Pages:
Author

Topic: [SOGNANDO] Vivere senza lavorare grazie alle cripto, dove andreste? - page 27. (Read 5223 times)

legendary
Activity: 3696
Merit: 4343
The hacker spirit breaks any spell
onestamente non ho capito il tuo discorso prova123, nemmeno la questione uomo avvisato, mezzo salvato
cosa volevi dire? scusa purtroppo sono stanco dopo una giornata molto pesante

e non capisco cosa intendi
anche sul "non siamo bambini"
sr. member
Activity: 645
Merit: 487
Anche io posso parlare di persone ricche e felici ma non erano da sole. Forse il mio messaggio non è chiaro a sufficienza.
Se vado nel principato di Monaco con 7mln e con nessuno attorno, beh chi vuol divertirsi si diverta. Uomo avvisato mezzo salvato.
La scelta del luogo dipende anche dalle persone, oltre ad essere soggettivo.

Se una persona vuol ripartire da zero - nella sua vita intendo - va bene. Sua scelta, magari prudenziale per evitare eccessive mire ai sui 7mln.
Detto questo mi astengo dal continuare un discorso inutile. Non siamo bambini.


legendary
Activity: 3696
Merit: 4343
The hacker spirit breaks any spell
purtroppo sull'internet non si sa chi ci sta dietro e quindi l'eta, il background
tutti possiamo far finta di essere nobili o poveri o pensionati o lavoratori

pero il fatto che la gente dica si, non tragga in inganno.. al di la dello schermo dove ci si sente furbi (protetti) ci possono essere altri piu furbi di te (ma solo piu discreti) e come la natura ci insegna, ci vuole pochissimo per passare da predatore a preda
sempre la natura insegna
sr. member
Activity: 645
Merit: 487
... L'alternativa ecologica che vorranno far passare sarebbe comprare il litio in Bolivia, spedirlo in una fabbrica in Texas, e poi restituirlo sotto forma di automobili da 50-60k "perfettamente" Green  Smiley

Secondo me siamo tutti in piena dissonanza cognitiva nel senso secondario del termine: un’azione indotta da una ricompensa o punizione è percepita come una libera scelta. Ora cercare un luogo, come cercare un oggetto, vi è la stessa valenza: cosa incide nella nostra libera scelta e cosa invece è frutto di incomprensione?  Huh
Utilizzerei l'esempio dell'auto ecologica (green). Non essendo un ingegnere non posso che affidarmi ad amici/conoscenti tali. Essi mi confermano che alla mia semplice domanda non si sfugge dalla logica commerciale, ma ecco la mia domanda che avevo fatto a loro: perché le auto green costano così care quando sono praticamente delle scatole vuote con batterie annesse?

Sono andato a vedere un'auto green. E' uguale ad una termica con il vano motore praticamente "vuoto". Ha un bel po' di batterie, certo. Ha tanti - troppi - componenti elettronici che fanno moda e tendenza ma se togliamo la guida autonoma (non ho ancora 80 anni) e il centro meteo-sat ed il salotto music-dance oltre al wi-fi super high ecc. .... In breve, se vogliamo un'auto con motore elettrico (che è piccolo, pesa poco, componenti prossimi allo zero assoluto) e niente stupidate elettroniche... abbiamo il nulla. Un'auto che non vedrà mai il meccanico, forse il gommista (ma arrivano le gomme senza aria o altro), che magari verrà ridisegnata (poiché il design, a parte il cx per la dinamica, è per un motore termico che da qualche parte deve starci), ecc. Quindi sarebbe green e inquinerebbe meno - nonostante le batterie elettriche - se solo la smettessero di porci davanti ad un falso scopo (sparare da una parte per colpire esattamente il bersaglio).

