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Topic: Elenco dei paesi che non tassano le criptovalute (Read 13399 times)

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Ma difatti.
Poi, tra il dire ed il fare c’è di mezzo…
Un mio contatto laggiù dice che, a parte che non ne sa niente, che di certo non hanno l’infrastruttura per fare questo genere di controlli.
 A questo punto si deve scegliere tra il controllore/natura/cibo/simpatia portoghese, contro il controllore/natura/cibo/simpatia tedesco.
Scelta ardua.
Allora, ci sono stato in vacanza e che dire, apparte la citta meravigliosa, la vita e veramente poco costosa, e penso che i controlli siano molto piu blandi rispetto a quelli della tedeschia.
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Anche lo stinco con patate però ha i suo perché, a Norimberga a gennaio.
Norimberga, se non fosse per quel processo, probabilmente nessuno saprebbe neanche della sua esistenza, o almeno io non saprei relazionare quella città a nient'altro, mi ha fatto parecchio sorridere questa scelta così specifica Grin

Io non generale non sono un grande fan della Germania, sicuramente apprezzo la loro organizzazione per alcune cose, altre sono sicuramente gonfiate e vanno prese con le pinze, ma per ragioni semplici semplici come lingua e clima per me non esisterebbe neanche mezzo secondo di indecisione tra Portogallo e Germania.
ci ricordiamo Norimberga solo perche è scritto sui libri si scuola, spezzo una lancia in favore della Germania però, siete mai stati al sud della germania ? no perche monaco è completamente diverso da berlino e li il clima e la gente sono totalmente diversi, poi sulla tassazione non sò resta il fatto che per quest'ultimo sarei piu propenso al portogallo : D
Sono stato a Monaco, città veramente bella, tra l'altro viene anche definita come "la città italiana più a nord" giusto per dare un'idea di quanto siano diversi da altre città tedesche però rimane sempre il fatto che siamo comunque in Germania, preferenza assolutamente personale ovviamente, io preferisco i paesi più latini per una questione di lingua, cibo, clima e relazioni. Mi piacerebbe visitare più posti in Germania, quello sicuramente, ma viverci per me non sarebbe un'opzione, semplicemente non c'è nulla che catturi la mia attenzione.
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Anche lo stinco con patate però ha i suo perché, a Norimberga a gennaio.
Norimberga, se non fosse per quel processo, probabilmente nessuno saprebbe neanche della sua esistenza, o almeno io non saprei relazionare quella città a nient'altro, mi ha fatto parecchio sorridere questa scelta così specifica Grin

Io non generale non sono un grande fan della Germania, sicuramente apprezzo la loro organizzazione per alcune cose, altre sono sicuramente gonfiate e vanno prese con le pinze, ma per ragioni semplici semplici come lingua e clima per me non esisterebbe neanche mezzo secondo di indecisione tra Portogallo e Germania.

ci ricordiamo Norimberga solo perche è scritto sui libri si scuola, spezzo una lancia in favore della Germania però, siete mai stati al sud della germania ? no perche monaco è completamente diverso da berlino e li il clima e la gente sono totalmente diversi, poi sulla tassazione non sò resta il fatto che per quest'ultimo sarei piu propenso al portogallo : D
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Anche lo stinco con patate però ha i suo perché, a Norimberga a gennaio.
Norimberga, se non fosse per quel processo, probabilmente nessuno saprebbe neanche della sua esistenza, o almeno io non saprei relazionare quella città a nient'altro, mi ha fatto parecchio sorridere questa scelta così specifica Grin

Io non generale non sono un grande fan della Germania, sicuramente apprezzo la loro organizzazione per alcune cose, altre sono sicuramente gonfiate e vanno prese con le pinze, ma per ragioni semplici semplici come lingua e clima per me non esisterebbe neanche mezzo secondo di indecisione tra Portogallo e Germania.
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Anche lo stinco con patate però ha i suo perché, a Norimberga a gennaio.
.....

Si potrebbe aprire un nuovo thread: secondo voi quanto siamo lontani in EU dalla famosa unione fiscale?
Perché è assurdo pensare che in Italia con le cripto ti bastonano mentre in Germania o in altri paesi EU non ti fanno pagare praticamente nulla.

