Dopo ogni affermazione "negativa" posterò i dati a supporto di questa, di seguito vedremo di organizzare un pò di argomentazioni in "difesa" di Bitcoin.
Mi sono ispirato al messaggio di @pindol (o @pindolazzo, non mi ricordo), inoltre ho attinto a piene mani dal thread Stima consumo energetico rete bitcoin..
- Accusa
- La rete bitcoin consuma come tutto il XXX
- https://digiconomist.net/bitcoin-energy-consumption
- Difesa
- Televisori, aerei, luci di natale, plastica, richiedono tutti quantità enormi di energia per essere prodotti ed utilizzati: qual’è la quantità di energia considerata eccessiva per produrli? Perchè questo calcolo è fatto per Bitcoin e non per gli altri beni?
- Secondo i dati del Cambridge Bitcoin Electricity Consumption Index i dispositivi tenuti in standby, negli soli Stati Uniti, potrebbero alimentare la rete bitcoin per più di un anno e mezzo. (dato comunque in calo)
- Accusa
- Accusa
- I miner in Cina devastano l'ambiente per produrre Bitcoin. Grandissima parte della produzione elettrica in Cina è fatta con fonti fossili, soprattutto Carbone, e l'impronta ecologica di Bitcoin è insostenibile.
- Difesa
- I miner per loro natura sono incentivati ad andare alla ricerca dell’energia al più basso costo possibile. Il mercato dell’energia come qualsiasi altro è governato dalle leggi della domanda e offerta. L’energia che costa poco è tipicamente quella prodotta in eccesso che altrimenti non verrebbe sfruttata e letteralmente sprecata.
- Molti minatori si concentrano presso le grosse centrali idroelettriche (esempio in Cina) dove i livelli di surplus di produzione sono enormi e possono così spuntare prezzi dell’energia molto bassi. Basti pensare che nel 2017 a fronte di 250twh prodotti dalle dighe dello Yunnan ne sono stati utilizzati 155twh (95twh buttati, visto che non possono essere stoccati).
- Recenti studi evidenziano come il mining di bitcoin usi per un 39% energia da fonti rinnovabili (solare, idroelettrico, eolico, geotermico ecc) e il 25% da energia derivata dal nucleare e in minima parte combustibili fossili. Questa percentuale è in costante aumento, soprattutto in Cina, dove la transizione verso una produzione a bassa impronta ecologica sta avvenendo più rapidamente.
- Bitcoin aiuta l’efficientamento dell’industria energetica, ad esempio può aiutare a prevenire il “Renewable Curtailment” oltre a rendere redditizia la cattura del gas altrimenti destinato ad essere bruciato nel nel gas flaring, il che incentiva i produttori a ridurre le emissioni di carbonio. I progetti energetici a basse emissioni di carbonio come l’idroelettrico, il nucleare o le rinnovabili possono essere resi redditizi vendendo l’energia prodotta in eccesso all’estrazione di bitcoin.
- Grandissima parte dell'energia prodotta, non viene usata correttamente, un pò perchè dispera in usi non profittevoli (dispersione nelle reti, dispersione termica nei motori endotermici etc...) un pò perchè prodotta in luoghi o momenti dove non necessaria (es: centrali nucleari off peak, etc). Ebbene in questo spazio Bitcoin può dare un grandissimo contributo, andando ad usare efficientemente risorse che altrimenti andrebbero sprecate.QuoteNotice that rejected energy accounts for around two-thirds of all electricity generation. This energy that is produced but ultimately does not go to useful work. The amount wasted annually is around 66.7 quadrillion BTU’s (“quads”) of energy. For perspective, that is the energy equivalent of wasting 2.3 billion metric tons of coal every year.QuoteThe potential for Bitcoin-powered renewables is already evident in China. A 2019 report by Coinshares found that approximately 75% of Bitcoin mining comes from renewable energy sources, much of which stems from newly created hydroelectricity. These new revenue streams have brought power plants online which otherwise would not have been economically viable given existing.
- Accusa
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- La rete Bitcoin è massimamente inefficiente. Il PoW porta a consumare una quantità di energia enorme per ogni transazione Bitcoin, se per esempio la confrontiamo con VISA
- Difesa
- L’energia consumata dalla rete Bitcoin serve anche per mettere in sicurezza la stessa (https://youtu.be/2T0OUIW89II), visto che un attaccante che volesse provare a distruggere Bitcoin dovrebbe usare (quindi acquistare o produrre) una quantità superiore di energia rispetto a quella utilizzata dalla rete Bitcoin.
- Il PoW è efficiente, ed il mining è un'industria altamente competitiva. Ogni minima inefficienza energetica viene punita da una minore redditività. Questo guida i miner verso la massima efficienza possibile.
- Il costo del mining non è il costo energetico delle transazioni, e certe metriche che pretendono di confrontare ad es. il costo di una singola transazione bitcoin con il consumo energetico di una transazione su circuito Visa sono del tutto prive di senso. Il meccanismo del mining serve appunto a rendere il sistema sicuro (dal double spending a altri possibili attacchi alla rete) in una reste trustless, ovvero senza un'autorità centrale che aggiorni efficacemente il ledger. L'unico confronto onesto sarebbe con il costo complessivo dei sistemi di sicurezza dei circuiti e sistemi bancari. Quanto si spende globalmente ogni anno per rendere sicure e affidabili le banche e i circuiti di pagamento? Con tutti i server dedicati, i data center, le infrastrutture di rete, le procedure costantemente in funzione per autorizzazione, regolamento, clearing, riconciliazione, ecc. Per non parlare dei costi per la costruzione, il funzionamento, la manutenzione e la sorveglianza dei bancomat, delle filiali delle banche, dei caveau e relativi sistemi di sicurezza, ecc.
- Un ottimo articolo di Guido D.Assori che riassume tutte le argomentazioni qui sopra esposte sostiene che questa sia una feature, e non un bug, di bitcoin!QuoteParagonare, quindi, le fantomatiche 7 transazioni (che poi è un numero che era buono nel 2013, oggi sono molte di più anche on-chain) alla capacità del mondo di transare Bitcoin, e legarla alla PoW, è un po’ come pretendere che ci sia, in ogni momento, un quantitativo sufficiente di furgoni portavalori a smuovere tutto l’oro in tutti i caveau del mondo che intendono scambiare oro.Bitcoin non è un sistema di pagamento, ma un sistema di settlement. Il confronto quindi non va fatto con i circuiti di pagamento (Carte di Credito), ma con i vari settlement layers (SWIFT, CHIPS, FedWire ) o Fedwire.
- Analoghe considerazioni si possono fare per un raffronto fra oro e bitcoin come "oro digitale", e allora oltre ai costi per la custodia in sicurezza dell'oro andrebbero aggiunti anche quelli per la sua estrazione mineraria, raffinazione, fusione, trasporto, ecc. Sfido chiunque a sostenere che tutto questo si possa considerare particolarmente "green", però stranamente non ho mai sentito nessuno lamentarsi e chiedere di mettere al bando l'oro per il suo impatto ambientale.
Vorrei aggiornare pian piano questo post, se recuperate altri articoli utili nelle varie categorie, segnalateli, vedrò di inserirli.
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