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Topic: Miamicoin, Stacks e Bitcoin: l'ennesima shitcoin o grande rivoluzione? - page 6. (Read 1291 times)

legendary
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L’aspetto negativo sulla rete btc di un successo di questo sistema lo vedo solo in un aumento delle transazioni on chain che, per il noto limite di blocco di 1 MB potrebbe far aumentare le fees come accaduto tante volte in passato.

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Che ne pensate?


Potrebbero utilizzare una lighting network in un canale apposito anche perché 2500 USD mi sembrano pochini e le fee delle tx sarebbero altine.

Grande piccho!

dal white paper:

Quote
Other ways to address bandwidth limitations are also possible e.g., lighting channels
between Bitcoin and the new blockchain. Optimizations at the Bitcoin transactions
layer could also be possible, which would reduce the total size needed for PoX trans-
actions.


EDIT uhm, interessante, un sacco di idee nuove, e sono andato subito a vedere come gestiscono gli smart contract:

hanno tolto i loop, quindi il linguaggio non e' turing-completo, pero' non li caccia in problemi irrisolvibili alla ethereum.

essendo non turing-completo, non hanno neppure bisogno di una EVM, ma semplicemente il codice viene eseguito
da un interprete, quindi viene pubblicato proprio il sorgente del codice, non una versione compilata.

Direi che hanno rimosso le principali problematiche che avevo individuato in ethereum, anche se non so che
limiti pratici porta nelle possibilita' di degli smart contract.

Avete notizie di chi c'e' dietro al progetto?

Per studiarlo un minimo dovrei investirci parecchie risorse, e mi piacerebbe avere almeno un'idea di chi c'e' dietro prima di iniziare.


legendary
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L’aspetto negativo sulla rete btc di un successo di questo sistema lo vedo solo in un aumento delle transazioni on chain che, per il noto limite di blocco di 1 MB potrebbe far aumentare le fees come accaduto tante volte in passato.

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Potrebbero utilizzare una lighting network in un canale apposito anche perché 2500 USD mi sembrano pochini e le fee delle tx sarebbero altine.
legendary
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Nella community è un po' l’argomento (controverso) del momento, per cui ho deciso di aprire questo thread per parlarne, dopo essermi un po' documentato.

La news più eclatante è che il sindaco di Miami effettuerà, grazie a Miamicoin, un airdrop duraturo di bitcoin (si avete letto bene) a favore di tutti i suoi cittadini.

https://markets.businessinsider.com/news/currencies/miami-bitcoin-yield-miamicoin-crypto-francis-suarez-mayor-digital-wallet-2021-11

L’altra notizia, altrettanto importante, è che, sempre grazie a Miamicoin, la “magic city” ha già intascato 21 milioni di dollari (in tre mesi) e che nientepopodimeno che la Big Apple ha deciso di seguirne le orme

Miamicoin fa parte del progetto Citycoin, basato sulla piattaforma Stacks (STX)

Ma cosa sono di preciso Miamicoin e Stacks? Perché tutti ne parlano? Qual è il loro rapporto con Bitcoin?

Secondo alcuni siamo di fronte alle ennesime shitcoin inutili e dannose , secondo altri ad una rivoluzione geniale che amplierà i casi di uso e il valore di bitcoin

Proviamo a capirci qualcosa andando per gradi e cercando di restare sul semplice.

COS’E’ STACKS?

Stacks è una criptovaluta layer 1 con una propria blockchain e un proprio token (STX). Supporta gli Smart Contract con un suo linguaggio di programmazione (Clarity). Una specie di alternativa ad Ethereum come ne esistono a decine, nulla di particolare.

La particolarità di Stacks sta nell’algoritmo di mining: infatti questa criptovaluta usa la POX (Proof of Transaction) come metodo per assegnare la ricompensa di blocco.

In cosa consiste questa Proof of Transaction? Qui viene il bello: i minatori Stacks per minare un blocco devono effettuare una transazione bitcoin di un importo a loro scelta. Devono in sostanza spendere dei bitcoin.
A favore di chi? Dei possessori del token Stacks.

