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Hype, Banca Sella, integra le funzionalità di CONIO, altro progetto italiano...
a livello popolare e di marketing è una idea valida.
A livello concettuale abbiamo ben due intermediari invece che zero.
Spread acquisto/vendita saranno alti... almeno che non li abbiamo modificati di recente.
Fossi io una banca proporrei anche un wallet di banane, se c'è chi mi paga le commissioni...
Non è una banca che vuole promuovere l'idea di Bitcoin, è ovviamente una banca che vuole mantenere il suo ruolo d'intermediario ed incassare le commissioni.
In valuta fiat.
Per me una operazione di marketing per attirare le generazioni più giovani o più tech, verso poi quelli che sono i servizi ed i prodotti della banca.
La carta è la scusa, conosco un giovane che poi magari inizia a lavorare... o dei dati... gli propongo qualcosa su misura.
Conosco qualcuno sull'hype di Bitcoin... poi gli propongo un altro prodotto finanziario.
Ma sei proprio sicuro che sia una bella notizia ?
Ed invece la notizia è positiva.
Ovvio che la banca mira a fare cross selling di prodotti, ma quello è la “mission” di ogni banca, che, lo sappiamo, sono S.p.A, (a parte quelle merdacce della PoP Bari, ma è altro discorso). Ogni conto corrente gratuito, ogni carta prepagata è offerta con quello scopo. Nulla di nuovo quindi.
Riguardo al bitcoin certo, si aggiungono intermediari, ma ancora non capisco che problema ci sia.
Non si tratta di tradire lo spirito di bitcoin.
Bitcoin non si pone come antagonista al mondo finanziario tradizionale, ma come complemento.
Aggiunge l’opzione di sovranità finanziaria, per la prima volta nella storia direi.
Vuoi transare senza intermediari, in totale anonimato ed avendo pieno controllo delle tue chiavi provare (come fa @Plutosky quando compra qualcosa con il suo nodo LN)? Puoi farlo.
Vuoi aprirti un conto in bitcoin presso una banca? Che quindi conosce le tue chiavi private, la tua identità e tutti i tuoi movimenti? Puoi farlo, in cambio hai un sistema di custodia dei tuoi bitcoin sicuramente più “avanzato” e integrato nel flusso di compliance legale.
Questione di scelte personali, che però prima ci erano precluse.
chissà quanta gente è d'accordo nel dire che bitcoin non si pone come antagonista al mondo finanziario :asd:
E' proprio cambiato questo forum
Mah...
All'origine della nascita di Bitcoin i plus valori concettuali erano due, o meglio, due aspetti dello stesso concetto.
La decentralizzazione che
elimina gli intermediari: il valore che veniva prelevato dal sistema degli intermediari viene invece ridistribuito all'interno del sistema.
Non ci sono dispersioni, si accumula all'interno, si spende per il suo funzionamento.
Se per magia si potesse adesso mettere tutte le commissioni sulle compravendite pagate sugli exchange negli ultimi 10 anni, in acquisto di Bitcoin... ci sarebbe qualche miliardo in più di marketcap... +100% in un giorno.
La decentralizzazione che
elimina il rischio default:
perché Bitcoin, come l'oro, non ha un emittente che rischia di fallire.
Se lascio i Bitcoin in custodia ad un soggetto fallibile... in termini di normativa BAIL-IN e dei fallimenti, in termini pratici come MtGox, BitGrail... non ho protetto il mio patrimonio, il mio valore...
Su quest'ultimo aspetto c'era anche la speranza di una certa resistenza, anzi di più,
resilienza di Bitcoin... che doveva avere un andamento inversamente proporzionale alla difficoltà del sistema finanziario mondiale.
Certo che se "
crollano" le borse, crolla anche il valore del Bitcoin... siamo lontani dalle aspettative post Lehman Brothers... perché se uno strumento che promette di essere riserva di valore, perde di valore... eeh... fermi tutti, abbiamo scherzato.
Bitcoin doveva restare isolato,
autonomo, invece ci si sono già infilati tutti da Bakkt ai future a chi opera short finanziari o pratici,
sottraendone valore appena se ne presenta l'occasione, via via che il valore si accumula.
Assalti alla diligenza che vanificano la strategia holder.
Dicembre 2017 - Dicembre 2018
~ $ 19.000 -> ~ $ 3.000 = guadagno di quasi ~ $ 16.000 per bitcoin shortato, in un anno...
ultimi eventi:
~ $ 10.000 -> ~ $ 5.000 = guadagno di quasi ~ $ 5.000 per ogni bitcoin shortato, in pochi mesi...