Anche cercare un luogo può dare problemi. Pubblicità e propaganda, fisco e giustizia. La base di partenza, a mio giudizio, deve partire sempre dal proprio vissuto e da chi mi stà intorno. Lasciare tutto e tutti per godersi 7mln non vuol dire nulla. Troppo astratto. Conosco persone ricche che mi hanno confidato l'estrema amarezza di essere soli. Beh di questo potremo parlarne, se a qualcuno interessa. A me qui premeva sottolineare che una rivoluzione green - da me sognata da ragazzo - rischia di fare la fine della Europa unita - sempre da me sognata da ragazzo, e non solo da Giuseppe Mazzini nel 1834 - dove la realtà non è come dovrebbe essere...
legendary
Activity: 2562
Merit: 2640
io, personalmente, ho proprio lasciato la mia precedente azienda per il non perdurare dello smart working

fortunatamente ho un profilo molto verticale e me lo sono speso piuttosto facilmente ma...non è per niente facile

specialmente in italia con le dinamiche che hai detto...

Sì guarda, ho riportato quel caso solo perché come dicevo mi ci sono imbattuto camminando, tuttavia lo ritengo emblematico perché mi sono detto: se non fanno s.w. loro che possono, quante altre aziende simili ma di dimensioni minori non lo staranno facendo ? e di queste nessuno avrebbe saputo nulla perché essendo più piccole non farebbero notizia.
Se già per Unipol l'ho saputo per caso, figuriamoci nel caso di un'azienda con 100 dipendenti.... il problema però è che l'Italia è piena ormai di queste piccole aziende, e di nessuna di queste saprai mai nulla!

member
Activity: 84
Merit: 87
....
non dobbiamo cambiare tipo di mobilita, dobbiamo UCCIDERE la mobilita con lo smart working
altrimenti non abbiamo risolto un cazzo.. abbiamo solo cambiato vestito al problema
....

Hai ragione, ma tanti sono ancora lontani da questo tipo di idee.
Nei giorni scorsi sui giornali ho letto notizie di Unipol che ha fatto rientrare in ufficio tutti i dipendenti senza offrire alcuna forma di smart working.
Un'azienda che sta andando benissimo (come tutte le assicurazioni in questo periodo) e  che tuttavia è andata in controtendenza rispetto alle altre big del settore (Generali, Allianz) che hanno tutte forme di smart working.
Unipol niente..... è una cosa paradossale direi perché se non può consentire smart working una società di servizi finanziari chi altri potrebbe farlo ?
Tra l'altro di queste cose la stampa non parla, trovi solo pochi articoli in rete firmati da "sconosciuti" tipo questo (articolo ben scritto peraltro):

https://massimomasi.altervista.org/cosi-parlo-carlo-cimbri/

ma sulle principali testate quasi nulla.
Io ho presente l'episodio solo perché giorni fa andando in ufficio ho visto 4 gatti che scioperavano davanti alla sede Unipol, ma se no non ne avrei sentito parlare.

Ora al di là del singolo caso mi domando: fin che si lascerà decidere queste cose ad un CEO senza altre forme di incentivi esterni o di vantaggi fiscali, perché questi dovrebbe lasciare a casa in s.w.  un dipendente quando può averlo in ufficio e così "controllarlo" molto più facilmente ?
Queste persone non ragionano in termini di produttività o di risparmio dei costi (riscaldamento, elettricità, .....), ragionano ancora con le classiche vecchie logiche del volerti vedere "lì".



io, personalmente, ho proprio lasciato la mia precedente azienda per il non perdurare dello smart working

fortunatamente ho un profilo molto verticale e me lo sono speso piuttosto facilmente ma...non è per niente facile

specialmente in italia con le dinamiche che hai detto...
legendary
Activity: 2562
Merit: 2640
....
non dobbiamo cambiare tipo di mobilita, dobbiamo UCCIDERE la mobilita con lo smart working
altrimenti non abbiamo risolto un cazzo.. abbiamo solo cambiato vestito al problema
....

