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Topic: [SOGNANDO] Vivere senza lavorare grazie alle cripto, dove andreste? - page 28. (Read 5089 times)

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Mi permetto di farti notare che in Italia GIA' ADESSO un idraulico o un elettricista che sa fare il suo lavoro ha il problema di avere troppi lavori e può quasi chiedere la cifra che vuole e guadagna sicuramente di più di un laureato o un diplomato che fa lavoro d'ufficio. Semmai hanno il problema di riuscire a trovare dei giovani in gamba che abbiano voglia di lavorare e imparare un mestiere per inserirli nella loro attività. E non sto parlando della situazione post Superbonus, ma è la situazione degli ultimi 5-10 anni se non di più.
So che è OT ma ci tengo a precisare una cosa basata sulla mia mia esperienza personale: finita la scuola superiore ho lavorato per un po' come elettricista e, almeno nella mia zona, la maggior parte di queste attività erano a conduzione familiare e quello che ho notato è:
1) La quantità enorme di guadagni in nero da parte dei datori di lavoro;
2) La paga infima che passavano ai nuovi ragazzi (io ero tra i "fortunati" perché prendevo circa 5 euro/ora, avevo amici che ne prendevano 2,50/ora, un kebab costava 3,50 euro giusto per darvi un'idea);
3) Non vogliono insegnarti il lavoro perché ti vedono come possibile futura competenza;
4) Di solito ti tengono senza contratto per un paio di mesi ("periodo di prova") e poi ti lasciano a casa e ripetono il giochino.

Quindi i casi sono due: o il giovane in questione è veramente in gamba e viene già preparato a dovere dalla scuola frequentata oppure deve essere molto fortunato con il datore di lavoro.
Ovviamente non voglio dire che tutti gli elettricisti/idraulici siano così, ci mancherebbe, ma la mia esperienza e quella di vari compagni di classe (era un istituto professionale) è stata estremamente negativa a causa della mentalità retrograda dell'ambiente.

Se in Italia avessimo un po' di più la mentalità da imprenditori capiremmo che quei ragazzi giovani potrebbero aiutare ad espandere l'attività perché passare da essere un dipendente a metter su la propria attività non è uno scherzo a livello di responsabilità, non è sicuramente una cosa per tutti. Un dipendente quando va a dormire la sera dubito che si faccia molte domande, un imprenditore, beh... Chiudo OT.

in ogni caso credo che la mia discriminante sarebbe anche:

voglio vivere di rendita con ciò che ho
mettere a rendita una parte di ciò che ho preso e godermi il resto
mettere tutto a rendita e vivere della rendita del mio capitale

nell'ultimo caso, c'è da ridere per quanti te ne servono se vuoi stare davvero "tranquillo" Cheesy
Direi che la seconda opzione è sicuramente la migliore, e le cripto offrono varie possibilità tra staking e lending, sia centralizzate che DeFi, quindi ce n'è veramente per tutti i gusti.

io mi trasferirei come gia detto in un posto di mare diciamo a meta strada fra il mare e la civilta diciamo una base/casa non troppo lussuosa,normale da dove partire per viaggi nel mondo ogni 2 o 3 mesi
Hai qualche posto in mente nello specifico?
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Che ne dite? Sulla base di questa possiamo ragionare dove trasferirci?


Sono anziano e stanziale di natura, quindi probabilmente ho un difetto di base.
Ma non vedo perche' dovrei trasferirmi in caso di ricchezza.

Sbattermi per trovare un'altra casa, capire le regole di un altro posto,
trovare nuovi amici,  capire dov'e' un teatro, capire se fanno gli spettacoli che mi piacciono,
capire dove andare a divertirmi, dove trovare ristornati buoni, farmi una rete di gente
di cui mi fido (medici, ristoratori, tartufai, produttori di cibi genuini, gente da bisboccia)

Non riesco proprio ad afferrare il concetto che in caso di ricchezza debbo rovinarmi la vita...
io in caso di ricchezza la vita voglio migliorarla, e di molto, e senza vergogna e senza limiti.

E poi se devo pagare.... sarei diventato ricco APPOSTA!


