Il problema è che tutti utilizzano - o danno per ovvio - che una AI è "meglio" di un essere umano oppure debba "sembrare" umano. Al di là della constatazione che l'acronimo contenga in sé un sostantivo "intelligenza" determinato come "artificiale" e per risultato dovrebbe valutarsi come "falso" (es. una pianta artificiale è - per tutti - falsa, di solito ci si riferisce a quelli di plastica). Ma qui abbiamo delle aberrazioni mentali, quando si tratta di noi. Abbiamo le "intelligenze" che altro non sono che semplici programmi con what-else-if e immensi DataBase. L'ho fatta semplice, scusate ma non mi interessa discutere del motore. Qui cosa abbiamo? Niente percezioni di sé, consapevolezza o libero arbitrio. Perché utilizzare rimandi e significati tali a queste cose per renderli per destino, facoltà e addirittura ad aspetto simili a noi umani (antroporfismo)? Siamo all'ennesimo affondo culturale omologante che vede noi essere umani essere il nulla cosmico?! L'importante è essere merci e consumatori, al tempo stesso?!
Il vero problema è quando questi programmi AI avranno compiti più incidenti sulla vita degli esseri umani. Come al solito, e la storia della bomba atomica ce lo pone a perenne memoria, avremo modo di esserne scioccati. Se basta un forum ad accendere il loro interesse per postare e vedere la nostra reazione ai programmi AI, allora vuol dire che abbiamo - già - un problema.
PS. Attenzione a sottovalutare i processi di scrittura, sono pervasivi tanto quanto altri settori più riconoscibili per la loro fragilità. Esistono già ottimi schemi per indirizzare attraverso la pubblicità il tuo consenso-consumo. E la manipolazione del pensiero e del vuoto lessicale è estremamente pericolosa!!!
Diciamo che come in tutte le cose dipende dall'uso: tu dici che si da per scontato che le AI siano più intelligenti, io onestamente non so in quanti ambiti possa venire sfruttata perché immagino che siano tanti, perfino troppi per me da immaginare ma prendiamo uno dei casi più utili, tipo le auto senza conducente: tu ti fideresti di più della situazione attuale (leggasi conducenti umani) oppure una situazione con 100% auto senza conducente? Io sarei più propenso per la seconda perché la macchina fa quello che gli dici tu, se il semaforo è rosso si ferma, non accelera con la speranza che gli altri siano ancora fermi; se il limite è 110 km/h non andrà a 180 mentre ti si attacca al culo lampeggiando, e così via.
La mia paura è che diverremo troppo dipendenti dall'AI e allora quello che potrebbe essere forse il punto più alto mai toccato dalla razza umana potrebbe diventare al tempo stesso la nostra rovina perché diventeremmo estremamente pigri e poco propensi a pensare e ragionare, tanto c'è l'AI a risolvere i problemi.
Mentre scrivevo questo post, dato il contento, mi è venuta voglia di rivedere Idiocracy.
Torno dopo un po’ a dire la mia 😅
Allora dai miei studi filosofici al momento per me non c’è nessuna possibilità allo stato attuale che un AI possa evolversi fino al punto da rimpiazzare totalmente un umano.
Alla fine è solo una corsa per me ad algoritmi sempre più potenti o sofisticati ma manca e mancherà sempre qualcosa.
Anche a livelli massimi comunque semplicemente accadrà quello che continuo a ripetere da un pezzo.
Semplicemente ci sarà una carneficina di lavori finti. Nel nostro mondo ormai 90% delle persone impiegate sono in parcheggio.
Bisognerà prendere atto della nuova realtà è mandarli tutti a casa con le paghette di cittadinanza.
A questo punto bisognerà anche proprio cambiare la costituzione
“L’Italia è una repubblica fondata sulla schiavitu dei robot” 😅
Comunque si ha sempre paura del futuro della tecnologia sempre con inquietudine.
A me sembra che già il ribcoglionimento esiste da tempo tra internet smartphone ma anche prima con la televisione!
A mio modo di vedere potrebbe essere una grande opportunità di liberazione del nostro tempo per convogliarle magari in qualcosa di veramente utile e creativo per tanti, in nullità per molti altri chiaro.
Immaginiamo tutti questi milioni di persone parcheggiate in sti posti di lavoro inutili, alla fine sono spreco di umanità assoluto, comunque una perdita di vita e tempo e creatività e idee perche comunque devi far “finta” di starci a lavoro e fare comunque 4 minchiate che ti rubano l’intera giornata volente o nolente.
In caso di totale tempo libero potremo spingere sulla creatività e sulle idee l’uomo del futuro e non sull’ inutilità ripetitiva di lavoro che potranno fare i robot accompagnati dall’AI per noi.
Io onestamente mi aspetto in accelerazione anche quando meno te lo aspetti, un po’ cone con i computer o gli smartphone o internet.
Da un giorno all’altro la “macchina” del futuro sarà il robot personale intelligente. Per me neanche troppo futuristica finalmente come cosa, perché alla fine mancava uno sviluppo dell’AI, cosa re ne facevi comunque di un androide umanoide ma completamente stupido, sarebbe stato un pupazzo totalmente inutile.
Invece l’innesco di una potente AI in un umanoide robot questo si che potrebbe essere interessante.
Ed e qui che ritorno all’inizio. Se vogliamo una situazione in cui un AI diventi veramente umanamente intelligente il passo per me potrebbe essere proprio l’impianto all’interno di droidi umanoidi.
Un po’ cone Io robot di Will Smith.
Perché la chiave del senso e del significato sta nel linguaggio della pratica e dell’esperienza pratica e nel continuo dialogo e nei segni e nel l’interpretazione che diamo come comunità di umani totale alla vita e alle cose.
Senza di questo rimangono solo algoritmi, ma se impiantiamo una sorta di intelligenza artificiale che auto apprende in un modo molto simile all’uomo, e in un corpo a sua volta simile con sensazioni e percezioni simili e mettiamo questa intelligenza a camminare fra gli uomini, beh, allora qui si che potrebbe giocarsi veramente un’altra partita evolutiva e potremo veramente diventare gli animaletti stupidì come per per questi androidi umanoidi 😂