il corona virus e solo piu contagioso delle altre infezioni,il suo tasso di mortalita e piu basso di quello del comune raffreddore,l'economia reale e in crisi perche tutti hanno paura e si lasciano facilmente manipolare,corrono tutti verso i beni rifugio(oro) che andrebbe venduto adesso,per quanto riguarda l'universo crypto credo che non ne sarà minimamente influenzato...
non diciamo minchiate. Per l' influenza stagionale parliamo dello 0,002% di mortalità. Nel caso del cov19 il tasso di mortalità è del 2% . Non facciamo i complottisti. L' allarmismo è giustificato.
Non è giustificato questo tipo di allarmismo che si vede...
...con diffusione di social-mantra di dubbio gusto.
https://www.ilsole24ore.com/art/dal-coronavirus-all-influenza-stagionale-ecco-tassi-mortalita-numeri-mano-ACQQd2IB giusto per ricordare le minchiate che avete scritto 20 giorni fa. Una preghiera per tutti i caduti, di Bergamo e d' Italia.
Uno indica la luna e la gente guarda il dito.
Le minchiate le scrive chi non sa fare i conti.
Siamo nel punto più alto e andiamo verso il punto più alto del contagio, siamo a... 30.000 contagi ? incidenza sulla popolazione italiana di 60 milioni... ?
Oltre a contare i morti bisognerebbe contare anche i guariti.
I morti andrebbero contati con criterio i morti PER il virus i morti ANCHE per virus, ovvero con quadro clinico già compromesso o comunque con afflizioni croniche.
C'è il discorso che non c'è in quasi nessun paese un sistema sanitario adeguato, nemmeno organizzativo.
Questo è il problema.
Tegli, tagli, tagli... i tagli alla sanità erano nell'ottica che la maggior parte delle persone, per fortuna, di sanità non ne aveva bisogno, allora il politicante di turno poteva creare consenso altrove.
Se veniva una più seria pandemia, un contagiato = un morto,
addio vero.
Non bastava nemmeno stare due mesi a casa.
EDIT:
Aggiungo, in queste ore i maggiori gruppi assicurativi italiani hanno offerto alle aziende clienti, una protezione assicurativa per i dipendenti e gli addetti.
Sfumature diverse, ma fanno tutti capo ad un unico trattato ri-assicurativo.
La copertura, temporanea dalla stipula al 31/12/2020, costa € 9 a persona.
Offre € 100 di diaria per ricovero, fino a max 10 giorni, franchigia iniziale di alcuni giorni
un forfait di € 3.000 per chi viene ricoverato in terapia intensiva
prestazioni varie di assistenza / assistenza domiciliare post-ricovero.
Se l'incidenze contagi/ricoveri/morti/guariti/casi gravi erano più alte... ma nemmeno per € 9.000 a persona...
trovo veramente incredibile che ci sia ancora chi si ostina a voler minimizzare l'entità devastante di questa epidemia. Anche di fronte all'evidenza. Anche davanti alle immagini strazianti delle bare portate via dall'esercito, degli operatori sanitari stremati dopo un mese di lavoro incessante, con orari massacranti, senza turni di riposo. Alcuni dei quali caduti loro stessi in questa guerra. Penso che meritino innanzi tutto più rispetto.
Guardando asetticamente i numeri: intanto i contagiati non sono 30.000, ma ormai oltre 50.000 (contando guariti e deceduti). Quasi lo 0,1% della popolazione, è ancora poco? Ma questi sono i contagi avvenuti in appena in un mese, quello che conta è il tasso di crescita. Ok i tagli alla sanità, siamo d'accordo, ma se la concentrazione dei casi continua ad aumentare a questi ritmi non c'è sistema sanitario in grado di reggere alla pressione.
