p.s. scusate il doppio post consecutivo: non volevo rendere chilometrico un unico post.
Due considerazioni:
1)Chi mina a medio-grandi livelli quasi sempre è un soggetto che ha investito in bitcoin molto di più degli ASIC necessari a minare. Spesso ne possiede grandi quantità o, nei casi più grandi, gestisce una pool o ha investito/possiede aziende del settore. Da una death spiral avrebbe da perdere economicamente molto di più della temporanea rimessa di minare in perdita. Ergo è molto probabile che i minatori (almeno quelli più grandi) continuerebbero a tenere le loro macchine accese anche in caso di una perdita momentanea, fino ai successivi aggiustamenti di difficoltà. Abbiamo già visto qualcosa di simile a dicembre scorso, quando il calo dell'hashrate ad un certo punto si è arrestato, nonostante il calo di prezzo.
Nel caso di esempio del ban della Cina è altamente probabile che i minatori del resto del mondo farebbero il possibile per sostenere l'HR, così come i miners cinesi farebbero il possibile per tenere/incrementare la loro produzione fuori dalla Cina (già adesso essi possiedono molte farm off-shore ). Lo stesso farebbero le grosse aziende del settore anche extra mining, visti i danni enormi che avrebbero da una perdita di credibilità di btc.
L'aumento vertiginoso delle fees renderebbe poi sempre più remunerativi i blocchi, stimolando ancora di più l'aumento dell'HR.
2) .... [ cut ]
Sono d'accordo su quel che scrivi tranne per il punto che ho evidenziato in grassetto.
Il problema di un eventuale ban cinese è che i minatori del resto del mondo non avrebbero più a disposizione l'hardware che i cinesi invece hanno (o non ne avrebbero abbastanza o sarebbe presto obsoleto). Gli Asic sappiamo bene da chi sono prodotti, e se la Cina bloccasse i miner non penso che lascerebbe continuare a produrre Asic visto che se bloccasse i miner sarebbe per una precisa scelta politica.
Di conseguenza senza più Asic i minatori terzi farebbero molta, molta fatica a continuare a minare con la stessa difficulty, dovrebbero davvero aspettare almeno il primo retargeting.
Parliamo in pratica.
Da quando dovevano "uccidere" btc tramite la messa fuori legge degli exchange di acqua ne è passata e non si è avverato nulla di quanto dicevano i catastrofisti.
......... [cut]
Per quanto il governo provi a chiudere porte, bitcoin sembra sempre che trovi una finestra per rientrare.
I cinesi li conosciamo: se vogliono fare una cosa, la fanno. Non ci sono storie.
Quindi queste tue riflessioni portano già alla conclusione da trarre (che hai del resto messo in premessa e che condivido): al di là dei falsi annunci su blocchi e ban vari, la realtà è che in Cina non c'è stata la volontà di bloccare Bitcoin. C'è poco da girarci intorno
E secondo me non ci sarà nemmeno in futuro: i cinesi hanno già capito che gli affari dietro le cripto saranno colossali.....