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Topic: BITCOIN PUMP! - page 562. (Read 896949 times)

legendary
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October 01, 2020, 04:36:24 PM
Il fatto del giorno è l’arresto di due esponenti di BitMex, uno dei siti di trading più famosi, perché permettevano l’accesso a cittadini US, senza averne l’autorizzazione:




Quote
CFTC Charges BitMEX Owners with Illegally Operating a Cryptocurrency Derivatives Trading Platform and Anti-Money Laundering Violation


Source: https://www.cftc.gov/PressRoom/PressReleases/8270-20



A quanto pare nei loro multisig 3 di 4 erano depositati circa 193,000 BTC:


Quote
Bitmex has ~$2b worth of Bitcoin in their vaults (around 193k BTC) Flushed face



https://twitter.com/nic__carter/status/1311706827982360576?s=20


La reazione sul mercato non si è fatta attendere:

Questo l’effetto sulle posizioni aperte in futures su BitMex: 14,000 BTC aperti in meno in poche ore


Sui futures la cosa è stata parecchio marcata. I trader sono corsi a chiudere le posizioni su quel l’exchange, temendo di rimanere con i fondi “bloccati”, cosa che per un trader di futures, soprattutto in arbitraggio tra mercati, potrebbe essere disastrosa.

Per ovviare a questo problema hanno prima  anticipato e successivamente processato manualmente  la loro routine giornaliera di rilascio dei fondi ad “orari fissi”,  per dare sicurezza al mercato che i fondi fossero “al sicuro” e non sequestrati.

Mentre scrivevo: è uscito questo pezzo de BTC Times:

BitMEX Owners Charged With Illegally Operating a Crypto Derivatives Trading Platform
legendary
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September 28, 2020, 05:35:39 AM


L'unica cosa che posso rilevare è questa, c'è gente che oltre a me e te, dispone di miliardi di miliardi, beni fisici, conoscenze, sapere e persone capaci,
che ha una posizione di predominio che non molla nemmeno se l'ammazzi, non disposta a cederne nemmeno un pezzettino.
Pensare che magicamente, in dieci anni di ribaltare il mondo... pensare che tutta la moneta fiat sia una zozzeria,
che tutti gli altri investimenti immaginabili oltre a Bitcoin siano una perdita sicura... o roba inutile...





Io parzialmente concordo con la tua visione, perché tutta l'accelerazione del progresso che abbiamo avuto nell'ultimo secolo sicuramente è stata grazie alla mobilità sociale e a dare a quasi tutti opportunità di studio, per non essere più servi della gleba o schiavi.

Da un altra parte invece ritengo che, all'infuori di questo ultimo secolo, la civiltà globale era sicuramente ingessata. E ai potenti dell'epoca, al di la dell'esercito più potente per sopravvivere, fregava ben poco della crescita continua.

Non ho la capacità di prevedere il futuro, però mi pongo nel caso in cui la crescita continua che ha garantito il benessere negli ultimi decenni non funzionasse più (debito eccessivo, virus, guerre), mentre la popolazione continuasse ad aumentare (anche attraverso migrazioni) e si cancellasse in qualche decennio questo secolo espansivo di crescita della sicurezza e dei diritti civili.

In quel caso, oltre a BTC, Oro, Argento, campi per coltivare, armi per difendersi e patti di mutuo soccorso con i vicini, chi ti garantirebbe sicurezza? Notare bene che quello che sto descrivendo non è una situazione di un futuro distopico su un altro pianeta, ma è il Venezuela oggi, è l'Argentina oggi, è parte del Brasile oggi. Sicuramente il sud america è un comune denominatore importante, ma qui vicino abbiamo per es. la Grecia.



legendary
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September 28, 2020, 01:56:38 AM
trovo davvero difficile non dare ragione a Paolo
anche io mi aspettavo un comportamento - nel momento di crisi acuta - di bitcoin

questo non e' avvenuto, ma io non sono un sognatore stupido.. sono un idealista fallito si, ma mi faccio sempre delle domande a cui cerco risposta
quindi posso dire che secondo me, non ci siamo
hero member
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September 27, 2020, 02:02:51 PM
Musk un uomo un impresa,quanto conta la facciata,la pubblicita per il successo o il fallimento di una societa,one man show,non contano piu i contenuti ma solo l'aspetto,forse le aspettartive verso il bitcoin erano troppo alte secondo me sta facendo bene il suo percorso piegandosi al volere dei mercati,sono stati gli investitori che non hanno capito le enormi possibilita di questo periodo...
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September 24, 2020, 05:40:47 PM
legendary
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September 24, 2020, 12:23:38 PM
<...>
Quando si valutano i rischi di un investimento bisogna includere tutte queste considerazioni, non limitarsi al grafico della volatilità.
<...>

Più che un post, una dichiarazione d’amore.
Dichiarazione d’amore ben scritta che condivido e sottoscrivo in pieno. Un amore che unisce cuore e cervello.
legendary
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September 24, 2020, 10:26:47 AM


Come molti titoli azionari, tipo Amazon, a Febbraio ~ $ 2.000 ad azione, Marzo ~ $ 1650, ora oltre ~ $ 3.000;
oppure molti altri titoli, come molti dell'Europa del nord.
L'oro ha recuperato in breve, un mese per tornare sopra la discesa.

