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La crisi è solo per certi strati della società e fino ad un certo livello.
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Scusate devo sottolineare questa frase, farla in grassetto e colorarla di rosso.
La percezione che avete di crisi e' assolutamente parziale. Rispetto al '29, chi siede nelle poltrone delle stanza dove si decide, sa come deviare il padulo-missile su altri.
Ha detto bene Paolo, e vi consiglio di rileggerlo 3-4 volte per capire meglio quello che ha detto. La crisi ci sta solo per certi strati, gli strati alti ricchi, con sta crisi, sono diventati ancora piu ricchi.. stampatelo e mettetevelo davanti gli occhi per 24 ore, cosi siamo certi di assimilare questa informazione.
Sullo stato di polizia, la presunzione di colpevolezza e tutte le menate sono d'accordo. Potremmo stampare libri a riguardo.
Riguardo l'anonimato (rispondo a Paolo) per l'utente comune ti do ragione, per utenti advanced no. Gli utenti advanced sapranno sempre come restare invisibili e come da dietro le quinte fare quello che vogliono.
Alla fine gli utenti advanced sono quelli che hanno costruito internet, quindi sanno come e' fatto e come funziona (a differenza di burocrati e polizia)
Da sempre le crisi aumentano le disparità sociali e i periodi di prosperità le riducono ( o possono ridurle).
In realtà sono d'accordo che è una crisi strana, perchè è stata scatenata da un fattore esterno e non ha colpito tutti. Anzi, per alcuni è stata una incredibile occasione di profitto e non solo per i più ricchi.
Il covid ha ampliato e velocizzato un trend già in atto da tempo, quello della crisi del lavoro , soprattutto quello più standardizzato.
E' in rapida accelerazione un travaso di ricchezza (partito molti anni fa) dal comparto reale dell'economia a quello finanziario, da chi lavora con le mani a chi lo fa con la testa, con le idee, con l'innovazione.
Può dar fastidio il fatto che uno youtuber di 18 anni guadagni 100 volte di più di un 40 enne con 2 lauree e 1 master, ma purtroppo o per fortuna, comunque la si guardi, è un fenomeno inarrestabile.
Queste sono le ore di lavoro necessarie, per un lavoratore medio americano, per acquistare una quota dello S&P 500
Siamo ai massimi da 160 anni, in crescita esponenziale.
Se una persona con un reddito medio-basso (facciamo 1500€ al mese) avesse acquistato 50 euro di bitcoin al mese (pari al 3% del suo reddito) negli ultimi 4 anni avrebbe aumentato il suo stipendio totale del 25% (20% al netto delle tasse)
quasi come avere un'annualità pagata in più in 4 anni.
Se avesse usato servizi di remunerazione dei btc, come BlockFi o simili, anche di più.
Non sarebbe diventato ricco, ma in caso di perdita di lavoro post- COVID avrebbe quasi 1 anno già pagato per cercare un altro posto, mentre un suo collega con uguale stipendio sarebbe in mezzo ad una strada.
Per sole 50 euro al mese, che c'è chi le spende in slot machine.
Se invece che in bitcoin avesse investito nel comparto azionario o suoi annessi e connessi, avrebbe avuto risultati simili.
Ma i bitcoin sono una truffa e la finanza un gioco.
In Italia ti trovi migliaia di persone ad un concorso di 2 posti disponibili per impiegato alle Poste o all'anagrafe (con tutto il rispetto per chi ci lavora). Non ci sarebbe nulla di male se quella fosse l'aspirazione. In realtà sono lavori che magari fanno anche schifo a chi li cerca. Ma sono garantiti a vita, l'obiettivo numero 1 del 99% dei nostri connazionali.
Purtroppo non c'è più nulla di garantito e ci sarà sempre meno.
Dicono che non si trova lavoro ma vivono senza alcuna curiosità o interesse , con il miraggio e l'idea malsana che il reddito sia un diritto che piove dal cielo regalato da non si sa chi e non un traguardo da conquistare ogni giorno. Tutti pronti ad intasare i server del cashback per un'elemosina di Stato. Pochi maledetti e subito.
Il covid ha accelerato un frattura tra chi ha voglia di conoscere e di imparare e chi pensa che tutto sia sempre dovuto. Il che non è un male mi verrebbe da dire.