Direi proprio di no.
Su uno short conta che sia liquido, solvibile, chi ti regge la posizione anche se il mercato crolla per motivi tecnici di liquidità.
Specialmente se sono swap.
Paragonando il mercato ad una casa, se la casa brucia, è importante che la mia compagnia di assicurazione rimanga solvibile; anche se la casa non potrà essere ricostruita.
La mancanza di liquidità è un fattore che può indurre uno short.
Negli acquisti... anche se il mercato non è liquido... la liquidità viene portata...
Il mercato al margine è esattamente speculare.
In un exchange la liquidità in entrambe le direzioni viene automaticamente "portata" dalla controparte contro cui il trader si confronta e, per la parte in leverage, dal mercato di funding dell'exchange.
In caso di posizione long il mercato mi presta i dollari per acquistare i bitcoin oltre la mia quota a margine, in caso di posizioni short prendo a prestito i bitcoin da vendere sul mercato.
Più il sentiment di mercato è bullish, più cresce la domanda di dollari (per aprire posizioni long). Se i lenders non forniscono adeguata liquidità, il tasso di interesse cresce in maniera tale da riportare l'equilibrio perchè rende l'apertura di posizioni lunghe troppo costoso. Al tempo stesso la crescita dell'interesse rende sempre più conveniente il funding e quindi fa affluire di solito dollari (o tether o altra stablecoin) sull'exchange, che a loro volta abbassano l'interesse.
Viceversa se il sentimento è bearish. E' il mercato del funding che riporta in equilibrio la domanda e l'offerta di liquidità.
Negli exchange dove manca un mercato del funding vero e proprio (come nel caso di Bitmex, su cui è possibile depositare solo bitcoin) la cosa è ancora più estremizzata perchè le posizioni vengono interamente finanziate da coloro che aprono operazioni di segno opposto e l'exchange calcola automaticamente uno spread di interesse dato dalla differenza tra il totale delle operazioni long e quelle short. Se la differenza è positiva, coloro che sono "lunghi" pagano l'interesse a quelli che sono "corti" ,che quindi vengono pagati mentre la loro posizione è aperta. Viceversa se la differenza è negativa
Durante il 2017 essere corti su Bitmex faceva guadagnare. Durante il 2018, l'incontrario. Il mercato remunera il rischio che mi assumo per andare "contro corrente".
Un caso scuola che trova applicazione... come perdere più del capitale investito... come guadagnare da uno short da zero in giù...
Non definirei caso di scuola una situazione mai verificata prima nella storia e che oltretutto non sarebbe replicabile sul mercato bitcoin dove lo stoccaggio costa zero e la difficoltà soccorre i produttori in caso di crolli di prezzi.
Chissà cosa si sarebbe letto sui giornali se a crollare del 90% in tre mesi fossero stati i Bitcoin: truffa, schema Ponzi, statene lontani, li dovrebbero vietare, sono i soldi del Monopoli, giro di vite....
Succede su un'altra commodity a caso, è tutto normale.
Non so quanto questo genere di posizioni aiuterebbe a mantenere la stabilità delle quotazioni, visto che by definition chi vende queste posizioni ha l'"interesse" (non parlo di mera convenienza economica, parlo proprio di necessità di hedging dinamico della posizione di rischio) invece ad aumentare la volatilità, soprattutto attorno alle "barriere".
Comunque per bitcoin è fantascienza per ora.
Questo genere di strutture presuppone il pricing di opzioni esotiche, che richiedono un mercato delle opzioni "semplici" molto liquido. Cosa che su bitcoin è ancora di la a venire.
Se ne riparla tra diversi anni.
L'hedging di posizioni però è una pratica comune con cui già oggi si ottengono risultati simili.
Esempio classico: prezzo a 7k$, compro 1 bitcoin.
Ne metto 0.8 in cold storage e 0.2 su Bitmex.
Su Bitmex apro 1 posizione short di 1 btc con leva 5x sempre a 7k$
A quel punto qualsiasi cosa succeda al prezzo di bitcoin, ho garantiti i miei 7000 dollari, pur possedendo 1 bitcoin e zero dollari.
Con tre vantaggi:
1)Se il mercato è bullish (ma non troppo bullish) l'operazioni short non solo è a costo zero ma mi viene remunerata
2)La remunerazione mi viene calcolata su tutta la posizione e non solo sulla parte al margine (quindi l'interesse è applicato su 1 btc e non su 0.2 btc)
3)Il mio rischio di controparte + il rischio di btc depositati presso terzi si applica solo su 0.2 perchè l' 80% del capitale è al sicuro in cold storage
Questa è una prassi comune con cui i trader affrontano fasi di lateralizzazione in cui non conviene esporsi in un senso o nell'altro.
Se il sentiment diventa bearish lo short mi costa, ma di solo è una spesa accettabile per la copertura.
L'altro rischio invece è che il prezzo inizi a correre verso l'alto il che mi può obbligare a rifinanziare la posizione per evitare di essere liquidato.
In effetti a volte gli short squeeze improvvisi sono alimentati anche dalla chiusura in perdita di queste coperture.
In ogni caso ho l'80% del mio capitale che aumenta di valore.
Lo stesso meccanismo può essere messo in pratica a parti invertite vendendo bitcoin e coprendosi con un hedge long.