No. Finchè c'è la banca centrale che fornisce liquidità questo non è un problema. La banca commerciale può sempre andare dalla BC e dargli un titolo da scontare . In Grecia le banche sono state aperte e non ci sono state code agli sportelli fino a che la BCE ha dato liquidità
Certo, è esattamente questo il problema.
Perché la BCE ha smesso di dare liquidità, all'improvviso e senza preavviso? Per spaventare i greci prima del referendum, e convincerli a votare sì.
I greci se ne sono sbattuti altamente (del resto la loro bandiera significa "Libertà o morte", e a quanto pare non è solo un pomposo motto ma ci credono veramente).
Ora, se la BCE formalmente aveva chiuso il borsellino per timore che vincesse il no e venisse fuori il patatrac, teoricamente ora che ha vinto il no dovrebbe lasciare fallire le banche; in alternativa non avrebbe senso che prima avesse bloccato i flussi: diventerebbe palese il disegno politico.
Hmm è una roba abbastanza complicata. Fosse stato qualsiasi altro paese la BC non si sarebbe mai sognata di fare una roba del genere, punto.
Nel bizzarro world europeo dove tutto funziona (o meglio non funziona) secondo regole che, a essere diplomatici, sono insensate la BCE aveva la "copertura legale" per bloccare l'ELA. È stato Tsipras a lanciare il referendum in estremis, ben sapendo che a meno di una decisione politica l'ELA sarebbe stato cappato. Mancata la decisione politica per estendere l'ELA mi sembra evidente che l'obiettivo era quello di spaventare i greci, ma pare il piano si sia ritorto contro. Se l'ELA viene bloccato ci sono problemi di liquidità, per parlare di banche fallite/solvibilità delle stesse bisognerebbe andare a spulciare i bilanci e dato che NESSUNO sa realmente dirti se una banca è solvibile o no, direi che siamo ne L@L. Basta vedere gli stress test fatti da europa e america che davano risultati ben differenti. Diciamo che la solvibilità di una banca è un po' un'opinione, lol.
Il disegno politico mi pare palese comunque... il tempismo non lascia spazio a dubbi!
Cosa ci dice questo episodio a proposito del dogma "Banca Centrale Indipendente"?
La definizione di "banca centrale indipendente" è roba da neolingua. La definizione giusta sarebbe "banca centrale parecchio indipendente dal potere politico e molto dipendente dal potere finanzario". Per la BCE non saprei nemmeno che termine usare, direi "banca centrale che fa quel cazzo che vuole posto che vada bene ai tedeschi".
Non me la prendo con gli Argentini intesi come popolazione, che hanno come colpa fondamentale (per certi versi anche grave, ma su questo non possiamo certo essere noi a dar lezioni) quella di aver eletto al potere una delle classi politiche più inette, ladre, corrotte e criminali del sub-continente, che per di più si caratterizza dai tratti autoritari, intimidatori e repressivi verso ogni forma di opposizione, tipici del peronismo di peggior stampo.
Quando le condizioni del debito argentino sono diventate ingestibili (non certo per colpa di chi quei soldi li ha prestati, ma semmai per l'incapacità dei vari governi di utilizzarli per la crescita e il benessere della nazione), era ragionevole che si intavolassero delle negoziazioni con i creditori per ottenere una ristrutturazione, e gli obbligazionisti si sono infatti resi disponibili a rendere il debito sostenibile tramite un allungamento delle scadenze (entro certi limiti accettabili, non certo di 30 anni o più) e una significativa riduzione dei tassi d'interesse. La linea dell'Argentina fin dall'epoca del defunto Nestor Kirchner è stata invece quella di voler imporre unilateralmente un taglio di ben il 70% sul nominale, mantenendo un atteggiamento arrogante, intimidatorio e ricattatorio del genere "o accettate questo scambio, o non rivedrete più un centesimo".
Scaricare tutte le responsabilità sulle banche (che io non difendo di certo, essendo state complici dell'Argentina nella truffa), piuttosto che sui fondi "avvoltoi" è una facile scappatoia tipica della retorica populista, a cui purtroppo si sono prestati anche i media nostrani, dimostrando una fondamentale ignoranza su come siano andate effettivamente le cose prima e dopo il default. Una delle tipiche falsità che ancora circolano dopo quasi 14 anni è che il rischio di quei titoli fosse evidente per i presunti interessi stratosferici che offrivano. Peccato che il tasso medio dei Tango Bond acquistati da risparmiatori italiani verso la fine degli anni '90 (un epoca ben diversa da oggi, con tassi e livelli di inflazione elevati se li paragoniamo all'attuale deflazione) fosse intorno all'8,5%, quando per esempio un BTP italiano decennale emesso nel '96 dava il 9,5%, e persino i titoli del Tesoro USA superavano all'epoca il 5%.
Ma sai dipende sempre dalle alternative che hai quando voti: se devi scegliere tra merda e diarrea difficile poi pensare che il voto possa essere così determinante...La classe dirigente argentina è quella che è: na porcheria assoluta.
Si ma vedi l'Argentina non è che fosse tutta questa terra di solidità, tra fallimenti e iperinflazioni non era certo l'investimento circa-risk-free "vediamo di battere l'inflazione e portare qualcosina in più a casa" che di solito si consiglia all'investitore medio. Poi in quel caso l'Argentina si era peggata al dollaro e di conseguenza la sua CA si era andata deteriorando anno dopo anno, era dunque evidente per chi mastica questa roba che prima o poi ci sarebbe stata una grossa svalutazione o peggio.
Ehhhh "A bad loan is the child of two parents: a bad borrower and a bad lender" (cit.). Vediamo di metterci in testa questa cosa, che sembra non essere compresa quasi da nessuno. Il moral hazard vale per entrambi. Il problema è che quando ci sono di mezzo degli stati non esiste un framework condiviso per gestire il default e cmq anche se ci fosse non si capisce chi dovrebbe essere l'enforcer nel caso qualcuno decida di non seguire tale framework. Diventa sempre difficile capire dunque chi si stia indebitamente avvantaggiando dalla ristrutturazione anche perchè spesso e volentieri i creditori hanno in mano i media.
Guarda per i rendimenti io ricordo (mi posso chiaramente sbagliare) di un 12,5 vs 5, dipende anche molto in che periodo sono stati sottoscritti, se li avevi presi nel 1993 un conto, nel 1999 un altro...
Non comprendo il nesso tra i fondi avvoltoio e i risparmiatori italiani. Mica sono stati loro a vendergli sta roba, no? E non è la prima volta che le banche italiane sbolognano la merda al povero italiano, vedi cirio/parmalat e amici belli.