Una funzione random assegna la ricompensa al minatore vincitore della “lotteria” il quale, in cambio dei bitcoin spesi, riceve 1000 STX a blocco (circa 2.500$ al cambio attuale).

La probabilità di vincere viene calcolata dividendo i btc spesi dal miner X per tutti i btc inviati in quel blocco.

Quindi più bitcoin mando, più ho probabilità di vincere.

Come sempre, i minatori ricevono anche tutte le fees associate alle transazioni Stacks inserite in quel blocco.

Il modello economico di Stacks quindi si basa sul rapporto tra minatori e possessori: i primi spendono bitcoin e ricevono stacks, i secondi holdano stacks e in cambio ricevono bitcoin.





COSA SONO CITYCOIN E MIAMICOIN?

Citycoin è un progetto di supporto economico alle municipalità USA di cui l’esempio pratico è rappresentato finora da Miami con la sua Miamicoin. Come detto, seguirà a breve NYCoin.

Miamicoin è un token creato su piattaforma Stacks usando gli smart contract di Stacks. E’ quindi l’equivalente di un token ERC20 su Ethereum: non ha una sua blockchain ma si basa su STX.

Come funziona Miamicoin? In modo molto simile a Stacks.

I minatori Miamicoin inviano STX allo smart contract (come Proof of Transaction) e ricevono, se vincono la “lotteria”, nuovi Miamicoin appena minati.
Gli STX inviati allo smart contract vengono redistribuiti in questo modo: il 70% va ai possessori di Miamicoin e il 30% va al……..Comune di Miami.




QUINDI: il Comune di Miami, senza fare assolutamente nulla, riceve periodicamente il 30% di tutti gli Stacks inviati allo smart contract.

Questi STX hanno un valore economico, come qualsiasi shitcoin, ma soprattutto se holdati permettono di ottenere dei bitcoin a gratis.

Ecco come Miami può finanziare l’airdrop.

COMMENTO PERSONALE

Luci e ombre. Molte delle cose scritte sopra hanno il sapore indubbio della shitcoin  e non saprei dire quanto questo modello economico sarà sostenibile nel tempo.

Tuttavia Stacks è anche un progetto davvero interessante che amplia le funzionalità della rete btc senza alterarne il funzionamento e impattando positivamente sui casi d’uso di bitcoin stesso.

Se una delle più grandi città d’America effettuerà una donazione di btc ai suoi cittadini, senza gravare con tasse o debiti e trasformando molti nocoiner in bitcoiner è grazie a questa piattaforma


E’ chiaro che un minatore STX ha convenienza ad inviare un ammontare btc molto inferiore al valore degli STX che riceverà in cambio, considerando che la lotteria può anche perderla. D’altro canto, se ha culo può beccarsi 1000 STX (più le fees) anche spendendo pochi satoshi. Inoltre, gli STX vinti possono essere holdati per ottenere BTC con cui finanziare il successivo mining.

Più la rete Stacks avrà successo, più sarà conveniente inviare maggiori somme di bitcoin. Se fosse usatissima (come ETH) le fees andrebbero alle stelle aumentando la convenienza del mining.

Anche perché non c’è una regolazione della difficoltà come nella POW: il mining è regolato automaticamente dal costo (btc inviati) vs il ricavo (stx ricevuti)

Riguardo a Miamicoin: i possessori di Miamicoin ricevono STX, i quali STX, a loro volta permettono di ottenere BTC.

Il comune di Miami ha convenienza a rendere più utili possibili i Miamicoin in modo da aumentare il mining e ricevere maggiori donazioni.

Potrebbe ad esempio permettere il pagamento di multe o tasse tramite MC

L’aspetto negativo sulla rete btc di un successo di questo sistema lo vedo solo in un aumento delle transazioni on chain che, per il noto limite di blocco di 1 MB potrebbe far aumentare le fees come accaduto tante volte in passato.

I puristi storgono il naso ma secondo me è un modello interessante fermo restando che al momento non ho strumenti per valutare la piattaforma Stacks che non ho mai usato (ma voglio provarla)

Che ne pensate?
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