.... [cut].... E proprio per questo il KYC non lo vedo come un possibile freno in quanto, ai più, la “massa”, non si cura minimamente di certi “dettagli” IMHO.
Ma dove è scritto che si debba fare KYC ? lì si parla solo di associazione ad una carta di credito ma potrebbe anche essere una carta anonima, sebbene siano rimaste poche e con sensibili limiti di spesa.
Scusate se lo chiedo - non è per fare il pignolino - ma sarebbe un plus non da poco poter
usare una carta anonima anche perché il fatto di dover fare KYC probabilmente sarebbe un freno per molti anche tra quelli che non hanno nulla da nascondere.
Sapete qualcosa di più preciso ?
Nelle ultime attuazioni di direttive europee:
https://www.altalex.com/documents/news/2019/11/06/antiriciclaggio-nuova-disciplina[..]
Importanti novità sono previste anche con riferimento ai “prestatori di servizi relativi all’utilizzo di valuta virtuale” che, in recepimento anche di quanto emerso negli standard FATF (1), vengono definiti quali soggetti che, a titolo professionale anche online, forniscono a terzi servizi atti all’utilizzo, scambio, conservazione e conversione di criptovalute. Unitamente alla conversione in valute a corso legale attuale, il Legislatore prevede anche la conversione in rappresentazioni digitali di valore, comprese quelle convertibili in altre di tipo virtuale nonché i servizi di emissione, offerta, trasferimento e compensazione e ogni altro servizio funzionale all’acquisizione, alla negoziazione o all’intermediazione nello scambio delle medesime valute.
La valuta virtuale viene quindi definita dal Legislatore eurounionale come rappresentazione di un valore digitale che, nonostante non sia né emesso né garantito da una Banca centrale o da un ente pubblico, non sia legato necessariamente ad una valuta avente corso legale attuale, e non possegga lo status giuridico di valuta ovvero moneta, viene accettato da persone, fisiche e giuridiche, come mezzo di scambio e che può essere trasferito, memorizzato e scambiato per mezzo elettronico.
La lettera g) definisce poi i prestatori di portafoglio digitali: soggetti fisici o giuridici che professionalmente, ed anche online, forniscono a terzi servizi di salvaguardia di chiavi crittografiche private per conto dei propri clienti utili a detenere e trasferire criptovalute. Questi soggetti sono destinatari di obblighi di collaborazione attiva, invero già il D.Lgs. 90/2017 (art. 1, comma 1, lett. n), n. 4) li ha inclusi tra i soggetti obbligati, seppur in modo circoscritto alla conversione di valute virtuali ovvero a corso forzoso. In questo contesto trova quindi naturale spazio la lettera h), che aggiorna la definizione di valuta virtuale specificando che riguarda la rappresentazione digitale di un valore, che non è né emessa né garantita da un’Autorità pubblica, e che può essere finalizzata allo scambio di merce ovvero per fini di investimento. [...]
Il divieto di emissione ed utilizzo carte anonime, è esplicito:
[...]
Una grossa novità del Decreto è rappresentata dal divieto di emissione ed utilizzo di prodotti di moneta elettronica anonimi.
È noto infatti che le carte prepagate anonime possano facilmente essere utilizzabili per la commissione di gravi delitti, quindi è apparso indispensabile ridurre i limiti e gli imposti massimi al di sotto dei quali i soggetti obbligati sono autorizzati a non applicare alcune misure si adeguata verifica della clientela fissando detta soglia in euro 50.
La novella ha modificato l’art. 50 del Decreto 231 già a partire dalla sua rubrica, fissando la decorrenza della nuova disposizione al 10 giugno 2020. [..]
Non vorrei poi spezzare i sogni di gloria delle frange più oltranziste, le procedure KYC e simili,
hanno preso l'indirizzo di essere applicate nella fase di spesa.
A breve, chi acquista, acquisisce, scambia, ecc... beni di un certo valore dovrà essere identificato.
Questa è la direzione.
D'altronde nel mondo, ma in un particolare un paese come l'Italia, se si vogliono stroncare, mafie, corruzione, malaffare, tangenti, lavoro nero, sfruttamento della prostituzione, traffico di sostanze stupefacenti, traffico di essere umani, ecc... o si cerca di dare una
traccia o... se si continua a dare strumenti per operare
sottotraccia... non ci smarchiamo mai dal malaffare e dalle ingiustizie che partono TUTTE dalle disuguaglianze economiche, a partire dalla prima fonte di disuguaglianza, l'evasione e l'elusione fiscale.
La pianificazione e la gestione di questi aspetti, sono gli elementi base di ogni singolo sano risparmiatore; fuori da questo binario... non siamo nel mondo del risparmio e dell'investimento consapevole, siamo più nel mondo dei balordi da bar che giocano alle slot, di tutti quelli che vedono complotti inesistenti, mentre il complotto e il degrado della società civile, sono loro stessi, il degrado non viene da chi fa le regole... ( che siano giuste o non giuste, efficaci o non efficaci, è un altro discorso... ) viene da chi concettualmente, vorrebbe fare quel cazzo che gli pare - scusate, non c'erano altri termini... - ma usufruire a piacimento e a suo comando dei diritti e delle comodità dell'organizzazione sociale costituita.
Non vuoi pagare le tasse, vuoi fare solo la bella vita ?
ottimo, allora però i tuoi figli vanno SOLO in scuola private, se stai male, vai solo in strutture private, smaltisci in maniera autonoma i rifiuti che produci, se ti svaligiano casa incarichi gli investigatori privati, se subisci una truffa o un'ingiustizia... puoi accedere ai tribunali pagando secondo tariffario, ecc... ecc...
Tutto tutto, niente niente... altrimenti facciamo delle rivoluzioni di comodo... un po' come quei figli che vogliono andare a vivere da soli, lo sbandierano ai quattro venti, ma poi alla prima difficoltà si fanno pagare le bollette dai genitori.
Se uno si "
stacca"... deve essere autonomo, totalmente.
Si dovrebbe parlare di questo eventualmente, i cittadini più virtuosi che non gravano sul welfare pubblico e che non gravano sul sistema pubblico in generale, dovrebbero essere avvantaggiati di più fiscalmente.
Questo porterebbe ad una
evoluzione positiva della società.
Purtroppo siamo molto lontani.
Siamo molto spesso nella bassissima condizione di trovare la scappatoia, la furbata, lo svicolo, la gabola...
...nello stereotipo classico di questo tipo di vita c'è Napoli dove in effetti la criminalità è a livelli alti, uscire la sera può essere un problema, ci sono ampissime zone difficili, minori allo sbando... RCA carissime... tutto è
disfunzionale... infatti gli investimenti sono scarsissimi.
Un posto invece che attrae investimenti, è lo stereotipo opposto, la Svizzera, con tutte le sue contraddizioni...
...è un luogo dove lo
standard di vita medio, è indubbiamente molto alto.
Bisognerebbe trovare dei buoni compromessi di società a vantaggio di tutti, ma siamo ancora lontanissimi, nonostante i progressi degli ultimi anni.
EDIT:
pongo l'accento su un link che si trova all'interno delle fonti che ho citato, accento su un report sui rischi delle valute virtuali, diramato da un organismo intergovernativo che si occupa di contrastare tutti i fenomeni di riciclaggio e finanziamento di attività illecite:
http://www.fatf-gafi.org/publications/fatfrecommendations/documents/guidance-rba-virtual-assets.htmlA pagina 48 si parla delle misura addotate in Italia, quelle a cui ho accennato qui e altre volte.