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Topic: Miamicoin, Stacks e Bitcoin: l'ennesima shitcoin o grande rivoluzione? - page 8. (Read 2414 times)

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ORRORE: il nodo stx vuole avere, IN CHIARO la chiave privata nel file di configurazione!!!!!

Questo vuol dire che

1) dovete fidarvi (e molto) del software del nodo StX!! come ho detto, ha la chiave privata scritta in chiaro nel file di configurazione!!!!
   neanche il piu' pivello dei pivelli avrebbe mai fatto una cosa del genere.  Gli serve perche' deve genrare le transazioni
   bitcoin, ma si poteva progettare qualcosa di piu' furbo.


Mi pare motivo sufficiente per NON fare nulla.
Tra l'altro la lista degli IP degli altri nodi la hai, a quel punto qualche cattivone potrebbe davvero decidersi di provare a leggere un flie dal nome conosciuto con una chiave provata scritta sopra.
Mah, una cosa del genee mi pare talmente inverosimile...
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Articolo interessante su Stacks da parte di Messari, tra l'altro scritto da un autore che dal nome sembrerebbe un ns connazionale.

https://messari.io/article/it-s-time-to-stack-s-bitcoin-up

Un'altra news interessante: ha ricevuto 3.5 milioni di finanziamento il progetto Moonray, sempre basato su Stacks.

Moonray sarà un video gioco di tipo RPG basato su un metaverso, dove ogni giocatore potrà acquistare e scambiare  skin, armi e accessori vari sotto forma di NFT.

Si potranno anche acquistare aree della mappa o costruire edifici in modo simile ai vari Decentraland e Sandbox su Ethereum.

https://decrypt.co/88230/first-bitcoin-metaverse-game-stacks-moonray-raises-3-5m
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Poteva mancare un mercato NFT?  Grin

https://boom.money/

E Defi? Può mancare?

https://arkadiko.finance/

Arkadiko propone i prestiti che si ripagano da soli  Grin
Sostanzialmente uno dà a garanzia tot STX e può prendere a prestito fino al 25% del collaterale in una stablecoin (al dollaro) chiamata USDA.
I bitcoin generati dallo staking di STX vengono automaticamente usati per ripagare il prestito.

Questo da una prima lettura, ma la cosa merita un approfondimento  Grin

Stacks mi mette davvero in difficoltà perchè è un perfetto ibrido tra un altcoin e una sidechain bitcoin.
Ed è questa natura ibrida che rende il progetto interessante e mi fa sospendere per il momento un giudizio finale su tutta la faccenda.

defi interessante...
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Poteva mancare un mercato NFT?  Grin

https://boom.money/

E Defi? Può mancare?

https://arkadiko.finance/

Arkadiko propone i prestiti che si ripagano da soli  Grin
Sostanzialmente uno dà a garanzia tot STX e può prendere a prestito fino al 25% del collaterale in una stablecoin (al dollaro) chiamata USDA.
I bitcoin generati dallo staking di STX vengono automaticamente usati per ripagare il prestito.

Questo da una prima lettura, ma la cosa merita un approfondimento  Grin

Stacks mi mette davvero in difficoltà perchè è un perfetto ibrido tra un altcoin e una sidechain bitcoin.
Ed è questa natura ibrida che rende il progetto interessante e mi fa sospendere per il momento un giudizio finale su tutta la faccenda.
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attenzione: non confondere il mining con lo stacking.


Si hai ragione.
Ma perchè dici centralizzazione dei minatori e non delle pool?
Non si possono creare delle pool dove ogni minatore contribuisce con X satoshi? Maggiore è la transazione, maggiore è la probabilità di vincere il blocco.

Da quello che ho visto,  non ci sono software di mining pool
(qui una potenziale spiegazione)
https://www.reddit.com/r/stacks/comments/owrvjw/stx_mining_pool/

Ci sono invece (ma credo tu li conosca meglio di me) diversi interessanti modalita' di stack pool,
per mettere assieme il famigerati 100.000 BTX per poter fare stacking.

COmunque se riusciro' a mettere assieme tutti i pezzi, ossia un ambiente "abbastanza" sicuro,
riesco a far finire a forza di calci in culo la sincronizzazione del nodo, riesco a capire
tutti i retroscena del mining (visto che brucia BTC, non e' bello buttarli via!!!)
voglio fare una prova.

-----

Dal punto di vista della logica, e' vero che piu' satoshi bruci e piu' hai probabilita' di vincere, ma se ne metti troppi,
semplicemente vai in perdita.  Inoltre se punti alto, mandi in perdita anche tutti gli altri!

