quindi paolo sei d'accordo anche tu (a non tenerli in banca) o no?
mi pare di capire di si, scusa che te lo chiedo ma parli sempre un po' criptico e ho sempre l'impressione di capire diversamente da quello che dici
tu, se non erro, propendi per le assicurazioni
come funzionano esattamente le assicurazioni? il 3% lordo mi sembra buono/ottimo visto che le banche danno poco o niente o cominceranno con gli interessi negativi...
come funzionano esattamente le assicurazioni? il 3% lordo mi sembra buono/ottimo visto che le banche danno poco o niente o cominceranno con gli interessi negativi...
ma quando mai... mi sembra che si riferisse al tempo dell'introduzione del bail-in, se non ricordo male intorno al 2013... pare un secolo fa ormai. Oggi quei rendimenti li vedi col binocolo.
Mediamente adesso quelle polizze non offrono neanche la garanzia del capitale versato anno per anno. Il meglio che ho trovato io è qualcuna che garantisce il capitale solo se si rimane assicurati per almeno 10 anni, e comunque la garanzia è al netto di una
commissione fissa che si prende anno per anno la compagnia.
Poi per carità... magari sarò io che non sono riuscito a trovare in giro
condizioni migliori, @Paolo ti saprà eventualmente consigliare meglio.
Ne avevo già parlato più volte.
Dipende che tipo di polizza si fa, le strade sono due, anzi tre.
1. polizza collegata alla cosiddetta
gestione separata, probabilmente il primo prodotto "
decentralizzato", o meglio in sharing.
caratteristiche generali, dipende da compagnia a compagnia:
- capitale garantito
- consolidamento annuale dei guadagni, se si passa da € 100 a € 105 il € 5 di guadagno è acquisito per sempre
- gestione separata, perché
rimane in piedi anche se la compagnia fallisce, il contenuto appartiene agli assicurati, per questo dicevo strumento "
decentralizzato",
non si segue il discorso Bail-In dei soldi depositati sui conti correnti. Per questo si sono visti flussi importanti, abbinato al punto seguente:
- la gestione separata deve rispondere dell'eventuale default di emittenti dei titoli che contiene (
norme Solvency II ); è il motivo per cui questo tipo di polizze si sono rarefatte, tenerle in piedi costa molto...
- non si paga l'imposta di bollo
- tassazione al 12,50% per la componente dei titoli di stato (
molto alta, a volte anche 100% ), applicata alla scadenza o al riscatto del contratto
- i titoli contenuti sono valorizzati e contabilizzati al valore storico e non subiscono le oscillazioni di mercato
- impignorabilità e insequestrabilità delle somme, che abbiamo evidenti fini previdenziali e ovviamente se le somme vengono da guadagni leciti
- le somme sono esenti tasse di successione e sono fuori dall'asse ereditario, quindi si possono attribuire diversamente da quello che prevederebbe la legge, basta non andare a ledere
palesemente la quota legittima
- possono essere date come pegno a garanzia di prestiti e mutui, per abbassare gli interessi ed il rischio
- esistono polizze di puro risparmio, polizze che contengono anche assicurazioni invalidità, malattia, parametrate sulle somme versate
- c'è naturalmente una protezione implicita dall'inflazione
esempio € 1.000.000 accumulato, corrisponde ad un caso infortunio con invalidità permanente del 20%, un indennizzo di € 200.000.
Interessante quelle polizze che corrispondevano una diaria per ricovero, magari da malattia, magari da CoronaVirus... 1/1000 della somma accumulata in genere.
i fattori contro:
-
il discorso commissioni, per i client i
retail, ovvero i piccoli risparmiatori le commissioni si mangiano tutti i vantaggi...
per i clienti
private e
HNWI, sono ridotte o assenti; ci sono anche gestioni che non sono aperte al tutto il pubblico, ma chiuse...
- il ~3% si riferisce al fatto che in questi gestioni trovi i titoli delle vecchie emissioni, quindi quelle che avevano rendimenti molto più alti, nonché ci sono
anche i titoli attuali quelli con scadenze più lunghe... ci metteranno anche i "
CoronaBond".
