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Topic: Elenco dei paesi che non tassano le criptovalute - page 3. (Read 40511 times)

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Brutte notizie dal Portogallo:

Portugal to start taxing crypto gains in next year’s budget plan

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Portugal to Start Taxing Crypto Gains in Next Year’s Budget Plan
Government to tax gains on crypto held for less than one year
Portugal is one of Europe’s most crypto-friendly nations

Si parla solo di crypto detenute per meno di un ano, di fatto si alliberebbe alla Germania.

Dove dobbiamo firmare ?   Wink

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Brutte notizie dal Portogallo:

Portugal to start taxing crypto gains in next year’s budget plan

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Portugal to Start Taxing Crypto Gains in Next Year’s Budget Plan
Government to tax gains on crypto held for less than one year
Portugal is one of Europe’s most crypto-friendly nations

Si parla solo di crypto detenute per meno di un anno, di fatto si andrebbe ad allineare alla Germania.
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Questo genre di cose è proprio il campo per il quale chiederei ad un professionista serio.
Cambiare residenza fiscale non è cosa da poco, ci sono costi alti associati e norme poco chiare, con fortissimo rischio di vederle applicate in forma "creativa".
Non azzarderei un "fai da te".
Penso che il tutto si riduca principalmente ad una domanda: sto cambiando la residenza fiscale perché mi sto trasferendo per davvero oppure sto cercando una forma di pagare meno tasse ma al tempo stesso voglio passare più tempo possibile in Italia? Perché nel primo caso non serve nessun professionista, si è in buona fede, si fa davvero, e finisce lì. Nel secondo caso invece direi che sì, il professionista è assolutamente necessario perché vuol dire camminare sul filo del rasoio.
Scusa, devo per scontato si fosse nel primo caso.
Altrimenti  non ci sarebbe nulla da dire. Se ti trasferisci all’estero con tutta la famiglia, un impiego ed un contratto di lavoro che cosa possono venire a dirti?
In caso contrario… sono problemi, e quindi come dicevamo, meglio avere una consulenza di come queste cose funzionino nella realtà,  non nella teoria.
Io ti posso dire che nel mio caso specifico, lato Italia, ho semplicemente venduto la macchina (unico bene intestato a nome mio) e chiuso il conto bancario italiano. Una volta negli USA ho ovviamente assunto un commercialista e mi ha semplicemente chiesto se avessi ancora qualcosa in Italia a nome mio, soprattutto a livello di conti bancari, e basta. Una volta che si è iscritti all'AIRE e non si ha nulla in Italia non ci sono problemi, anche perché ho tutti i tax return americani a riprova del fatto che le tasse già le pago.
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Questo genre di cose è proprio il campo per il quale chiederei ad un professionista serio.
Cambiare residenza fiscale non è cosa da poco, ci sono costi alti associati e norme poco chiare, con fortissimo rischio di vederle applicate in forma "creativa".
Non azzarderei un "fai da te".
Penso che il tutto si riduca principalmente ad una domanda: sto cambiando la residenza fiscale perché mi sto trasferendo per davvero oppure sto cercando una forma di pagare meno tasse ma al tempo stesso voglio passare più tempo possibile in Italia? Perché nel primo caso non serve nessun professionista, si è in buona fede, si fa davvero, e finisce lì. Nel secondo caso invece direi che sì, il professionista è assolutamente necessario perché vuol dire camminare sul filo del rasoio.

Scusa, devo per scontato si fosse nel primo caso.
Altrimenti  non ci sarebbe nulla da dire. Se ti trasferisci all’estero con tutta la famiglia, un impiego ed un contratto di lavoro che cosa possono venire a dirti?
In caso contrario… sono problemi, e quindi come dicevamo, meglio avere una consulenza di come queste cose funzionino nella realtà,  non nella teoria.
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Questo genre di cose è proprio il campo per il quale chiederei ad un professionista serio.
Cambiare residenza fiscale non è cosa da poco, ci sono costi alti associati e norme poco chiare, con fortissimo rischio di vederle applicate in forma "creativa".
Non azzarderei un "fai da te".
Penso che il tutto si riduca principalmente ad una domanda: sto cambiando la residenza fiscale perché mi sto trasferendo per davvero oppure sto cercando una forma di pagare meno tasse ma al tempo stesso voglio passare più tempo possibile in Italia? Perché nel primo caso non serve nessun professionista, si è in buona fede, si fa davvero, e finisce lì. Nel secondo caso invece direi che sì, il professionista è assolutamente necessario perché vuol dire camminare sul filo del rasoio.
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Questo genre di cose è proprio il campo per il quale chiederei ad un professionista serio.
Cambiare residenza fiscale non è cosa da poco, ci sono costi alti associati e norme poco chiare, con fortissimo rischio di vederle applicate in forma "creativa".
Non azzarderei un "fai da te".