Chi avesse condotto queste sole due operazioni avrebbe un guadagno di + ~ $ 21.000,
già consolidati.
Così... essendo arrivato all'ultimo momento.
Chi avesse effettuato più operazioni del genere, in cui fosse risultato un po' vincitore un po' perdente avrebbe avuto un guadagno medio inferiore.
Qualcuno potrebbe dirmi che si poteva perdere tutto perché uno short in un mercato che cresce è perdente, chi fa operazioni short aleatorie, può risultare perdente...
chi fa operazioni short di un certo tipo, non pretende di avere ragione, va semplicemente di forza bruta, mette in campo 1000 dove gli altri possono rispondere 1 anche unendosi tutti insieme.
Poi sfrutta la
paura generale.
Un uomo con la pistola con soli 7 colpi in canna, quando ha sparato su una folla di 1.000 persone uccidendo a bruciapelo 3 persone, è già padrone della situazione, ci sta che non debba consumare nemmeno gli altri colpi.
Pur avendo il rischio che 993 lo potessero uccidere a mani nude, la paura prevale sulla logica.
Chi fosse stato
del tutto fermo e stesse aspettando dall'origine, avrebbe ad oggi un ~ + $ 6.000, in anni... un decennio... considerando che Bitcoin non restituisce dividendi annuali e che domani potrebbe essere $ 0, il guadagno è di tipo contabile, del tutto teorico.
Ora qualcuno mi potrebbe anche dire che c'è chi ha fatto delle operazioni inverse, seguendo per esempio la crescita da $ 3.000 a $ 10.000 o magari comprando pochi giorni fa da $ 5.000 aspettando la prossima risalita...
In termini finanziari va considerato il rischio e l'arco temporale e poi anche le percentuali +25% fatto in un giorno, non è il +50% fatto in due anni e nemmeno il 1000% fatto in cinque anni.
Nonché, dato non banale, parlando di
redditi disponibili... per ricomprare Bitcoin, bisogna avere la liquidità necessaria.
Può sembrare una ovvietà, ma non lo è.
In particolare per chi nel frattempo è rimasto disoccupato, costretto dal bisogno all'operazione contraria, liquidare posizioni in perdita per bisogno.
Gli exchange hanno contribuito alla diffusione popolare di. Bitcoin, forse però diffusione speculativa... perché poi fra commissioni estratte dal sistema, aperture alla possibilità tecnica di far
rubare i valori già accumulati con oscillazioni pazzesche... hanno contribuito allo stesso tempo minarne le basi.
Ah ! e meno male
a questo punto che non ci sia stato un
ETF sui mercati regolamentati...
...se c'erano anche le posizioni liquidate degli ETF, puffff !
invece che $ 10.000 -> $ 5.000, ci sarebbe fatto ~ $ 20.000 -> $ 1.000.
Su questo punto sottolineo, di nuovo, un aspetto tecnico poco sottolineato e conosciuto anche ad alcuni più vicini agli addetti ai lavori.
Alcuni fondi d'investimento, quelli di più lungo termine, di stampo assicurativo o in generale di stampo di protezione dei medio-piccoli risparmiatori pongono dei limiti minimi d'investimento, come tutti i fondi, ma anche dei
limiti massimi.
Sembrerebbe una contraddizione per chi deve raccogliere più risparmio possibile, dire ad un cliente, no più di questa somma non prendo.
In un momento come questo, però, avere in un fondo, da € 100
con una balena da € 99 e altri 100 piccoli risparmiatori che si dividono € 1 in quote da un centrsimo l'uno, tutti insieme... se la balena si prende paura e liquida... addio patrimonio del fondo.
Il gestore sarebbe nell'impossibilità pratica di perseguire la sua strategia.
Collasso.
Viceversa... se gli stessi € 100 sono distribuiti a 10.000 investitori diversi da € 0.01 di quote cadauno...
qualcuno dovrà liquidare per bisogno, qualcun'altro avrà paura... ma potranno anche essere facilmente sostituibili... un riassortimento è possibile.
Sarà il fondo stesso a
compensare con operazioni opportune.
Insomma non si creano grossi
scompensi il tutto a tutela della
stabilità interna.
Poi niente c'è chi potrebbe dire che chi partecipa a Bitcoin persegue fini non sono quelli prettamente economici, di guadagno.
Allora annulliamo tutto.
Bitcoin è un esercizio spirituale, una fede, allora come tutte le religioni e filosofie, rispetto il credo di ognuno.