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Topic: [IMPORTANTE] Gli exchange e la RISERVA FRAZIONARIA - page 13. (Read 184964 times)

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(...)
(scusa picchio non avevo fatto bene copia/incolla e mi ha tagliato a NON)

Meno male ... quando mi sono visto il post cancellato pensavo di essere stato etichettato come scammer o ...

ma figurati... anzi la tua critica e' molto utile.... mi sto scervellando per cercare di trovare una spiegazione
piu' semplice, immediata o efficace !  ma non mi viene in mente Sad
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(...)
(scusa picchio non avevo fatto bene copia/incolla e mi ha tagliato a NON)

Meno male ... quando mi sono visto il post cancellato pensavo di essere stato etichettato come scammer o ...
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...
2) logicamente inattaccabile (segnalatemi quindi ogni possibile falla od obiezione vi viene in mente)

Io rimango convinto di quanto ho espresso
https://bitcointalksearch.org/topic/m.10169203
condivido la visione del problema da te evidenziato ma non vedo il nesso con la riserva frazionaria.
Condivido la tesi, l'ipotesi ma il passaggio usa un termine fuorviante "riserva frazionaria" che in fiat ha un significato differente (e molto piu' grave) da quello che dici tu. La banca di fatto "conia" moneta spendibile mentre un exchanger non puo' ovviamente "minare" btc.
Nello specifico trovo anche molto piu' pericoloso il fatto (spero funzioni il link ad altro 3d)
(...)
E' esatto, non serve neanche muoversi su altri Exchange, basta aggiungere disponibilità direttamente nel proprio database e manipolare il mercato con delle compra/vendite senza investire neanche un centesimo di BTC reali.
FaSan
Inoltre vorrei capire se ETF si presta a meccanismi simili ...
Non ho altri contributi significativi alla discussione. Buon lavoro.

EDIT: dimenticavo, l'exchange ormai dichiara bancarotta con una semplicità disarmante accusando problemi hacker che pero' potrebbero nascondere truffe aventi origine il fenomeno da te descritto.
In valuta FIAT potrebbero fare la stessa cosa ma i trasferimenti di ingenti capitali fiat è ostacolato dalle norme bancarie.


Etimologicamente, "riserva frazionaria" dal latino reservare fractionem (ossina tenere in serbo una parte) vuol dire che uno tiene una riserva
che e' pari ad una frazione del totale.  Dal mio punto di vista e' lapalissiano, non riesco a immaginare ad un modo convincerti che stiamo
parlando della stessa cosa. Inoltre il vero punto e' che tutto questo puo' generare un moltiplicatore monetario,
altrimenti della  riserva frazionaria di per se non mi importerebbe nulla.

E il meccanismo col quale si puo' generare moltiplicatore l'ho descritto nell'articolo... magari non ti e' chiara la descrizione
di come fa a generare moltiplicatore ?

In ogni caso, anche se non credi che quello che ho scritto sia corretto, ti prego almeno di usare il criterio
di NON TENERE MAI I PROPRI BITCOIN DEPOSITATI SUL CONTO DEGLI EXCHANGE che ti salvaguarda
da sparizioni misteriose come il caso mtgox oppure quello recente dei 19.000 BTC spariti a bitstamp.

(scusa picchio non avevo fatto bene copia/incolla e mi ha tagliato a NON)
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...
2) logicamente inattaccabile (segnalatemi quindi ogni possibile falla od obiezione vi viene in mente)

Io rimango convinto di quanto ho espresso
https://bitcointalksearch.org/topic/m.10169203
condivido la visione del problema da te evidenziato ma non vedo il nesso con la riserva frazionaria.
Condivido la tesi, l'ipotesi ma il passaggio usa un termine fuorviante "riserva frazionaria" che in fiat ha un significato differente (e molto piu' grave) da quello che dici tu. La banca di fatto "conia" moneta spendibile mentre un exchanger non puo' ovviamente "minare" btc.
Nello specifico trovo anche molto piu' pericoloso il fatto (spero funzioni il link ad altro 3d)
(...)
E' esatto, non serve neanche muoversi su altri Exchange, basta aggiungere disponibilità direttamente nel proprio database e manipolare il mercato con delle compra/vendite senza investire neanche un centesimo di BTC reali.
FaSan
Inoltre vorrei capire se ETF si presta a meccanismi simili ...
Non ho altri contributi significativi alla discussione. Buon lavoro.