Hai ragione, ma tanti sono ancora lontani da questo tipo di idee.
Nei giorni scorsi sui giornali ho letto notizie di Unipol che ha fatto rientrare in ufficio tutti i dipendenti senza offrire alcuna forma di smart working.
Un'azienda che sta andando benissimo (come tutte le assicurazioni in questo periodo) e  che tuttavia è andata in controtendenza rispetto alle altre big del settore (Generali, Allianz) che hanno tutte forme di smart working.
Unipol niente..... è una cosa paradossale direi perché se non può consentire smart working una società di servizi finanziari chi altri potrebbe farlo ?
Tra l'altro di queste cose la stampa non parla, trovi solo pochi articoli in rete firmati da "sconosciuti" tipo questo (articolo ben scritto peraltro):

https://massimomasi.altervista.org/cosi-parlo-carlo-cimbri/

ma sulle principali testate quasi nulla.
Io ho presente l'episodio solo perché giorni fa andando in ufficio ho visto 4 gatti che scioperavano davanti alla sede Unipol, ma se no non ne avrei sentito parlare.

Ora al di là del singolo caso mi domando: fin che si lascerà decidere queste cose ad un CEO senza altre forme di incentivi esterni o di vantaggi fiscali, perché questi dovrebbe lasciare a casa in s.w.  un dipendente quando può averlo in ufficio e così "controllarlo" molto più facilmente ?
Queste persone non ragionano in termini di produttività o di risparmio dei costi (riscaldamento, elettricità, .....), ragionano ancora con le classiche vecchie logiche del volerti vedere "lì".


legendary
Activity: 3766
Merit: 1742
Join the world-leading crypto sportsbook NOW!
Onestamente non so se e' un discorso che ho gia fatto, ma stamattina sono in vena di rompere i coglioni ed essere pedante.
Parliamo delle auto elettriche.
Belle, moderne, efficienti.. ma.. la produzione inquina il 40% in piu rispetto alle auto a motore termico.
Ci sta.

Cosa non ci sta.
non ci sta il dover perforza SOSTITUIRE la mobilita con mezzi a motore termico con mobilita a mezzi con motore ELETTRICO


STA QUI L'ERRORE DI FONDO


non dobbiamo cambiare tipo di mobilita, dobbiamo UCCIDERE la mobilita con lo smart working
altrimenti non abbiamo risolto un cazzo.. abbiamo solo cambiato vestito al problema


bitcoin puo aiutarci, la tecnologia puo aiutarci
pero bisogna buttare fuori le palle

Aggiungo: molti paesi del Sud America utilizzano per gli autoveicoli i cosiddetti motori flex (vanno sia a benzina che ad etanolo, quest'ultimo per la maggior parte viene fatto dalla canna da zucchero)

Fare l'etanolo non dico sia uno scherzo alla pari del realizzare la grappa del nonno in garage, ma quasi. Un piccolo paesino può tranquillamente creare un consorzio di produzione (sostanzialmente un piccolo capannone con un distillatore) che praticamente produce combustibile a costi estremamente ridotti e a basse emissioni.

La benzina è ancora necessaria ma parliamo di circa il 20-30% per tenere il motore in buona salute.

L'alternativa ecologica che vorranno far passare sarebbe comprare il litio in Bolivia, spedirlo in una fabbrica in Texas, e poi restituirlo sotto forma di automobili da 50-60k "perfettamente" Green  Smiley
legendary
Activity: 3696
Merit: 4343
The hacker spirit breaks any spell
Onestamente non so se e' un discorso che ho gia fatto, ma stamattina sono in vena di rompere i coglioni ed essere pedante.
Parliamo delle auto elettriche.
Belle, moderne, efficienti.. ma.. la produzione inquina il 40% in piu rispetto alle auto a motore termico.
Ci sta.

