Comunque è ovvio che i cex siano destinati a soccombere rispetto ai dex.
E sapete a chi ho sentito pronunciare questa cosa per la prima volta? Ad Andrea Medri, CEO di The Rock Trading.
Quindi secondo lui (voi?) in un futuro prossimo la maggior parte delle persone sarà in grado di utilizzare direttamente i DEX con tutti i possibili rischi che ne conseguono? La gente manco usa l'app delle Poste per prenotare il posto in coda preferendo stare 30 minuti in piedi uno attaccato all'altro piuttosto di fare lo sforzo di imparare il funzionamento di un'app estremamente semplice, non oso immaginare spiegare dove e come custodire le chiavi private, fare attenzione ai contratti scam che ti svuotano il wallet, non sbagliare la cifra altrimenti è persa per sempre... Boh, io non so che tempistica temporale abbia questo futuro ma al momento mi sembra veramente lontano.
Non conosco il futuro, ma vedo più scenari presenti allo stesso tempo.
Ci sarà una maggior consapevolezza da parte della gente (soprattutto tra i più giovani) che si destreggerà abbastanza bene… ma sono d’accordo con te Ale88, nell’immediato/medio futuro non sarà una percentuale alta.
Ci saranno anche app più evolute a prova di utonto che permetteranno l’utilizzo più o meno disinvolto di un’altra fetta di utilizzatori… e anche qui forse non saranno ancora abbastanza come utilizzatori sufficienti, a poter coprire una ipotetica larga adozione (sempre nel breve/medio tempo).
Ma si arriverà anche ad una apertura dello sportello bancario (fisico od online). Credo sia inevitabile, sia lato bancario stesso x sopravvivere, sia lato utente x accedere alla sfera crypto senza sbattersi o comprenderne nemmeno i contorni, ma soprattuto per un senso di (falsa) sicurezza. E qui si aprirebbe un mondo secondo me.
E’ in merito a questo senso di (falsa, falsissima) sicurezza che vi tedierò con un aneddoto 🙂.
Meno di 2 mesi fa, un classico utonto che lavora presso la mia stessa azienda, si sveglia una mattina con la voglia di investire/buttare una piccola somma nelle crypto. A questo punto non inizia con una ricerca in rete x (almeno) tentare di capire qualcosa, ma chiede tra i colleghi del suo ufficio se qualcuno sa come fare acquisti crypto. Buio totale, al che grazie a vari passaparola arriva a me.
Le spiego un po’ di cose, ma è veramente digiuna di qualsiasi forma di investimento… in più non è minimamente interessata a comprendere su cosa stia mettendo i soldi (prima di metterceli), ma vuole solo capire come accedere allo strumento… metterci dei soldi e stop… al che, dopo averle parlato brevemente di wallet, exchange… ma proprio le basi delle basi, e aver visto i suoi occhi persi nel vuoto più totale (scoraggiati è la parola giusta), le parlo di Conio… banca Sella (che non conosco direttamente) bla bla… ecco, alla parola Banca le si sono illuminati gli occhi. Ha finalmente visto la luce 🙂, perché finalmente le ho parlato di qualcosa che conosceva, una banca! Anche se non aveva mai sentito parlare di Banca Sella, non importava, era pur sempre una banca! Questo la rassicurava. E il giorno seguente mi ha detto che li aveva contattati.
Ecco, ci ho messo un po’ ad arrivare al punto. Le banche, almeno per molti di coloro che hanno raggiunto gli ANTA di età, saranno ancora un punto di riferimento “obbligato” per poter accedere alle crypto. Probabilmente per molto tempo.
Quindi secondo me, PRIMA di arrivare a vedere che l’utente medio si possa evolvere, per utilizzare con disinvoltura strumenti come dex/wallet… vedremo l’evolversi dei servizi bancari.
Serve tempo, e prima ovviamente serve una determinata regolamentazione per permettere alle banche di operare in questo senso. E in questo aspetto non credo manchi ancora tantissimo.
Insomma, come sempre ricordiamo ci sarà spazio x tutti. Consapevoli o meno. Capaci di gestire in autonomia le proprie finanze e chi si metterà totalmente in altre mani. Non si deve per forza essere tutti “imparati”. A ognuno il suo.