EDIT: dimenticavo, l'exchange ormai dichiara bancarotta con una semplicità disarmante accusando problemi hacker che pero' potrebbero nascondere truffe aventi origine il fenomeno da te descritto.
In valuta FIAT potrebbero fare la stessa cosa ma i trasferimenti di ingenti capitali fiat è ostacolato dalle norme bancarie.
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Grazie gbianchi, analisi molto condivisibile.


Beh non nego che i ringraziamenti mi fanno piacere... ma ho bisogno da tutti voi di un favore.

Devo "perfezionare" al massimo questo articolo, ossia lo voglio rendere

1) semplice, piu' o meno tutti debbono essere in grado di capirlo (non sapete che frustrazione mi sono autoinflitto
per non infilarmi nell'affascinante descrizione della serie infinita del moltiplicatore monetario, ho solo citato la formuletta
la formuletta senza riportarla che tanto non cambia nulla nella logica della descrizione)

2) logicamente inattaccabile (segnalatemi quindi ogni possibile falla od obiezione vi viene in mente)

3) non troppo noioso (e forse questo e' il problema piu' grosso)

quindi ho bisogno di ogni possibili critica e/o suggerimento per migliorarlo.

Il passo successivo  sara' tradurlo in inglese (ed avro' bisogno di un madrelingua USA,
voglio un lavoro praticamente perfetto)

MI sto sempre di pu' rendendo conto che il problema del moltplicatore SARA' la vera battaglia del bitcoin.
Cioe' ogni giorno si infilera' quelche ditta/societa'/organizzazione/benefattore/amico che cerchera' di fare
intermediazione su bitcoin, e diventare un potenziale sorgente di frazionamento e moltiplicatore.
Ma bitcoin NON NE HA BISOGNO, a parte l'unica vera forca caudina che sono gli ecxhange, ossia l'interfaccia con
il mondo.









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Grazie gbianchi, analisi molto condivisibile.

In realtà scavando bene nel forum sono abbastanza sicuro che il tema sia già saltato fuori negli anni, ma mai presentato così organicamente e con tanta cura, quindi grazie davvero.

Anche il mantra "non tenere mai i propri bitcoin sul conto degli exchange" è stato ripetuto fino all'esaurimento, ma sempre solo focalizzandosi sull'aspetto sicurezza. In realtà, pensandoci bene, le due cose sono legate.

Per fare un esempio, sapiamo che Bitstamp ha "perso" (per i complottisti magari il verbo potrebbe essere sostituito con un altro) quasi 19000 XBT. È un fatto abbastanza certo, verificabile su blockchain. Bitstamp ha promesso di coprire la perdita al 100% con denaro proprio. Ma se quel denaro (in bitcoin) in realtà non ce l'avesse? Basterebbe infatti che facesse pochissima riserva frazionaria (ovvero una riserva quasi integrale) per coprire tutti i fondi dei clienti con bitcoin virtuali.

L'unica maniera possibile per verificarlo sarebbe di ritirare in massa tutti i propri depositi da Bitstamp: a quel punto, se i fondi non ci fossero, come prima cosa Bitstamp inizierebbe ad allungare i tempi per il ritiro; poi questi tempi si allungherebbero tanto da giungere ad una rivolta dei clienti, ed infine l'exchange sarebbe costretto a chiudere.



Vi ricorda qualcosa di già accaduto, nel mondo Bitcoin?