Ipotizzo (ma solo ipotizzo eh) che forse qualche frequentatore attuale di questo forum abbia già raggiunto in btc le cifre di cui parlate.
Semplicemente non "molla tutto e parte" per 2 motivi, uno (il più importante) è quello sopra, 2 perchè oggi per vivere senza lavorare con btc bisogna fare cash out e di questo ovviamente non se ne parla. O hyperbitcoinization o nulla. Grin

Poi, un domani, quando arriverà il momento....chi ha detto che debba essere per forza un posto solo?:

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io mi trasferirei come gia detto in un posto di mare diciamo a meta strada fra il mare e la civilta diciamo una base/casa non troppo lussuosa,normale da dove partire per viaggi nel mondo ogni 2 o 3 mesi
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... Comunque si, lo scopo del thread non è "trovare la risposta giusta", ma divertirci un pò sull'idea di dove ci piacerebbe vivere. Magari avere degli spunti.

Abbiamo già diverse casistiche:

  • chi si trasferirebbe
  • chi rimarrebbe a casa e spenderebbe lì la propria fortuna
  • chi rimarrebbe a casa propria, ma viaggerebbe a più non posso.

L'unico che avrebbe bisogno di quei 7 milioni sarebbe solo quel mio amico, partito per gli USA con tutta la famiglia e con la speranza di un futuro diverso per loro e la figlia a Washington. Quindi a parte la necessità del chi si trasferirebbe. Sembrerebbe che negli altri casi non sia proprio necessario un 7mln perché sono tutte soluzioni possibili senza essere un paperone. Parlo in generale, poi se per andare a NY voglio comprarmi il Boeing personale, mi cade tutto il discorso...
in ogni caso credo che la mia discriminante sarebbe anche:

voglio vivere di rendita con ciò che ho
mettere a rendita una parte di ciò che ho preso e godermi il resto
mettere tutto a rendita e vivere della rendita del mio capitale

nell'ultimo caso, c'è da ridere per quanti te ne servono se vuoi stare davvero "tranquillo" Cheesy
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... Comunque si, lo scopo del thread non è "trovare la risposta giusta", ma divertirci un pò sull'idea di dove ci piacerebbe vivere. Magari avere degli spunti.

Abbiamo già diverse casistiche:

  • chi si trasferirebbe
  • chi rimarrebbe a casa e spenderebbe lì la propria fortuna
  • chi rimarrebbe a casa propria, ma viaggerebbe a più non posso.

L'unico che avrebbe bisogno di quei 7 milioni sarebbe solo quel mio amico, partito per gli USA con tutta la famiglia e con la speranza di un futuro diverso per loro e la figlia a Washington. Quindi a parte la necessità del chi si trasferirebbe. Sembrerebbe che negli altri casi non sia proprio necessario un 7mln perché sono tutte soluzioni possibili senza essere un paperone. Parlo in generale, poi se per andare a NY voglio comprarmi il Boeing personale, mi cade tutto il discorso...
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Mi permetto di farti notare che in Italia GIA' ADESSO un idraulico o un elettricista che sa fare il suo lavoro ha il problema di avere troppi lavori e può quasi chiedere la cifra che vuole e guadagna sicuramente di più di un laureato o un diplomato che fa lavoro d'ufficio.

Per fare alcuni lavoretti in casa ho bisogno di un falegname:
  • Non risponde al telefono o WHatsapp
  • Non rispetta gli appuntamenti
  • Non può fare fattura fino a gennaio(ma io ne ho bisogno per averne il rimborso)


Ma perché uno si spacca la schiena sui libri? Se hai un minimo di manualità diventa un artigiano così!


Fine OT.


Comunque si, lo scopo del thread non è "trovare la risposta giusta", ma divertirci un pò sull'idea di dove ci piacerebbe vivere. Magari avere degli spunti.

