attenzione: non confondere il mining con lo stacking.
Si hai ragione.
Ma perchè dici centralizzazione dei minatori e non delle pool?
Non si possono creare delle pool dove ogni minatore contribuisce con X satoshi? Maggiore è la transazione, maggiore è la probabilità di vincere il blocco.
Da quello che ho visto, non ci sono software di mining pool
(qui una potenziale spiegazione)
https://www.reddit.com/r/stacks/comments/owrvjw/stx_mining_pool/Ci sono invece (ma credo tu li conosca meglio di me) diversi interessanti modalita' di stack pool,
per mettere assieme il famigerati 100.000 BTX per poter fare stacking.
COmunque se riusciro' a mettere assieme tutti i pezzi, ossia un ambiente "abbastanza" sicuro,
riesco a far finire a forza di calci in culo la sincronizzazione del nodo, riesco a capire
tutti i retroscena del mining (visto che brucia BTC, non e' bello buttarli via!!!)
voglio fare una prova.
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Dal punto di vista della logica, e' vero che piu' satoshi bruci e piu' hai probabilita' di vincere, ma se ne metti troppi,
semplicemente vai in perdita. Inoltre se punti alto, mandi in perdita anche tutti gli altri!
Quindi voglio ben capire come si e' creato l'attuale "equilibrio" degli 8 minatori, e tutti i possibili retroscena.
Dopo tanti sforzi, ho attivato un nodo di mining stacks
Vi faro' sapere come va.
Le prime impressioni:
La documentazione sul mining praticamente non esiste, a parte un esempio di file
di configurazione che si trova in giro, ma risale a parecchio tempo fa.
Nel frattempo le cose sono cambiate, e quindi volevo confrontarmi con qualcuno
per fare un po' di tuning.
Su discord c'e un server dedicato a stacks, e all'interno c'e' un canale apposta per i miner.
Purtroppo non hanno risposto a nessuna domanda che ho fatto, quindi per fare il tuning ho dovuto
1) guardare i sorgenti per capire come funzionano certe cose
2) provare e prendere sdentate, in quanto col mio setup ad ogni blocco vengono
"bruciati" 310.000 satoshi.
Ne deduco che l'ambiente e' altamente competitivo, e siccome anche gli altri miner avranno dovuto
fare la mia stessa "gavetta", col cazzo che mi comunicano un vantaggio competitivo.
Il tutto lo posso anche capire, ma non mi sembra che sia terreno fertile per creare una comunita' sana.
Resoconto dopo una settimana di approfondimento sulla rete stacks.
Aspetti positivi:
Il progetto e' sicuramente interessante. L'idea e' buona, e l'appesatnimento sulla rete bitcoin
in caso di successo non lo valuto pericoloso. Tutto il gorsso del traffico sta sulla rete stacks,
mantre sulla rete bitcoin vengono solo eseguite delle transazioni di "ancoraggio", (ossia punti di sync)
tra le due reti.
Il codice degli smart contract si scrive in clarity, un linguaggio che viene caricato ed eseguito direttamente,
quindi sulla blockchain si trovano gli smart contract in chiaro, non versioni compilate. Tutto cio' rende
l'ambiente molto piu' trasparente e non soggetto ai bug della EVM (che qui non esiste).
Con clarity NON si possono fare loop, quindi e' stato risolto un bel problema concettuale che c'e' in ethereum.
purtroppo (o per fortuna) questa scelta fa si che stacks NON SIA COMPATIBILE con tutti gli smart contract
del mondo ethereum e copie varie, quindi bisogna riscrivere tutto daccapo, a volte anche seguendo logiche diverse
proprio per la mancanza di alcune istruzioni.
Aspetti migliorabiliIl progetto e' estremamente acerbo. Ci sono ancora una marea di bug, mi e' capitato 2 volte di avere transazioni
appese per errori di nonce fatti dal wallet, e poi di dover aspettare 2 giorni perche' venissero tolte dalla mempool,
senza nessuna possibilita' di agire attivamente, anche se a nor del vero alla fine ho recuperato tutto.
Esiste una sola implementazione del software che gestisce la rete (stacks-node) che e' scritto in rust.
La documentazione e' molto farraginosa, quindi scriverne un altro e' impresa quasi impossibile, se non studiando
tutti i sorgenti di stacks-node (che e' enorme), capendo come funziona e riscrivendolo in altri linguaggi.
Stacks-node non mi sembra cosi' "agile", con la rete ancora agli albori mi usa 2 core al 100% costantemente, e
a volte anche qualcosina di piu' (la macchina ha 4 core)
La community e' piccolina, a volte rispondono (su Discord), ma piu' spesso ti devi arrangiare da solo.
Sicuramente il tutto necessita' di molta piu' documentazione, e di una maggiore apertura, e sopratutto
di molti piu' sviluppatori, possibilmente anche in altri linguaggi oltre a rust.
Aspetti negativiIl mining e' ALTAMENTE competitivo, visto che letteralmente si bruciano Bitcoin e che ogni nuovo miner che
entra DIMINUISCE le possibilita' di tutti gli altri, ossia mediamente dovranno bruciare piu' bitcoin per ottenere lo stesso risultato.
Praticamente nessuno ti da' una dritta, e le configurazioni che ci sono in giro sono solo vagamente corrette.
In realta' per arrivare ad un assetto di mining abbastanza funzionale, ho dovuto lavorare intensivamente per diversi giorni,
scoprire opzioni nascoste, fare errori, bruciare per errore frazioni di bitcoin.
Per avere un setup abbastanza stabile, servono almeno 2 o meglio 3 bitcoin, altrimenti si rischia di rimanere a corto
e di venir sbattuti fuori. E (anche questo scoperto a forza di tentativi) ogni volta che si smette di minare,
quando si ricomincia c'e' un periodo di noviziato di alcuni blocchi dove e' praticamente impossibile vincere.
Mi sono poi dovuto scrivere da solo una serie di tool per gestire il tutto, (start, stop, controlli, avvisi)
che altrimenti tutta la procedura e' assolutamente ingestibile.
Insomma, tra sviluppo e mining, per ora il il tutto mi sembra abbastanza centralizzato, e non so se
la forza "centripeta" del mining possa essere alla lunga il vero punto debole di tutta la quesitione.
Vi segnalo che al blocco 713000 di Bitcoin (stanotte),
verra' attivata sulla rete stacks una importante RIDUZIONE delle fee (SIP 12)
Suppongo che questa cosa potrebbe avere anche ripercussioni sul prezzo, non saprei.
Quelli di voi appassionati a spataccare con il trading potrebbe trovare la cosa interessante.
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