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Topic: BITCOIN PUMP! - page 181. (Read 893133 times)

legendary
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January 27, 2023, 10:52:52 AM
Oggi col progresso sempre più no, c’è sovrabbondanza di tutto per tutti e se serve ci si ingegna in ogni modo perché il limite teorico al nostro progresso come civiltà può essere il cielo.

Quindi per me no, le risorse sono sempre più in sovrabbondanza per tutti, non è questo il punto..
Non c'è sovrabbondanza, stanno semplicemente cercando qualcosa di nuovo da tutte le parti: deforestazione, deviazioni dei corsi fluviali, scavi in zone protette, ecosistemi distrutti per sempre, cittadine sparite per sempre perché erano nel posto sbagliato... Se ci fosse una sovrabbondanza naturale tutte queste non avverrebbero. Certe risorse sono limitate, mi pare che sia un dato di fatto, e più persone ci sono, più risorse saranno necessarie, e di conseguenza si esauriranno prima. E ovviamente tutto questo peggiora sempre di più il riscaldamento climatico.

Se vogliamo continuare a distruggere il pianeta per sfruttare fino all'ultima risorsa a scapito di tutto quello che ho evidenziato sopra allora probabilmente la nostra generazione non avrà grossi problemi, quella dei nostri figli già sarà diversa, i nostri nipoti... Auguri.


Le risorse sono ovunque, sono scarse/limitate per volontà propria dei pochissimi che controllano tutto il sistema mondiale.
Ovvio che sono scarse in un dato momento storico in qualche ambito, ma bisogna vedere da una prospettiva di crescita.
Questi tipi di discorsi si son sempre fatti 1000 anni fa 300 anni 200 a fine 800 primi novecento anni settanta etc etc
C’era sempre qualcuno che gridava “siamo troppi non ci sono risorse il petrolio sta per finire bla bla bla”

Più avanziamo tecnologicamente più avanziamo come progresso più riusciamo a estrarre energia dal mondo nel migliore dei modi possibile e nel miglior modo che sia il più sostenibile possibile “volendo”.
Altrimenti non saremo mai arrivati a 8 miliardi.

Una popolazione che Tralaltro, a oggi, diversamente rispetto a 20/30/40 anni fa.
Ha un tenore di vita assolutamente più elevato ma parliamo di 100 livelli più alto.

Persino in Africa povera hanno quasi tutti uni smartphone, in Cina e India sono MILIARDI, e anche qui il benessere e arrivato quasi per tutti.

Se fossero state realmente così limitate le risorse, non saremo mai al mondo in questa condizione.

Il problema è semmai la REDISTRIBUZIONE e comunque il continuo migliorarsi per rendersi sostenibili e creare sempre maggiore e ulteriore valore ricerca e nuove fonti di energia.

Chiaro che qui se ci si siede sugli allori, e se praticamente tutto e in mano di pochissimi, la realtà non migliora, non ci e progresso, si rimane in modalità “latifondo e servi della gleba”.
Al latifondista non interessava usare strani macchinari, lui mangiava beveva e il pirla di turno frustato e sottopagato zappava.

Qui appunto non si creava tanto valore aggiunto, bisogna riequilibrare la società per dare spunti di crescita ulteriore.

Non sono per forza un positivista ingenuo per carità, ma con le giuste motivazioni e con le giuste diciamo anche libertà o redistribuzioni, come società siamo passati da cacciatori e raccoglitori a costruire missili per andare su Marte.

Volere rimane per me sempre potere. Si può fare tutto, bisogna solo aggiustare le condizioni di base che, per me, dagli anni 70 (15 agosto 1971? 😂) a oggi stanno anche pian piano svanendo.

Svanendo perché c’è troppo in egemonia più forte che monopolizza tutto il mondo, la Cina ancora non è sufficientemente in grado di affrontare l’America, si è visto. E tutta la finanza e la ricchezza e in mano solo a zio Sam in modo più esagerato che mai negli ultimi tempi.
Questo porta più a quello che dicevate anche nei post precedenti.
Rammollimento, poca voglia di crescere e ricerca smidollamento etc etc.

Con questi presupposti allora si che per ora non si sta facendo altro che razziare il razziabile di risorse IN QUESTO MOMENTO storico limitate. Limitate perché invece di ingegnarsi si punta con la finanza, la guerra e la forza solo al depredare e estorcere per far mangiare più fast food possibile all’americano ciccione di turno.

Ma perché ora e così, non è che debba essere per forza così, e non è che per forza questa sia l’unica via.

Perché nella ricerca di progresso e concorrenza e nelle sfide che ci sono sempre state poste di fronte come umanità, abbiamo sempre trovato delle soluzioni leggendarie e brillanti per fare sempre un passo più avanti.

Poi non e che e un progresso per forza verticale, ci può anche essere decine se non centinaia di anni di regresso, quello che magari stiamo vivendo. Ma non e per mancanza di risorse.
sr. member
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January 27, 2023, 10:42:47 AM
Evidentemente sei ancora troppo giovane, magari quando raggiungerai la mezza età e avrai genitori anziani, con problemi di salute e necessità di cure e assistenza, comincerai a vedere le cose da un'altra prospettiva. Altrimenti cosa dirai? "Caro babbo, lo so che sei malato e bisognoso di cure, ma purtroppo fornirti un'adeguata assistenza sanitaria costerebbe troppo alla collettività e sarebbe energeticamente inefficiente, quindi sarebbe il caso che ti facessi definitivamente da parte. Vieni, ti accompagno in una bella clinica in Svizzera: vedrai che sarà tutto rapido e indolore"? Huh

Evidentemente non sai con chi stai parlando e altrettanto evidentemente non puoi fare alcuna supposizione sulla mia età e sull'età di mio padre.