Liquidità degli exchange, altro elemento di rischio.

Proibire le vendite allo scoperto... il bello della diretta del mercato NON regolamentato.

Da un asset così particolare, pensato dopo il crollo ai tempi dei muti sub-prime... ci si sarebbe potuti aspettare la reazione... di nessuna reazione.
Se devo comprare qualcosa a protezione "totale", però mi cade con una pera per paura degli altri ( maggioranza o minoranza che sia, di qualsiasi sia la natura della paura ) o per problemi "tecnici" di liquidtà...

Allora si può stare con i prodotti finanziari e derivati.
Almeno il crollo si gestisce.

A proposito di rischi, abbiamo in circolazione oltre 15 miliardi di Tether, così per scherzare.
Se proprio ci si doveva ancorare a qualcosa, era meglio ancorarsi all'oro, con problemi di vario tipo; si è scelto il dollaro USA ( non l'euro... ) e non un paniere di valute;
sempre comunque con il problema concettuale di sentire il bisogno di doversi ancorare a qualcosa...

In un mondo bitcoiniano perfetto, Tether non dovrebbe esistere, perché non si fa trading, non si cede, non si prende un doppio rischio rispetto al già grave rischio ( per i detentori di Bitcoin ) di una singola valuta fiat.


Nota, per chi ha acquistato partendo dall'euro o dal Tether, da considerare la svalutazione del dollaro, nell'ultimo anno, nell'ultimo periodo.

Premessa: la frase "bisognerebbe proibire le vendite allo scoperto" era una constatazione, non un auspicio. Io le vendite allo scoperto non le proibirei MAI perchè permettono una più corretta determinazione del prezzo e rendono più difficili manipolazioni da parte dei detentori del sottostante. Fine Premessa

Le azioni sono cresciute perchè mamma FED ha fatto il suo dovere e soprattutto perchè per le aziende hi-tech (che dominano gli indici) il coronavirus è stata un'incredibile opportunità di business: più la gente è chiusa in casa, più compra su Amazon, cerca su Google, ha bisogno di ipad e iphone. Titoli che con il loro peso sono capaci di portarsi dietro tutto il resto.

La gestione del rischio su Bitcoin si fa ignorando la volatilità quando questa non dipende da difetti strutturali  (bug irrisolvibili, assenza di decentralizzazione, attacchi di bruteforce...) ma dal semplice "rumore di fondo" della speculazione. E torno a dirti che "la caduta come una pera" è durata qualche settimana, poi siamo tornati sopra la partenza. Poi più su. L'effetto panic mode da coronavirus si misura in giorni. Ma l'effetto reale del coronavirus si misura, come minimo, nell'arco di qualche mese.

Prodotti finanziari tradizionali? Ognuno faccia quel che vuole, ma io mi fido sempre più della matematica che della burocrazia o della politica. Il rischio  si misura in gradi di incertezza e in termini di potenziali fattori critici.

Avete mai pensato ad es a quante sono le variabili che possono influire sul prezzo di un titolo azionario?

Innanzitutto il fattore umano.

Le fortune/sfortune delle aziende le fanno le persone e le persone vanno e vengono. Non tutti hanno le stesse conoscenze, capacità, talento. I bravi manager sono rari e molto contesi. Quante aziende sono andate a finire male perchè i successori della figura di riferimento (fondatore o no) non sono state all'altezza di quest'ultima?  Quanti titoli sono crollati perchè quell' amminstratore rubava, era corrotto o è morto all'improvviso?

Bitcoin non dipende dalle persone. Perchè non ha una testa, non ha un leader né una figura di riferimento.

Apple da quando è morto Jobs ha aumentato profitti e utili ma vive di eredità…quanti prodotti realmente rivoluzionari ha messo sul mercato che potessero replicare il successo di quelli creati dal geniale fondatore? Uno in questo modo non lo trovi tutti i giorni. Non c’è su Linkedin uno con il suo profilo.

Se Musk sparisse domani il titolo Tesla crollerebbe del..boh...facciamo 30%? E dopo? Sicuri che si troverebbe uno con il suo carisma e la sua inventiva?

In Bitcoin chi potrebbe sparire per far crollare il prezzo del 30%? Semplicemente nessuno. Il fondatore no, perchè è già sparito  Grin. Allora chi? Antonopoulos o Back? Sarebbe tanto se per effetto di questa scomparsa il prezzo di muovesse dello 0.1%.

Anche questi sono i vantaggi della decentralizzazione.

Altro fattore critico: quante aziende sono state capaci, magari con la collusione della politica, di falsificare bilanci e ingannare i loro (piccoli) azionisti? E quando vengono scoperti cosa succede? Da italiano viene il nome Parmalat.

Bitcoin non si può falsificare: è tutto pubblico, tutto verificabile e dimostrabile.

Altro esempio: un'azienda produce. La produzione dipende dalle materie prime. Materie prime che magari vengono dall'altra parte del mondo.

Il petrolio dai paesi arabi (industria meccanica), le terre rare dalla Cina (chip), il cobalto dall'Africa e il litio dal Sud America (auto elettriche). Tutte materie prime essenziali.

Tutte dipendenti da sottili equilibri di geopolitica, tensioni internazionali, crisi tra Paesi.

