È esattamente per quello.
Sono utente di Satispay, che è la cosa più vicina al contante digitale, ma quanti sono i miei contatti iscritti? Forse il 5%.
Immaginate cosa vorrebbe dire poter mandare soldi veri via Whatsapp. Quando poi tutti useranno whatsapp a quel punto cosa servirà la carta di credito? O il conto bancario base? Già oggi i ragazzi hanno allergia (forse giustamente) ad entrare in una banca. Cosa volete che importi loro avere una carta di credito?
Invece la Apple, sostituendosi alle carte di credito, può incamerare un bel pò di margine.
Rimane escluso il Bitcoin al momento.
Se posso pagare “con il telefonino” mandando soldi ad un contatto, perché devo avere un full node sincronizzato, con un nodo lightning accoppiato, aprire un canale e gestirne la liquidità, per poi, quando devo fare un pagamento, inquadrare un codice QR con il telefonino per dire al nodo lightning del destinatario di emettere una fattura che poi trasmetterò al mio nodo che quindi dovrà inviare il pagamento al destinatario (... pant pant).
La risposta è nel disastro delle password di Instagram degli ultimi giorni: privacy e sovranità finanziaria personale.
Ogni sistema di pagamento ha i suoi pro e i suoi contro, le sue opportunità e i suoi difetti. Le carte con il 1,5%/2,5% di fee, i limiti, il sistema di riconoscimento hardware diffuso ma ormai obsoleto rischiano di lasciare il passo almeno per i pagamenti spiccioli alle nuove app.
Bitcoin e compagnia deve diffondersi sempre di più sfruttando le sue peculiarità che lo favoriscono per altri tipi di movimentazione di denaro. Alla fine sarà sempre una convivenza, cambieranno le percentuali dei marketcap dei singoli sistemi.
Ma difatti i competitor di Bitcoin, o meglio di LN, visto che Bitcoin ha un’altra funzione, sono in vi prospettica proprio le “crittovalute” di Amazon, FB ed Apple, non le carte di Credito.
Anche se non esistono ancora.