Viste tutte queste evidenze faresti meglio a non decidere per me cosa direi o meno a mio padre.

Evidentemente non hai mai messo piede in un ospedale a vedere i catorci umani che teniamo in vita perchè lasciamo che a decidere siano i figli, quando dovrebbe esserci qualche semplice regola ETICA che imponga ai medici per il bene di tutti, in primis del paziente, di lasciare andare le persone che purtroppo sono giunte alla fine del loro percorso terreno.
E' ovvio che se a decidere fossero i figli dovremmo vivere fino a 1000 anni!!! Che cavolo di discorso è?
Purtroppo la morte esiste e fa parte della vita.

Questo sei tu che non l'hai ancora capito.
legendary
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January 27, 2023, 10:40:37 AM
Precisiamo meglio: il concetto di "diritto ad ottenere qualcosa" è spesso confuso con "la disponibilità effettiva della cosa stessa".

Se io ho diritto ad una pensione, ma non c'è più chi me la deve finanziare, cosa me ne faccio di questo diritto?
.....

L'ho già sentita questa cosa  Cheesy
Quando leggo queste "garanzie" mi viene sempre in mente la faccenda del FIDT:

https://it.wikipedia.org/wiki/Fondo_interbancario_di_tutela_dei_depositi

che in teoria dovrebbe fornire la garanzia per i depositi entro i 100k, ma in realtà.... può funzionare solo nel caso di crash piuttosto piccoli.

Sono tutti esempi che portano a dire: lo stato dovrebbe offrire certe garanzie, ma nella realtà funzionano bene solo se si rimane nell'alveo di perimetri piuttosto ristretti. Pensione compresa.

Se volessimo cambiare scenario, non funziona già così anche con la sanità? certe prestazioni dovrebbero essere garantite entro 60 giorni, poi vai a prenotare certe visite e ti rispondono che c'è posto tra due anni.

legendary
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January 27, 2023, 09:09:42 AM
Ma il punto della mia obiezione, che evidentemente non sembra essere stato colto, è che non accetto che la responsabilità di questa malagestione venga fatta ricadere sul singolo, non accetto l'atteggiamento paternalistico di chi, soprattutto se parte delle istituzioni o di una classe politica che non ha mai fatto nulla per affrontare seriamente la questione negli ultimi 30 anni, si permetta di stigmatizzare comportamenti individuali, facendo pressioni per condizionare delle scelte che afferiscono alla sfera privata e più intima della persona, in nome di qualche presunto interesse superiore. Io da cittadino sono tenuto a fare la mia parte, versando regolarmente i contributi previdenziali, non a sopperire alla negligenza e all'incapacità altrui con azioni che riguardano la mia vita privata.

Su questo sono totalmente d'accordo.
legendary
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January 27, 2023, 08:49:11 AM
il punto è che la 30enne che non vuole avere figli ha tutto il diritto di non farne, senza che gli altri le scassino attributi che in quanto donna non possiede, magari scaricando su di lei le colpe più assurde, dalla gestione dissennata delle casse previdenziali e relativi buchi (finché si paga regolarmente i suoi contributi per 40 anni e oltre, avrà tutto il diritto di maturare una pensione a suo tempo), o peggio ancora sollevando argomenti moralistici e bigotti, riportando indietro le lancette della storia ai peggiori stereotipi sul ruolo della donna come fattrice. Alla faccia dell'emancipazione.
Non siamo a Gilead per fortuna, non ancora almeno.

Poi faccio un po' fatica a seguire quell'ultimo ragionamento sul 95enne e i bambini in Nigeria. Ogni vita umana deve avere la stessa dignità, e va fatto di tutto per salvare tanto i bambini quanto gli anziani, in qualunque parte del mondo si trovino. Attribuire un valore alla vita in base all'aspettativa residua mi pare un discorso piuttosto cinico e pericoloso. Perché se si accettasse che il valore della vita abbia una scadenza, a quel punto tanto varrebbe introdurre il sessagesimo di asimoviana memoria: sarebbe senza dubbio un modo efficace di liberare risorse, per far posto alle nuove generazioni riducendo l'impatto sugli ecosistemi, ma non ripecchierebbe di certo il modello di società in cui personalmente vorrei vivere.

Eh no caro mio. Il sistema previdenziale non funziona così! I contributi che lei sta pagando adesso servono a pagare le pensioni che lo Stato paga adesso ad altre persone. I contributi che lei ha pagato per 40 anni, quando andrà in pensione saranno già stati spesi da un bel po'. L'Inps è uno schema Ponzi, anche se viene considerato una cassa previdenziale. Se lei non fa figli semplicemente non ci sarà qualcuno che lavorerà per pagare la pensione quando andrà lei in pensione. Ed è esattamente quello che sta accadendo all'Inps. Anche io sono d'accordo che si sono sperperati soldi in passato (e anche adesso) nelle pensioni d'oro, ma in passato potevamo permettercelo perchè facevamo figli, ora non più. E non c'entrano assolutamente nulla i discorsi bigotti o moralistici o sensi di colpa vari.