Una guerra in medio oriente e il prezzo del petrolio va alle stelle, una rivolta in Congo e "addio" cobalto. Ripercussioni a valanga che si riversano con effetto megafono sul prezzo di General Motor o di Apple o di Tesla.

Bitcoin non produce nulla, non dipende da nessuna materia prima. L'unica materia da cui dipende è una delle più diffuse: la corrente elettrica. Ed è una dipendenza molto flessibile nel senso che tramite la sua natura globale, la facilità di delocalizzazione del mining e il meccanismo dell'adeguamento della difficoltà, bitcoin può adattarsi anche ad una grave e duratura scarsità di energia. Non così la produzione di una azienda.

Le aziende dipendono anche dalle norme. Anche Bitcoin, ma essendo una rete mondiale, le norme che possono influire devono essere globali, condivise da tutti e quindi molto più difficili da mettere in pratica.

Bitcoin un tempo era Cina-centrico. Poi la Cina lo ha pesantemente messo al bando, proibendo gli exchange dove un tempo si facevano il 99% dei volumi. Fine dei giochi? Macchè, è stata un'occasione per diffondersi in occidente e nei paesi del Terzo Mondo.

Quella che doveva essere una minaccia mortale è stata tramutata in una risorsa. Chiudi una porta e passa dalla finestra.

Ora per fare un’analogia ditemi cosa accadrebbe al titolo , che so, di Apple se la Cina ne mettesse al bando i prodotti (come tra l'altro minaccia di fare come ripercussione alla storia Tik Tok). 1 miliardo di potenziali clienti in fumo. Addio.

Un' azienda vive anche di immagine, di brand, di fidelizzazione dei suoi clienti. Basta un passo falso per mandare in fumo una reputazione.

Netflix ha perso 9 miliardi di capitalizzazione in un amen per una serie che secondo alcuni incentivava alla pedofilia (Cuties). Qualche tweet in qua e là, una campagna sui social (magari architetta da qualcuno) e titolo in caduta. Danni di immagine che possono avere ripercussioni gravissime ed irreversibili sul valore di un'azienda, soprattutto oggi nell'epoca dei social e dei mass media "aggressivi".

Dolce&Gabbana è da due anni che non vende nulla in Cina per uno spot accusato di razzismo che ha avuto un’eco enorme nel Paese asiatico. Hai voglia a scusarti.

Bitcoin è da 10 anni che ha una reputazione di merda, lo attaccano quasi tutti gli uomini più ricchi e potenti del mondo. Effetti? Molto scarsi. Immaginate Netflix se il Presidente degli Stati Uniti dicesse in un tweet “Non sono un fan di Netflix” oppure se il più grande investitore della storia definisse Netflix veleno per topi , o se uno dei principali banchieri USA lo etichettasse come truffa.
Bitcoin non ha uffici di marketing che possono sbagliare uno spot, anche la sua promozione è decentralizzata, liquida, affidata al passaparola.

Quando si valutano i rischi di un investimento bisogna includere tutte queste considerazioni, non limitarsi al grafico della volatilità.

P.s. I tether stampati a manetta oggi finiscono più su Defi che sugli exchange. Sono più remunerativi lì.
legendary
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The hacker spirit breaks any spell
September 24, 2020, 08:30:46 AM
hai capito il venezuela... i dittatori 2.0

anche la corea del nord usa molto le crypto, sopratutto attacchi hacker per rubare soldi da dare al regime che sta ovviamente alla frutta (e non ha soldi)

in ogni caso sono metodi alternativi
legendary
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September 24, 2020, 01:20:27 AM


Sono anche convinto che, oltre alle aziende, altri insospettabili che entreranno su btc sono i cosiddetti Stati "canaglia". Anzi alcuni sono già probabilmente entrati da tempo, anche senza farlo sapere.

Nazioni che hanno: a)embarghi internazionali b) monete derelitte c)accesso a fonti di energia sono i primi indiziati a ricorrere ad es. al mining di Stato per ottenere btc a costo quasi nullo. I primi sospettati sono Venezuela e Iran, ma ne esistono altri.

I volumi di scambio di btc nel paese sudamericano sono assolutamente inspiegabili in rapporto al tasso di povertà della popolazione. A meno di spiegarli con il fatto che il governo stia stampando bolivar per acquistare btc o li stia minando.


Non abbiamo dovuto aspettare poi molto. Il Venezuela, con la mossa meno a sorpresa della storia, ha "regolamentato" il mining.

Questa regolamentazione, per i minatori del Paese, ha le sembianze dell'uccello padulo (quello che vola all'altezza del ....), in particolare:

1)Ogni minatore deve registrarsi ad un "albo" nazionale ottenendo una licenza governativa per la sua attività (licenza che ha un costo e se sgarri-->sanzione)
2)La produzione e importazione di macchinari atti allo scopo sarà supervisionata dalle autorità (se sgarri-->sanzione)

Ma la più bella (e interessante) e che il governo metterà su una pool di mining nazionale a cui dovrà iscriversi ogni minatore venezuelano e contribuire con il suo hashrate.

In questo modo il governo incamera fees (in bitcoin) e soprattutto si riserva il potere di pagare (o non pagare o ritardare i pagamenti...) delle quote di ogni partecipante alla pool.