Sì lo so che l'autonomia fiscale è una di quelle cose cui nessuno stato vorrebbe rinunciare, ma abbiamo già visto che quando ci sono circostanze eccezionali (Covid, crisi energetica dopo l'attacco all'Ucraina, ....)  per un paio di mesi sono tutti più propensi a ragionare di queste cose.
Quindi io non le immagino nemmeno così lontane.

Non ho sentito bene..... qualcuno ha nominato "Draghi"?   Grin




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Anche lo stinco con patate però ha i suo perché, a Norimberga a gennaio.

Facezie a parte, purtroppo siamo ancora lontani al prezzo che mi farà decidere di muovermi da quelle parti.
Ma prima o poi, se Samson Mow avesse ragione...
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Ma difatti.
Poi, tra il dire ed il fare c’è di mezzo…
Un mio contatto laggiù dice che, a parte che non ne sa niente, che di certo non hanno l’infrastruttura per fare questo genere di controlli.
 A questo punto si deve scegliere tra il controllore/natura/cibo/simpatia portoghese, contro il controllore/natura/cibo/simpatia tedesco.
Scelta ardua.

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Grazie per la lista, la situazione cambia sempre in peggio  Huh
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Ma difatti.
Poi, tra il dire ed il fare c’è di mezzo…
Un mio contatto laggiù dice che, a parte che non ne sa niente, che di certo non hanno l’infrastruttura per fare questo genere di controlli.
 A questo punto si deve scegliere tra il controllore/natura/cibo/simpatia portoghese, contro il controllore/natura/cibo/simpatia tedesco.
Scelta ardua.
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Brutte notizie dal Portogallo:

Portugal to start taxing crypto gains in next year’s budget plan

Quote
Portugal to Start Taxing Crypto Gains in Next Year’s Budget Plan
Government to tax gains on crypto held for less than one year
Portugal is one of Europe’s most crypto-friendly nations

Si parla solo di crypto detenute per meno di un ano, di fatto si alliberebbe alla Germania.

Dove dobbiamo firmare ?   Wink

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Brutte notizie dal Portogallo:

Portugal to start taxing crypto gains in next year’s budget plan

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Portugal to Start Taxing Crypto Gains in Next Year’s Budget Plan
Government to tax gains on crypto held for less than one year
Portugal is one of Europe’s most crypto-friendly nations

Si parla solo di crypto detenute per meno di un anno, di fatto si andrebbe ad allineare alla Germania.
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Questo genre di cose è proprio il campo per il quale chiederei ad un professionista serio.
Cambiare residenza fiscale non è cosa da poco, ci sono costi alti associati e norme poco chiare, con fortissimo rischio di vederle applicate in forma "creativa".
Non azzarderei un "fai da te".
Penso che il tutto si riduca principalmente ad una domanda: sto cambiando la residenza fiscale perché mi sto trasferendo per davvero oppure sto cercando una forma di pagare meno tasse ma al tempo stesso voglio passare più tempo possibile in Italia? Perché nel primo caso non serve nessun professionista, si è in buona fede, si fa davvero, e finisce lì. Nel secondo caso invece direi che sì, il professionista è assolutamente necessario perché vuol dire camminare sul filo del rasoio.
Scusa, devo per scontato si fosse nel primo caso.
Altrimenti  non ci sarebbe nulla da dire. Se ti trasferisci all’estero con tutta la famiglia, un impiego ed un contratto di lavoro che cosa possono venire a dirti?
In caso contrario… sono problemi, e quindi come dicevamo, meglio avere una consulenza di come queste cose funzionino nella realtà,  non nella teoria.
Io ti posso dire che nel mio caso specifico, lato Italia, ho semplicemente venduto la macchina (unico bene intestato a nome mio) e chiuso il conto bancario italiano. Una volta negli USA ho ovviamente assunto un commercialista e mi ha semplicemente chiesto se avessi ancora qualcosa in Italia a nome mio, soprattutto a livello di conti bancari, e basta. Una volta che si è iscritti all'AIRE e non si ha nulla in Italia non ci sono problemi, anche perché ho tutti i tax return americani a riprova del fatto che le tasse già le pago.
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Questo genre di cose è proprio il campo per il quale chiederei ad un professionista serio.
Cambiare residenza fiscale non è cosa da poco, ci sono costi alti associati e norme poco chiare, con fortissimo rischio di vederle applicate in forma "creativa".
Non azzarderei un "fai da te".
Penso che il tutto si riduca principalmente ad una domanda: sto cambiando la residenza fiscale perché mi sto trasferendo per davvero oppure sto cercando una forma di pagare meno tasse ma al tempo stesso voglio passare più tempo possibile in Italia? Perché nel primo caso non serve nessun professionista, si è in buona fede, si fa davvero, e finisce lì. Nel secondo caso invece direi che sì, il professionista è assolutamente necessario perché vuol dire camminare sul filo del rasoio.