Quello che è particolarmente grave è che molti non ne sono a conoscenza... non riescono a comprenderlo.

L'INPS non fa nessuna gestione, questo è particolarmente grave e qualsiasi riforma pensionistica non rimedierà il problema, proprio perché fra inflazione e nessuna gestione non si può arrivare a "pari", considerando che l'Italia da anni ha pochi nati, investimenti pubblici e privati molto scarsi...
mix velenosissimo.


https://fundspeople.com/it/ranking-dei-20-maggiori-fondi-pensione-del-mondo-a-fine-2021/

@paolo, @arulbero, ecc. ricordo perfettamente altri interventi in passate discussioni in cui si era affrontato questo tema, per cui è fuori di dubbio che qui si sia ben consapevoli che l'attuale modello di funzionamento dell'Inps non corrisponda a criteri mutualistici con una gestione dei fondi oculata e "previdente" nel senso letterale del termine, da cui deriva quello stesso di previdenza.

Ma il punto della mia obiezione, che evidentemente non sembra essere stato colto, è che non accetto che la responsabilità di questa malagestione venga fatta ricadere sul singolo, non accetto l'atteggiamento paternalistico di chi, soprattutto se parte delle istituzioni o di una classe politica che non ha mai fatto nulla per affrontare seriamente la questione negli ultimi 30 anni, si permetta di stigmatizzare comportamenti individuali, facendo pressioni per condizionare delle scelte che afferiscono alla sfera privata e più intima della persona, in nome di qualche presunto interesse superiore. Io da cittadino sono tenuto a fare la mia parte, che consiste nel versare regolarmente i contributi previdenziali, non a sopperire alla negligenza e all'incapacità altrui con azioni che riguardano la mia vita privata.

Ed esiste una parola per definire uno Stato che si intromette nella sfera privata ed intima dei cittadini: totalitarismo. Il mio spirito libertario non può che rifiutarsi di sottomettersi a totalitarismi e fascismi di qualunque genere, a cominciare da certe nostalgie che vedo purtroppo riaffiorare e diffondersi utlimamente, di chi magari vorrebbe riesumare residuati di un passato aberrante, dal premio natalità alla tassa sul celibato.

Poi faccio un po' fatica a seguire quell'ultimo ragionamento sul 95enne e i bambini in Nigeria. Ogni vita umana deve avere la stessa dignità, e va fatto di tutto per salvare tanto i bambini quanto gli anziani, in qualunque parte del mondo si trovino. Attribuire un valore alla vita in base all'aspettativa residua mi pare un discorso piuttosto cinico e pericoloso. Perché se si accettasse che il valore della vita abbia una scadenza, a quel punto tanto varrebbe introdurre il sessagesimo di asimoviana memoria: sarebbe senza dubbio un modo efficace di liberare risorse, per far posto alle nuove generazioni riducendo l'impatto sugli ecosistemi, ma non ripecchierebbe di certo il modello di società in cui personalmente vorrei vivere.

Sul fatto di attribuire un valore alla vita in base alle aspettative di vita: lo so che è un discorso cinico, ma se vogliamo sopravvivere dovremo fare discorsi cinici. Anche decidere di non far nascere dei bambini è un discorso cinico, ma la sopravvivenza della Terra prevede che si facciano discorsi cinici o meglio ancora discorsi etici e morali. Dovremo prendere delle scelte molto difficili, come ad esempio decidere se potremo permetterci di far sopravvivere un 95enne in occidente o non far nascere 10 bambini in Nigeria in base a cosa è energeticamente meglio per il "sistema Terra". Questo è il senso del mio discorso.

e chi stabilisce che il diritto di un Nigeriano mettere al mondo altri 10 figli debba prevalere su quello di una persona già nata di continuare a vivere? In base a quali criteri? Non mi dire etici, perché un'etica che attribuisca maggiori diritti a chi potrebbe nascere ma ancora non esiste, rispetto a chi è attualmente in vita, personalmente la trovo molto discutibile.

Evidentemente sei ancora troppo giovane, magari quando raggiungerai la mezza età e avrai genitori anziani, con problemi di salute e necessità di cure e assistenza, comincerai a vedere le cose da un'altra prospettiva. Altrimenti cosa dirai? "Caro babbo, lo so che sei malato e bisognoso di cure, ma purtroppo fornirti un'adeguata assistenza sanitaria costerebbe troppo alla collettività e sarebbe energeticamente inefficiente, quindi sarebbe il caso che ti facessi definitivamente da parte. Vieni, ti accompagno in una bella clinica in Svizzera: vedrai che sarà tutto rapido e indolore"? Huh
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January 27, 2023, 07:41:21 AM
Ad iniziare domani?
Come fa ad iniziare domani? Come si fa a passare da un sistema a ripartizione ad uno a capitalizzazione?  Con cosa paghi le pensioni prima che il sistema vada a regime?
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January 27, 2023, 07:37:02 AM

L’inps è un sistema a ripartizione. Il totale dei contributi versati fornisce il monte delle pensioni da pagare. Tanto entra, tanto esce.

