La frase meme più adatta in questo contesto sarebbe : l'innovazione non chiede permesso
Le norme sono una variabile che può cambiare per mille motivi, a seconda di come tira il vento. Se dovessi investire solo in settori dove le norme sono sicuro che non cambieranno mai, forse non investirei in nulla o solo in settori e tecnologie super consolidate e super massificate, quindi anche quelle probabilmente con meno possibilità di crescita .
Le leggi finiscono sempre per seguire il successo e la diffusione di una tecnologia.
Nessuno avrebbe investito nell'auto a guida autonoma con i problemi legali che ci sono intorno, l'incertezza e la totale assenza di un quadro normativo adeguato. Basterebbe una norma in un senso o in un altro per cambiare completamente lo scenario futuro. Eppure ci buttano miliardi . Perchè è sicuro che sarà un'innovazione di estremo successo. Che i governi potranno cercare di incanalare, sfruttare, perimetrare. Ma mai ostacolare.
Alla fine se di una tecnologia, e di quello che offre, c'è un interesse ed una "domanda" globale, fatta potenzialmente da miliardi di persone, non conviene a nessuno ostacolarla. Soprattutto da chi fa le norme. L'interesse diventa quello di agevolarla il più possibile per sfruttarla economicamente.
Se gli USA facessero norme troppo ostative nei confronti di Bitcoin, finirebbero per favorirne la diffusione altrove o per agevolarne l'uso illegale e sotterraneo. In ogni caso avrebbero perso la possibilità di sfruttarli.
Non penso solo ai btc in sè, penso alla gigantesca industria dei servizi paralleli che potrebbe prosperare da una diffusione di massa di Bitcoin.
Già oggi l'industria delle criptovalute dà lavoro a decine di migliaia di persone in USA, ci sono aziende che fanno profitti e utili.
Ogni volta che un cittadino europeo o asiatico usa Coinbase di fatto sta arricchendo un' azienda americana trasferendo capitali dal suo Paese in USA.
Se bitcoin continuasse a diffondersi alla velocità alla quale si è diffuso finora, tra qualche anno Coinbase, Blockstream, Gemini o Circle o qualche altra azienda potrebbero rappresentare per i profitti americani quello che oggi rappresentano Google o Amazon.
Diventare il nuovo Paese che guida (e sfrutta) una tecnologia adottata in tutto il mondo.
Nessun legislatore può correre il rischio di lasciarsi sfuggire un'opportunità simile. Non certo gli USA, che da decenni fanno la loro fortuna guidando le rivoluzioni ( e le mode) tecnologiche.
Se penso a cosa dicevano di Internet agli inizi, il regno della pornografia e dei traffici illegali. Sembrava dovesse arrivare la santa inquisizione. Oggi se c'è un settore tollerato a livello di illegalità è proprio quello, tra dark web, download illegali ed elusione fiscale delle grandi aziende
Per questo tergiversano, aspettano, stanno alla finestra. A parole i bitcoin vanno fermati, tassati e regolamentati. Nei fatti in oltre 10 anni cosa hanno fatto? L'unica vera norma che hanno imposto è il KYC sugli exchange.
Per il resto tante chiacchere.
La mia impressione è: vediamo se questa nuova gallina sarà davvero dalle uova d'oro. E poi, decidiamo il quadro normativo da cucirle intorno in modo che queste uova siano il più possibile roba nostra. Ma affinchè la gallina cresca e prosperi nella terra dello zio Sam, le norme non potranno e dovranno mai essere un ostacolo.
Io ho sempre pensato che come trapelato dai discorsi di uno pro Bitcoin, Zucco, Bitcoin non sia nulla di tecnologicamente nuovo, usa in maniera diversa una tecnologia, una serie di tecnologie, di molti decenni fa,
utilizzate già da molto decenni. Non erano state usate in combinazione fra loro.
Per fare un parallelismo, è come Elon Musk che ha creato TESLA, ma non ha inventato l'automobile.
C'è una equazione scontata che a volte fanno i seguaci di Bticoin:
norma = ostacolo,
regolamentazione = fine della libertà, fine del nostro giochino,
tassazione = schifo;
salvo poi lamentarsi per i Tweet di Elon Musk... che fa il burattinaio...
eeh... situazioni da mercato deregolamentato.
Problema anche quello di un mercato aperto a tutti, i burattinai esistono nella misura in cui ci sono dei burattini.
Io non ho scritto da nessuna parte che debbano essere fatte norme ad ostacolo di Bitcoin; ma in ogni caso non direi che l'innovazione non chiede permesso... perché ci sono tante cose innovative che non vengono attuate, perché non c'è convenienza economico/politica;
non esiste un obbligo all'innovazione, basta pensare che la maggior parte del mondo vive in situazioni di particolare arretratezza a partire da non disporre di fonti di acqua potabile;
da noi la norma nel mondo l'eccezione. È qualche millennio che in Italia si fanno gli acquedotti... nonostante tutto in molte parti del mondo oggi l'approvvigionamento idrico è un grosso problema.
Anche in molte parti d'Italia.
Direi che esiste solo quello che conviene e quel che non conviene.
Il denaro non chiede permesso, quello realmente non chiede nulla,
al suono dell'argento tremano le colonne...
Per quanto riguarda
Se dovessi investire solo in settori dove le norme sono sicuro che non cambieranno mai,
dipende la propensione al rischio.
Conosco portafogli con il 25% di Coca-Cola, Pepsi, Kellogg's et simila, con pochi titoli tecnologici per dire.
Eppure se si va a vedere bene dietro aziende come Coca-Cola c'è un grosso sforzo ingegneristico in molti campi a partire dai contenitori, nonché dalla purificazione dell'acqua per l'appunto.
Nonché nella logistica.
Mi viene in mente anche lo sforzo evolutivo che ha fatto Procter&Gamble per il suo marchio Gillette.
Bitcoin però si paragona spesso ad un oggetto di uso comune, nasconde però un discorso finanziario.
Troverei improbabile una norma che vieta alle persone di farsi la barba, almeno di non essere in uno stato governato da talebani che effettivamente avevano fatto questa norma.
Vince sul mercato, chi le fa meglio e/o più efficienti.
Mentre non vedrei improbabile o impossibile, l'impedimento di spesa di criptovaluta a cui non si abbia provenienza certa, discorso KCY/AML per intendersi.
Come avviene già per le valute fiat.
Qui nessuno di noi può comprare una casa in contanti cash e se uno acquista una casa con fondi di provenienza dubbia o con somme sproporzionate al proprio reddito, trova già degli ostacoli.
Al contrario di un bene di consumo a Bticoin no è stato dato lo status di commodity/merce ma di valuta, questo è un grande vantaggio perché non viene applicato il regime IVA, cosa che avviene per l'argento per esempio
o l'oro in gioielli.
Questo sicuramente un vantaggio molto più grande che le norme di El Salvador.