Scusa, devo per scontato si fosse nel primo caso.
Altrimenti  non ci sarebbe nulla da dire. Se ti trasferisci all’estero con tutta la famiglia, un impiego ed un contratto di lavoro che cosa possono venire a dirti?
In caso contrario… sono problemi, e quindi come dicevamo, meglio avere una consulenza di come queste cose funzionino nella realtà,  non nella teoria.
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Questo genre di cose è proprio il campo per il quale chiederei ad un professionista serio.
Cambiare residenza fiscale non è cosa da poco, ci sono costi alti associati e norme poco chiare, con fortissimo rischio di vederle applicate in forma "creativa".
Non azzarderei un "fai da te".
Penso che il tutto si riduca principalmente ad una domanda: sto cambiando la residenza fiscale perché mi sto trasferendo per davvero oppure sto cercando una forma di pagare meno tasse ma al tempo stesso voglio passare più tempo possibile in Italia? Perché nel primo caso non serve nessun professionista, si è in buona fede, si fa davvero, e finisce lì. Nel secondo caso invece direi che sì, il professionista è assolutamente necessario perché vuol dire camminare sul filo del rasoio.
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Questo genre di cose è proprio il campo per il quale chiederei ad un professionista serio.
Cambiare residenza fiscale non è cosa da poco, ci sono costi alti associati e norme poco chiare, con fortissimo rischio di vederle applicate in forma "creativa".
Non azzarderei un "fai da te".


Non è  così, se sei residente all'estero il conto bancario non te lo fanno tenere in Italia così come tante altre cose. A meno che non si scelgano conti particolari che non tutti offrono e non  si possono  certo definire tali.
Ti dico che è possibile avere un conto in Italia anche da residente all'estero, fidati Wink Quando mi sono trasferito e ho avvisato la mia banca di allora (Intesa Sanpaolo) mi chiesero se volevo chiuderlo definitivamente oppure passare ad un versione limitata per residenti all'estero. Quindi non è esattamente lo stesso conto ma per essere fattibile lo è.

Anche a me pare strano. Provbabilemente sono conti limitati ed attentamente "Monitorati", ma far chiudere un conto "e perdere il cliente", mi pare una pratica tafazziana.
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Non è  così, se sei residente all'estero il conto bancario non te lo fanno tenere in Italia così come tante altre cose. A meno che non si scelgano conti particolari che non tutti offrono e non  si possono  certo definire tali.
Ti dico che è possibile avere un conto in Italia anche da residente all'estero, fidati Wink Quando mi sono trasferito e ho avvisato la mia banca di allora (Intesa Sanpaolo) mi chiesero se volevo chiuderlo definitivamente oppure passare ad un versione limitata per residenti all'estero. Quindi non è esattamente lo stesso conto ma per essere fattibile lo è.
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Non è  così, se sei residente all'estero il conto bancario non te lo fanno tenere in Italia così come tante altre cose. A meno che non si scelgano conti particolari che non tutti offrono e non  si possono  certo definire tali.

Ma il punto degli Exchange non è di certo la nazionalità del conto bancario, ma l'indirizzo di residenza associato a quel conto. Quindi se hai il conto bancario australiano con indirizzo di residenza austriaco, per loro quello vale come prova di residenza ín Austria.

