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Topic: Fisco / Tasse / Legge sul Bitcoin - page 239. (Read 251720 times)

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Bitgoblin
October 21, 2013, 11:03:27 AM
#97
Un exchanger fa molti scambi con molte persone. Tu fai riferimento ad 1 scambio e per te hanno la stessa valenza, anzi il tuo scambio va al di sopra di molti scambi. A logica mi viene da pensare che sia più attendibile un prezzo mediato su molte persone decorrelate che uno scambio basato su una persona.

Qui non sto parlando di certezze,ma il prezzo più probabile che molte persone darebbero a quella moneta (che dir si voglia).

Per il resto non ti seguo ...  Embarrassed

E' semplice, deve essere un sistema autorizzato istituzionalmente per poter avere valore, altrimenti vale nulla, dunque come detto già da altri, è soggettivo il valore

Con gli attuali schemi occorrerebbe una banca centrale dei BitCoin e relativa quotazione ufficiale in borsa per poter essere legalmente valida la quotazione e dunque la relativa tassazione
Così a naso, mi pare che tu stia parlando a caso di cose che non conosci.
"Supponi" "ciò che ti sembra logico".
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The World’s First Blockchain Core
October 21, 2013, 09:46:13 AM
#96
Un exchanger fa molti scambi con molte persone. Tu fai riferimento ad 1 scambio e per te hanno la stessa valenza, anzi il tuo scambio va al di sopra di molti scambi. A logica mi viene da pensare che sia più attendibile un prezzo mediato su molte persone decorrelate che uno scambio basato su una persona.

Qui non sto parlando di certezze,ma il prezzo più probabile che molte persone darebbero a quella moneta (che dir si voglia).

Per il resto non ti seguo ...  Embarrassed

E' semplice, deve essere un sistema autorizzato istituzionalmente per poter avere valore, altrimenti vale nulla, dunque come detto già da altri, è soggettivo il valore

Con gli attuali schemi occorrerebbe una banca centrale dei BitCoin e relativa quotazione ufficiale in borsa per poter essere legalmente valida la quotazione e dunque la relativa tassazione
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October 21, 2013, 08:29:35 AM
#95
Non credo che possa funzionare così. Se tu scambi 1 bitcoin con 2 pere non è che stabilisci un valore. Il valore lo da il mercato, in questo caso gli exchanger.

Visto che per capitalizzare euros e dollars usi gli exchanger, pagherai le eventuali tasse sugli euros/dollars che otterrai al cambio attuale.

Per ora comunque rimango della stessa opinione si Stamby, finchè non ci sarà una legislazione a riguardo, per ora è possibile fare "quello che si vuole".

Ti sbagli, dato che appunto non è una moneta riconosciuta e che tantomeno gli excanger non sono istituzioni riconosciute, sono da considerarsi al pari di qualunque altro individuo o azienda che semplicemente acquista o vende bitcoin, in quanto tali non possono essere presi come punto di riferimento attendibile per stabilirne il valore alla data X

Ne consegue che non essendo possibile stabilire in alcun modo certificato e riconosciuto il valore dei bitcoin nel tempo, tale valore è soggettivo e dettato dal libero arbitrio

Un exchanger fa molti scambi con molte persone. Tu fai riferimento ad 1 scambio e per te hanno la stessa valenza, anzi il tuo scambio va al di sopra di molti scambi. A logica mi viene da pensare che sia più attendibile un prezzo mediato su molte persone decorrelate che uno scambio basato su una persona.

Qui non sto parlando di certezze,ma il prezzo più probabile che molte persone darebbero a quella moneta (che dir si voglia).

Per il resto non ti seguo ...  Embarrassed
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October 21, 2013, 08:12:29 AM
#94
aahahahah
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Bitgoblin
October 21, 2013, 07:33:57 AM
#93
si, secondo me; il ragionamento è semplice, ciò che non è vietato è consentito, tralasciando il fatto che chi stabilisce cosa è vietato non è un dio o un superuomo e quindi la sua opinione non vale più di quella di chiunque altro.
va bene, prova a dare questa spiegazione alla guardia di finanza quando ti verrà a controllare, e facci sapere come va, sarà un successone.
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October 21, 2013, 07:16:27 AM
#92
Non credo che possa funzionare così. Se tu scambi 1 bitcoin con 2 pere non è che stabilisci un valore. Il valore lo da il mercato, in questo caso gli exchanger.

Visto che per capitalizzare euros e dollars usi gli exchanger, pagherai le eventuali tasse sugli euros/dollars che otterrai al cambio attuale.

