Sempre interessante quel riferimento al modello World3
https://en.wikipedia.org/wiki/World3 e il grafico sui
limiti alla crescita è già di per sé molto esplicativo:
https://en.wikipedia.org/wiki/World3#/media/File:Limits-to-growth-figure-35.svgMa come tutto ciò che è teorico su vasta scala e che comprende tutta la sfera economica-sociologica-politica umana nel breve termine (siamo più vicini al 2100 che al 1900) è sempre da considerare attentamente. Rischi ve ne sono. E lo status quo, inteso anche come
fattori innovativi come il bitcoin non sono scontati nella loro sopravvivenza. Scusatemi la franchezza ma parliamo di archi temporali più estesi ed io sicuramente non ci sarò nel 2100. Amen.
Grazie mille
babo per la
solidarietà che mi hai espresso. Sono uscito da questa immobiliare di imb****** di una nota rete senza aver potuto vedere l'appartamento (ho saputo dopo che l'appuntamento non era per la visita) a causa dello sbarramento di fuoco in cui - secondo il loro pensiero - non era importante il prezzo (ci sono loro!) e che anzi avrebbero cercato loro al posto mio la casa dei sogni (ovviamente girano ancora con gli assegni, problema che chi come me ha un conto online su banca online non sa come fare con questi trogloditi). E noi parliamo qui di bitcoin? Mi sono ripromesso di scartare tutte le loro offerte a malincuore...
Dopo aver perso un'ora di lavoro, e aver compreso che, al momento del pagare in cassa la mia spesa, il vero problema è l'inflazione e non la minaccia-alla-democrazia. Che uscendo c'era un
barbone italianissimo che non chiedeva elemosina, e nel far scivolare una moneta da 2euro sul suo letto improvvisato cercando di non essere notato da lui, mi ha rincorso per ringraziarmi (con mio notevole imbarazzo). Forse l'emergenza lavoro e abitativo sono priorità e non la diatriba fascisti-sinistracomunisti. Ma le agenzie formative ed educative sono diventate i mass-media, per gente sempre più allo sbando. Il fumo mediatico della classe politica e sindacale è ad alto livello.
Se il
bitcoin è assodato sia già in buona parte
fagocitato dal sistema (leggasi Bakkt a titolo di esempio nei post precedenti con l'ottimo intervento di
Plutosky e
Paolo.Demidov a pag 974) non significa che non possa avere un suo ruolo alternativo al sistema monetario. Spesso un vero cambiamento è una naturale prosecuzione del precedente momento, non è un semplice IN-OUT. Accanto all'Homo Sapiens coabitava il Neanderthal.
Per quel che valgano i miei pensieri sparsi in questo modo, un estratto di un testo che ho gradito molto, nonostante alcune forzature ideologiche sull'argomento e con un epilogo che mi lasciato interdetto,
https://treccani.it/vocabolario/interdetto1/2. Sconcertato, sbalordito, detto di persona che, per qualche fatto improvviso o per cosa che le rechi turbamento, si mostra confusa e non sa che diredall'ebook di
Giulietto Chiesa - Invece della catastrofe così da rimanere sul tema accennato dal nostro
babo:
...svelare le tremende verità che ci vengono nascoste e lanciare un drammatico appello alle coscienze. La crisi economica è solo un aspetto del problema. Crisi climatica, ambientale, energetica, demografica, crisi dei rifiuti, crisi dell’acqua sono tutte strettamente connesse. L’illusione degli ultimi tre secoli che in un sistema finito di risorse fosse possibile una crescita infinita si è definitivamente infranta. L’umanità sta andando a marce forzate verso la catastrofe, una catastrofe immane rispetto alla quale le due guerre mondiali che abbiamo vissuto saranno rappresentazioni secondarie e minori. Un cambiamento di rotta è ancora possibile, ma i tempi per questa trasformazione sono ormai stretti...... Alla fine del XXI secolo (se ci arriviamo senza la Terza guerra mondiale) rappresenterà non più del 4%. Ogni previsione sul suo ruolo che non tenga conto di questa dinamica si rivelerà sbagliata. L’Unione Europea di oggi è agli antipodi rispetto al suo progetto iniziale di unificazione. Da progetto di pace e di solidarietà democratica tra le nazioni europee si è trasformata in strumento tecnocratico che assorbe la sovranità democratica dei paesi membri senza istituire alcuna sovranità democratica a un livello superiore...... Non esiste una crisi europea distinta dalla crisi finanziaria dell’Occidente. In Europa vi sono conflitti specifici determinati dai differenziali fiscali, di produttività, di organizzazione sociale, di storia e di cultura, aggravati dagli effetti della creazione dell’euro senza meccanismi di compensazione. Ma la crisi ha un altro nome: si chiama crisi fiscale generale. Qualcuno l’ha definita “geometria frattale del debito”, ed è la stessa dovunque si guardi: dall’Islanda alla Spagna, dall’Italia, alla Gran Bretagna e agli Stati Uniti. L’idea che una cura neokeynesiana sia la leva per superare il mostro debitorio che ci sovrasta è del tutto illusoria. ... Non è affatto detto che il deficit di una spesa pubblica “sovrana”, anche molto generosa, anche molto saggiamente orientata a sostegno dell’occupazione, cioè dei redditi popolari (cioè dei consumi), produca gli stimoli necessari per rimettere in piedi un malato terminale....Auguro a tutti un buon bitcoin! PS. Spero di non aver urtato la sensibilità di nessuno.