Per i 183 giorni ripeto, il calcolo è trascurabile e fuorviante, contano altre cose.
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devi trasferirti con tutta la famiglia, per la maggior parte dell’anno e rimanerci per un certo numero di anni per essere “al riparo” da eventuali azioni da parte dell’Ade.
E di quanti anni si tratta? Più o meno
Io avevo sentito dire da Avella, in un video o durante una Cryptoweek, non mi ricordo, che per essere al "sicuro" da esami approfonditi da parte dell'AdE devi stare fuori almeno 4 anni.
Poi questo non vuol dire che se ci stai di meno ti obbligano a pagare, ma solo il "processo" non deve essere una cosa piacevole.
Io sapevo che il periodo minimo minimo minimo per evitare di sollevare sospetti, o almeno provarci, fosse di 2 anni. E normalmente funziona che bisogna passare all'estero 183+1 giorni all'anno, quindi appena oltre la metà in pratica. Sicuramente più si sta realmente all'estero e più si semplificano le cose.
forse i 4 anni tengono conto del tempo che l'AdE ha a disposizione per controlli sulle dichiarazioni degli anni precedenti? Se è così forse dovrebbe essere ancora di più allora
Sono 5 anni in situazioni normali e possono andare indietro fino a 7 in caso di omissione volontaria se non vado errato.

Gli anni sono 5, ma questo potrebbe anche dipendere in base alla regione di provenienza. E in molti casi puoi stare "tranquillo", perché ti arriverà la lettera dell'ADE che ti dirà chiaramente e minacciosamente che in questo lasso di tempo ti terranno d'occhio (se è vero oppure no lo possono sapere solo loro).

Quella del calcolo dei 183/184 giorni invece è solo una cavolata, non è una regola matematica che si applica così com'è, quindi meglio non tenerne neanche conto.

In uno stato straniero puoi anche essere residente temporaneo, questo concetto non c'è in Italia quindi si verrà sempre riconosciuto come residente all'estero. Ma solo se ci si iscriverà all'AIRE.

Gli exchange come prova di residenza, soprattutto nei paesi più piccoli, non accettano mai i documenti di residenza. Solo conti correnti bancari (che possono anche essere stranieri).
Il discorso dei 183+1 giorni vuol dire che per essere considerato un residente all'estero devi passare almeno la metà dell'anno fuori dall'Italia, non si tratta di matematica.

Per quanto riguarda gli exchange e il discorso del conto bancario se uno è cittadino italiano può vivere all'estero e mantenere un conto in Italia, così come da residente italiano puoi avere il conto in Asia o nei Caraibi.
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Gli anni sono 5, ma questo potrebbe anche dipendere in base alla regione di provenienza. E in molti casi puoi stare "tranquillo", perché ti arriverà la lettera dell'ADE che ti dirà chiaramente e minacciosamente che in questo lasso di tempo ti terranno d'occhio (se è vero oppure no lo possono sapere solo loro).

Quella del calcolo dei 183/184 giorni invece è solo una cavolata, non è una regola matematica che si applica così com'è, quindi meglio non tenerne neanche conto.

In uno stato straniero puoi anche essere residente temporaneo, questo concetto non c'è in Italia quindi si verrà sempre riconosciuto come residente all'estero. Ma solo se ci si iscriverà all'AIRE.

Gli exchange come prova di residenza, soprattutto nei paesi più piccoli, non accettano mai i documenti di residenza. Solo conti correnti bancari (che possono anche essere stranieri).
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devi trasferirti con tutta la famiglia, per la maggior parte dell’anno e rimanerci per un certo numero di anni per essere “al riparo” da eventuali azioni da parte dell’Ade.
E di quanti anni si tratta? Più o meno
Io avevo sentito dire da Avella, in un video o durante una Cryptoweek, non mi ricordo, che per essere al "sicuro" da esami approfonditi da parte dell'AdE devi stare fuori almeno 4 anni.
Poi questo non vuol dire che se ci stai di meno ti obbligano a pagare, ma solo il "processo" non deve essere una cosa piacevole.
Io sapevo che il periodo minimo minimo minimo per evitare di sollevare sospetti, o almeno provarci, fosse di 2 anni. E normalmente funziona che bisogna passare all'estero 183+1 giorni all'anno, quindi appena oltre la metà in pratica. Sicuramente più si sta realmente all'estero e più si semplificano le cose.

forse i 4 anni tengono conto del tempo che l'AdE ha a disposizione per controlli sulle dichiarazioni degli anni precedenti? Se è così forse dovrebbe essere ancora di più allora
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