Abbiamo già diverse casistiche:

  • chi si trasferirebbe
  • chi rimarrebbe a casa e spenderebbe lì la propria fortuna
  • chi rimarrebbe a casa propria, ma viaggerebbe a più non posso.
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Mi permetto di farti notare che in Italia GIA' ADESSO un idraulico o un elettricista che sa fare il suo lavoro ha il problema di avere troppi lavori e può quasi chiedere la cifra che vuole e guadagna sicuramente di più di un laureato o un diplomato che fa lavoro d'ufficio. Semmai hanno il problema di riuscire a trovare dei giovani in gamba che abbiano voglia di lavorare e imparare un mestiere per inserirli nella loro attività. E non sto parlando della situazione post Superbonus, ma è la situazione degli ultimi 5-10 anni se non di più.

se serve posso fare l'apprendista idraulico
sono bravissimo a sturare i tubi

[fine modalita gioco]

vero, confermo.. guadagnano un botto
spesso le situazioni "comode" ci sono ma non le vediamo (o non le vogliamo vedere)
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Io invece rimarrei in Italia. Io qua “sto bene”.
Bel posto, si mangia bene, amicizie già instaurate e affetti familiari che non sento il bisogno di stavolgere.

Per togliere quelle virgolette da “sto bene” e stare al top, mi basterebbe avere una disponibilità economica altrettanto top. E qui arrivo al tema del topic… lacune e disservizi italici, tasse esagerate & Co… più tutto quello che di poco buono offre questo Paese, ma che me ne sbatterei bellamente se avessi un pacco di soldi grande così.
Dico una ovvietà, i soldi (tanti soldi) non solo ti permettono di fare tante cose, ma soprattutto di non farne tante altre: oltre a non lavorare più (almeno un lavoro che non piace), ti permettono ad esempio di non preoccuparti se una cosa o un servizio ti costa di più solo per il fatto (semplifico) di trovarti in Italia.
È un po’ il prezzo da pagare x stare in pace nel posto che uno ama, nel mio caso è l’Italia. Prezzo che io pagherei per via dei presupposti iniziali, sto bene qua in Italia x n cose.
E se avessi il corrispettivo di 7 milioni, mi permetterebbe sicuramente di poterlo fare, non ho brame di possedere chissà quali cose costose. Assicurandomi ovviamente anche di dare tranquillità economica al futuro dei miei figli.

Chiaramente è il mio punto di vista, personale e del momento.

Poi, adorando viaggiare, lo farei a più non posso (compatibilmente con le esigenze familiari), ma alla fine del viaggio rientrerei sempre qua a casa mia in Italia.
Viaggi che se avessi 20/25 anni e comunque senza figli durerebbero anche mesi l’uno sicuramente, ma alla fine la base sarebbe sempre qua.

E adesso… terminato il sogno milionario… torno al lavoro, che tra l’altro non mi piace 🤦🏻‍♂️🤷🏻‍♂️😀
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non mi trasferirei probabilmente, ma potendo - un domani - riprenderei a viaggiare in lungo e in largo regolarmente

non vedo la necessità di spostarmi dalla città dove sono, centralissima e ben servita ma piccolina e quindi ancora vivibile

Però vivrei perennemente in giro per il mondo tra una first class e l'altra  Grin
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....
Penso invece che certi lavori che al momento vengono reputati poco importanti, come potrebbe essere un idraulico o un elettricista, possano giovarne in una situazione simile in quanto ci sarà eventualmente meno competizione e quindi maggiori occasioni di guadagno per chi fa quel lavoro. Poi come sempre sta ai giovani vedere se hanno voglia di fare un lavoro più fisico ma con guadagni maggiori rispetto a fare un lavoro di ufficio con entrate minori.
......

Mi permetto di farti notare che in Italia GIA' ADESSO un idraulico o un elettricista che sa fare il suo lavoro ha il problema di avere troppi lavori e può quasi chiedere la cifra che vuole e guadagna sicuramente di più di un laureato o un diplomato che fa lavoro d'ufficio. Semmai hanno il problema di riuscire a trovare dei giovani in gamba che abbiano voglia di lavorare e imparare un mestiere per inserirli nella loro attività. E non sto parlando della situazione post Superbonus, ma è la situazione degli ultimi 5-10 anni se non di più.
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Io so bene che parliamo della persona che sta vivendo di rendita. Il problema è che la persona che vive di rendita si dovrà relazionare con altre persone (che non vivono di rendita) per comprare beni e servizi.