Nessun investimento, rendimento…solo giro contabile. E non li si può neanche accusare di essere uno schema di Ponzi, dato che il rendimento non è neanche garantito.


L'INPS è un sistema che non funziona, non può funzionare.

Dei minimi garantiti ci sono... lo schema Ponzi si ha dal momento che il denaro entra e poi esce, distribuiti fra soggetti diversi... proprio come negli schemi Ponzi non c'è nessun tipo di investimento reale.

Un investimento utile anche nel sociale, sarebbe fare edilizia pubblica vera e con le rendite pagare almeno delle quote di pensioni.

Io Giappone ha dei problemi d'invecchiamento molto gravi ma il fondo pensione governativo giapponese è uno dei più grandi fondi al mondo.

Anche iniziando DOMANI a fare uguale l'Italia sarebbe in estremo ritardo, probabilmente non rimediabile.

Altra scelta sarebbe delegare al settore privato, ma non con le norme che ci sono adesso che non risolvono NULLA.
Ci vogliono strumenti realmente efficienti.

L'Italia su questo dimostra di non voler bene ai suoi cittadini il welfare è il  punto da cui si costruisce tutto il resto.

Il rischio è che generazioni più evolute ed una Europa più evoluta creino delle competizioni, si offre welfare e lavoro in Germania? ci si trasferisce in Germania...

Ma questo trend è già in atto da un bel po' di tempo si esportano i giovani migliori e si importano raccoglitori di pomodori.
legendary
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January 27, 2023, 06:28:34 AM
il punto è che la 30enne che non vuole avere figli ha tutto il diritto di non farne, senza che gli altri le scassino attributi che in quanto donna non possiede, magari scaricando su di lei le colpe più assurde, dalla gestione dissennata delle casse previdenziali e relativi buchi (finché si paga regolarmente i suoi contributi per 40 anni e oltre, avrà tutto il diritto di maturare una pensione a suo tempo), o peggio ancora sollevando argomenti moralistici e bigotti, riportando indietro le lancette della storia ai peggiori stereotipi sul ruolo della donna come fattrice. Alla faccia dell'emancipazione.

Eh no caro mio. Il sistema previdenziale non funziona così! I contributi che lei sta pagando adesso servono a pagare le pensioni che lo Stato paga adesso ad altre persone. I contributi che lei ha pagato per 40 anni, quando andrà in pensione saranno già stati spesi da un bel po'. L'Inps è uno schema Ponzi, anche se viene considerato una cassa previdenziale. Se lei non fa figli semplicemente non ci sarà qualcuno che lavorerà per pagare la pensione quando andrà lei in pensione. Ed è esattamente quello che sta accadendo all'Inps. Anche io sono d'accordo che si sono sperperati soldi in passato (e anche adesso) nelle pensioni d'oro, ma in passato potevamo permettercelo perchè facevamo figli, ora non più. E non c'entrano assolutamente nulla i discorsi bigotti o moralistici o sensi di colpa vari.

Precisiamo meglio: il concetto di "diritto ad ottenere qualcosa" è spesso confuso con "la disponibilità effettiva della cosa stessa".

Se io ho diritto ad una pensione, ma non c'è più chi me la deve finanziare, cosa me ne faccio di questo diritto?

Durante il covid: i pensionati avevano 'diritto' a mantenere una certa pensione, mentre chi lavorava e doveva effettivamente pagare le loro pensioni non era più in grado di produrre come prima: come era sostenibile effettivamente questo diritto?

Facendo altri debiti, cioè caricando il costo di questo 'diritto' sui sempre meno numerosi italiani delle prossime generazioni.

Se nei prossimi anni la popolazione italiana diminuirà del 20%
https://www.ilsole24ore.com/art/l-italia-si-spopola-e-invecchia-50-anni-12-milioni-meno-AEi1xXz

e se la produttività continuerà a non crescere, quante ore dovrebbe lavorare in media un italiano del 2070 per:

1) mantenere un livello di spesa comparabile a quello odierno (non dico migliore, e parliamo di 50 anni nel futuro)
2) pagare le pensioni ai pensionati del 2070
3) pagare interessi altissimi su un debito pubblico in crescita

con un PIL in diminuzione (meno persone, meno PIL)?
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January 27, 2023, 06:15:19 AM

L'INPS non fa nessuna gestione, questo è particolarmente grave e qualsiasi riforma pensionistica non rimedierà il problema, proprio perché fra inflazione e nessuna gestione non si può arrivare a "pari", considerando che l'Italia da anni ha pochi nati, investimenti pubblici e privati molto scarsi...
mix velenosissimo.


L’inps è un sistema a ripartizione. Il totale dei contributi versati fornisce il monte delle pensioni da pagare. Tanto entra, tanto esce.

Nessun investimento, rendimento…solo giro contabile. E non li si può neanche accusare di essere uno schema di Ponzi, dato che il rendimento non è neanche garantito.
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January 27, 2023, 05:23:38 AM
il punto è che la 30enne che non vuole avere figli ha tutto il diritto di non farne, senza che gli altri le scassino attributi che in quanto donna non possiede, magari scaricando su di lei le colpe più assurde, dalla gestione dissennata delle casse previdenziali e relativi buchi (finché si paga regolarmente i suoi contributi per 40 anni e oltre, avrà tutto il diritto di maturare una pensione a suo tempo), o peggio ancora sollevando argomenti moralistici e bigotti, riportando indietro le lancette della storia ai peggiori stereotipi sul ruolo della donna come fattrice. Alla faccia dell'emancipazione.
Non siamo a Gilead per fortuna, non ancora almeno.

Poi faccio un po' fatica a seguire quell'ultimo ragionamento sul 95enne e i bambini in Nigeria. Ogni vita umana deve avere la stessa dignità, e va fatto di tutto per salvare tanto i bambini quanto gli anziani, in qualunque parte del mondo si trovino. Attribuire un valore alla vita in base all'aspettativa residua mi pare un discorso piuttosto cinico e pericoloso. Perché se si accettasse che il valore della vita abbia una scadenza, a quel punto tanto varrebbe introdurre il sessagesimo di asimoviana memoria: sarebbe senza dubbio un modo efficace di liberare risorse, per far posto alle nuove generazioni riducendo l'impatto sugli ecosistemi, ma non ripecchierebbe di certo il modello di società in cui personalmente vorrei vivere.

Eh no caro mio. Il sistema previdenziale non funziona così! I contributi che lei sta pagando adesso servono a pagare le pensioni che lo Stato paga adesso ad altre persone. I contributi che lei ha pagato per 40 anni, quando andrà in pensione saranno già stati spesi da un bel po'. L'Inps è uno schema Ponzi, anche se viene considerato una cassa previdenziale. Se lei non fa figli semplicemente non ci sarà qualcuno che lavorerà per pagare la pensione quando andrà lei in pensione. Ed è esattamente quello che sta accadendo all'Inps. Anche io sono d'accordo che si sono sperperati soldi in passato (e anche adesso) nelle pensioni d'oro, ma in passato potevamo permettercelo perchè facevamo figli, ora non più. E non c'entrano assolutamente nulla i discorsi bigotti o moralistici o sensi di colpa vari.

Sul fatto di attribuire un valore alla vita in base alle aspettative di vita: lo so che è un discorso cinico, ma se vogliamo sopravvivere dovremo fare discorsi cinici. Anche decidere di non far nascere dei bambini è un discorso cinico, ma la sopravvivenza della Terra prevede che si facciano discorsi cinici o meglio ancora discorsi etici e morali. Dovremo prendere delle scelte molto difficili, come ad esempio decidere se potremo permetterci di far sopravvivere un 95enne in occidente o non far nascere 10 bambini in Nigeria in base a cosa è energeticamente meglio per il "sistema Terra". Questo è il senso del mio discorso.

Quello che è particolarmente grave è che molti non ne sono a conoscenza... non riescono a comprenderlo.

L'INPS non fa nessuna gestione, questo è particolarmente grave e qualsiasi riforma pensionistica non rimedierà il problema, proprio perché fra inflazione e nessuna gestione non si può arrivare a "pari", considerando che l'Italia da anni ha pochi nati, investimenti pubblici e privati molto scarsi...
mix velenosissimo.


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The hacker spirit breaks any spell
January 27, 2023, 05:21:29 AM


il consumismo mi sembra più il risultato di uno stato ansioso contro la mancanza di senso e di visione per il futuro che il progetto deliberato da qualcuno per spremere le masse.

Assolutamente d'accordo. Aggiungo che il fatto di pensare che vi sia una "regia occulta" non è altro che un modo delle masse di "autoassolversi" da certi comportamenti "sregolati".
È vero che il sistema favorisce certi comportamenti, ma alla fine la responsabilità della scelta rimane individuale.

questo lo stampo, e lo metto sulla porta della mia stanza in ufficio
davvero

e poi ti mando la foto
pero in ufficio.. no
LO STAMPO E LO METTO A CASA (chi capisce capisce, ma la vedo nera)

hai detto una cosa VERA ... il motivo percui Adler ha spiegato che la gente e' aggressiva e vede complotti ovunque, perche sono dei falliti di merda e questo li aiuta a trovare una scusa per sentirsi meno merde
sr. member
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January 27, 2023, 04:49:01 AM
il punto è che la 30enne che non vuole avere figli ha tutto il diritto di non farne, senza che gli altri le scassino attributi che in quanto donna non possiede, magari scaricando su di lei le colpe più assurde, dalla gestione dissennata delle casse previdenziali e relativi buchi (finché si paga regolarmente i suoi contributi per 40 anni e oltre, avrà tutto il diritto di maturare una pensione a suo tempo), o peggio ancora sollevando argomenti moralistici e bigotti, riportando indietro le lancette della storia ai peggiori stereotipi sul ruolo della donna come fattrice. Alla faccia dell'emancipazione.
Non siamo a Gilead per fortuna, non ancora almeno.

Poi faccio un po' fatica a seguire quell'ultimo ragionamento sul 95enne e i bambini in Nigeria. Ogni vita umana deve avere la stessa dignità, e va fatto di tutto per salvare tanto i bambini quanto gli anziani, in qualunque parte del mondo si trovino. Attribuire un valore alla vita in base all'aspettativa residua mi pare un discorso piuttosto cinico e pericoloso. Perché se si accettasse che il valore della vita abbia una scadenza, a quel punto tanto varrebbe introdurre il sessagesimo di asimoviana memoria: sarebbe senza dubbio un modo efficace di liberare risorse, per far posto alle nuove generazioni riducendo l'impatto sugli ecosistemi, ma non ripecchierebbe di certo il modello di società in cui personalmente vorrei vivere.

Eh no caro mio. Il sistema previdenziale non funziona così! I contributi che lei sta pagando adesso servono a pagare le pensioni che lo Stato paga adesso ad altre persone. I contributi che lei ha pagato per 40 anni, quando andrà in pensione saranno già stati spesi da un bel po'. L'Inps è uno schema Ponzi, anche se viene considerato una cassa previdenziale. Se lei non fa figli semplicemente non ci sarà qualcuno che lavorerà per pagare la pensione quando andrà lei in pensione. Ed è esattamente quello che sta accadendo all'Inps. Anche io sono d'accordo che si sono sperperati soldi in passato (e anche adesso) nelle pensioni d'oro, ma in passato potevamo permettercelo perchè facevamo figli, ora non più. E non c'entrano assolutamente nulla i discorsi bigotti o moralistici o sensi di colpa vari.

Sul fatto di attribuire un valore alla vita in base alle aspettative di vita: lo so che è un discorso cinico, ma se vogliamo sopravvivere dovremo fare discorsi cinici. Anche decidere di non far nascere dei bambini è un discorso cinico, ma la sopravvivenza della Terra prevede che si facciano discorsi cinici o meglio ancora discorsi etici e morali. Dovremo prendere delle scelte molto difficili, come ad esempio decidere se potremo permetterci di far sopravvivere un 95enne in occidente o non far nascere 10 bambini in Nigeria in base a cosa è energeticamente meglio per il "sistema Terra". Questo è il senso del mio discorso.
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January 27, 2023, 04:04:14 AM
Io su questa storia delle risorse limitate non concordo.

Quando non esisteva manco il giogo rigido, si arava a zappa e non si faceva una rotazione delle colture, allora si che le risorse erano limitate.

Allora partivano le carestie le vere epidemie e le guerre..
E c’era una regolazione naturale della popolazione.

Oggi col progresso sempre più no, c’è sovrabbondanza di tutto per tutti e se serve ci si ingegna in ogni modo perché il limite teorico al nostro progresso come civiltà può essere il cielo.

Quindi per me no, le risorse sono sempre più in sovrabbondanza per tutti, non è questo il punto..

Che le risorse siano limitate è un dato di fatto dovuto alle semplici leggi della fisica: la materia non si crea dal nulla, si può solo trasformare da una forma all'altra, consumando innanzitutto energia, ma anche disporre ipoteticamente di qualche fonte di energia illimitata non risolverebbe il problema.
Ad ogni passaggio resta sempre una forma di energia e materia degradate non più disponibili, per cui va messo in conto anche l'aumento di entropia che riduce progressivamente le risorse a disposizione, soprattutto se sovrasfruttate ad un tasso superiore a quello con cui si rigenerano naturalmente.

Passare dalla zappa a strumenti tecnicamente sempre più evoluti, se da un lato aumenta l'efficienza del processo, dall'altro non fa che spingere forsennatamente i ritmi di estrazione e sfruttamento oltre i limiti della sostenibilità. Il collasso degli ecosistemi, la perdita di biodiversità e la desertificazione in certe aree particolarmente soggette a questo sovrasfruttamento sono sotto gli occhi di tutti, e con il business as usual di questo modello di sviluppo non potranno che continuare a peggiorare.

Dove sarebbe poi questa sovrabbondanza? Il grafico postato sopra da Ale88 è abbastanza emblematico di come ogni anno vengano bruciate globalmente molte più risorse di quelle che il pianeta è in grado di rigenerare, e di questo passo tra non molti anni servirebbe un altro pianeta gemello per sostenere la popolazione mondiale.

Questo non significa ovviamente che dobbiamo estinguerci, ma tenere sotto controllo la crescita demografica, oltre a rivedere modelli di sviluppo basati su livelli di consumo insostenibili, sarebbe nel nostro stesso interesse e non solo un gesto astrattamente altruistico nei confronti del pianeta e delle altre forme di vita che lo popolano.
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January 27, 2023, 03:31:59 AM


il consumismo mi sembra più il risultato di uno stato ansioso contro la mancanza di senso e di visione per il futuro che il progetto deliberato da qualcuno per spremere le masse.

Assolutamente d'accordo. Aggiungo che il fatto di pensare che vi sia una "regia occulta" non è altro che un modo delle masse di "autoassolversi" da certi comportamenti "sregolati".
È vero che il sistema favorisce certi comportamenti, ma alla fine la responsabilità della scelta rimane individuale.
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January 27, 2023, 01:45:28 AM

Altro esempio: chi oggi compra un bitcoin, perchè è un risparmiatore? Perchè ha una mentalità migliore o perchè ha visto un'opportunità (rara di questi tempi) di miglioramento per il futuro?

La mia tesi è che il concentrarsi sul presente (godere e consumare) anzichè sul futuro (programmazione e risparmio) nasca semplicemente dal fatto che oggi in Italia c'è abbondanza di materia prima da spendere nel presente (leggi denaro e oggetti) da una parte e mancanza di futuro, inteso come prospettiva di miglioramento, dall'altra (vedi i primi 28 secondi di https://www.youtube.com/watch?v=4N3uZGF_mCw )

Avere l'impressione di aver già raggiunto tutto quello che c'era da raggiungere e che non ci sia più nulla da fare facilmente ti porta a concentrarti sul presente, anzichè sul futuro. E direi che sono almeno 30-40 anni che l'Italia non va avanti sotto molti punti di vista (a partire dall'economia, ma non solo).


