto. Se lo Stato vuole mantenere gli stessi introiti, con una macchina di media cilindrata, uno che fa 50k kilometri l'anno dovrebbe versare circa 3.500 euro l'anno...voglio vedere il politico che si brucia la carriera a mettere in legge una roba del genere.
Guarda cosa è successo con il canone RAI: finchè bisognava pagarlo con tanto di bollettino postale le rivolte, le proteste, la gente che si ingegnava per aggirare l'obolo in mille modi, quasi sempre riuscendoci. Poi lo hanno nascosto nella bolletta della luce, e tutti felici e contenti. Lamentele sparite, nessuno che può più evadere. Qui sarebbe il percorso inverso e invece di poche decine di euro cadauno si parla di migliaia.
Una patrimoniale sui pannelli a copertura delle accise, renderebbe completamente antieconomici gli impianti fotovoltaici, fuori dalle possibilità di chiunque. Un accisa sulla bolletta non sarebbe possibile perchè, con autoconsumo al 100%, non ci sarebbe più bolletta.
Tra l'altro mentre nel resto del mondo i consumi di carburante salgono alla stelle, in Italia sono in calo da anni anche senza bisogno delle auto elettriche.
Benzina + gasolio (solo per autotrazione) siamo ad esempio a -3% rispetto al 2015 ben 7 anni fa. Siamo ancora nettamente sotto i consumi del 2019, nonostante la ripresa post pandemia. E la diffusione dell'auto elettrica, volenti o nolenti, è alle porte.
Qualcuno dalle parti di Roma dovrebbe guardare questi numeri ed iniziare a preoccuparsi seriamente visto che con queste voci ci facciamo gran parte del nostro derelitto bilancio.
L'auto elettrica segna nuovi problemi.
A partire anche dalla filiera delle riparazioni.
Negli anni '50 / '80 un giovane poteva pensare di crearsi un lavoro in proprio con poco capitale iniziale, semplicemente lavorando; aprire una autofficina, una attività di gommista, elettrauto, una distribuzione di ricambi... adesso le prospettive sono oscure, società come Tesla vorranno inglobare sempre di più all'interno la loro filiera.
Procedure di riparazione sempre meno intuitive, dovute anche alla diffusione dell'elettronica.
Grandi punti interrogativi.
L'auto elettrica già da oggi offre la possibilità di poter avere dei pannelli solari e ricaricare l'auto in autonomia a "
costo zero".
A questo punto, lato tassazione, le soluzioni sarebbero comunque molteplici.
Visto che le auto sono su pubblico registro.
Aumentare, gradualmente, le tasse in fase di acquisto, "
nascondendo" le tasse nelle rate dei finanziamenti.
Aumentare le aliquote sui contratti R.C. auto già molto tassati, analogamente all'inserimento del canone RAI in bolletta.
Aumentare la tassa di possesso.
Tasse che che hanno il vantaggio di colpire
indipendentemente dall'uso.
Tassare i cambi di batterie e/o le procedure di smaltimento.
Nonostante la possibilità di ricaricare in proprio sarà necessario avere dei punti di ricarica pubblici, lì è facile poter applicare tassazione al consumo.
Poi la tecnologia amplia le possibilità, da una scatola nera che traccia i km se si vuole tassare il consumo dell'auto; a zone urbane a pagamento tipo pedaggio autostradale.
Nel concetto di non tassare l'uso dell'auto ma l'uso delle strade.
Ci possono essere difficoltà in periodi di transizione ma in un mondo in cui le auto sono tutte elettriche e non c'è da incentivare nulla... è facile riprendere le somme con gli interessi.
Oppure soluzioni estreme, non si tassa più il mondo dell'auto, ma l'aliquota IVA ordinaria sulle altre merci non è più il 22% è il 25%. Meglio così pagano anche i pedoni e gli evasori.
In fondo l'IVA si può vede come la tassa più equa, se consumi paghi.
Poi boh... in fasi di particolare stress nascerebbero tasse extreme,
accise sull'acqua... ( ulteriore tassa sulle bevande alcoliche, tutte le bevande ? ) magari per quella di uso industriale/commerciale.
Lì partirebbe la gara per i sistemi per la raccolta di acqua piovana.
Un settore di cui si parla poco e che invece ha interessanti prospettive, soprattutto nel terzo mondo.
Credo che alla fin fine il discorso dell'auto elettrica diventi più costoso per il consumatore.
Dovrebbe preoccupare di più il fatto che si usa sempre meno l'auto.
Quel dato sui carburanti è indicativo... fra nuove povertà, smartworking, call, consegne a casa, monopattini... ci può essere un declino dell'auto.
Il futuro è sempre incredibile, nel passato si immaginava il
2000 con le astronavi,l da usarsi tutti i giorni, ma in pratica nessuno aveva previsto l'uso attuale degli smartphone e della comunicazione.
Chi lo sa... si potrebbe andare verso un mondo con poche auto.
Ma appunto come ho già detto per me il futuro sarà car sharing o abbonamenti o noleggi a lungo termine come ho già detto.
Immagina un alveare con monolocali, tutto domotica, tutti in affitto, tutto a rate all’interno e poi parco di auto elettriche nel garage sotto casa, con un app e un click sblocchi un auto quando ne hai bisogno e fine.
Oppure fai abbonamenti alla Netflix per le auto. Parco macchine infinito, ognuno rinnova il suo abbonamento mensile, e tesla ha entrate continue.
Il giochino dell’auto lo stanno spremendo fino all’ultimo, tentano di renderla sempre più un bene di consumo più veloce possibile, ma non è che un auto dopo un anno la butti, nasce come mezzo da tenere anche anni.
Ovviamente per l’industria non va bene che ti compri una panda usata e te la tieni 10/15 anni.
Molto meglio spostare tutto sul noleggio, car sharing, le app.
Come coi film o la musica alla fine, una volta ti compravi il CD o ti compravi il DVD, oggi fai l’abbonamento.
Abbonamento basic, Ti pigli il monopattino e il loculo marcio elettrico da poca autonomia, abbonamento super plus giri con la model S elettrica top.
Ovviamente gli abbonamenti saranno tipo 200basic 250$plus 300$ super plus. E l’average Joe di turno penserà, ma con soli 100$ in più, giro come un nababbo con la testa S invece di fare il barbone con il modello base..
E via che ti regala 100$ al mese in più a vita, solo per fare il fighetta il fine settimana.
Comprarsi una casa o comprarsi un auto, ma anche comprarsi uno smartphone non avrà più senso, sarà tutto a affitto/noleggio/abbonamento.
Indurrà tante persone a spendere di continuo sempre con un flusso di cassa continuo per i mostri che poi avranno anche tutto l’indietro sull’infrastruttura, abbonamenti ricarica, i servizi vari etc..