Non c'è nessuna garanzia che siamo vicini al picco del contagio, o che ci sia un prossimo rallentamento: troppe variabili in gioco, troppi parametri incerti, a cominciare da quelli legati ai comportamenti dei singoli. Per un certo tempo si è cercato di dare messaggi rassicuranti, sforzandosi di vedere una crescita di casi giornalieri costante e non esponenziale. Basta guardare i grafici per vedere che non è così:
https://opendatadpc.maps.arcgis.com/apps/opsdashboard/index.html#/b0c68bce2cce478eaac82fe38d4138b1La curva inferiore, dell'incremento giornaliero, ha un andamento preoccupantemente simile a quella superiore, quella del numero dei casi. E la matematica dice che c'è una sola funzione che ha un andamento uguale a quello della propria derivata: l'esponenziale (*).
L'età dei deceduti inizialmente era vicina a 80 anni, ma casi gravi - tali da richiedere terapia intensiva e intubazione - si sono da subito registrati anche nelle fasce più giovani. Se rimane l'attuale tasso di crescita, i pazienti bisognosi di terapia intensiva saranno di molto superiori ai posti disponibili, con conseguenze facilmente intuibili. Si abbasserà inevitabilmente l'età media dei deceduti (e in alcune zone sta già avvenendo).
Poi
mi sfugge il discorso sulle coperture assicurative. Le assicurazioni possono offrire tutti i rimborsi che vogliono per ricoveri in terapia intensiva, ma se non ci sono posti disponibili cosa te ne fai? Non è che si possa pensare di salvarsi ricorrendo alla sanità privata: ricordo che il decreto "CuraItalia" consente al sistema sanitario nazionale di trasferire direttamente in ambito pubblico risorse umane e materiali private. Su richiesta delle regioni,
le strutture private potranno vedersi espropriati "i locali e le apparecchiature disponibili", "in uso o in proprietà" per aggiungere posti letto nei reparti Covid-19, oltre a dover mettere a disposizione il proprio personale. Per cui rimarrà il SSN a farsi carico delle cure dei contagiati, ovviamente nei limiti delle risorse fisicamente disponibili sul territorio nazionale.
(*) a parte ovviamente la funzione costante = 0.
Mi si continua a fraintendere e a non vedere quello che indico.
La malattia è grave, ma non siamo, fortunatamente, ai tempi della peste nera dove 3/4 della popolazione è morta.
Non è una malattia da sottovalutare, dobbiamo stare a casa come indicato, ma non è una malattia irrimediabile, ci sono molti contagiati che sono asintomatici e se ne stanno semplicemente a casa.
Se ci fosse stato un sistema sanitario più robusto, adeguato, ci sarebbe stato posto in terapia intensiva per tutti quelli che ne avevano di bisogno, non ci sarebbe stato personale a rischio, in turnazioni impossibili.
È che chiaro che qualsiasi sistema sanitario sarebbe andato in tilt su milioni e milioni di casi... qui è bastato qualche migliaio di casi in più.
Riparto dal discorso assicurativo.
Il discorso assicurativo
è facile da capire, se la malattia fosse stata altamtente letale tipo virus dell'ebola, o qualsiasi virus dove ogni contagiato corrispondeva un morto, non sarebbe stata progettata nessuna copertura.
Ma più che altro non sarebbe stata data nessuna copertura se la prospettiva era avere un milione di contagi.
È chiaro che i casi che si stanno sviluppando adesso, sono il frutto dei contatti di giorni fa e che le misure di restrizione continueranno.
Riguardo la sanità privata, lo stato italiano può dare disposizioni sulle strutture nazionali, se uno dovesse essere trasferito in Svizzera, USA o un altro paese o al limite se una persona allestisce a casa propria con fondi propri, una lunga degenza...
Evidentemente le compagnie assicurative hanno una struttura transnazionale, transcontinentale... che permette una organizzazione ampia anche in situazioni estreme.
Ad ogni modo, nello specifico, non mi riferivo a servizi di sanità privata completa, ma ad una copertura realizzata temporaneamente, per addetti di aziende pubbliche o private, in cui leggendo, si capisce che non c'è nessuna pretesa di bypassare il sistema sanitario nazionale è sostanzialmente un indennizzo economico.
Mi sembra chiaro che se analisti mondiali di compagnie di RI-assicurazione, hanno dato questa disponibilità, significa che siamo vicini al picco e che comunque i contagi hanno un perimetro definito, seppur ampio.
Fermo restando che la sfera di cristallo non ce l'ha nessuno.