Il fatto di comprare bitcoin è un evidente sintomo di un abbassamento delle preferenze temporali. Rinunciare a consumo oggi "scambiandolo" per consumo domani.
Direi che è un atto di fiducia intrinseco nel futuro.


La questione è se questo atto di fiducia è più merito di bitcoin (in quanto prospettiva di miglioramento nel futuro creata da qualcuno 15 anni fa) o delle persone che l'hanno acquistato.

Io sostengo che è più facile abbassare le preferenze temporali se prima vedi un motivo per farlo.

E qui si passa dalla sfera economica a quella sociale: il messaggio, più o meno subliminale, che trasuda da ogni poro della nostra società è quello di incentivare il più possibile la spesa in ognuno di noi.

Ma questo messaggio subliminale è partorito deliberatamente da qualcuno?

Se non hai una visione per il futuro (non ce l'hanno i politici, nè la classe dirigente in generale, nè gli intellettuali), cioè se non hai una direzione lungo la quale dirigerti, l'alternativa è "muoversi" a caso il più possibile nel presente;

il consumismo mi sembra più il risultato di uno stato ansioso contro la mancanza di senso e di visione per il futuro che il progetto deliberato da qualcuno per spremere le masse.
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January 26, 2023, 08:06:17 PM
Oggi col progresso sempre più no, c’è sovrabbondanza di tutto per tutti e se serve ci si ingegna in ogni modo perché il limite teorico al nostro progresso come civiltà può essere il cielo.

Quindi per me no, le risorse sono sempre più in sovrabbondanza per tutti, non è questo il punto..
Non c'è sovrabbondanza, stanno semplicemente cercando qualcosa di nuovo da tutte le parti: deforestazione, deviazioni dei corsi fluviali, scavi in zone protette, ecosistemi distrutti per sempre, cittadine sparite per sempre perché erano nel posto sbagliato... Se ci fosse una sovrabbondanza naturale tutte queste non avverrebbero. Certe risorse sono limitate, mi pare che sia un dato di fatto, e più persone ci sono, più risorse saranno necessarie, e di conseguenza si esauriranno prima. E ovviamente tutto questo peggiora sempre di più il riscaldamento climatico.

Se vogliamo continuare a distruggere il pianeta per sfruttare fino all'ultima risorsa a scapito di tutto quello che ho evidenziato sopra allora probabilmente la nostra generazione non avrà grossi problemi, quella dei nostri figli già sarà diversa, i nostri nipoti... Auguri.
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January 26, 2023, 05:59:26 PM

Quindi per me no, le risorse sono sempre più in sovrabbondanza per tutti, non è questo il punto..

Da quanti anni sarebbe dovuto finire il petrolio?
Chiaramente le risorse devono essere usate bene, ma direi che ci sono margini di crescita abbastanza ampli.
Non concordo com quanti dicono "meritiamo l'estinzione".
Diciamo che sarebbero meglio parlassero di loro stessi per prima.
Mi dispiace... lo ho letto anche in un post qualche riga più sopra.
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January 26, 2023, 05:55:21 PM
no non dobbiamo auto-estinguerci
dobbiamo trovare una dimensione per cui non dobbiamo assomigliare al cancro, che distrugge l'ospite in cui si trova
non e' difficile

ma chiaramente niente ville niente lambo.. e la ggente vuole queste cose
Perfetto. Pienamente d'accordo con te. Mi spieghi come si traduce questo tuo ragionamento con l'dea per cui non dobbiamo più fare figli? Io proprio non capisco cosa c'entrano i figli con "non dobbiamo essere un cancro che distrugge l'ospite in cui si trova". Possiamo essere un cancro indipendentemente dal numero di figli che sforniamo. Un 60enne con la Lambo e una villa da 300 mq con 5 vasche idromassaggio consuma infinitamente di più di un 30enne con due figli che vive in una casa a risparmio energetico.....
A me pare più un problema di risorse piuttosto che avere o non avere una villa e una Lambo, perché quanta gente al mondo ha quelle cose? Direi una minoranza. Quanta gente invece sforna 3-4-5 figli? Parecchia, troppa direi. Basta vedere in Italia le nascite come siano sproporzionate tra le famiglie italiane e le famiglie di immigrati, tanta gente ha la cultura del "prima facciamo tutti questi figli e poi vediamo cosa fare". La maggior parte dei problemi del nostro pianeta derivano dal fatto che siamo troppi, e di conseguenza consumiamo troppo. L'unica soluzione sarebbe mettere delle leggi che dovrebbero essere applicate a livello globale perché questo pianeta è di tutti, serve poco che la Cina o l'India facciano meno figli se poi ci sono previsioni secondo le quali nei prossimi 30 anni la sola Nigeria avrà una popolazione maggiore di tutta l'Europa. Il nostro pianeta semplicemente non ha la capacità di rigenerarsi in tempo per mantenere 8-10 mld di persone, basta vedere il grafico dell'Overshoot Day:

https://www.overshootday.org/content/uploads/2022/05/2022_Past_EOD_en_sm.jpg


Un tema portato avanti da Aurelio Peccei e dal "Club di Roma";
se leggi i loro report primissimi anni '70, noi non dovremmo esistere.

https://it.wikipedia.org/wiki/Aurelio_Peccei


Detto questo non è che bisogna spendere e spandere... ma lo scenario non è così apocalittico come si vorrebbe far credere.
Critico, ma non apocalittico.

