le Banche centrali ultimamente assomigliano a dei giocatori di poker che alzano sempre la posta per dimostrare che hanno carte eccezionali in mano, cercando di convincere i mercati che non stanno bluffando.
Ogni rilancio comporta una timida e temporanea risalita degli indici di borsa, i quali però subito dopo hanno bisogno di un rilancio maggiore, altrimenti proseguono la discesa.
Siamo passati da "whaterver it takes" ver. 2.0 della BCE alla promessa di acquistare 1 trilione di titoli il giorno da parte della FED.
Non è bastato.
Oggi il rilancio: la FED annuncia acquisti
senza alcun limite https://www.cnbc.com/2020/03/23/fed-announces-a-slew-of-new-programs-to-help-markets-including-open-ended-asset-purchases.htmlUn alto dirigente della stessa FED dichiara che sono disponibili "
infinite" quantità di denaro per sostenere l'economia (l'avevamo capito
)
https://twitter.com/Vis_in_numeris/status/1241905410157805568Il problema è che a questo punto non si può più rilanciare perchè non c'è nulla maggiore di infinito. O i mercati rimbalzano, oppure non è possibile fare una promessa più grande di questa che possa soddisfarli.
Trump nel frattempo se ne esce con questo tweet
https://i.imgur.com/4phnXKc.png"Non possiamo lasciare che la cura sia peggiore del problema"?. Che significa? Assomiglia molto a qualcosa tipo: "Gli indici di borsa contano più di qualche vecchietto che non respira, non rompete le palle con 'sto coronavirus perchè io a novembre devo essere rieletto e se la borsa va a rotoli è un gran casino"
La migliore analisi economica della situazione l'ha fatta Deutsche Bank (ebbene si). Il seguente grafico mostra la stretta correlazione che c'è stata finora tra bilancio della FED e indici di borsa:
https://i.imgur.com/tYAKm8p.pngFenomeno noto: la BC immette liquidità nel sistema (gonfiando il proprio bilancio), tale liquidità facilita l'accesso al credito, questo credito anzichè andare all'economia reale e alzare i prezzi dei beni (come vorrebbe, almeno a chiacchere, la BC) finisce nel lato finanziario dell'economia e va a gonfiare i prezzi dei titoli (azionari e non). Più o meno dal 2009 ad oggi è così che ha funzionato.
Il cigno "coronavirus" però ha spezzato questo incantesimo: gli indici sono andati a precipizio proprio mentre la liquidità immessa è andata ad aumentare.
D'altronde è inutile agire con stimoli alla domanda quando è in corso uno shock dell'offerta. Detto in parole povere: a cosa serve mettere in tasca soldi alla gente tramite helicopter money
se la gente non può spendere perchè è chiusa in casa e la produzione del 90% dei beni è ferma?
Deutsche Bank illustra questo problema con questo grafico sotto, che sarà familiare a chi ha mai sostenuto un esame di macroeconomia nella sua vita:
https://i.imgur.com/cldj6kw.pngll coronavirus ha reso la curva dell'offerta inelastica al reddito: se aumentano i soldi nelle tasche dei cittadini (e quindi in teoria la domanda di beni e servizi) questa domanda non può essere evasa perchè la produzione è bloccata. Per il momento la domanda di beni si è ridotta per effetto del lockdown e questo ha provocato un calo dei prezzi perchè le persone non possono uscire e spendere (deflazione).
Ma in un'orizzonte più lungo le politiche di stimolo della domanda rischiano di tradursi solo in un aumento dei prezzi se quando la vita tornerà normale la produzione di beni e servizi non riuscirà ad allinearsi velocemente alle maggiori richieste conseguenti alle manovre messe in campo dalle banche centrali e dai governi (come l'Helicopter money).
Tutto dipende da quanto durerà questa situazione, ma il rischio di passare velocemente da una situazione di deflazione ad una opposta c'è. Vengono create vagonate di liquidtà in più senza sapere se quando le persone torneranno a voler spendere ci sarà ancora una capacità produttiva in grado di soddisfare questa maggiore domanda. O se non ci fosse in che tempi riuscirà ad esserci.