Non vedo l'ora di vedere "Governo del Venezuela" nella classifica dell'hashrate tra Antpool e Slush  Grin

Praticamente una nazionalizzazione dell'industria di mining. E un modo per mettere le mani sui bitcoin prodotti in patria.

L'obiettivo è invece di bandire, spremiamoli come limoni.

https://www.criptonoticias.com/mineria/legalizada-mineria-bitcoin-venezuela-habra-pool-nacional/
legendary
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September 23, 2020, 03:25:42 PM


La "finanziarizzazione" di Bitcoin, porta anche questo... l'aspetto più negativo, per un presunto asset che si pone essere alternativo,
è appunto la correlazione, diretta, con l'azionario. Ammesso che vi sia qualcosa di particolarmente decorrelato.
Qualcosa che ha reso molto c'è, ma si tratta di qualcosa di elitario, difficile da avere per cifre di rilievo, si era iniziato anno fa anche in Italia, per poi stopparsi,

A proposito di finanziarizzazione, DeFi e quant’altro.

Vi piacerebbe incassare (quasi) 24 BTC al giorno senza rischi? Sabato è domenica inclusi?
È quello che fa Grayscale ora.

Me ne sono reso conto oggi, facendo un po’ di conti.
Non male!


Certo, ma un conto è sapere che guadagnano tanto perché hanno il 2% di management fee. Un altro è fare due conti e realizzare quanto sia questo “quanto”. 24 BTC al giorno da l’idea della grandezza della macchina.

Te l'avevo detto che aveva commissioni care... Grayscale vorrebbe rubare nella casa dei ladri...

Sottolineo solo il rischio zero.

Insomma, non proprio zero, ma diciamo di vantaggio netto rispetto agli investitori.


EDIT: ci sta di avere un down che si accentua dopo le 02:30...
sfida al limite dei $ 10.000...
legendary
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September 23, 2020, 03:21:17 PM


Se Bitcoin resisteva, o meglio incrementava, poteva suscitare interesse.
Quanto meno la discussione era su un altro piano.


Attualmente... tutto balla.


Oggi, a 6 mesi dall'inizio della pandemia il prezzo di bitcoin è superiore a prima che la pandemia iniziasse . Di un 15-20% circa.

E nonostante l'offerta in circolazione sia aumentata di un quarto di milione di BTC nel frattempo.

In un'ottica temporale di medio periodo possiamo dire che il prezzo di bitcoin ha resistito alla pandemia, anzi che ne ha giovato.

Pretendere che questa reazione avvenisse subito in uno o due giorni, al momento della notizia, non era possibile: non esisteva sufficiente liquidità sugli exchange per poter contrastare la vendita di coloro che considerano bitcoin solo un'asset speculativa (e che sempre la considereranno tale) e che in più giocano con il vantaggio di avere già la liquidità disponibile sugli exchange, per (in questo caso) shortare.

Bisognerebbe almeno proibire le vendite allo scoperto (come tra l'altro è stato fatto sui mercati tradizionali ) per per poter pensare di reagire in così breve tempo ad uno tsunami del genere.



Come molti titoli azionari, tipo Amazon, a Febbraio ~ $ 2.000 ad azione, Marzo ~ $ 1650, ora oltre ~ $ 3.000;
oppure molti altri titoli, come molti dell'Europa del nord.
L'oro ha recuperato in breve, un mese per tornare sopra la discesa.

Liquidità degli exchange, altro elemento di rischio.

Proibire le vendite allo scoperto... il bello della diretta del mercato NON regolamentato.


Da un asset così particolare, pensato dopo il crollo ai tempi dei muti sub-prime... ci si sarebbe potuti aspettare la reazione... di nessuna reazione.
Se devo comprare qualcosa a protezione "totale", però mi cade con una pera per paura degli altri ( maggioranza o minoranza che sia, di qualsiasi sia la natura della paura ) o per problemi "tecnici" di liquidtà...

Allora si può stare con i prodotti finanziari e derivati.
Almeno il crollo si gestisce.

A proposito di rischi, abbiamo in circolazione oltre 15 miliardi di Tether, così per scherzare.
Se proprio ci si doveva ancorare a qualcosa, era meglio ancorarsi all'oro, con problemi di vario tipo; si è scelto il dollaro USA ( non l'euro... ) e non un paniere di valute;
sempre comunque con il problema concettuale di sentire il bisogno di doversi ancorare a qualcosa...

In un mondo bitcoiniano perfetto, Tether non dovrebbe esistere, perché non si fa trading, non si cede, non si prende un doppio rischio rispetto al già grave rischio ( per i detentori di Bitcoin ) di una singola valuta fiat.


Nota, per chi ha acquistato partendo dall'euro o dal Tether, da considerare la svalutazione del dollaro, nell'ultimo anno, nell'ultimo periodo.
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September 23, 2020, 03:10:44 PM


La "finanziarizzazione" di Bitcoin, porta anche questo... l'aspetto più negativo, per un presunto asset che si pone essere alternativo,
è appunto la correlazione, diretta, con l'azionario. Ammesso che vi sia qualcosa di particolarmente decorrelato.
Qualcosa che ha reso molto c'è, ma si tratta di qualcosa di elitario, difficile da avere per cifre di rilievo, si era iniziato anno fa anche in Italia, per poi stopparsi,

A proposito di finanziarizzazione, DeFi e quant’altro.