Cosa non ci sta.
non ci sta il dover perforza SOSTITUIRE la mobilita con mezzi a motore termico con mobilita a mezzi con motore ELETTRICO


STA QUI L'ERRORE DI FONDO


non dobbiamo cambiare tipo di mobilita, dobbiamo UCCIDERE la mobilita con lo smart working
altrimenti non abbiamo risolto un cazzo.. abbiamo solo cambiato vestito al problema


bitcoin puo aiutarci, la tecnologia puo aiutarci
pero bisogna buttare fuori le palle
legendary
Activity: 3276
Merit: 3537
Nec Recisa Recedit
Grande Bitbollo.
Speriamo che Bitcoin ti permetta di racimolare i tuoi 7 milioni cifra standard per la pensione, abbiamo capito, perché la carriera di comico forse potrebbe risultare problematica.



pfiii... ancora utilizzi i corandioli come unità di misura? meh
Non ho la pretesa di far ridere gli altri. Basta che mi diverto io Tongue
legendary
Activity: 2380
Merit: 17063
Fully fledged Merit Cycler - Golden Feather 22-23
[SOGNANDO] Vivere senza lavorare grazie alle cripto, dove andreste?

 Roll Eyes

Quote
A quel paese! 

 Cool

Grande Bitbollo.
Speriamo che Bitcoin ti permetta di racimolare i tuoi 7 milioni cifra standard per la pensione, abbiamo capito, perché la carriera di comico forse potrebbe risultare problematica.

legendary
Activity: 3276
Merit: 3537
Nec Recisa Recedit
[SOGNANDO] Vivere senza lavorare grazie alle cripto, dove andreste?

 Roll Eyes

Quote
A quel paese! 

 Cool
hero member
Activity: 3066
Merit: 605
la cosa e molto personale,ogniuno di noi ha obbiettivi,aspirazioni diverse,chi vuole fare il giro del mondo,chi vuole avere tante donne,chi vuole mettere su famiglia,chi vuole realizzarsi nel lavoro,avere tanti soldi,mi viene in mente la canzone di rino gaetano il cielo e sempre piu blu,stessa cosa per la liberta ha piu punti di vista,alla fine il posto e relativo basta avere una casa confortevole,magari piscina senza vicini senza debiti e si puo essere felici gia cosi
legendary
Activity: 2576
Merit: 2880
Catalog Websites
Continuo a leggervi ma non riesco a seguirvi. Cioè se aveste un cash out da 7mln il problema è dove avere la casa, montagna mare o collina? Qualcuno rimane in città oppure segue il futuro dei figli? Tutto bello e lodevole ma secondo me avete perso il punto di partenza: la libertà!
Per me "libertà" vorrebbe dire essere in grado di viaggiare dove e quando voglio, cosa che ovviamente avendo un lavoro normale non sarebbe possibile.

Secondo me il dove andreste, significa non solo il luogo ma anche che ci fai in quel luogo tutto il santo giorno  Grin
Per questo ho scortato opzioni come le classiche isole da sogno caraibiche: tutto bello all'inizio ma dopo un po' cosa fai, dove vai? Forse è meglio andare in quei posti in vacanza di tanto in tanto e basta, almeno per me. Riuscire a permettersi una casa individuale (niente vicini rompipalle) con un bel giardino e magari pure una piscina penso che sarebbe più che sufficiente per la maggior parte dell'anno.
sr. member
Activity: 645
Merit: 487
Continuo a leggervi ma non riesco a seguirvi. Cioè se aveste un cash out da 7mln il problema è dove avere la casa, montagna mare o collina? Qualcuno rimane in città oppure segue il futuro dei figli? Tutto bello e lodevole ma secondo me avete perso il punto di partenza: la libertà!

E da quella, vi indico che i "ricchi" non passano il tempo a bere Martini ma sono molto attivi, altrimenti segue quel racconto ironico del tipo sulla spiaggia - un vagabondo - che si gode il tramonto mentre accanto a lui siede un tipo ansioso e paranoico che sogna di diventare ricco per godersi il tramonto ogni sera. A quel punto il poveraccio gli rivela di essere lui il vero ricco perché lo sta già facendo...  Roll Eyes

Secondo me il dove andreste, significa non solo il luogo ma anche che ci fai in quel luogo tutto il santo giorno  Grin

