volutamente non hai parlato di quello che ho citato io
- avocado (con annesse spedizioni via nave alimentata come?)
- amaranto (con annesse spedizioni via nave alimentata come?)
- industria smartphone
a me frega un cazz onestamente di quello che pensi, sei libero di parlare e io sono libero di ri-metterti in ignore list
gli enti governativi o filo, quando vi conviene dicono cose attendibili, quando non conviene no.. uso e consumo del proprio fine "dialettico"
con me sti trucchi non funzionano
potete usare i trucchi dialettici col panettiere o col macellaio, magari fa figo vincere una discussione.. con me non attacca per un cazzo
e poi io non ti devo convincere, pensa quello che vuoi come vuoi
nazi-green e' realta e basta leggere gli sproloqui a cazzo senza niente di scientifico.. del resto non me lo sono inventato io che la vitamina B12 serve (o la devi assumere in pillole)
cmq non mi frega niente, magnatevi gli hamburger e wurstel vegani (mangiarli in forma tradizionale a verdura no?) e questo fa capire come funziona la "COERENZA" in questo mondo
per chiudere.. a me non e' mai fregato niente di chi mangia cosa, di chi si scopa cosa.. ognuno e' libero di fare quello che vuole nella mia visione di pensiero
l'importante e' non cagare il cazzo agli altri.. io ho vissuto esperienze al di fuori del normale, mentre mangiavo un panino col prosciutto all'universita essere additato come mangiacarogne o assassino, non e' bello
magari so stato sfortunato io
-- in ogni caso fine OT --
e ti ri-metto in ignore list, cosi evito di andare in escandescenza
prima mi dici che non ti ho risposto e poi mi metti in ignore-list? Eh, deciditi, in ogni caso anche nella seconda ipotesi me ne farò una ragione, tranquillo...
Comincerò dal fondo: primo, non ho mai dato del mangiacarogne o assassino a nessuno! Non sai neanche se mangio carne o no, e su questo siamo d'accordo: frega un cazzo di quello che mangi tu o altri che leggono. Ma ti posso dire che conosco vegetariani/vegani che si farebbero volentieri i cazzi loro guardando nel loro piatto e non in quello altrui, però quando gli capita di pranzare insieme a onnivori devono quasi tenerlo nascosto per non subire sistematicamente qualche tipo di processo, tra battutine idiote su orsetti e animali pucciosi, e tentativi di denigrazione e delegittimazione con argomenti del tipo "ma allora se sei coerente non devi usare scarpe in pelle", che se poi effettivamente viene fuori che il soggetto in questione non usa indumenti in pelle, allora l'accusa si trasforma automaticamente in quella di essere talebano, integralista, naziveg, ecc.
Questo solo per dire che, se ti è capitato di incontrare qualche stronzo che non si faceva i cazzi suoi, è un dato di fatto che gli stronzi sono gaussianamente distribuiti da una parte e dall'altra.
E direi che anche argomenti come "avocado, amaranto, ecc." rientrano fra "capi d'accusa" inconsistenti e pretestuosi perché 1) non sta scritto da nessuna parte che chi non mangia carne debba mangiare avocado o altri alimenti esotici, personalmente non conosco nessun vegetariano che ne consumi abitualmente 2) ma poi perché, gli onnivori non consumano forse frutta esotica? Io nei reparti freschi dei supermercati vedo sempre grandi quantità di banane, ananas, mango, ecc. e dubito che ci siano in giro abbastanza vegani da giustificare quel livello di consumi 3) visto che posti a cazzo prodotti commerciali lasciando intendere che siano la scelta obbligata per chi non vuole mangiare carne, se è per questo esistono anche burger vegetali prodotti da niente di meno comune che proteine dei piselli, e anche di questi fra l'altro si può farne tranquillamente a meno, per cui le alternative volendo esistono, e la retorica che vorrebbe farle passare come ecologicamente insostenibili è falsa e in mala fede.
La questione del km 0 è giusto porla in discussione, ma è completamente trasversale al tipo di alimentazione e alla prevalenza o meno di cibi vegetali nella propria dieta. Chi mangia bresaola pensando che provenga dai pascoli della Valtellina e non sapendo che invece proviene all'80% da carne di zebù allevati in Brasile, dovrebbe porsi lo stesso problema.
Poi possiamo pure passare agli aspetti più scientifici: gli studi che dimostrano l'inefficienza e l'insostenibilità della produzione degli allevamenti intensivi parlano chiaro. Ci sono aspetti che riguardano non solo le emissioni inquinanti in forma diretta (emissioni di gas serra superiori all'intero settore dei trasporti, liquami contaminanti nelle falde acquifere, ecc.), ma anche in forma indiretta in conseguenza della deforestazione e del consumo di suolo e risorse, fra cui quelle idriche. Basti pensare che 2/3 delle aree agricole è utilizzata per il settore dell'allevamento, fra pascoli e monocolture di cereali da destinare alla produzione di mangimi, che da sole ammontano a 1/3 delle aree coltivabili. Secondo te per quale motivo la foresta amazzonica viene bruciata e rasa al suolo al ritmo di un campo da calcio al minuto, per coltivare banane? O piuttosto per creare nuovi pascoli per il bestiame o piantagioni di soia, che per l'80% è poi utilizzata per l'alimentazione animale? E all'attuale tasso di crescita del consumo, con una popolazione mondiale che secondo le stime ONU raggiungerò i 10 miliardi entro il 2050, non ci sarà abbastanza terra coltivabile per sostenere questa domanda.
Se poi preferisci continuare a negare l'evidenza perché non ti fa comodo il problema è tuo, ma evita di riempirti la bocca con paroloni come "logico, razionale e scientifico", perché nelle tue sparate inconsistenti e sconclusionate, cercando di mischiare cose che non hanno alcuna attinenza per buttarla in caciara (azzo c'entrano gli smartphone con ciò che si mangia?), non c'è nulla di logico nè di scientifico.