Quindi voglio ben capire come si e' creato l'attuale "equilibrio" degli 8 minatori, e tutti i possibili retroscena.










Dopo tanti sforzi, ho attivato un nodo di mining stacks

Vi faro' sapere come va.




Le prime impressioni:

La documentazione sul mining praticamente non esiste, a parte un esempio di file
di configurazione che si trova in giro, ma risale a parecchio tempo fa.

Nel frattempo le cose sono cambiate, e quindi volevo confrontarmi con qualcuno
per fare un po' di tuning.

Su discord c'e un server dedicato a stacks, e all'interno c'e' un canale apposta per i miner.
Purtroppo non hanno risposto a nessuna domanda che ho fatto, quindi per fare il tuning ho dovuto

1) guardare i sorgenti per capire come funzionano certe cose

2) provare e prendere sdentate, in quanto col mio setup ad ogni blocco vengono
"bruciati" 310.000 satoshi.

Ne deduco che l'ambiente e' altamente competitivo, e siccome anche gli altri miner avranno dovuto
fare la mia stessa "gavetta", col cazzo che mi comunicano un vantaggio competitivo.

Il tutto lo posso anche capire, ma non mi sembra che sia terreno fertile per creare una comunita' sana.






Resoconto dopo una settimana di approfondimento sulla rete stacks.

Aspetti positivi:
Il progetto e' sicuramente interessante. L'idea e' buona, e l'appesatnimento sulla rete bitcoin
in caso di successo non lo valuto pericoloso. Tutto il gorsso del traffico sta sulla rete stacks,
mantre sulla rete bitcoin vengono solo eseguite delle transazioni di "ancoraggio", (ossia punti di sync)
tra le due reti.

Il codice degli smart contract si scrive in clarity, un linguaggio che viene caricato ed eseguito direttamente,
quindi sulla blockchain si trovano gli smart contract in chiaro, non versioni compilate. Tutto cio' rende
l'ambiente molto piu' trasparente e non soggetto ai bug della EVM (che qui non esiste).

Con clarity NON si possono fare loop, quindi e' stato risolto un bel problema concettuale che c'e' in ethereum.

purtroppo (o per fortuna) questa scelta fa si che stacks NON SIA COMPATIBILE con tutti gli smart contract
del mondo ethereum e copie varie, quindi bisogna riscrivere tutto daccapo, a volte anche seguendo logiche diverse
proprio per la mancanza di alcune istruzioni.

Aspetti migliorabili
Il progetto e' estremamente acerbo. Ci sono ancora una marea di bug, mi e' capitato 2 volte di avere transazioni
appese per errori di nonce fatti dal wallet, e poi di dover aspettare 2 giorni perche' venissero tolte dalla mempool,
senza nessuna possibilita' di agire attivamente, anche se a nor del vero alla fine ho recuperato tutto.

Esiste una sola implementazione del software che gestisce la rete (stacks-node) che e' scritto in rust.
La documentazione e' molto farraginosa, quindi scriverne un altro e' impresa quasi impossibile, se non studiando
tutti i sorgenti di stacks-node (che e' enorme), capendo come funziona e riscrivendolo in altri linguaggi.

Stacks-node non mi sembra cosi' "agile", con la rete ancora agli albori mi usa 2 core al 100% costantemente, e
a volte anche qualcosina di piu' (la macchina ha 4 core)

La community e' piccolina, a volte rispondono (su Discord), ma piu' spesso ti devi arrangiare da solo.

Sicuramente il tutto necessita' di molta piu' documentazione, e di una maggiore apertura, e sopratutto
di molti piu' sviluppatori, possibilmente anche in altri linguaggi oltre a rust.

Aspetti negativi
Il mining e' ALTAMENTE competitivo, visto che letteralmente si bruciano Bitcoin e che ogni nuovo miner che
entra DIMINUISCE le possibilita' di tutti gli altri, ossia mediamente dovranno bruciare piu' bitcoin per ottenere lo stesso risultato.
 
Praticamente nessuno ti da' una dritta, e le configurazioni che ci sono in giro sono solo vagamente corrette.
In realta' per arrivare ad un assetto di mining abbastanza funzionale, ho dovuto lavorare intensivamente per  diversi giorni,
scoprire opzioni nascoste, fare errori, bruciare per errore frazioni di bitcoin.

