Qui in realtà non si sta liquidando la società, ma il primo azionista o i primi sta/stanno, dopo aver quotato la società, riprendendo possesso della stessa (delisting).
La differenza è che la società non è fallita e quindi liquidata (in tal caso si divide il patrimonio sociale) ma viene "delistata".
E quando questo avviene si ricomprano le quote dai piccoli azionisti ad un valore medio delle quotazioni.
Chiaramente questo valore non viene determinato da chi acquista, perché in conflitto di interessi e perché i piccoli azionisti non avrebbero altrimenti alcuna possibilità che accettare il prezzo offerto, anche se per assurdo prossimo a zero.
Questa è in realtà una virtual company, non ci sono regole di delisting, ma il meccanismo dovrebbe essere simile.
Questa è la mia opinione, ma possiamo trovare una soluzione condivisa che vada bene a tutti o quasi.
Ciao, sono un piccolo azionista (ho una ventina di azioni).
Una soluzione potrebbe essere quella di fare come fanno le società vere quando si liquida. Si prende il patrimonio sociale (al netto delle passività) e lo si divide tra i soci in proporzione alle rispettive quote/azioni. Poi da lì in poi chi vuole partecipare alla nuova Ltd decide se sottoscrivere o meno il capitale della società neo costituita (eventualmente usando in tutto o in parte quanto incassato dalla virtual company).
eh non lo so, dipende tutto dal capo come vuole fare, dico solo che bisogna trovare un soluzione che vada bene a tutti
a mio avviso la fattispecie è diversa nel senso che ci sono due società diverse: (i) la società virtuale che ha operato fino ad oggi; (ii) la società costituenda che opererà domani previa incorporazione in UK.
forse quello che dici è vero (ossia che c'è un delisting dalla piattaforma di TheRock) ma a me pare piuttosto che ci sia un abbandono di un veicolo societario (la società virtuale) a favore della costituzione di un veicolo nuovo (la società UK).
Si potrebbe ipotizzare tra le due un trasferimento d'azienda, nel senso che la prima trasferisce tutti i suoi assets alla seconda (marchio, sito, know-how, patrimonio, rapporti attivi e passivi) e poi liquida tra i soci il residuo del patrimonio (la liquidazione non è solamente frutto del fallimento della società ma è ciò che accade quando la società non opera più, come in questo caso). La nuova società inizia poi ad operare con gli assets della vecchia con i soci che l'hanno costituita.
la tua idea del delisting mi pare interessante per un profilo: il prezzo di riacquisto della azioni. nel senso che il criterio del prezzo medio toglie discrezionalità nella determinazione del prezzo da parte di potrebbe essere in conflitto di interessi nel determinarlo.
Mi piacerebbe però capire a quanto ammonta il patrimonio netto della società alla data attuale perché se il patrimonio fosse superiore al valore delle azioni stimato col valore di delisting mi piacerebbe prendere la mia parte visto che secondo me si tratta di una vera e propria liquidazione. Diversamente se il patrimonio fosse inferiore al valore di delisting potrebbe essere un problema perché la società potrebbe non avere le risorse necessarie per far fronte al riacquisto delle azioni (in questo caso la società potrebbe preferire la via della liquidazione).
Occorrerebbe ragionare con dei dati sotto mano e cercare di fare le cose in buona fede (non sto dicendo che non lo si stia facendo) al fine di tutelare chi ha creduto ed investito nel progetto.
Scusate il flusso di coscienza ma sto lavorando e ho cercato di mettere dentro tutte le mie riflessioni nel più breve tempo possibile!