Per ora comunque rimango della stessa opinione si Stamby, finchè non ci sarà una legislazione a riguardo, per ora è possibile fare "quello che si vuole".

Ti sbagli, dato che appunto non è una moneta riconosciuta e che tantomeno gli excanger non sono istituzioni riconosciute, sono da considerarsi al pari di qualunque altro individuo o azienda che semplicemente acquista o vende bitcoin, in quanto tali non possono essere presi come punto di riferimento attendibile per stabilirne il valore alla data X

Ne consegue che non essendo possibile stabilire in alcun modo certificato e riconosciuto il valore dei bitcoin nel tempo, tale valore è soggettivo e dettato dal libero arbitrio
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October 21, 2013, 06:53:08 AM
#91
si, secondo me; il ragionamento è semplice, ciò che non è vietato è consentito, tralasciando il fatto che chi stabilisce cosa è vietato non è un dio o un superuomo e quindi la sua opinione non vale più di quella di chiunque altro.
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October 21, 2013, 04:17:51 AM
#90
finchè bitcoin (o altre criptomonete) non saranno riconosciuti come monete effettive (quali sono ), per me il commercio di beni e bitcoin è un baratto.
"per te"?

Eh, in Italia funziona così, non lo sapevi? Cheesy
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October 20, 2013, 05:30:50 PM
#89
finchè bitcoin (o altre criptomonete) non saranno riconosciuti come monete effettive (quali sono ), per me il commercio di beni e bitcoin è un baratto.
"per te"?
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October 20, 2013, 07:24:30 AM
#88
finchè bitcoin (o altre criptomonete) non saranno riconosciuti come monete effettive (quali sono ), per me il commercio di beni e bitcoin è un baratto.
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October 19, 2013, 06:47:34 AM
#87
scambio 1 mela per 2 pere => baratto

(ora ipotizziamo che la mela in realtà è 1 bitcoin)

scambio 1 bitcoin per 2 pere

restando sempre e comunque nel circuito bitcoin e non entrando mai a contatto con gli euro (che a breve non li vorrà più nessuno)

premesso che: se ipoteticamente lo stato vuole che io dia un valore al bitcoin in modo da fatturarlo in corrispettivo euro e pagarci l'iva ed è vero che il bitcoin è una moneta decentralizzata il cui valore è del tutto relativo e può variare a seconda della persona che lo tratta

deduzione: allora per me oggi 1 bitcoin vale 0,00000001€ e pago l'iva del 22% su questo infimo importo

Non ha alcun senso ma allo stesso tempo sembra non esserci un altro modo di intenderla, almeno finchè non si inventeranno qualcosa


Questa "storia" la conoscete vero:

http://www.rapidtrends.com/robert-kahre-vs-the-irs-and-doj/

?
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October 19, 2013, 02:43:32 AM
#86
scambio 1 mela per 2 pere => baratto

(ora ipotizziamo che la mela in realtà è 1 bitcoin)

scambio 1 bitcoin per 2 pere

restando sempre e comunque nel circuito bitcoin e non entrando mai a contatto con gli euro (che a breve non li vorrà più nessuno)

premesso che: se ipoteticamente lo stato vuole che io dia un valore al bitcoin in modo da fatturarlo in corrispettivo euro e pagarci l'iva ed è vero che il bitcoin è una moneta decentralizzata il cui valore è del tutto relativo e può variare a seconda della persona che lo tratta

deduzione: allora per me oggi 1 bitcoin vale 0,00000001€ e pago l'iva del 22% su questo infimo importo

Non ha alcun senso ma allo stesso tempo sembra non esserci un altro modo di intenderla, almeno finchè non si inventeranno qualcosa


Non credo che possa funzionare così. Se tu scambi 1 bitcoin con 2 pere non è che stabilisci un valore. Il valore lo da il mercato, in questo caso gli exchanger.

Visto che per capitalizzare euros e dollars usi gli exchanger, pagherai le eventuali tasse sugli euros/dollars che otterrai al cambio attuale.

Per ora comunque rimango della stessa opinione si Stamby, finchè non ci sarà una legislazione a riguardo, per ora è possibile fare "quello che si vuole".