Non è  così, se sei residente all'estero il conto bancario non te lo fanno tenere in Italia così come tante altre cose. A meno che non si scelgano conti particolari che non tutti offrono e non  si possono  certo definire tali.
Ti dico che è possibile avere un conto in Italia anche da residente all'estero, fidati Wink Quando mi sono trasferito e ho avvisato la mia banca di allora (Intesa Sanpaolo) mi chiesero se volevo chiuderlo definitivamente oppure passare ad un versione limitata per residenti all'estero. Quindi non è esattamente lo stesso conto ma per essere fattibile lo è.

Anche a me pare strano. Provbabilemente sono conti limitati ed attentamente "Monitorati", ma far chiudere un conto "e perdere il cliente", mi pare una pratica tafazziana.
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Non è  così, se sei residente all'estero il conto bancario non te lo fanno tenere in Italia così come tante altre cose. A meno che non si scelgano conti particolari che non tutti offrono e non  si possono  certo definire tali.
Ti dico che è possibile avere un conto in Italia anche da residente all'estero, fidati Wink Quando mi sono trasferito e ho avvisato la mia banca di allora (Intesa Sanpaolo) mi chiesero se volevo chiuderlo definitivamente oppure passare ad un versione limitata per residenti all'estero. Quindi non è esattamente lo stesso conto ma per essere fattibile lo è.
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Non è  così, se sei residente all'estero il conto bancario non te lo fanno tenere in Italia così come tante altre cose. A meno che non si scelgano conti particolari che non tutti offrono e non  si possono  certo definire tali.

Ma il punto degli Exchange non è di certo la nazionalità del conto bancario, ma l'indirizzo di residenza associato a quel conto. Quindi se hai il conto bancario australiano con indirizzo di residenza austriaco, per loro quello vale come prova di residenza ín Austria.

Per i 183 giorni ripeto, il calcolo è trascurabile e fuorviante, contano altre cose.
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devi trasferirti con tutta la famiglia, per la maggior parte dell’anno e rimanerci per un certo numero di anni per essere “al riparo” da eventuali azioni da parte dell’Ade.
E di quanti anni si tratta? Più o meno
Io avevo sentito dire da Avella, in un video o durante una Cryptoweek, non mi ricordo, che per essere al "sicuro" da esami approfonditi da parte dell'AdE devi stare fuori almeno 4 anni.
Poi questo non vuol dire che se ci stai di meno ti obbligano a pagare, ma solo il "processo" non deve essere una cosa piacevole.
Io sapevo che il periodo minimo minimo minimo per evitare di sollevare sospetti, o almeno provarci, fosse di 2 anni. E normalmente funziona che bisogna passare all'estero 183+1 giorni all'anno, quindi appena oltre la metà in pratica. Sicuramente più si sta realmente all'estero e più si semplificano le cose.
forse i 4 anni tengono conto del tempo che l'AdE ha a disposizione per controlli sulle dichiarazioni degli anni precedenti? Se è così forse dovrebbe essere ancora di più allora
Sono 5 anni in situazioni normali e possono andare indietro fino a 7 in caso di omissione volontaria se non vado errato.

Gli anni sono 5, ma questo potrebbe anche dipendere in base alla regione di provenienza. E in molti casi puoi stare "tranquillo", perché ti arriverà la lettera dell'ADE che ti dirà chiaramente e minacciosamente che in questo lasso di tempo ti terranno d'occhio (se è vero oppure no lo possono sapere solo loro).

Quella del calcolo dei 183/184 giorni invece è solo una cavolata, non è una regola matematica che si applica così com'è, quindi meglio non tenerne neanche conto.

In uno stato straniero puoi anche essere residente temporaneo, questo concetto non c'è in Italia quindi si verrà sempre riconosciuto come residente all'estero. Ma solo se ci si iscriverà all'AIRE.

Gli exchange come prova di residenza, soprattutto nei paesi più piccoli, non accettano mai i documenti di residenza. Solo conti correnti bancari (che possono anche essere stranieri).
Il discorso dei 183+1 giorni vuol dire che per essere considerato un residente all'estero devi passare almeno la metà dell'anno fuori dall'Italia, non si tratta di matematica.

