@Plutosky non ho mai visto un telegiornale parlare di queste cose economiche, al massimo ho letto qui di questi argomenti.
La tua spiegazione mi pare molto ben fatta e mi hai convinto, ora se esiste questa correlazione come dici tu, come mai continuano a farla? La domanda sorge spontanea
Bellissima domanda, la risposta di duesoldi è perfetta ma merita un approfondimento.
Dal dopoguerra ad oggi l'economia mondiale è cresciuta tantissimo, quasi ininterrottamente. L'unica eccezione del mondo industrializzato è l'Italia, che per problemi tutti suoi ha smesso di essere un passeggero di questo treno dal 2000 circa. Ma il resto del mondo è filato via per 70-80 anni come mai prima nella Storia.
Se il risultato è quindi stato lo stesso, molto differenti sono stati i fattori che hanno causato questo boom nel corso degli anni.
Molti economisti individuano
4 fasiUna prima fase, dal 1945 agli anni 70, in cui i "driver" della crescita sono stati principalmente due: l'aumento demografico e l'aumento della produttività.
Per dirla semplice: c'era tanto da ricostruire e c'erano tante braccia disposte a lavorare tanto in cambio di (relativamente) poco.
Il risultato è stata un' impennata dei PIL in un quadro di sostanziale stabilità monetaria.
Questo modello entra in crisi negli anni 70 quando sia l'aumento della popolazione che della produttività raggiungono un picco. L'economia del consumismo di massa raggiunge una saturazione una volta che in tutte le famiglie arriva una tv, un frigo, una o due automobili. Peggiora il contesto sociale: molti lavoratori ritengono di prendere una fetta piccola di una torta sempre più grande. In più i conflitti in medio oriente rendono difficoltoso l'approviggionamento a buon mercato della fonte energetica per antonomasia, il petrolio.
In un mondo ideale i governi avrebbero dovuto dire "Signori purtroppo il ciclo straordinario post bellico è arrivato a fine, rimbocchiamoci le maniche e cerchiamo di superare nel migliore dei modi questa nuova fase difficile".
Macchè. Invece trovano un coniglio dal cilindro per non far smettere la giostra: il debito pubblico
(fase 2)La spesa pubblica grazie al debito può aumentare senza gravare sui cittadini (tramite le tasse) ed è il nuovo volano della crescita. Questo, unito alla crisi energetica fa schizzare verso l'alto l'inflazione. Le Banche Centrali (che allora si comportavano secondo i canoni) alzano i tassi di interesse per contrastare l'inflazione.
I tassi di interesse raggiungono un picco ad inizio anni 80. Il costo del debito pubblico con tassi così alti inizia a diventare ingestibile. Rifinanziarsi sempre più oneroso.
E' il periodo dei BOT che rendevano il 15%
Fine del party? Macchè. Secondo coniglio dal cilindro, questa volta delle Banche Centrali: abbassare i tassi di interesse anche in un contesto di alta inflazione, andando contro alla teoria economica classica. Siamo quindi alla
terza fase che è durata dagli anni 90 fino alla pandemia del 2020-21.
Una lunga fase caratterizzata da bassa inflazione, alti debiti pubblici (crescenti) e bassi tassi di interesse.
Dopo la crisi finanziaria del 2008 arriva il carico da 11: al quadro sopra si aggiungono le politiche monetarie super espansive, usate per finanziare il debito pubblico al posto del mercato privato.
Il domandone nasce a questo punto spontaneo: come è possibile che in un contesto del genere l'inflazione non sia partita a mille come e più di come aveva fatto negli anni 70?
I motivi sono diversi, ne possiamo individuare almeno 3 dal meno importante al più importante:
1-Invecchiamento della popolazione (gli anziani spendono meno)
2-Riduzione del potere di acquisto e crisi della classe media, quella che incide di più sui prezzi. I poveri consumano poco e i ricchi consumano tanto ma sono troppo pochi per incidere sui prezzi dei beni di massa
3-Ma il più importante è la globalizzazione con l'arrivo della Cina la cui industrializzazione parte di brutto dagli anni 90. La Cina "propone" all'Occidente di produrre più o meno le stesse cose a un decimo dei prezzi. Tutte le attività ad alta intensità di lavoro vengono delocalizzate in un contesto di maggiore concorrenza globale (= prezzi più bassi) sfruttando anche la crisi demografica dell'Occidente e il boom di popolazione cinese e asiatico in generale. Le Nazioni che riescono a convertire/adattare le loro economie dall'industria al terziario sono quelle che soffrono di meno questo passaggio. Le altre (in primis la nostra) accusano il colpo con maggiori difficoltà.
Arriviamo quindi ai giorni nostri. L'inflazione che riparte di brutto e all'improvviso.
Secondo alcuni è solo un piccolo incidente di percorso dovuto alla guerra. Le Banche Centrali potranno tornare a stampare come prima e più di prima perchè i tre fattori sopra continueranno a fare da argine all'inflazione.