Vi piacerebbe incassare (quasi) 24 BTC al giorno senza rischi? Sabato è domenica inclusi?
È quello che fa Grayscale ora.

Me ne sono reso conto oggi, facendo un po’ di conti.
Non male!


Certo, ma un conto è sapere che guadagnano tanto perché hanno il 2% di management fee. Un altro è fare due conti e realizzare quanto sia questo “quanto”. 24 BTC al giorno da l’idea della grandezza della macchina.

Te l'avevo detto che aveva commissioni care... Grayscale vorrebbe rubare nella casa dei ladri...
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September 23, 2020, 02:56:52 PM


La "finanziarizzazione" di Bitcoin, porta anche questo... l'aspetto più negativo, per un presunto asset che si pone essere alternativo,
è appunto la correlazione, diretta, con l'azionario. Ammesso che vi sia qualcosa di particolarmente decorrelato.
Qualcosa che ha reso molto c'è, ma si tratta di qualcosa di elitario, difficile da avere per cifre di rilievo, si era iniziato anno fa anche in Italia, per poi stopparsi,

A proposito di finanziarizzazione, DeFi e quant’altro.

Vi piacerebbe incassare (quasi) 24 BTC al giorno senza rischi? Sabato è domenica inclusi?
È quello che fa Grayscale ora.

Me ne sono reso conto oggi, facendo un po’ di conti.
Non male!

Te l'avevo detto che aveva commissioni care... Grayscale vorrebbe rubare nella casa dei ladri...
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September 23, 2020, 12:29:49 PM


La "finanziarizzazione" di Bitcoin, porta anche questo... l'aspetto più negativo, per un presunto asset che si pone essere alternativo,
è appunto la correlazione, diretta, con l'azionario. Ammesso che vi sia qualcosa di particolarmente decorrelato.
Qualcosa che ha reso molto c'è, ma si tratta di qualcosa di elitario, difficile da avere per cifre di rilievo, si era iniziato anno fa anche in Italia, per poi stopparsi,

A proposito di finanziarizzazione, DeFi e quant’altro.

Vi piacerebbe incassare (quasi) 24 BTC al giorno senza rischi? Sabato è domenica inclusi?
È quello che fa Grayscale ora.

Me ne sono reso conto oggi, facendo un po’ di conti.
Non male!
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September 23, 2020, 11:54:48 AM


Se Bitcoin resisteva, o meglio incrementava, poteva suscitare interesse.
Quanto meno la discussione era su un altro piano.


Attualmente... tutto balla.


Oggi, a 6 mesi dall'inizio della pandemia il prezzo di bitcoin è superiore a prima che la pandemia iniziasse . Di un 15-20% circa.

E nonostante l'offerta in circolazione sia aumentata di un quarto di milione di BTC nel frattempo.

In un'ottica temporale di medio periodo possiamo dire che il prezzo di bitcoin ha resistito alla pandemia, anzi che ne ha giovato.

Pretendere che questa reazione avvenisse subito in uno o due giorni, al momento della notizia, non era possibile: non esisteva sufficiente liquidità sugli exchange per poter contrastare la vendita di coloro che considerano bitcoin solo un'asset speculativa (e che sempre la considereranno tale) e che in più giocano con il vantaggio di avere già la liquidità disponibile sugli exchange, per (in questo caso) shortare.

Bisognerebbe almeno proibire le vendite allo scoperto (come tra l'altro è stato fatto sui mercati tradizionali ) per per poter pensare di reagire in così breve tempo ad uno tsunami del genere.
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September 22, 2020, 03:09:30 PM
 

Penso che al momento Bitcoin abbia mancato una grossa occasione, storica, quella del Coivd-19 e del down azionario.
Avevamo il mondo fermo, le istituzioni in grossa difficoltà, resilienza zero.

È venuto giù insieme a tutto il resto, un po' più della media del resto, se confrontato all'azionario.
Mostrandosi più debole di quello da cui doveva difendere.

Se domani l'azionario cade, pensantemente, perché è in bolla, perché è tutta una truffa, perché c'è una pandemia...
...si può pensare che Bitcoin maturi qualità particolari per resistere ?

Mi sembra un passo storico mancato.

Viceversa se Bitcoin avesse resistito, in particolare nei confronti dell'oro o addirittura fosse incrementato di valore, ci sarebbe stata la presa in considerazione di pensieri diversi.

Tornando però al discorso iniziale... se una certa fascia di
persone detentori di Bitcoin è fatta di persone che hanno impiegato cifre non significative $ 1.000, $ 10.000, $ 100.000...
...e si prendono paura convertendo in fiat... ( ... ! ).

Non abbiamo un asset resiliente, resistente, abbiamo l'asset della paura e/o del cattivo entusiasmo.

La questione è complicata.

Nel 2020 è andata alle stelle la correlazione bitcoin-oro a 60 giorni, frantumando ogni ATH precedente.

https://i.imgur.com/Blh1L30.png

Anche quella a tre mesi è al  momento vicina ai massimi di sempre

https://i.imgur.com/bQShktV.png

D'altro canto anche la correlazione con lo Standard&Poor è ai suoi massimi, ed è aumentata mediamente dal 2018 in poi

https://i.imgur.com/lX31hq1.png


Quindi bitcoin è diventato sia oro digitale che "azione" digitale?  Grin

Per la proprietà transitiva dell'uguaglianza è stata forte la correlazione anche tra l'azionariato e l'oro.

