MEME: il prezzo del token lanciato per gioco
https://cryptorivista.com/news/meme-il-prezzo-del-token-lanciato-per-ridicolizzare-il-settore-defi-e-aumento-del-26-600/
https://it.cointelegraph.com/news/joke-meme-coin-airdrop-is-now-worth-600k
Rilancio un input.
Suggerisco a tutti quelli che vogliono addentrarsi nel DeFi
di leggere uno scritto, è un volume del 1581 ma si trova in numerose ristampe:
La Notizia de’ Cambij, di Bernardo Davanzati.
Ma già da un paio di secoli, i mercanti fiorentini,
utilizzavano i soldi su conti correnti del banco Davanzati,
per prestare valuta, contro un'altra.
Su varie piazze.
Operando con lettere di cambio. A volte nemmeno fisica, ma "ideale". Si direbbe oggi smart-contract.
Fiorini contro un'altra moneta e viceversa.
Mercante verso un altro mercante, con l'aiuto di una banca, oggi si direbbe exchange.
Siamo al tempo in cui oltre la moneta fisica effettivamente circolante, esisteva la cosidetta moneta di conto.
Se vogliamo token.
In certi momenti più prestatori su piazze diverse per avere sempre un cambio favorevole... oltre all'interesse...
Chi prendeva in prestito il denaro sapeva di pagarlo caro, ma faceva operazioni ancora più speculative ed in genere dava in garanzia terreni ed altre proprietà immobiliari.
Il giochino concettualmente è lo stesso, amplificato, ma qualcuno ancora non ha finito di essere preso per il naso e portato a giro per il mondo...