Per quanto riguarda gli exchange e il discorso del conto bancario se uno è cittadino italiano può vivere all'estero e mantenere un conto in Italia, così come da residente italiano puoi avere il conto in Asia o nei Caraibi.
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Gli anni sono 5, ma questo potrebbe anche dipendere in base alla regione di provenienza. E in molti casi puoi stare "tranquillo", perché ti arriverà la lettera dell'ADE che ti dirà chiaramente e minacciosamente che in questo lasso di tempo ti terranno d'occhio (se è vero oppure no lo possono sapere solo loro).

Quella del calcolo dei 183/184 giorni invece è solo una cavolata, non è una regola matematica che si applica così com'è, quindi meglio non tenerne neanche conto.

In uno stato straniero puoi anche essere residente temporaneo, questo concetto non c'è in Italia quindi si verrà sempre riconosciuto come residente all'estero. Ma solo se ci si iscriverà all'AIRE.

Gli exchange come prova di residenza, soprattutto nei paesi più piccoli, non accettano mai i documenti di residenza. Solo conti correnti bancari (che possono anche essere stranieri).
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devi trasferirti con tutta la famiglia, per la maggior parte dell’anno e rimanerci per un certo numero di anni per essere “al riparo” da eventuali azioni da parte dell’Ade.
E di quanti anni si tratta? Più o meno
Io avevo sentito dire da Avella, in un video o durante una Cryptoweek, non mi ricordo, che per essere al "sicuro" da esami approfonditi da parte dell'AdE devi stare fuori almeno 4 anni.
Poi questo non vuol dire che se ci stai di meno ti obbligano a pagare, ma solo il "processo" non deve essere una cosa piacevole.
Io sapevo che il periodo minimo minimo minimo per evitare di sollevare sospetti, o almeno provarci, fosse di 2 anni. E normalmente funziona che bisogna passare all'estero 183+1 giorni all'anno, quindi appena oltre la metà in pratica. Sicuramente più si sta realmente all'estero e più si semplificano le cose.

forse i 4 anni tengono conto del tempo che l'AdE ha a disposizione per controlli sulle dichiarazioni degli anni precedenti? Se è così forse dovrebbe essere ancora di più allora
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devi trasferirti con tutta la famiglia, per la maggior parte dell’anno e rimanerci per un certo numero di anni per essere “al riparo” da eventuali azioni da parte dell’Ade.
E di quanti anni si tratta? Più o meno
Io avevo sentito dire da Avella, in un video o durante una Cryptoweek, non mi ricordo, che per essere al "sicuro" da esami approfonditi da parte dell'AdE devi stare fuori almeno 4 anni.
Poi questo non vuol dire che se ci stai di meno ti obbligano a pagare, ma solo il "processo" non deve essere una cosa piacevole.
Io sapevo che il periodo minimo minimo minimo per evitare di sollevare sospetti, o almeno provarci, fosse di 2 anni. E normalmente funziona che bisogna passare all'estero 183+1 giorni all'anno, quindi appena oltre la metà in pratica. Sicuramente più si sta realmente all'estero e più si semplificano le cose.
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I support freedom of choice
https://www.oecd.org/tax/transparency/AEOI-commitments.pdf
"DEVELOPING COUNTRIES NOT ASKED TO COMMIT AND THAT HAVE NOT YET SET A DATE FOR THE FIRST YEAR OF
EXCHANGES (43)
Algeria, Armenia, Belarus, Benin, Bosnia and Herzegovina, Botswana, Burkina Faso, Cabo Verde, Cambodia, Cameroon, Chad,
Congo (Rep. of the), Côte d’Ivoire, Djibouti, Dominican Republic, Egypt, El Salvador, Eswatini, Gabon, Guatemala, Guinea, Guyana,
Haiti, Honduras, Lesotho, Liberia, Madagascar, Mali, Mauritania, Mongolia, Namibia, Niger, North Macedonia, Palau, Papua New
Guinea, Paraguay, Philippines, Senegal, Serbia, Tanzania, Togo, Uzbekistan, Viet Nam"

https://en.wikipedia.org/wiki/Common_Reporting_Standard
"Non-participating countries
(List as of June 2019) 59 countries have not signed the CRS Standard yet:[18][19][20] Afghanistan, Algeria, Angola, Bangladesh, Belarus, Benin, Bhutan, Bolivia, Burundi, Central African Republic, Comoros, Congo, Cuba, East Timor, Equatorial Guinea, Eritrea, Eswatini, Ethiopia, Fiji, Georgia, Gambia, Guinea-Bissau, Honduras, Iran, Iraq, Jordan, Kiribati, Kyrgyzstan, Laos, Libya, Malawi, Mali, Mozambique, Myanmar, Namibia, Nepal, Nicaragua, North Korea, Palau, São Tomé and Príncipe, Sierra Leone, Solomon Islands, Somalia, South Sudan, Sri Lanka, Sudan, Suriname, Syria, Taiwan, Tajikistan, Tonga, Turkmenistan, Tuvalu, Uzbekistan, Vatican City State, Venezuela, Vietnam, Yemen, Zambia, Zimbabwe."