Per questo dico che per me è da scegliere un paese che ricco o povero agevoli l'imprenditoria, cosa che l'italia non fa.

Poi in realtà imho se è povero o in via di sviluppo è meglio, perché ci saranno più spunti di consumi/necessità da soddisfare, che in un paese ricco mediamente sono già coperti. Occasioni per investire localmente.
I paesi poveri quindi favoriscono l'imprenditoria? Da quanti anni si sente che il Brasile piuttosto che il Messico o l'India saranno la prossima Cina? Ci sono stati risultati concreti? Non direi. Non ho idea dei livelli di criminalità in India ma penso che sappiamo tutti che genere di accortezze ci sia bisogno nel caso in cui una persona abbia i soldi in centro-sud America. Tu ti sentiresti sicuro a vivere lì? Io personalmente no. Lo stesso dicasi per l'est Europa.

Anche perché mi sembra di dedurre dai tuoi post che per te "investire" voglia necessariamente farlo in qualcosa di fisico: edifici, attività... E sono tutte cose che richiedono una certa supervisione, leggasi dispendio di tempo. Io non ho mai investito in nulla al di fuori delle cripto ma sono abbastanza sicuro che se uno avesse qualche milione da parte ci siano investimenti molto più "tranquilli" delle cripto che danno un interesse passivo abbastanza alto per potersi permettere di generare ulteriori entrate mentre non si fa nulla.

Anche la questione famiglia influenza poi la forza lavoro, perché ripeto, se in italia tutti invecchiamo, il rischio di trovare SOLO l'idraulico ultra cinquantenne scazzato che si deve fare 1h di commutazione, e pagarlo pure caro, è molto alto.
Penso invece che certi lavori che al momento vengono reputati poco importanti, come potrebbe essere un idraulico o un elettricista, possano giovarne in una situazione simile in quanto ci sarà eventualmente meno competizione e quindi maggiori occasioni di guadagno per chi fa quel lavoro. Poi come sempre sta ai giovani vedere se hanno voglia di fare un lavoro più fisico ma con guadagni maggiori rispetto a fare un lavoro di ufficio con entrate minori.
Anche perché in generale nei paesi del primo mondo la crescita demografica è dovuta soprattutto agli immigrati, europei ed americani se hanno due figli è già tanto.

Sono anziano e stanziale di natura, quindi probabilmente ho un difetto di base.
Ma non vedo perche' dovrei trasferirmi in caso di ricchezza.
Lo scopo di questo thread è semplicemente quello di vedere quali sono i sogni altrui, quindi non esiste una risposta sbagliata, esistono solo opinioni diverse. Io stesso difatti ho detto che probabilmente tornerei in Italia se dovessi diventare ricco grazie alle cripto, magari qualche altro utente fin da bambino sognava di vivere in qualche isola caraibica oppure in qualche posto sperduto in mezzo alle montagne, chissà, quindi il bello è proprio scoprire come ognuno di noi sia diverso dall'altro  Wink
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Sono anziano e stanziale di natura, quindi probabilmente ho un difetto di base.
Ma non vedo perche' dovrei trasferirmi in caso di ricchezza.

Dicono i saggi:
“Travel east, travel west, going home is always the best”.

Beh, applausi.
Certe volte ci vuole anche onestà nel riconoscere quello che si ha: la felicità forse é già dentro di noi… “certo che con 7 pali in banca si sboccia meglio, anche a Vergate sul Membro!”


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Che ne dite? Sulla base di questa possiamo ragionare dove trasferirci?


Sono anziano e stanziale di natura, quindi probabilmente ho un difetto di base.
Ma non vedo perche' dovrei trasferirmi in caso di ricchezza.

Sbattermi per trovare un'altra casa, capire le regole di un altro posto,
trovare nuovi amici,  capire dov'e' un teatro, capire se fanno gli spettacoli che mi piacciono,
capire dove andare a divertirmi, dove trovare ristornati buoni, farmi una rete di gente
di cui mi fido (medici, ristoratori, tartufai, produttori di cibi genuini, gente da bisboccia)

Non riesco proprio ad afferrare il concetto che in caso di ricchezza debbo rovinarmi la vita...
io in caso di ricchezza la vita voglio migliorarla, e di molto, e senza vergogna e senza limiti.

