Una dichiarazione completa, con valore legale, non è possibile farla operando come exchanger privato, in quanto le transazioni in bitcoin e quelle in euro non sono "accoppiabili" in modo certificabile.
Io infatti potrei dichiarare che alla ricarica postepay di 500€ (esempio) corrisponde questo mio invio di 2 bitcoin comprati a 240€ sull'exchange a questo indirizzo che dico essere dell'acquirente, e quindi la mia plusvalenza è di 20€. Ma in realta' quell'indirizzo potrebbe non essere dell'acquirente, potrebbe essere un mio indirizzo su qualche altro wallet, mentre la vera transazione verso il cliente era su tutt'altro indirizzo che non dichiaro, ed era di solo 1 bitcoin, quindi la plusvalenza vera è di 360€.
Quindi anche ammesso di riuscire a ricostruire il reddito preciso al cent tenendo traccia e copia di tutte le conversazioni dai mille mila canali coi clienti (nessuno all'ade si prenderebbe mai la briga di vagliare tutti quei dati cmnq, con ogni probabilità) il tutto andrebbe sulla fiducia, perche' posso aver concluso la trattativa per altri canali e aver fatto dire al cliente "manda a questo address" (in realta' mio) nella chat "ufficiale".
Tutto sulla fiducia quindi, abbastanza inutile. Il mio commercialista mi ha consigliato infatti (saggiamente a mio parere) di fare una stima e indicare il tutto in redditi diversi, senza aprire partita iva, tanto per avere la dichiarazione che in qualche modo pari il culo e non mi faccia passare da evasore totale. In caso di accertamento ci sarebbero comunque delle grane pur essendo in regola. Si potra' cercare di far valere al massimo il vuoto normativo e l'impossibilita' tecnica di accoppiare in modo certificabile quelle transazioni.
Anche fornire la documentazione degli exchanges è inutile (servirebbe se uno facesse trading): tante volte si spostano bitcoin tra i vari exchanges semplicemente perche' dal tal exchange i prelievi sono lenti quel giorno , e altri mille motivi. Verrebbe un calcolo alquanto falsato (e sempre tutto sulla fiducia comunque per i motivi di cui sopra).
[EDIT] forse l'unica cosa da fare in caso di accertamento sarebbe mostrare tutti i saldi di tutti i conti bancari e degli account sugli exchanges, piu' tutte le criptovalute possedute a inizio e a fine anno, e per differenza calcolare il reddito, stimando le spese sostenute per vivere. Anche qui molto sulla fiducia comunque e non so quanto utile.
compila il quadro RW del modello UNICO2015 come detto dal tuo commercialista, dopodichè aspetta l'interpello all'agenzia delle entrate fatto da alcuni senza far nomi
, da quello che comunque uscirà sarà se cambi in euro e vendi beni e servizi tramite p.iva paghi le tasse sulla quantità di euro, il btc in sè non è tassabile, è già così in molti stati dell'UE, nel tuo caso compri e vendi solo btc, ergo se l'interpello passa non devi versare nulla allo stato