PS. Io su quel barcone a tre vele non ci starei un istante. Vorrei vivere! E attenzione alle donne che vi seguono nello sci d'acqua, di voi non gliene fr**a un bel niente  Cheesy
hero member
Activity: 3066
Merit: 605
e qui che i giovani dovrebbero ribellarsi,periodi di aprendistato quasi non pagati,stage formativi gratuiti,sono i datori di lavoro che devono investire sulle nuove leve se gli serve personale specializzato/qualificato non il lavoratore perdere il proprio tempo per due lire, serve un minimo orario garantito uguale per tutti,se si hanno dei milioni perche perdere tempo a pianificare interessi con staking e defi cambiare tutto in stable e cominciare un giro del mondo infinito,crociere e montagna non fanno per me, deve essere un posto caldo relativamente vicino al mare
legendary
Activity: 2576
Merit: 2880
Catalog Websites
......
Quindi i casi sono due: o il giovane in questione è veramente in gamba e viene già preparato a dovere dalla scuola frequentata oppure deve essere molto fortunato con il datore di lavoro.
Ovviamente non voglio dire che tutti gli elettricisti/idraulici siano così, ci mancherebbe, ma la mia esperienza e quella di vari compagni di classe (era un istituto professionale) è stata estremamente negativa a causa della mentalità retrograda dell'ambiente.
.....
In tutti i lavori, o meglio nel 95% dei lavori (c'è sempre il caso del datore di lavoro particolarmente generoso), il giovane assunto viene sfruttato al massimo per i lavori di bassa lega, perchè sono i più noiosi e il  titolare non ha voglia di farli. Sta al giovane tirare fuori i denti e, se veramente gli piace il lavoro, letteralmente RUBARE il lavoro al titolare. Nessuno regala niente a questo mondo. Nella mia vita lavorativa questa è stata la prima cosa che ho imparato. Io stesso sono stato sfruttato dai miei datori di lavoro fin quando è andata bene a me. Ad un certo punto mi sono trovato dei lavori per conto mio è ho proposto al mio datore di lavoro di farli lui a suo nome con me. Lui non era d'accordo, sono ancora stato un po' con lui imparando il più possibile e poi mi sono lanciato per conto mio. Se un lavoro ti piace questo è uno dei metodi per partire. Ma la colpa non è SOLO del datore di lavoro. E' anche di chi non ha il coraggio di imparare il più possibile e poi lanciarsi con le sue gambe e camminare da solo.
Ripeto, dipende dai casi. Che il giovane venga sfruttato all'inizio è (quasi) normale e lo capisco. Io sono stato lì per 3 mesi e il 99% del tempo l'unica cosa che facevo era portare borse e fare tutto il lavoro di preparazione, poi quando c'era effettivamente da fare l'intervento venivo mandato a fare altro, quindi anche cercando di "rubare" qualcosa guardando o facendo domande non portava da nessun lato. E per me 3 mesi buttati sono stati più che sufficienti, magari non mi importava così tanto alla fine come dici tu oppure anche in ottica futura non coincideva con le mie aspettative di impegno/guadagno. Diciamo che col senno di poi sono contento del percorso alternativo che ho scelto Smiley
sr. member
Activity: 331
Merit: 320
......
Quindi i casi sono due: o il giovane in questione è veramente in gamba e viene già preparato a dovere dalla scuola frequentata oppure deve essere molto fortunato con il datore di lavoro.
Ovviamente non voglio dire che tutti gli elettricisti/idraulici siano così, ci mancherebbe, ma la mia esperienza e quella di vari compagni di classe (era un istituto professionale) è stata estremamente negativa a causa della mentalità retrograda dell'ambiente.
.....