L'evento accaduto a Marzo è qualcosa di molto particolare, perchè avvenuto abbastanza all'improvviso, a livello mondiale e perchè l'ultima pandemia risaliva ad un secolo fa. I mercati  hanno (stupidamente, opinione di chi scrive) messo una retromarcia collettiva comprando dollari, franchi e titoli di quei paesi lì.

La moneta fiat ha svolto il ruolo di bene rifugio. Figuriamoci.

Sugli exchange di bitcoin i primi a vendere sono stati quelli che sugli exchange ci vivono e che con le loro operazioni determinano il prezzo mondiale di breve periodo: principalmente trader della classe degli hedge funds. Gente per cui btc è solo un' asset volatile su cui speculare : impossibile che questi signori si comportassero diversamente da come si sono comportati.

Le leve spropositate degli exchange hanno fatto il resto, facendo rotolare il prezzo a valanga.

Non c'è stata, è vero, una corsa all'exchange di gente che voleva comprare tale da compensare la caduta. Almeno non subito. Anche perchè le balene che volevano comprare, quando hanno visto il tracollo a cascata, hanno giustamente pensato di piazzare gli ordini di acquisto più in basso possibile in modo da entrare ad un prezzo migliore.

Infatti come il prezzo è sceso sotto i 5000, i volumi sono schizzati alle stelle (con relativo record storico) e c'è stato un travaso di centinaia di migliaia di token dalle mani stupide alle mani furbe.

Le hodlwaves ci dicono però che i btc che sono passati di mano sono stati a) un esigua minoranza dei token esistenti b) quasi esclusvamente Bitcoin che erano stati acquistati di recente.

Quindi se è vero che non c'è stata una corsa all'acquisto (almeno inizialmente) è anche vero che non c'è stata una corsa alla vendita . E parliamo di circa l'80% dei btc esistenti.

Ci sono stati milioni di possessori che hanno deciso di non vendere milioni di btc nonostante il prezzo  del loro capitale si stesse dimezzando davanti ai loro occhi in un giorno.

Il panico non li ha toccati, anzi.

Sui DEX alla periferia del mondo invece non è successo quasi nulla: i volumi sono stati stabili e anche i prezzi sono calati molto meno per la complessità di operazioni di arbitraggio. Da quelle parti il ruolo di btc è molto diverso rispetto alle nostre latitudini.

Fin quando questa "doppia anima" di bitcoin non troverà una sintesi (se mai lo farà), è impossibile avere reazioni diverse, in un arco di tempo così ristretto.

Le motivazioni possono essere diverse.

La "finanziarizzazione" di Bitcoin, porta anche questo... l'aspetto più negativo, per un presunto asset che si pone essere alternativo,
è appunto la correlazione, diretta, con l'azionario. Ammesso che vi sia qualcosa di particolarmente decorrelato.
Qualcosa che ha reso molto c'è, ma si tratta di qualcosa di elitario, difficile da avere per cifre di rilievo, si era iniziato anno fa anche in Italia, per poi stopparsi,
l'idea di fondo è interessante:
https://www.borsaitaliana.it/notizie/finanza-personale/assicurazioni/dettaglio/ass-life-settlement.htm

Le motivazioni possono essere tante altre, il risultato non cambia.

Se Bitcoin resisteva, o meglio incrementava, poteva suscitare interesse.
Quanto meno la discussione era su un altro piano.


Attualmente... tutto balla.

Rimanere liquidi, senza avere correlazioni di rischi particolari, se non in forma "sintetica" con derivati... non si sa come realizzarla.
Considerando che l'oro è ai massimi... e comunque per altri fattori tecnici ha perso di valore anche quello nella paura globale.

Occorrerà nel futuro avere una strategia più fine... anche per i tipi di risparmio più semplici.
legendary
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September 22, 2020, 12:03:46 PM
  

Penso che al momento Bitcoin abbia mancato una grossa occasione, storica, quella del Coivd-19 e del down azionario.
Avevamo il mondo fermo, le istituzioni in grossa difficoltà, resilienza zero.

È venuto giù insieme a tutto il resto, un po' più della media del resto, se confrontato all'azionario.
Mostrandosi più debole di quello da cui doveva difendere.

Se domani l'azionario cade, pensantemente, perché è in bolla, perché è tutta una truffa, perché c'è una pandemia...
...si può pensare che Bitcoin maturi qualità particolari per resistere ?

Mi sembra un passo storico mancato.

Viceversa se Bitcoin avesse resistito, in particolare nei confronti dell'oro o addirittura fosse incrementato di valore, ci sarebbe stata la presa in considerazione di pensieri diversi.

Tornando però al discorso iniziale... se una certa fascia di
persone detentori di Bitcoin è fatta di persone che hanno impiegato cifre non significative $ 1.000, $ 10.000, $ 100.000...
...e si prendono paura convertendo in fiat... ( ... ! ).

Non abbiamo un asset resiliente, resistente, abbiamo l'asset della paura e/o del cattivo entusiasmo.

La questione è complicata.

Nel 2020 è andata alle stelle la correlazione bitcoin-oro a 60 giorni, frantumando ogni ATH precedente.