Per avere un setup abbastanza stabile, servono almeno 2 o meglio 3 bitcoin, altrimenti si rischia di rimanere a corto
e di venir sbattuti fuori. E (anche questo scoperto a forza di tentativi) ogni volta che si smette di minare,
quando si ricomincia c'e' un periodo di noviziato di alcuni blocchi dove e' praticamente impossibile vincere.

Mi sono poi dovuto scrivere da solo una serie di tool per gestire il tutto, (start, stop, controlli, avvisi)
che altrimenti tutta la procedura e' assolutamente ingestibile.

Insomma, tra sviluppo e mining, per ora il il tutto mi sembra abbastanza centralizzato, e non so se
la forza "centripeta" del mining possa essere alla lunga il vero punto debole di tutta la quesitione.







Vi segnalo che al blocco 713000 di Bitcoin (stanotte),
verra' attivata sulla rete stacks una importante RIDUZIONE delle fee (SIP 12)

Suppongo che questa cosa potrebbe avere anche ripercussioni sul prezzo, non saprei.
Quelli di voi appassionati a spataccare con il trading  potrebbe trovare la cosa interessante.

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attenzione: non confondere il mining con lo stacking.


Si hai ragione.
Ma perchè dici centralizzazione dei minatori e non delle pool?
Non si possono creare delle pool dove ogni minatore contribuisce con X satoshi? Maggiore è la transazione, maggiore è la probabilità di vincere il blocco.
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Il limite, oltre che tecnico, è pecuniario: servono oltre 100.000 STX per fare self mining di Stacks. Le pool sono un percorso obbligato.

La possibilità, facilità e sicurezza di metter su un nodo e gestirlo restano comunque il più importante indice di dominance di Bitcoin sulle altcoin.

Tutte le altcoin fanno più o meno schifo quando si tratta di full-node, proprio perchè NON sono pensate e progettate per essere decentralizzate.

Stacks non sembra fare eccezione.

attenzione: non confondere il mining con lo stacking.

Gli stacker sono i DESTINATARI di cio' che i miner "bruciano" per minare.
I miner invece, sono quelli che spendono BTC per minare e i BTC che spendono vanno agli stacker.

Per fare STACKING servono almento 100.000  STX, altrimenti devi metterti assieme ad altri per raggiungere la quota minima necessaria.

Per fare mining, la quota in BTC che vuoi spendere la decidi tu, sei sottoposto a tutti i rischi che ho descritto,
ma non c'e' da protocollo un minimo indispensabile di BTC da bruciare;

l'unico limite che c'e' e' il "dust", ossia una quantita' di BTC che e' inferiore alle fee che devi pagare
per fare una transazione sulla rete Bitcoin.

Poi, in pratica, c'e' anche un altro limite che' e' quanto si stanno giocando gli altri miner.
In questo istante ad esempio, ci sono 8 miner, ed il piu' piccolo si sta giocando 225.000 statoshi a blocco.
Ad ogni blocco ha una probabilita' di 0.07 di vincere, ma in ogni caso lui spende 225.000 satoshi,
sia che sia "estratto" come minatore del blocco, sia che perda.







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Il limite, oltre che tecnico, è pecuniario: servono oltre 100.000 STX per fare self mining di Stacks. Le pool sono un percorso obbligato.

La possibilità, facilità e sicurezza di metter su un nodo e gestirlo restano comunque il più importante indice di dominance di Bitcoin sulle altcoin.

Tutte le altcoin fanno più o meno schifo quando si tratta di full-node, proprio perchè NON sono pensate e progettate per essere decentralizzate.

Stacks non sembra fare eccezione.
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per come la metti, direi che se le possono fare gli altri le mining rig STX  Grin Grin Grin

a parte  le difficolta' tecniche che sono superabili, ci sono parecchi rischi di sicurezza.

Lo deve/puo' fare solo uno che ha piena consapevolezza di questi rischi.
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per come la metti, direi che se le possono fare gli altri le mining rig STX  Grin Grin Grin
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Alcune note sulla  sicurezza del mining BTC->STX.

Se col nodo STX avete intenzione anche di minare, allora le cose si fanno ancora piu' difficili.

Spiego il perche'.

Come ho detto sullo stesso host per motivi di prestazioni, vanno sia il nodo bitcoin che il nodo STX,
Per minare questa cosa e' indispensabile, perche' la velocita' e' fondamentale.

Ma qui vengono i dolori:

Sia il nodo bitcoin che il nodo STX devono avere un indirizzo generato dalla
stessa chiave privata.

E sul nodo Bitcoin su quell'indirizzo devono stare i bitcoin che servono per minare col protocollo PoX,
menstre su STX nell'indirizzo equivalente troverete gli STX minati.
ORRORE: il nodo stx vuole avere, IN CHIARO la chiave privata nel file di configurazione!!!!!

