Ottimo post, che mi trova del tutto d'accordo. Dopo mesi di smanettamento assiduo su DeFi devo dire che mi ricorda il mondo delle crypto delle origini: c'è spazio per truffe, banditi, nani, ballerine e ciarlatani ma ci sono anche tante idee serie e interessanti.
Una volta risolto l'ostacolo delle difficoltà tecniche, non ho idea di come le banche possano superare la concorrenza di queste nuove forme di lending e borrowing.
Senza cercare soluzioni spericolate e rischiose che fanno guadagnare percentuali a 4-5 cifre, oggi qualsiasi servizio di prestito su DeFi, anche i più affidabili e sicuri, garantiscono una remunerazione sulle stable del 6-7% minimo. E' anche una remunerazione sensata visto che le stable sono la benzina del trading di crypto che muove miliardi di volume ogni giorno.
Lasciamo stare Tether che è sempre oggetto di mistero, prendiamo USDC. E' nata in USA, sotto le regole USA, da aziende americane. Le riserve sono oggetto di audit continui. Ne esistono 45 miliardi . Non più tardi di ieri Powell ha confermato la legittimità di queste soluzioni anche perchè gli Stati Uniti, a differenza della Cina, non hanno tutta questa fretta di lanciare la loro CBDC, lasciando quindi spazio ai i privati.
Non sono mai stato un fan delle stablecoin, anzi, ma i rischi di possedere una IOU (
https://en.wikipedia.org/wiki/IOU) come USDC non sono poi così diversi da possedere una altra IOU qualsiasi.
Anche perchè vale quello che dicevamo per Binance: Circle e Coinbase stanno facendo talmente tanti soldi gestendo la liquidità di USDC che non avrebbe molto senso organizzare truffe come fossero rubagalline qualsiasi.
Tra avere dollari in banca in rimessa continua (ultima inflazione USA: 7%) e avere USDC su DeFi in una piattaforma seria, ditemi voi cosa è meglio in termini di rischio/resa.
Nell'attesa che la massa apra definitivamente gli occhi su Bitcoin, la vera forma di difesa sia dal rischio di inflazione che dal rischio di controparte.
Sicuramente è presto per avere dei
mutui prima casa su DeFi, ma quando mancherà mai? Guardate cosa succede in Turchia o in Argentina, dove l'inflazione galoppa a quasi tripla cifra.
La gente abbandona le shitcoin locali e usa Tether/Bitcoin nella vita di tutti i giorni.
La legge si adegua. E se non si adegua si ha diffusione in modo clandestino. Fin quando la legge capisce che è più utile e intelligente circoscrivere e sfruttare anzichè bandire.
Non si possono fermare tsunami del genere solo con delle parole scritte su un foglio.
Non è lontano il momento in cui anche le banche offriranno servizi DeFi, o servizi Bitcoin (già lo fanno) o di gestione delle stablecoin, o di emissione di loro stablecoin.
Mi ricorda la stampa che derideva Internet e oggi l'unico medium attraverso il quale la gente legge i quotidiani è un tablet e una connessione Wifi/4G
Il mutuo prima casa su DeFi è un po' difficile, perché per dare un mutuo, in maniera seria bisogna avere molti parametri a disposizione.
Nonché... su prestiti così lunghi, le giuste coperture assicurative, perché non è raro vedere una persona che prende un mutuo a 40 anni;
un mutuo a 30 anni.
Se uno muore o peggio rimane invalido in maniera grave da non poter più lavorare... se aveva un lavoro buono che gli dava un merito creditizio alto,
di colpo ti trovi un merito del nulla.
Complesso il quadro normativo.
Però non è impossibile.
Bisogna avere una base molto larga di clienti.
Amazon da tempo propone pagamenti rateali, fino ad un anno.
Sicuramente incappa in qualche furbacchione... ma con una base larghissima di utenti copre il rischio.
C'è da aspettarsi una svolta finanziaria da queste grandi aziende, magari grazie a qualche APP o appoggiandosi ad un sistema DeFi.
Sinceramente non so misurare le capacità di creare un progetto finanziario di successo da parte di queste aziende,
potrebbero anche scipparlo dal mondo opensource.
Ci sono già oggi società che raccolgono capitale per finanziarie il credito al consumo.
Si pongono come intermediari... privati che finanziano altri privati.
Non è poi storicamente una novità, mercanti di tutti i tipi facevano attività di cambia valuta e di natura bancaria:
https://oajournals.fupress.net/index.php/asf/article/view/7986