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October 18, 2013, 10:41:21 AM
#85
scambio 1 mela per 2 pere => baratto

(ora ipotizziamo che la mela in realtà è 1 bitcoin)

scambio 1 bitcoin per 2 pere

restando sempre e comunque nel circuito bitcoin e non entrando mai a contatto con gli euro (che a breve non li vorrà più nessuno)

premesso che: se ipoteticamente lo stato vuole che io dia un valore al bitcoin in modo da fatturarlo in corrispettivo euro e pagarci l'iva ed è vero che il bitcoin è una moneta decentralizzata il cui valore è del tutto relativo e può variare a seconda della persona che lo tratta

deduzione: allora per me oggi 1 bitcoin vale 0,00000001€ e pago l'iva del 22% su questo infimo importo

Non ha alcun senso ma allo stesso tempo sembra non esserci un altro modo di intenderla, almeno finchè non si inventeranno qualcosa
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October 17, 2013, 09:56:11 PM
#84
L'Italia è nella lista di paesi di cui non si sa lo stato legale.
Dato che non è illegale, è legale.

Tutto questo è da considerarsi un mio parere personale da non addetto ai lavori.

Ciao!
newbie
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October 17, 2013, 10:01:04 AM
#83
Ciao a tutti! C'è qualche novità sullo stato legale del Bitcoin in Italia?

In questo thread
https://bitcointalk.org/index.php?topic=264330.0;all
L'Italia è nella lista di paesi di cui non si sa lo stato legale.
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Bitgoblin
September 17, 2013, 06:58:26 AM
#82
Il problema è che con un broker tradizionale e monete fiat tutto il processo è tracciabile e verificabile. Coi btc è un po' impossibile, anche perchè quei 100 $ di plusvalenza potresti farli rientrare per altre vie (contati, postepay, paypal e bonifico via paypal, bonifico da privato ecc ecc). Un bel casino dichiararla al fisco.
È un casino dichiararla, o è un casino per loro verificare ciò che tu hai dichiarato corrisponda al vero?

Ovvero non ci sono proprio gli strumenti burocratici per dichiararla, o son loro a non avere gli strumenti tecnici per controllare, e dunque se lo dichiari comunque rischi che ti facciano casini nonostante tu stessi tentando di agire pulito?
legendary
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September 09, 2013, 01:33:53 PM
#81
In quel caso dovrebbe funzionare come per il forex su broker estero: ovvero paghi le tasse solo quando fai rientrare una plusvalenza (in regime libero. Poi c'è il regime amministrato con sostituto di imposta dove è il broker che provvede a fornire la documentazione e pagare le tasse su ogni operazione, ma gli exchanges di bitcoin ovviamente non offrono questa possibilità). Quindi nel tuo esempio solo quando fai rientrare i 100 $ aggiuntivi.

Il problema è che con un broker tradizionale e monete fiat tutto il processo è tracciabile e verificabile. Coi btc è un po' impossibile, anche perchè quei 100 $ di plusvalenza potresti farli rientrare per altre vie (contati, postepay, paypal e bonifico via paypal, bonifico da privato ecc ecc). Un bel casino dichiararla al fisco.
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September 09, 2013, 10:56:51 AM
#80
ipotesi:

faccio un bonifico di 1000 euro a un exchanger e compro diciamo 10 bitcoin al prezzo di 100$ l'uno.

Ora aspetto qualche giorno, il prezzo sull'exchanger sale a 110$ e rivendo bitcoin così da rifare 1000$ (circa 9,1 bitcoin). A questo punto ritiro i 1000$ che tornano nel mio conto bancario mentre lascio il bitcoin di avanzo nel wallet dell'exchanger o sul wallet personale.

Poichè non ho avuto nessun incremento di moneta fiat, sono esente da tasse? A mio parere sì, ma vorrei qualche opinione  Grin
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Crypto entrepreneur and consultant
September 09, 2013, 10:28:24 AM
#79
Il problema rimane collegare le entrate/uscite ai bitcoin per poter dichiarare: tramite bonifico si puo' ancora fare (ammesso che il fisco si accontenti: bonifici verso gli exchanges sono verificabili, ma verso privati..), tramite altri metodi quali postepay/contanti è praticamente impossibile.

Aprire una partita iva ed emettere fattura è ovviamente del tutto fuori luogo, dato che la stragrande maggioranza delle transazioni con btc sono anonime (a chi la faccio la fattura ^^' ?).
legendary
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September 04, 2013, 01:13:18 PM
#78
Finalmente un articolo con qualche indicazione per gli italiani:
http://www.piccolorisparmio.eu/index.php/bitcoin-aspetti-fiscali.html

(già segnalato in News, ma mi sembra utile inserirlo pure qui)
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