In tutti i lavori, o meglio nel 95% dei lavori (c'è sempre il caso del datore di lavoro particolarmente generoso), il giovane assunto viene sfruttato al massimo per i lavori di bassa lega, perchè sono i più noiosi e il  titolare non ha voglia di farli. Sta al giovane tirare fuori i denti e, se veramente gli piace il lavoro, letteralmente RUBARE il lavoro al titolare. Nessuno regala niente a questo mondo. Nella mia vita lavorativa questa è stata la prima cosa che ho imparato. Io stesso sono stato sfruttato dai miei datori di lavoro fin quando è andata bene a me. Ad un certo punto mi sono trovato dei lavori per conto mio è ho proposto al mio datore di lavoro di farli lui a suo nome con me. Lui non era d'accordo, sono ancora stato un po' con lui imparando il più possibile e poi mi sono lanciato per conto mio. Se un lavoro ti piace questo è uno dei metodi per partire. Ma la colpa non è SOLO del datore di lavoro. E' anche di chi non ha il coraggio di imparare il più possibile e poi lanciarsi con le sue gambe e camminare da solo.
member
Activity: 84
Merit: 87
Mi permetto di farti notare che in Italia GIA' ADESSO un idraulico o un elettricista che sa fare il suo lavoro ha il problema di avere troppi lavori e può quasi chiedere la cifra che vuole e guadagna sicuramente di più di un laureato o un diplomato che fa lavoro d'ufficio. Semmai hanno il problema di riuscire a trovare dei giovani in gamba che abbiano voglia di lavorare e imparare un mestiere per inserirli nella loro attività. E non sto parlando della situazione post Superbonus, ma è la situazione degli ultimi 5-10 anni se non di più.
So che è OT ma ci tengo a precisare una cosa basata sulla mia mia esperienza personale: finita la scuola superiore ho lavorato per un po' come elettricista e, almeno nella mia zona, la maggior parte di queste attività erano a conduzione familiare e quello che ho notato è:
1) La quantità enorme di guadagni in nero da parte dei datori di lavoro;
2) La paga infima che passavano ai nuovi ragazzi (io ero tra i "fortunati" perché prendevo circa 5 euro/ora, avevo amici che ne prendevano 2,50/ora, un kebab costava 3,50 euro giusto per darvi un'idea);
3) Non vogliono insegnarti il lavoro perché ti vedono come possibile futura competenza;
4) Di solito ti tengono senza contratto per un paio di mesi ("periodo di prova") e poi ti lasciano a casa e ripetono il giochino.

Quindi i casi sono due: o il giovane in questione è veramente in gamba e viene già preparato a dovere dalla scuola frequentata oppure deve essere molto fortunato con il datore di lavoro.
Ovviamente non voglio dire che tutti gli elettricisti/idraulici siano così, ci mancherebbe, ma la mia esperienza e quella di vari compagni di classe (era un istituto professionale) è stata estremamente negativa a causa della mentalità retrograda dell'ambiente.

Se in Italia avessimo un po' di più la mentalità da imprenditori capiremmo che quei ragazzi giovani potrebbero aiutare ad espandere l'attività perché passare da essere un dipendente a metter su la propria attività non è uno scherzo a livello di responsabilità, non è sicuramente una cosa per tutti. Un dipendente quando va a dormire la sera dubito che si faccia molte domande, un imprenditore, beh... Chiudo OT.

in ogni caso credo che la mia discriminante sarebbe anche:

voglio vivere di rendita con ciò che ho
mettere a rendita una parte di ciò che ho preso e godermi il resto
mettere tutto a rendita e vivere della rendita del mio capitale

nell'ultimo caso, c'è da ridere per quanti te ne servono se vuoi stare davvero "tranquillo" Cheesy
Direi che la seconda opzione è sicuramente la migliore, e le cripto offrono varie possibilità tra staking e lending, sia centralizzate che DeFi, quindi ce n'è veramente per tutti i gusti.

io mi trasferirei come gia detto in un posto di mare diciamo a meta strada fra il mare e la civilta diciamo una base/casa non troppo lussuosa,normale da dove partire per viaggi nel mondo ogni 2 o 3 mesi
Hai qualche posto in mente nello specifico?

Punto anche io alla seconda, con la decentralizzata mi sto togliendo parecchie soddisfazioni Smiley
legendary
Activity: 2380
Merit: 17063
Fully fledged Merit Cycler - Golden Feather 22-23



Una personcina dai gusti semplici.
L’ho visto dal vero una volta. Davvero impressionante.
Concordo. Potrei farcele un paio di settimane di vacanza, spero mi accetterai come mozzo.
Pages:
Jump to: