E' curioso come questo "problema" della concentrazione venga ciclicamente riproposto dai critici di b. (non mi riferisco a voi), spesso in modo non corretto.
...
D'altronde è inevitabile: la quantità è finita e i partecipanti aumentano. Le fantomatiche "balene", quelle che all'apparenza vincono sempre, manovrano tutto e non sbagliano mai, in realtà non sono così infallibili. Molte di loro hanno venduto anni fa a prezzi più bassi senza più rientrare. Altre si sono rovinate con il trading o hanno venduto in perdita.
Purtroppo questa cosa non durerà in eterno : molto prima di quanto si pensi anche le Banche Centrali inizieranno a spacciare carta per accumulare bitcoin, ed avremo allora gli stessi problemi dell'oro.
Meglio approfittarne nel frattempo
Il problema della concentrazione è oggettivo, implicito in un mondo dove
una piccola parte della popolazione mondiale detiene la stragrande maggioranza della ricchezza qualsiasi forma assuma
Quindi che si tratti di oro, bitcoin, immobili, castagne...
ci troviamo di fronte a disuguaglianze ampissime;
https://www.oxfamitalia.org/la-disuguaglianza-non-conosce-crisi/Un po' di più, un po' di meno, un grafico in una maniera o in un'altra concettualmente cambia poco.
Poi cosa ti devo dire... rimandare alla definizione di "
sasso giallo" la funzione dell'oro che è stata trasversale,
spontanea in culture diverse che non si sono mai incontrate fra loro, mi sembra particolarmente riduttivo.
In particolare considerando l'uso diffuso, continuativo e riconosciuto per migliaia di anni...
considerando anche le normative internazionali che ne riconoscono standard e
status giuridico.
A partire dal fatto che l'oro, come bitcoin del resto, non è gravato da IVA quando abbia le caratteristiche di bene da investimento:
lingotto, monete e beni equiparati.
Sinceramente penso che la
negazione frontale che prima di Bitcoin ed anche adesso, esiste la finanza, anzi esiste la ricchezza che ha creato la finanza... è un segno per me di immaturità, fa sembrare Bitcoin più una fede religiosa che un sistema che possa integrarsi nel mondo finanziario.
C'è un coro che sembra dire a qualsiasi osservazione:
Bitcoin non ha problemi, non lo ferma nessuno, noi di Bitcoin abbiamo capito tutto, la finanza tradizionale sarà spazzata via....
eeh... beh... si torna al fatto che rubare nella casa dei ladri sia particolarmente difficile.
Così com'è difficile vincere al tavolo del poker mondiale avendo $ 30.000, considerando che gli altri partecipanti abbiano una disponibilità di 100 miliardi.
I Bradbury sono estremamenti rari.
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Steven_BradburyIl dato dell'oro e degli acquisti delle banche centrali è da rivedere in base al fatto che l'oro delle banche centrali è solo una parte, seppur ampissima dell'oro detenuto da soggetti finanziari.
Fra banche centrali Russia, Turchia, Cina hanno un ruolo primario.
Ma è un
dato relativo, appunto fra banche centrali.
Considerando il "totale" dell'oro il ruolo di quelle banche centrali è inferiore.
Oggettivamente, con tutto l'ottimismo del mondo, con anche la massima visione aperta, ed innovativa, 10 anni di Bitcoin non possono sostituire millenni di storia di oro come mezzo di scambio.
Fermo restando un punto fondamentale nell'attuale sistema finanziario, più che nel passato, non c'è nessun asset magico che sia un punto fisso sicuro, stabile, senza oscillazioni...
La gestione patrimoniale non si può rimandare un po' al calcio parrocchiale... "basta buttare la palla avanti".