E poi se devo pagare.... sarei diventato ricco APPOSTA!


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Mmm Alex mi sa che stiamo vedendo la cosa da punti diversi: tu ne parli come se la persona in questione dovesse ancora andare a lavorare e avesse bisogno di un’entrata fissa mensile per tirare avanti

Mi sono spiegato male io prima, probabilmente

Io so bene che parliamo della persona che sta vivendo di rendita. Il problema è che la persona che vive di rendita si dovrà relazionare con altre persone (che non vivono di rendita) per comprare beni e servizi.

Per questo dico che per me è da scegliere un paese che ricco o povero agevoli l'imprenditoria, cosa che l'italia non fa.

Poi in realtà imho se è povero o in via di sviluppo è meglio, perché ci saranno più spunti di consumi/necessità da soddisfare, che in un paese ricco mediamente sono già coperti. Occasioni per investire localmente.


Anche la questione famiglia influenza poi la forza lavoro, perché ripeto, se in italia tutti invecchiamo, il rischio di trovare SOLO l'idraulico ultra cinquantenne scazzato che si deve fare 1h di commutazione, e pagarlo pure caro, è molto alto.

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No scusate. Stiamo parlando di un thread che si chiama SOGNANDO: possiamo sognare in grande? Facciamo finta che il cashout ci posizioni nel top 1% italiano?
 Facciamo così: ipotizziamo di fare cashout ad un livello che ci garantisca una rendita netta in grado di garantire nei prossimi 40 anni una rendita che ci posizioni in quella fascia.

Secondo questo link, i percettori di 120,000 euro Lordi l’anno sono lo 0.8%.
Facciamo confusione netto, lordo, ipotizziamo di voler avere una rendita netta di 120,000 l’anno. Ovvero 10,000 netti al mese, tanto per capirci.
Tassazione al 26%, quindi 120k diventano 160k.
160K*40 anni… torniamo ai famigerati 7 milioni.


Che ne dite? Sulla base di questa possiamo ragionare dove trasferirci?
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Mmm Alex mi sa che stiamo vedendo la cosa da punti diversi: tu ne parli come se la persona in questione dovesse ancora andare a lavorare e avesse bisogno di un’entrata fissa mensile per tirare avanti; io invece parlo di una persona che può scegliere di fare quello che vuole perché non avrà mai bisogno di lavorare un solo giorno nella sua vita. Per questo non capisco perché in questa discussione specifica tendi ad andare sempre a cercare la soluzione più economica e, sulla carta, forse con più potenziale nel corso dei prossimi 30-50 anni. I tuoi ragionamenti fanno logica se stessimo parlando di una persona nella media con un lavoro nella media, ma in questo caso stiamo cercando di capire quale sarebbe la miglior opzione nel caso in cui i soldi non siano più un problema (sempre entro certi limiti, chiaramente).

Capitolo Argentina: hai presente l’inflazione che hanno ora? Ed è una situazione che si ripete puntualmente. L’Argentina è un paese con le pezze al culo e ha molto meno futuro che l’Italia.

E se e quando avremo figli, qui mi ricollego al discorso di fillippone, la cosa più importante è dargli una buona istruzione perché poi, grazie a quella, gli si potranno aprire le porte del mondo, e così inizieranno il loro percorso di vita e sceglieranno dove andare a vivere.
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Ho detto Bulgaria perché è la situazione più vicina all'Italia che ti permette di edificare quello che vuoi, ma poteva essere anche Serbia o altri posti dove non mi trasferirei mai perché la gente è troppo fredda.


Sul lato sicurezza hai ragione, sono realtà meno sicure, paragonabili al sud Italia. Ovvero devi conoscere persone e investire tempo, non solo denaro.

Detto questo, e considerando che esistono le assicurazioni per la salute private, oltre alle cliniche private stesse, non penso preferirei l'Italia anche se avessi l'opportunità di vivere di rendita, perché come è noto la stragrande maggioranza delle persone sopravvive lavorando e se il lavoro non c'è od è pesantemente osteggiato (=Italia) si arriva ad una spiacevole situazione dove tutto costa tantissimo ed è lontano, e mangia la rendita.