Una cosa la posso scrivere nero su bianco, l'inquinamento prodotto da una guerra come quella in Ucraina,
in termini sia di distruzione, inquinamento ambientale puro e consumo di risorse materiali ed umane... è molto superiore all'emissione
di caldaie o marmitte di auto... ovviamente non se ne parla.

Io su questa storia delle risorse limitate non concordo.

Quando non esisteva manco il giogo rigido, si arava a zappa e non si faceva una rotazione delle colture, allora si che le risorse erano limitate.

Allora partivano le carestie le vere epidemie e le guerre..
E c’era una regolazione naturale della popolazione.

Oggi col progresso sempre più no, c’è sovrabbondanza di tutto per tutti e se serve ci si ingegna in ogni modo perché il limite teorico al nostro progresso come civiltà può essere il cielo.

Quindi per me no, le risorse sono sempre più in sovrabbondanza per tutti, non è questo il punto..
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January 26, 2023, 05:26:51 PM

Altro esempio: chi oggi compra un bitcoin, perchè è un risparmiatore? Perchè ha una mentalità migliore o perchè ha visto un'opportunità (rara di questi tempi) di miglioramento per il futuro?

La mia tesi è che il concentrarsi sul presente (godere e consumare) anzichè sul futuro (programmazione e risparmio) nasca semplicemente dal fatto che oggi in Italia c'è abbondanza di materia prima da spendere nel presente (leggi denaro e oggetti) da una parte e mancanza di futuro, inteso come prospettiva di miglioramento, dall'altra (vedi i primi 28 secondi di https://www.youtube.com/watch?v=4N3uZGF_mCw )

Avere l'impressione di aver già raggiunto tutto quello che c'era da raggiungere e che non ci sia più nulla da fare facilmente ti porta a concentrarti sul presente, anzichè sul futuro. E direi che sono almeno 30-40 anni che l'Italia non va avanti sotto molti punti di vista (a partire dall'economia, ma non solo).


Il fatto di comprare bitcoin è un evidente sintomo di un abbassamento delle preferenze temporali. Rinunciare a consumo oggi "scambiandolo" per consumo domani.
Direi che è un atto di fiducia intrinseco nel futuro.
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January 26, 2023, 02:19:42 PM
no non dobbiamo auto-estinguerci
dobbiamo trovare una dimensione per cui non dobbiamo assomigliare al cancro, che distrugge l'ospite in cui si trova
non e' difficile

ma chiaramente niente ville niente lambo.. e la ggente vuole queste cose
Perfetto. Pienamente d'accordo con te. Mi spieghi come si traduce questo tuo ragionamento con l'dea per cui non dobbiamo più fare figli? Io proprio non capisco cosa c'entrano i figli con "non dobbiamo essere un cancro che distrugge l'ospite in cui si trova". Possiamo essere un cancro indipendentemente dal numero di figli che sforniamo. Un 60enne con la Lambo e una villa da 300 mq con 5 vasche idromassaggio consuma infinitamente di più di un 30enne con due figli che vive in una casa a risparmio energetico.....
A me pare più un problema di risorse piuttosto che avere o non avere una villa e una Lambo, perché quanta gente al mondo ha quelle cose? Direi una minoranza. Quanta gente invece sforna 3-4-5 figli? Parecchia, troppa direi. Basta vedere in Italia le nascite come siano sproporzionate tra le famiglie italiane e le famiglie di immigrati, tanta gente ha la cultura del "prima facciamo tutti questi figli e poi vediamo cosa fare". La maggior parte dei problemi del nostro pianeta derivano dal fatto che siamo troppi, e di conseguenza consumiamo troppo. L'unica soluzione sarebbe mettere delle leggi che dovrebbero essere applicate a livello globale perché questo pianeta è di tutti, serve poco che la Cina o l'India facciano meno figli se poi ci sono previsioni secondo le quali nei prossimi 30 anni la sola Nigeria avrà una popolazione maggiore di tutta l'Europa. Il nostro pianeta semplicemente non ha la capacità di rigenerarsi in tempo per mantenere 8-10 mld di persone, basta vedere il grafico dell'Overshoot Day:

https://www.overshootday.org/content/uploads/2022/05/2022_Past_EOD_en_sm.jpg


Un tema portato avanti da Aurelio Peccei e dal "Club di Roma";
se leggi i loro report primissimi anni '70, noi non dovremmo esistere.

https://it.wikipedia.org/wiki/Aurelio_Peccei


Detto questo non è che bisogna spendere e spandere... ma lo scenario non è così apocalittico come si vorrebbe far credere.
Critico, ma non apocalittico.

Una cosa la posso scrivere nero su bianco, l'inquinamento prodotto da una guerra come quella in Ucraina,
in termini sia di distruzione, inquinamento ambientale puro e consumo di risorse materiali ed umane... è molto superiore all'emissione
di caldaie o marmitte di auto... ovviamente non se ne parla.
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