La quasi totalità delle iperinflazioni del passato sono iniziate in questo modo: uno stimolo della domanda con liquidità in mano ai cittadini senza che questa liquidità trovasse adeguata corrispondenza nella offerta di beni e servizi. E l'ultima cosa che l'economia mondiale può permettersi in questo momento è un nuovo aumento dei prezzi
https://twitter.com/Schuldensuehner/status/1241992209374883841Io non penso che molti che avranno dei contributi pubblici, se li metteranno in tasca o li useranno per comprare dei beni di consumo...
saranno usati per beni fondamentali base, dagli affitti, alla spesa alimentare, ovvero i costi fissi di una gestione domestica.
La produzione per ora è ferma in Italia, non in altri paesi.
Ma potrebbe essere un gioco, teoricamente, a somma zero; consumi zero = produzione zero.
Lo S&P500 è un indice importante, estremamente significativo, non è tutto il valore delle borse mondiali.
Se si prende l'indice più rappresentativo:
MSCI ACWI All Cap Index, quello che contiene mercanti emergenti, mid cap, small cap, micro cap...
si vede questo:
Il down per ora c'è, ma va considerato da dove partivamo, cioè i massimi storici;
non è il down del 2008 anche se in
percentuale o in
percezione attraverso i media può sembrare lo stesso.
Ci saranno valori contrastati per molto tempo, qualcuno nel gioco dei flussi ci rimetterà le penne.
Le compagnie aree sono finite anche ben oltre il -50%.
Mentre sto scrivendo Amazon recupera un altro ~ +2,5%,
Intel ~ +5%.
La
volatilità sarà alta per molto tempo, anche all'interno di una stessa giornata, come oggi.
Non terrei molto la visione delle azioni come
qualcosa di astratto, fini a se stesse, lontane dalla realtà, un problema solo per chi le detiene;
perché le azioni rappresentano le migliori aziende, quelle che danno più
posti di lavoro.
Collegando i discorsi posti di lavoro / valore azionario, faccio un esempio solo, Amazon ha visto crescere molto il suo valore azionario,
ma ogni 2 anni ha raddoppiato i propri dipendenti. La valutazione appare ad oggi "
corretta" ai massimi era ritenuta cara del "
+5%".
Ma la sua valutazione era ritenuta cara anche quando era a $ 1.000, ma al suo massimo aveva passato i $ 2.000...
In ogni caso non riterrei la crescita azionaria solo di tipo finanziario, tutto solo come una mega bolla, la mega bolla ci sarebbe se i valori azionari continuassero a crescere senza un aumento delle dimensioni e prospettive future aziendali.
È una visione estremamente semplicistica... anti-storica.
Da valutare sempre anche che gli indici azionari crescono e sono cresciuti perché nel tempo si sono aggiunte sempre nuove aziende.
20 anni fa nessuno usava uno smartphone e in borsa non c'erano aziende collegate al settore; oggi si è aperto un mercato miliardario ci sono aziende miliardarie come Apple.
Apple non è nata da una bolla, o da foraggiamento di denaro fatto a caso, è nata dal fatto che c'è gente che compra i suoi prodotti e i suoi servizi.
Fermo restando che in borsa ci sono sempre aziende sopravvalutate e aziende sottovalutate, ed anche aziende valutate correttamente;
valori in eterno mutamento.
Senza posti di lavoro, si sta tutti male, almeno chi non ha rendite aggiuntive extra reddito da lavoro, se a Wall Street crolla Amazon,
qualcuno in qualche logistica, anche qui in Italia che mai ha investito un solo euro in borsa, si ritrova senza lavoro ed il reddito che faceva circolare,
spendendo il suo stipendio non gira per nessuno.
Il sostegno agli indici azionari non direi quindi che sia una mossa di fantasia o una mossa elettorale o qualcosa di campato in aria.
Per ora sugli exchange i cambi
moneta fiat - Bitcoin sono ancora realizzabili, se arrivano scenari d'inflazione estrema, o saranno impossibili o estremamente costosi o più costosi.
Nonostante le politiche monetarie, qualcuno accetta ancora moneta fiat.
Se ci fosse una inflazione insostenibile, scenari monetari non accettati da nessuno, un Bitcoin non verrebbe ceduto nemmeno per 10 milioni di dollari, si tornerebbe semplicemente al baratto.