Spiego meglio il paradosso: una famiglia italiana pur trovandosi in un paese del G8, con in teoria uno degli stipendi maggiori al mondo, in pratica costruisce meno e fa meno figli rispetto ad un paese molto più povero ma più libero.

Prendi ad esempio l'argentina, che conosci meglio di me (non ci sono mai stato ma so come funzionano certe logiche), pure li costruire in zone periferiche/fuori città sarà uno scherzo a livello di permessi. Se non sei rimasto confinato in zone turistiche, avrai anche visto le situazioni familiari con decine di figli, ecc...

Ora, so bene che l'argentina è l'estremo opposto dell'Italia, e che poi molti di quei figli non avendo opportunità prenderanno brutte strade. Detto questo, allo stesso tempo una coppia giovane con un minimo di istruzione che non figlia esageratamente, appena ha due soldi per prendersi un terreno può costruire e iniziare magari con una casetta semplice per poi pian piano sistemarsela lavorando negli anni.

Non vivono nel lusso, chiaro, ma iniziano a vivere. Tutti questi ragionamenti in Italia mancano completamente, e pian piano invecchiamo. Poi le pensioni le paga pantalone.

Tirando le somme, ad un giovane "povero" Italiano, cosa glie ne frega di Lombardia l'eccellenza, dell'ospedale top del top, delle strade ben asfaltate, della scuola che funziona benissimo, ecc... quando sono servizi che non userà mai od userà marginalmente, perché impossibilitato ad avere la sua casa e la sua famiglia? Io per es. nell'edilizia popolare in Lombardia ho visto prevalentemente inquilini anziani dentro da 20 anni, e nessun recente sviluppo interessante di case nuove.

Gran parte del blocco europeo è affetto da questo problema, però in Germania mi è sembrato che su questo fronte aiutino molto di più, idem in Francia. Sempre affitti calmierati, mai casa propria, comunque.
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Si ma in Italia è follia costruire, ci vuole proprio coraggio. Mercato tra l'altro drogato dal bonus 110 che non fa altro che amplificare i costi.

Anche i miei parenti per la casa in montagna volevano rifare il tetto e si parlava sempre di 30-40k... follia.

Senza andare nello specifico (non sono posti che mi interessano, quello a cui mi riferivo è molto più lontano), rimanendo in area UE ci sono aree sconfinate per es. in Bulgaria dove tirare su piani a piacimento, a 10k.

Il problema della Bulgaria peró poi è che:
-è un posto tristissimo e grigio, reduce di governi abbastanza rigidi.
-fa freddo e se si fa a meno dell'isolamento non si sta bene

In ogni caso in tutti questi paesi di secondo/terzo mondo non puoi pensare di arrivare, costruire e lasciare li, magari mettendo a reddito le case

Devi necessariamente avere un contatto fidato locale che ti tiene sistemate le cose, non è per tutti. Se arrivi in un territorio sconosciuto e fai 5 case da 10k il rischio di perdere l'investimento è altissimo.
Perdonami Alex ma pensi che costruire in qualsiasi paese del primo mondo sia economico? Perché io preferirei spendere 500.000 euro per farmi la casa in Italia che 50.000 per farla, uguale identica, in Bulgaria. Hai risparmiato sulla casa costruendola in Bulgaria? Bene, e poi cosa ci fai? Ti trasferisci tu? O come dici devi sperare di trovare il contatto fidato che te la gestisca e non ti sparisca tutto da un giorno all'altro? Per guadagnare quanto poi? Perché non è che puoi affittare gli appartamenti a 3k euro al mese...

A cosa serve avere i milioni se poi andiamo a vivere in un paese dove uno a momenti manco ci andrebbe in vacanza? Senza menzionare il lato sicurezza. L'ideale è trovare un compromesso perché tra la casa da 10k euro in culo ai lupi a l'attico a Manhattan beh, c'è un mondo in mezzo. Io amo vivere in California però avendo 500k euro a disposizione preferirei farmi la mia casetta individuale in Italia (o Spagna, Portogallo, qualcosa del genere) piuttosto che comprare un appartamento a LA o una mega mansione in Bulgaria o Sud America sempre allo stesso prezzo.