- sono piani e strategie che prevedono un tempo lungo d'investimento, consideriamo che con un 2%/3% in 20/15 si raddoppia in capitale; in un mondo che vende manuali e trading...
...ha la sua connotazione negativa.
- ci sono penali per estinzione anticipata
Fino a qualche anno fa venivano vendute polizze con rendimento minimo garantito, 5%, 4%, 3%, 2%... sembrava poco... ma è diventato una enormità significa che se la gestione fa 1%, a quei contratti deve essere attribuito 4%...
2. polizza collegata all'andamento di strumenti finanziari, cosiddette
Unit Linked; ad
architettura chiusa se si possono seguire solo linee d'investimento predefinite o una scelta di ETF e fondi limitati, ad
architettura aperta se si lascia all'investitore la decisione di comporre il contenuto finanziario sottostante.
presentano caratteristiche analoghe alle precedenti, anche se non viene garantito il capitale; c'è il vantaggio di differire la tassazione alla scadenza del contratto o al riscatto.
Molti contratti non hanno scadenza predefinita, si concludono con la morte dell'assicurato; il vantaggio è proprio questo considerando che non si pagano tasse di successione e che le somme sono fuori dall'asse ereditario,
il vantaggio si accumula negli anni.
Su questo tipo di polizze c'è stata grande confusione, per la parte riguardante,
impignorabilità e insequestrabilità delle somme; dipende dal contenuto finanziario e da come è stata impostato il contratto.
Se stavo per fallire con la mia attività e ho messo via € 1.000.000, versamento unico, la polizza rischia di essere aggredibile... € 1.000 al mese per 25 anni... poi fallisco, la polizza tendenzialmente rimane dove sta, perché il mio è un incidente di percorso durante un vero piano di previdenza/risparmio.
3. la terza via è una polizza cosiddetta multiramo, in un unico contratto parte come 1. (
ramo I ) e parte come 2. (
ramo III ); una strategia mista, generalmente per consolidare definitivamente i guadagni di parti azionarie.
Contraente e beneficiario di polizza può essere anche una persona giuridica, trust, fondazione, società, ecc... con ulteriori ottimizzazioni gestionali e fiscali, in particolare per il trust.
Si possono avere in euro, ma anche in divisa estera.
Mi è stato già chiesto, lo ridico, non esiste ancora una polizza, al momento, che abbia come
contenuto finanziario Bitcoin sarebbe interessante per risolvere il problema della custodia, nonché le ondate di volatilità tipiche del trading, ci sarebbe più stabilità.
Nonché a livello concettuale, perché come dicevo all'inizio l'intermediario ha già valenza di custode più che intermediario puro, anche se è un custode remunerato.
Sarebbe un modo pratico per risolvere, in una unica soluzione, il problema custodia, eredità trasmissione, impignorabilità ed insequestrabilità, tassazione (
calcoli demandati alla compagnia ), ecc.... come avviene già per le valute fiat del resto.
Di base manca una normativa che determini in maniera ufficiale cosa sia Bitcoin e se Bitcoin abbia dei vantaggi particolari, tipo esenzione delle tasse per finalità previdenziali.
Tutto questo a chi serve... € 1.000 al 3%... utile, si pesa poco.
Sono i 10, 25, 50 milioni che... stanno bene dove stanno...
Esistono al momento prodotti che hanno costi 1% o 0%, ma per vedere dei frutti, bisogna avere in mente di detenerli per 10 / 15 anni o più.
La riflessione è anche questa.
Siccome in queste polizze ci finiscono anche i titoli di stato, diciamo che il mondo... sostanzialmente si divide in due, chi lavora per ripagare gli interessi dei BTP,
chi invece dall'altra parte gli interessi dei BTP li riscuote per costruirsi la propria pensione/rendita integrativa.
Interdendosi, concettualmente, come miglior asset possibile, il lavoro altrui; anche in questi momenti tragici... o si ferma il mondo qualcuno lavorerà.
Almeno fino ad ora è stato così.
Per questo ad oggi i CoronaBond, non dovrebbero essere visti come il male assoluto, se rimanessero per tutti, molti... se vanno per pochi...