Partendo da questi, e la lista dei paesi che non tassano crypto, sembra che la Belarus sia il posto migliore Grin, non proprio facilissimo però ...

Comunque, in generale, oltre a quelli che specificatamente non tassano le criptovalute, penso che si possano includere anche quelli che semplicemente non tassano il capital gain.
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C'è un aspetto interessante che sarebbe da considerare, che in queste ore sto cercando di capire.
Può essere che in alcuni di questi paesi, sia anche possibile ottenere il permesso di "residenza temporanea", dato magari per studio o lavoro o altro.
Questi permessi/documenti sono in genere ben più facili da ottenere rispetto a quelli di cittadinanza o residenza permanente.

Beh, può essere però che alcuni exchange comunque accettino questi documenti di residenza temporanea come documenti validi per la verifica e apertura account.

Quindi, sarebbero account aperti con documenti non italiani.

Mhhh.
I documenti potrebbero anche non ssere italiani, ma rimarrebbe la cittadinanza italiana, quindi in caso di controlli saresti comunque intercettato.
Ed a quel punto, con la residenza temporanea, sarebbe difficile essere esonerato dal pagamento del 26%, anzi magari potresti troarti in una posizione addiritttura aggravata per "tentata evasione".
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C'è un aspetto interessante che sarebbe da considerare, che in queste ore sto cercando di capire.
Può essere che in alcuni di questi paesi, sia anche possibile ottenere il permesso di "residenza temporanea", dato magari per studio o lavoro o altro.
Questi permessi/documenti sono in genere ben più facili da ottenere rispetto a quelli di cittadinanza o residenza permanente.

Beh, può essere però che alcuni exchange comunque accettino questi documenti di residenza temporanea come documenti validi per la verifica e apertura account.

Quindi, sarebbero account aperti con documenti non italiani.
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devi trasferirti con tutta la famiglia, per la maggior parte dell’anno e rimanerci per un certo numero di anni per essere “al riparo” da eventuali azioni da parte dell’Ade.
E di quanti anni si tratta? Più o meno

Io avevo sentito dire da Avella, in un video o durante una Cryptoweek, non mi ricordo, che per essere al "sicuro" da esami approfonditi da parte dell'AdE devi stare fuori almeno 4 anni.
Poi questo non vuol dire che se ci stai di meno ti obbligano a pagare, ma solo il "processo" non deve essere una cosa piacevole.
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devi trasferirti con tutta la famiglia, per la maggior parte dell’anno e rimanerci per un certo numero di anni per essere “al riparo” da eventuali azioni da parte dell’Ade.
E di quanti anni si tratta? Più o meno
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Ho un improvviso desiderio di trasferirmi in Portogallo ahahahah

Non è un brutto piano.
Tieni presente quello che abbiamo detto: devi trasferirti con tutta la famiglia, per la maggior parte dell’anno e rimanerci per un certo numero di anni per essere “al riparo” da eventuali azioni da parte dell’Ade.

Non credo si una cosa impossibile da fare, simo disperatamente alla ricerca di update da parte di chi abbia deciso di intraprendere questa strada!
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Ho un improvviso desiderio di trasferirmi in Portogallo ahahahah
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Attualmente per conti correnti dormienti o conti deposito come funziona?

Se tizio ha un amnesia totale e si dimentica di avere dei soldi fermi, non dichiarandoli, è tutelato solamente perché la banca comunica direttamente con l'ADE?

....

E' una situazione troppo diversa. I conti dormienti vengono trasferiti in un fondo pubblico dopo 10 anni e mezzo:

https://www.unicredit.it/it/info/rapporti-dormienti.html

cosa che con le cripto per fortuna non sarebbe possibile: nessuno potrebbe spostare quegli utxo.

Comunque già quel che succede con i cc (trasferimento a fondo pubblico) ti fa capire che il "dimenticare" (cioè non comunicare) soldi fermi da qualche parte non sia una strategia ottimale verso AdE  Wink

Detto che - ovviamente - il possesso di un conto non devi mica dichiararlo.

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