Perché alla fine è tutto una conseguenza: servizi, infrastrutture, sanità, etc, quelli dei paesi economici non potranno mai essere pari a quelli dei paesi più cari per forza di cose.

Intendevo esattamente quello che hai detto ora: impiegare risorse economiche per comprare una casa al figlio, privilegiando questa scelta all'istruzione.
Perfetto, allora sono assolutamente d'accordo con te  Wink

Quote
Riguardo a filosofia... purtroppo non scegli tu. Prima ricetta per avere successo è amare quello che fai. E difficilmente chi avrebbe voluto fare filosofia poi si ritrova ad amare data science.
Sono d'accordo anche su questo però bisogna anche essere pragmatici su certe cose: se vorrà fare filosofia è giusto che faccia quello, da parte mia cercherò di indirizzarlo nel percorso di crescita per cercare che eviti di andare in certe direzioni che, secondo me, hanno poco potenziale. Poi la scelta finale sarà la sua e comunque cercherò di farmela piacere volente o nolente, d'altra parte io in primis sono una persona alquanto testarda e spesso devo sbattere la testa per capire le cose. È un bene e un male, però se non fossi stato così sicuramente a quest'ora non avrei manco mezzo satoshi  Cheesy
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Va beh sto andando troppo OT....  tornando in tema sono invece d'accordo con quel che dice @fillippone sul fatto che regalare una casa ai figli non sia sempre una buona cosa. Oltre ai motivi che ha già scritto lui ne aggiungo un altro: regalare una casa vuol dire facilitare troppo la vita al figlio, mentre per me è opportuno che i figli facciano da soli sacrifici per le proprie conquiste, soprattutto quelle importanti. E la casa è forse la più impegnativa (materialmente parlando).
Poi ovviamente un aiuto glielo si da, anche in varie forme, ma non deve essere un regalo tout court.
Allora ho travisato il post di Fillippone: per "regalo" stavo pensando al lasciarla in eredità. Se invece si intendeva che al compimento dei 18-20-25 anni, quello che volete, uno gli regala la casa mentre si è ancora in vita allora assolutamente no, concordo con voi, che se la guadagni lui. Discorso diverso invece per il percorso studi, lì si che vale la pena dargli la miglior istruzione e assistenza possibile. Poi vabbè, se per caso dovesse voler fare, che so, filosofia, ammetto che avrei seri problemi ad appoggiare la sua idea...

Intendevo esattamente quello che hai detto ora: impiegare risorse economiche per comprare una casa al figlio, privilegiando questa scelta all'istruzione.
Riguardo a filosofia... purtroppo non scegli tu. Prima ricetta per avere successo è amare quello che fai. E difficilmente chi avrebbe voluto fare filosofia poi si ritrova ad amare data science.
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Va beh sto andando troppo OT....  tornando in tema sono invece d'accordo con quel che dice @fillippone sul fatto che regalare una casa ai figli non sia sempre una buona cosa. Oltre ai motivi che ha già scritto lui ne aggiungo un altro: regalare una casa vuol dire facilitare troppo la vita al figlio, mentre per me è opportuno che i figli facciano da soli sacrifici per le proprie conquiste, soprattutto quelle importanti. E la casa è forse la più impegnativa (materialmente parlando).
Poi ovviamente un aiuto glielo si da, anche in varie forme, ma non deve essere un regalo tout court.
Allora ho travisato il post di Fillippone: per "regalo" stavo pensando al lasciarla in eredità. Se invece si intendeva che al compimento dei 18-20-25 anni, quello che volete, uno gli regala la casa mentre si è ancora in vita allora assolutamente no, concordo con voi, che se la guadagni lui. Discorso diverso invece per il percorso studi, lì si che vale la pena dargli la miglior istruzione e assistenza possibile. Poi vabbè, se per caso dovesse voler fare, che so, filosofia, ammetto che avrei seri problemi ad appoggiare la sua idea...
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