Questo vuol dire che

1) dovete fidarvi (e molto) del software del nodo StX!! come ho detto, ha la chiave privata scritta in chiaro nel file di configurazione!!!!
   neanche il piu' pivello dei pivelli avrebbe mai fatto una cosa del genere.  Gli serve perche' deve genrare le transazioni
   bitcoin, ma si poteva progettare qualcosa di piu' furbo.

2) Qualsiasi precauzione prendiate, il punto 1 e' agghiacciante, quindi bisogna usare una policiy ove
   viene caricato sul nodo BTC il minimo indispensabile per minare, in modo tale che se succede qualcosa di brutto
   ( e l'ipotesi non e' affatto remota)  perdete il minimo possibile.

3) Tutto (per ora) e' progettato attorno ad indirizzo bitcoin tradizionale (non funziona con segwit) quindi anche le fee
    sono piu' alte di quel che servirebbe, ed inoltre tutte le transazioni sono fatte dallo stesso indirizzo,
    altre grave pecca dal punto di vista della sicurezza.


E queste sono solo le pecche principali. Cio' detto ovviamente la macchina va messa in sicurezza,
chiudendo assolutamente tutto fuorche' le porte indispensabili, ma non so fino a che punto possa bastare.

Insomma, anche da questo punto di vista il tutto lascia mooooolto a desiderare.
Se NON siete esperti di sicurezza NON provate neanche a minare STX.

Se Siete esperti di sicurezza e proprio volete provare, tenete conto che valuto una probabilita'
almeno del 50% di perdere tutto per i problemi sopra esposti, quindi pensate anche ad un modo di tenere
sul nodo il minimo indispensabile.

Ergo: frequenti versamenti di piccole somme BTC da spendere per minare
frequenti prelievi degli STX minati.

Ma piu' lo vedo piu' mi sembra un progetto dilettantesco. L'idea di base e' sempre buona,
ma l'implementazione.... brividi freddi.





 

legendary
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qualche info sull'installazione di un nodo STX:

Usare un server Linux a 64 bit recente (Ubuntu 20),  HW:
>= 1 TB HD ssd
>= 8  GB di ram  
>= 4 core.

serve un full-node bitcoin sincronizzato, sullo stesso host.

Dico sullo stesso host perche' il dialogo tra i due nodi (BTC e STX) e' molto fitto,
e se passa dalla rete ne soffre molto in  prestazioni, su localhost le cose vanno molto meglio.

una volta che avete il full node sincronizzato potete iniziare a fare
la sincronizzazione del nodo STX.

Il software del nodo STX e' ancora altamente immaturo, per dirne una
non c'e' un modo per fermare il nodo, bisogna fare CTRL/C e spesso
si ferma andando in core dump!

Tra la sincro del nodo BTC + la succesiva sincro del nodo STX
ci vogliono giorni e giorni, sperando che il software di STX non vada in dump,
corrompa l'archivo dati, e vi costringa a ricominciare tutto da capo.

Il tutto e' scritto in Rust, e la documentazione e' un po' incasinata, in
quanto parecchia documentazione fa riferimento ad una vecchia
versione del progetto, Stacks 1.0 che era una cosa abbastanza diversa.

Con il passaggio alla versione di protocollo stacks 2.0 e' partito il supporto
al PoX e agli smart contract.

Insomma ormai lo sto facendo per cocciutaggine, ma mi aspettavo uno stato
un po' piu' consistente del progetto,

C'e' ancora mooooooolto lavoro da fare se vogliono trasformarlo in un
qualcosa di solido e roccioso.

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Sono un po' dubbioso sul modello di mining.

Temo che portera' ad una notevole centralizzazione dei minatori.

Neppure mining pool, proprio minatori.


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-Anche il mining è abbastanza centralizzato, al momento esistono solo 8 active pool. Questa tabella indica quanto i miner hanno speso e quanto hanno guadagnato negli ultimi 3500 blocchi (quasi un mese). Il primo minatore  ha speso 51 BTC e ha incassato 1804.144 STX. Ai cambi attuali fa un guadagno di circa 1 milione di dollari in meno di un mese




plutosky dove hai preso questo dato?
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da qui si puo' vedere come vanno i mining delle citycoin:
https://minecitycoins.com/

Invece sto cercando di capire se e quanto puo' essere profittevole minare stacks.
https://docs.stacks.co/understand-stacks/mining