Anche quella a tre mesi è al  momento vicina ai massimi di sempre



D'altro canto anche la correlazione con lo Standard&Poor è ai suoi massimi, ed è aumentata mediamente dal 2018 in poi




Quindi bitcoin è diventato sia oro digitale che "azione" digitale?  Grin

Per la proprietà transitiva dell'uguaglianza è stata forte la correlazione anche tra l'azionariato e l'oro.

L'evento accaduto a Marzo è qualcosa di molto particolare, perchè avvenuto abbastanza all'improvviso, a livello mondiale e perchè l'ultima pandemia risaliva ad un secolo fa. I mercati  hanno (stupidamente, opinione di chi scrive) messo una retromarcia collettiva comprando dollari, franchi e titoli di quei paesi lì.

La moneta fiat ha svolto il ruolo di bene rifugio. Figuriamoci.

Sugli exchange di bitcoin i primi a vendere sono stati quelli che sugli exchange ci vivono e che con le loro operazioni determinano il prezzo mondiale di breve periodo: principalmente trader della classe degli hedge funds. Gente per cui btc è solo un' asset volatile su cui speculare : impossibile che questi signori si comportassero diversamente da come si sono comportati.

Le leve spropositate degli exchange hanno fatto il resto, facendo rotolare il prezzo a valanga.

Non c'è stata, è vero, una corsa all'exchange di gente che voleva comprare tale da compensare la caduta. Almeno non subito. Anche perchè le balene che volevano comprare, quando hanno visto il tracollo a cascata, hanno giustamente pensato di piazzare gli ordini di acquisto più in basso possibile in modo da entrare ad un prezzo migliore.

Infatti come il prezzo è sceso sotto i 5000, i volumi sono schizzati alle stelle (con relativo record storico) e c'è stato un travaso di centinaia di migliaia di token dalle mani stupide alle mani furbe.

Le hodlwaves ci dicono però che i btc che sono passati di mano sono stati a) un esigua minoranza dei token esistenti b) quasi esclusvamente Bitcoin che erano stati acquistati di recente.

Quindi se è vero che non c'è stata una corsa all'acquisto (almeno inizialmente) è anche vero che non c'è stata una corsa alla vendita . E parliamo di circa l'80% dei btc esistenti.

Ci sono stati milioni di possessori che hanno deciso di non vendere milioni di btc nonostante il prezzo  del loro capitale si stesse dimezzando davanti ai loro occhi in un giorno.

Il panico non li ha toccati, anzi.

Sui DEX alla periferia del mondo invece non è successo quasi nulla: i volumi sono stati stabili e anche i prezzi sono calati molto meno per la complessità di operazioni di arbitraggio. Da quelle parti il ruolo di btc è molto diverso rispetto alle nostre latitudini.

Fin quando questa "doppia anima" di bitcoin non troverà una sintesi (se mai lo farà), è impossibile avere reazioni diverse, in un arco di tempo così ristretto.
legendary
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The hacker spirit breaks any spell
September 22, 2020, 11:42:15 AM
bitcoin adesso e' un asset come gli altri - ne migliore ne peggiore
ha delle peculiarita diverse, ma nessuno ti tutela
non puo essere bloccato, ma devi difenderti da solo da speculatori e ladri

diciamo che non e' pronto per tutti - ora come ora

lo sara? non lo so.. so solo che me lo aspettavo diverso
legendary
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September 22, 2020, 09:21:01 AM

Questa è la storia di MicroStrategy:


C'è mica molto da dire.


Mi dispiace che si continui a non leggermi con attenzione, avevo già scritto di non confondere il mercato NASDAQ dall'indice NASDAQ-100...
...indice abbreviato e chiamato NASDAQ in Tv, sui media, per semplice per comodità.

Microstrategy è solo uno delle migliaia di titoli presenti nel NASDAQ, come mercato "automatizzato".



Ti leggo con attenzione invece, il succo della distinzione è: adesso che un'azienda del Nasdaq Composite li ha acquistati, l'impossibile (diciamo l'improbabile) è che lo farà una del Nasdaq-100. Vedremo.



Quote
Sono sempre soldi che passano di mano.
Cambia l'entità ed il contesto.

Attualmente il mercato delle criptovalute è estremamente piccolo, potrebbe sparire domani, avrebbe effetti estremamente limitati,
considerando che molta marketcap è nominale, non reale.
Tutto il mercato delle criptovalute, scambia quando si scambia in una frazione di secondo sui mercati azionari mondiali.

Se bisogna fare una osservazione le ICO le hanno fatte fuori tutte, titoli azionari che vengono fatti fuori, qualcuno ogni tanto... se venissero fatti fuori tutti, sarebbe un mondo più difficile.

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Prima che qualcuno potesse dare il via a Bitcoin, c'era gente che oltre a spennare i polli, mangiava gli elefanti in due morsi e mezzo, mentre faceva il giocoliere, facendo roteare
12 palline da 100 miliardi l'una, su un gamba, bendati.

Il mondo non è mai stato serio.

Se certa gente mangia nel regolamentato, te lo immagini nel non regolamentato.

Saylor è uno di questi.

Mercato grande=ladri grandi=truffe grandi

La regolamentazione non è un'attenuante , è un'aggravante. I "regolatori" sono i primi della lista.

La SEC che indaga quando vuole e chi vuole. Commissioner così indipendenti che sono espressione diretta del potere politico.