Se questo deve diventare il bitcoin, meglio che muoia, molto meglio.
Come giustamente ha citato gbianchi, la soluzione teorica c'è già, solo che non è ancora pronta. Diffondere il messaggio di questa discussione tra gli sviluppatori però potrebbe rendere loro maggiormente consapevoli su quanto sia urgente attivare strumenti decentralizzati per la compravendita di criptovaluta.

Ciao!
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A contrastare il fenomeno ci guadagnamo: se teniamo i bitcoin negli exchanger solo il tempo minimo necessario per effettuare le operazioni e quindi costringiamo gli exchanger a ridurre l'utilizzo della riserva frazionaria i bitcoin in circolo diventano meno e aumentano di valore  Wink (o almeno perdono meno valore se il trend generale è ribassista  Undecided )



esattamente. Per questo spero di dare consapevolezza alla gente, in modo che se capiscono
che ad agire in un certo modo hanno solo da guadagnarci, allora si innesca un meccanismo a catena
che si auto-alimenta col passa-parola.

questo deve diventare una sorta di mantra:

NON TENERE MAI I PROPRI BITCOIN SUL CONTO DEGLI EXCHANGE
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un articolo in inglese, sull'argomento, con annesso video


Fractional Reserve Banking With Bitcoins
by michaelsuede • March 9, 2012
https://www.libertariannews.org/2012/03/09/fractional-reserve-banking-with-bitcoins/

Grazie per la segnalazione, ma quell'artricolo e' secondo me troppo teorico. dice  un po' di cose giuste,
ma non centra il punto: gli exchange stanno probabilmente gia' facendo riserva frazionaria.

ed e' proprio questo il punto sul quale insisto, nessuno mi ha mai dato consapevolezza.

Sto pian piano mettendo a punto il mio articolo per rendorlo piu' chiaro e comprensibile,
poi lo voglio tradurre in inglese e cercare di diffonderlo il piu' possibile.

Anzi se avete consigli per renderlo piu' chiaro e/o comprensibile, ben vengano.
e se siete bravi con l'inglese, fatevi avanti. deve essere estremamente curato
quando lo presenteremo alla comunita' internazionale.
sr. member
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in poche parole, se io ho un exchanger posso vendere btc che non ho e fare soldi a palate
w la deregulation! w la decentralizzazione!
hero member
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A contrastare il fenomeno ci guadagnamo: se teniamo i bitcoin negli exchanger solo il tempo minimo necessario per effettuare le operazioni e quindi costringiamo gli exchanger a ridurre l'utilizzo della riserva frazionaria i bitcoin in circolo diventano meno e aumentano di valore  Wink (o almeno perdono meno valore se il trend generale è ribassista  Undecided )

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un articolo in inglese, sull'argomento, con annesso video


Fractional Reserve Banking With Bitcoins
by michaelsuede • March 9, 2012
https://www.libertariannews.org/2012/03/09/fractional-reserve-banking-with-bitcoins/
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Complimenti gbianchi davvero bell'articolo, esposto davvero in modo semplice.
In effetti non conviene tenere i btc sugli exchange del resto l'eventuale scusa dell'attacco hacker è sempre plausibile per far sparire un pò di btc

grazie. Se pensi che le conclusioni siano corrette, la cosa migliore che pui fare
e' diffondere questa consapevolezza. Darai una grossa mano alla trasparenze del mondo bitcoin.
e in particolare:

NON TENERE MAI I PROPRI BITCOIN DEPOSITATI SUL CONTO DEGLI EXCHANGE




io ho messo questo thread in firma Wink

Grazie ! me lo sono messo pure io !
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Complimenti gbianchi davvero bell'articolo, esposto davvero in modo semplice.
In effetti non conviene tenere i btc sugli exchange del resto l'eventuale scusa dell'attacco hacker è sempre plausibile per far sparire un pò di btc

grazie. Se pensi che le conclusioni siano corrette, la cosa migliore che pui fare
e' diffondere questa consapevolezza. Darai una grossa mano alla trasparenze del mondo bitcoin.
e in particolare:

NON TENERE MAI I PROPRI BITCOIN DEPOSITATI SUL CONTO DEGLI EXCHANGE




io ho messo questo thread in firma Wink
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Complimenti gbianchi davvero bell'articolo, esposto davvero in modo semplice.
In effetti non conviene tenere i btc sugli exchange del resto l'eventuale scusa dell'attacco hacker è sempre plausibile per far sparire un pò di btc

grazie. Se pensi che le conclusioni siano corrette, la cosa migliore che pui fare
e' diffondere questa consapevolezza. Darai una grossa mano alla trasparenze del mondo bitcoin.
e in particolare:

NON TENERE MAI I PROPRI BITCOIN DEPOSITATI SUL CONTO DEGLI EXCHANGE


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Complimenti gbianchi davvero bell'articolo, esposto davvero in modo semplice.
In effetti non conviene tenere i btc sugli exchange del resto l'eventuale scusa dell'attacco hacker è sempre plausibile per far sparire un pò di btc
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BIM BUM...... SCAM!!!
non si potrebbe creare un exchanger open source?

piu' che open source e' importante che non sia centralizzato, ossia che funzioni come bitcoin in modo p2p
e quindi non faccia gli interessi di nessuno in particolare. Ci stanno lavorando ad esempio

https://bitsquare.io/

https://bitcointalksearch.org/topic/p2p-exchange-tecnologie-di-prossima-generazione-330729


pero' ci vorra' ancora del tempo, nel frattempo siamo costretti a convivere con gli exchange "tradizionali"

raccomando a tutti di usare la regola d'oro di

NON TENERE MAI I PROPRI BITCOIN SUL CONTO DEGLI EXCHANGE

per costringerli ad usare riserve frazionarie molto alte e ridurre
il loro il potere di generare moltiplicatore monetario.


anche per quest'anno c'è da soffrire, spero che il problema sia già all'attenzione dei CEO dei maggiori scambi mondiali, altrimenti altro che btc, qui si parla di arraffa arraffa finchè puoi, poi invece della classica molotov dentro al proprio negozio(per riscuotere l'assicurazione) o il classicissimo "corto circuito con la benzina" , nel btc esiste l'attacco hacker, chi vuole capire è già a metà dell'opera  Wink
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quindi gli exchange che offrono interessi sui depositi giocano su questo fatto.
Allora mi sa tanto che BTER lo userò il meno possibile.

Grazie gbianchi, molto interessante la tua analisi



Ed e' anche importante che diffondiamo questa consapevolezza... frequento il mondo
bitcoin da ormai 2 anni, ma nessuno mi ha mai messo in guardia da questo potenziale problema,
che puo' diventare veramente distruttivo per il sistema...

Siamo tutti convinti che esistano questi 13.700.000 di bitcoin in circolazione questo momento,
invece  probabilmente ce ne sono molti di piu'.

gli exchange possono "creare bitcoin" (termine non correttissimo ma che indica bene il problema)
ad un costo estremamente inferiore a quello dei minatori, letteralmente uccidendoli alle spalle.
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quindi gli exchange che offrono interessi sui depositi giocano su questo fatto.
Allora mi sa tanto che BTER lo userò il meno possibile.

Grazie gbianchi, molto interessante la tua analisi
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non si potrebbe creare un exchanger open source?

piu' che open source e' importante che non sia centralizzato, ossia che funzioni come bitcoin in modo p2p
e quindi non faccia gli interessi di nessuno in particolare. Ci stanno lavorando ad esempio

https://bitsquare.io/

https://bitcointalksearch.org/topic/p2p-exchange-tecnologie-di-prossima-generazione-330729


pero' ci vorra' ancora del tempo, nel frattempo siamo costretti a convivere con gli exchange "tradizionali"

raccomando a tutti di usare la regola d'oro di

NON TENERE MAI I PROPRI BITCOIN SUL CONTO DEGLI EXCHANGE

per costringerli ad usare riserve frazionarie molto alte e ridurre
il loro il potere di generare moltiplicatore monetario.
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non si potrebbe creare un exchanger open source?
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