Praticamente si "spendono" o meglio si distribuiscono bitcoin per ottenere stacks.
Come al solito, bisogna capure se costa meno comprarseli piuttosto che minarli Smiley

Per la precisione per ora tutti i bitcoin spesi vengono redistribuiti, anche se immagino
che una piccola parte' andra' nelle fee per creare le transazioni di ancoraggio su bitcoin.

dopo 100.000 blocchi dall'inizio (ossia circa 2 anni) parte dei bitcoin usati iniziano ad essere
bruciati in un indirizzo di burn (1111111111111111111114oLvT2)

Dopo 400.000 blocchi (circa 8 anni) in pratica il PoX termina e si trasforma in un PoB
(prof of burn) puro, devo ancora capire perche' ne tempo si preferira' passare ad una PoB.

Inoltre oltre ai blocchi ancorati ai blocchi bitcoin (ossia in corrispondenza biunivoca)
ci sono anche dei microblocchi che esistono solo sulla blockchain stacks e non
in quelli bitcoin, per gli smart contract, un blocco ogni 10 minuti circa e' troppo lento.

Insomma... tutto abbastanza complesso.

Credo che l'unico modo di vedere come funziona sia crearsi un setup e fare
delle prove pratiche.

EDIT

Il whitepaer sul PoX   e' solo una generica descrizione.
https://community.stacks.org/pox

questo documento invece descrive molto piu' dettagliatamente l'implementazione del PoX:
https://github.com/stacksgov/sips/blob/main/sips/sip-007/sip-007-stacking-consensus.md






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Per quello che l'idea mi piace a prescindere, perche' puo' in qualche modo "costringre" i politici a seguirla e cavalcarla.

Vediamo cosa succede a NY, sara' interessante.


Esatto, l'idea alla base del progetto Citycoin è proprio quella: non c'è nessun accordo di collaborazione preventivo con l'amministrazioni comunali.
Semplicemente vengono messi STX da una parte a disposizione della città, che può accettarli o meno.
Ma chi rifiuterebbe soldi gratis? (soprattutto quale politico  Grin)

Un accordo preventivo sarebbe complesso: innanzitutto andrebbe spiegato il progetto a persone che possono non sapere nulla di criptovalute, poi andrebbe superata la burocrazia della pubblica amministrazione.

Invece in questo modo viene  sventolata "la carota" davanti ai loro occhi dopo...un modo molto più accattivante per convincerli.

L'altra cosa accattivante è che non viene data una shitcoin inutile che potrebbe incentivare l'amministrazione a "dumparla" all'istante in cambio di coriandoli, ma viene data una shitcoin che, se conservata, produce una rendita in bitcoin.  

In questo modo si fidelizza l'amministrazione all'hodl della criptovaluta e all'uso pratico di bitcoin. Uso che, come nel caso di Miami, può convertirsi in un airdrop di satoshi a favore di tutti i cittadini.
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Poi in seguito il sindaco, da bravo politico, ha pensato di cavalcare l'onda.

Per quello che l'idea mi piace a prescindere, perche' puo' in qualche modo "costringre" i politici a seguirla e cavalcarla.
Lungi da me difendere i politici (razza che odio...) però Suarez è uno dei pochi che sta veramente catturando la mia attenzione, è uno che come dicevo nei post precedenti è molto sul pezzo, l'onda la sta già cavalcando da tempo, non è il classico politico che cerca solamente di saltare sul carro dei vincitori.

Articolo di aprile: https://www.bloomberg.com/news/articles/2021-04-07/miami-mayor-francis-suarez-is-trying-to-bring-silicon-valley-to-florida
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Sulle FAQ di CityCoin c'e' scritto il contrario, e da li' che avevo preso e linkato la mia fonte.
Interessante caso di marketing inverso  Grin

Infatti l'unica spiegazione "logica" e' che prima abbiano inventato le citycoin e scritto le faq.

Quote
Has the city of Miami partnered with CityCoins?

The city of Miami has not partnered with CityCoins. CityCoins are grassroots initiatives. As communities grow around CityCoins, they can encourage their mayor to claim the reserved city treasury wallet and begin putting its funds to use.

30% of the STX that miners forward in order to compete in the earning of MiamiCoin will go directly to the wallet reserved for the city. The city of Miami may decide at any time to claim the wallet’s funds.


Poi in seguito il sindaco, da bravo politico, ha pensato di cavalcare l'onda.

Per quello che l'idea mi piace a prescindere, perche' puo' in qualche modo "costringre" i politici a seguirla e cavalcarla.

Vediamo cosa succede a NY, sara' interessante.




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