"Regolatori" così super partes che nel 2008-2009 decisero quali aziende fare fallire e quali sopravvivere in base a.......? Lehman pollice giù, AIG pollice su.

O come quando la Borsa crolla, e crollerebbe ancora  ma poi Trump ha le elezioni, occorrono voti e allora Powell stampa qualche trilione e passa la paura.

Un uomo solo che ad ogni intervento pubblico ha la possibilità di spostare miliardi solo dal modo in cui alza un sopracciglio.

Magari qualcuno sa un secondo prima in che direzione andrà quel sopracciglio.

E tanti investitori della domenica sulle piattaforme online (che, tra parentesi, raccolgono sempre nuovi iscritti come fossero noccioline) che si sentono protetti, al sicuro.  Che diamine non come il Far West delle criptovalute

Auguri.

Passatemi il termine, gli investitori della domenica lo prendono sempre nel c**o, almeno di non avere una smisurata quantità dello stesso.

Negli investitori della domenica ci metto anche chi investe in immobili generalmente il piccolo-medio investitore non sceglieil miglior immobile possibile, ma quello vicino casa, in zona.

Così... più o meno casualmente.l, sicuramente in maniera scoordinata, senza comparare

Oppure in maniera facile, sono quelli che comprano gli immobili alle aste, offrendo 40 per quel che vale 100, apparentemente.
Dimenticando che alle aste giudiziarie si acquistano gli immobili così come sono, ovvero se c'è un vizio grave, te lo tieni.

Più che d'investimenti strutturati si tratta di singoli affari estemporanei, comunque illiquidi, ovvero non c'è un mercato regolamentato per liquidare, le proprie posizioni.

In ogni caso, se dovesse esserci un crollo azionario rilevante = molti disoccupati, a ruota... anche il mercato immobiliare ne sarebbe interessato.
Abbiamo molto esempi recenti.

In tanti pensano di aver fatto affari immobiliari, magari non pensano che dal 1960 / 1970 il valore di un metro quadro ad Hong Kong è cresciuto molto di più che a... boh... Viterbo.

Così, era per fare degli esempi.


Per il resto mi sembra che c'è chi ha pretesa di aver capito tutto... si mette nel fai da te o segue consigli del primo che passa... i mercati sono un grande tavolo di poker dove sedersi con € 1.000, € 10.000 ma fosse anche un milione...
diventa pericoloso, dove si gioca di miliardi da anni.

Il mercato delle criptovalute ?
non è possibile effettuare nessuna strategia di gestione del rischio.
Essendo che essenzialmente Bitcoin è l'unica criptovaluta possibile.
Almeno questo appare.

Fermo restando che - con tutti i limiti del caso - chi è vittima di truffa o di illecito, ha il diritto - difficile da esercitare in Italia - di avere indietro la parte di danno.
In Bitcoin non si matura nessun diritto.

Motivo per cui avere delle riserve di Bitcoin è avere delle riserve che domani possono essere azzerate, senza motivo di appello.

Ma ognuno con i soldi propri fa quel che vuole.


Pensando alle occasioni mancate o alle prospettive, ritengo la mossa di Microstrategy ininfluente.

Penso che al momento Bitcoin abbia mancato una grossa occasione, storica, quella del Coivd-19 e del down azionario.
Avevamo il mondo fermo, le istituzioni in grossa difficoltà, resilienza zero.

È venuto giù insieme a tutto il resto, un po' più della media del resto, se confrontato all'azionario.
Mostrandosi più debole di quello da cui doveva difendere.

Se domani l'azionario cade, pensantemente, perché è in bolla, perché è tutta una truffa, perché c'è una pandemia...
...si può pensare che Bitcoin maturi qualità particolari per resistere ?

Mi sembra un passo storico mancato.

Viceversa se Bitcoin avesse resistito, in particolare nei confronti dell'oro o addirittura fosse incrementato di valore, ci sarebbe stata la presa in considerazione di pensieri diversi.

Tornando però al discorso iniziale... se una certa fascia di
persone detentori di Bitcoin è fatta di persone che hanno impiegato cifre non significative $ 1.000, $ 10.000, $ 100.000...
...e si prendono paura convertendo in fiat... ( ... ! ).

Non abbiamo un asset resiliente, resistente, abbiamo l'asset della paura e/o del cattivo entusiasmo.
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Fully fledged Merit Cycler - Golden Feather 22-23
September 22, 2020, 05:48:00 AM
Sembra che il primo ETF vedrà la luce entro fine anno,  quotato nientepopodimenoche alla Borsa delle  Bermuda ( Grinhttps://www.bsx.com/news_articles.php?ArticleID=1100799614

Nato da una collaborazione tra il fondo brasiliano Hashdex (https://en.hashdex.com/) e il Nasdaq, replicherà il Nasdaq Crypto Index (https://cryptoindex.com/#index)

L'orrore è proprio che sarà basato su un indice al cui interno sono presenti chissà quali shitcoin.

In che senso il primo ETF?
ETF ce ne sono già in giro (borsa svedese, svizzera, oppure un ETP quotato in Germania e passportato in Italia), quello che manca è un ETF quotato in una borsa americana. Quello che possa finalmente distruggere Grayscale ed il lor oassurdo premio sul NAV.
 
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