Secondo altri invece le politiche non convenzionali sono andate talmente oltre che ormai l'effetto inflazionistico delle masse monetarie esistenti supera l'effetto antinflazionistico dei fattori sopra. Non torneremo mai più ad un mondo con tassi di interesse reali positivi e dovremo convivere a lungo con inflazioni alte, altissime o iper a seconda della zona del mondo in cui si avrà la fortuna/sfortuna di nascere.
Ai posteri l'ardua sentenza.
Il terzo punto si unisce ai cannoni "innocenti" di politica monetaria stretta ma anche ai veri e propri cannoni militari a difesa.
Se le nostre valute come il dollaro o l'euro non valgono realmente come o peggio della carta igienica e' perche sono difese con l'esercito e questi valori sono fatti inghiottire a forza dal resto del mondo con le buone o con le cattive.
E un po come i mercati dei futures stile CME, le materie prime o energetiche verranno pure estratte nel paese tal dei tali, ma i prezzi sono decisi dalla finanza non dal sudore della fronte di chi li estrae fisicamente.
Il primo contraccolpo a questo sistema che sembrava funzionare alla grande, alla grande ovviamente per chi schiacciava come un trita sassi il mondo e lo sfruttava, per me, e' proprio questa prima "ribellione" della Russia come prove generali di quello che potrebbe arrivare dopo.
Nel senso che la Russia in teoria ha un PIL che e' una formica secondo dati nominali dati dal valore dei coriandoli stampati e del debito di ogni paese, EPPURE, non sembra realmente cosi un nano economico come dicono.
Perche' alla fine i campi dei miracoli non esistono e se i nodi vengono al pettine e si scopre quei valori sulla carta dati da un PIL legato a un debito pubblico enorme ricomprato da una stampa enorme non sono REALI collassa tutto il sistema fin dalle fondamenta.
E ce lo han fatto vedere bene con questa prima avvisaglia, era facile il giochino di stampare infinito e tenere un valore dell'Euro a valori irreali in proporzione al reale valore dell'industria Europee e comprarsi tutto sostanzialmente "a saldo" dal resto del mondo ...
Ma se il resto del mondo non fosse piu' disposto a stare al giochino?
Finche' il resto del mondo e' un paesino stile El Salvador e.. sticazzi.. ma se il resto del mondo diventa Cina, India, Russia, Brasile, Argentina e tutta l'America latina, piu' Africa in generale e.. le cose mica si mettono poi cosi' tanto bene per i cannoni di coriandoli difesi dai cannoni, perche' una volta che la difesa inizia a venire meno e si scopre il trucco del coniglio e si perdie la "magia" potrebbero essere cazzi seriamente tanto amari per tutti.
Il terzo paese al mondo per PIL per esempio e' il Giappone, un Giappone che ha un debito pubblico enorme, tassi a -0,1% e che stampa coriandoli senza fine da 30 e passa anni!
Quel dato del PIL e' secondo voi REALE, oppure e' semplicemente un numero che viene fuori come i numeri di valore dei vari ponzi token stile LUNA?
Chiaro che il PIL aumenta, ti stampi infinito, ti fai debito infinito e inondi di coriandoli finti l'economia, tutto sembra salire ma in realta' basta vedere il grafico del NIKKEI relazionato invece che allo YEN con il GOLD per vedere in termini REALI quanto il PIL stia realmente salendo..
-85% nei confronti dell'oro, come fa un economia a essere in salute se praticamente fa peggio di un oro che sostanzialmente ha un valore che sta fermo immobile?
Vuol dire che in termini reali non stai aumentando un cavolo nessun PIL, e' solo una grande illusione!
Comunque, PER ORA, il giochi funziona ancora, e' evidente che PER ORA, Russia, Cina, India e l'America Latina non abbiano proprio rilevanza e siano ben distanti da contrastare le difese Americane, pero vediamo per quanto ancora... Intanto questo processo di DEglobalizzazione non ha mai portato a nulla di buono nella storia, la globalizzazione per i manipolatori funziona ovviamente finche' chi estrae e produce viene sfruttato, se invece lo sfruttato inizia a sfidare il potere centrale e' chiaro che iniziano i Dazi e le guerre commerciali e i protezionismi e isolazionismi. Peccato che il sistema manipolatorio si basa proprio sul fatto che tutto il mondo debba accettarlo a suon di cannonate per essere valido, e che se inizi a mettere i dazi praticamente ti tiri la zappa sui piedi da solo...
Vedremo, per ora l'orchestra FED e Powell sta suonando bene, ci sta anche che prima delle elezioni sbandierino un bell'accordo di pace in Ucraina e da tassi a 5% scendano di nuovo rapidamente con un altra ondata di coriandoli a festeggiare. Quindi, PER ORA, ci sta che si faccia ancora festa, da qui a 5/10 anni eh.. le cose iniziano a diventare sempre piu' fosche...