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Topic: BITCOIN PUMP! - page 298. (Read 896949 times)

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June 11, 2022, 05:56:28 AM
Il sogno americano non è ripetibile, non ne abbiamo le condizioni.
Penso che abbia anche a che fare una condizione estremamente importante per la replicabilità di un progetto: il prodotto deve essere sempre uguale. In Italia quando qualcuno replica il suo concetto spesso la gente si lamenta che il prodotto è diverso da quello della location originale, poi se sia effettivamente così o se sia un effetto placebo (oppure siamo dei gran rompipalle per tutto quello che riguarda il cibo) non saprei dirlo, però per fare un esempio personale qualche mese fa sono stato a Napoli, ho voluto provare la pizza di un famoso posto che si chiama L'Antica Pizzeria da Michele dato che ci ero stato anche a Roma e Los Angeles ma mai a Napoli, e la pizza era effettivamente diversa da come me la ricordavo, soprattutto la salsa di pomodoro. Poi in questo caso stiamo parlando di un business con poche altre location sparse in Italia e nel mondo, non è certamente un vero franchising, però per avere una replicabilità il concetto deve essere 1) semplice 2) economico 3) la qualità degli ingredienti nella maggior parte dei casi è tendente al basso e si fa largo uso di prodotti congelati. Non scorderò mai una pubblicità (o un'intervista) che vidi tempo fa di Domino's, praticamente dicevano che la differenza rispetto alla competizione sta nel fatto che loro fanno le pizze con massa fresca che viene congelata all'origine e poi inviata ai punti vendita, e io ero lì che pensavo "ma se è congelata come può essere fresca?" eppure il pubblico americano viene tranquillamente infinocchiato con queste cose. A parte la gente che viaggia e che prova pietanze di qualità la maggioranza degli americani ha delle papille gustative completamente rovinate fin dall'infanzia a causa dei prodotti industriali, dall'uso eccessivo di zucchero e fritto, un prodotto che da noi è mediocre per loro è eccellente. In Italia tutto questo è più difficile da sviluppare, e per fortuna direi. Se posti come McDonald's hanno successo è solamente grazie al marketing e al prezzo basso, che poi un italiano possa preferire McDonald's ad altri prodotti per una mera questione di gusto mah, ci crederei poco.

La differenza che c'è fra gli USA e l'Italia è il sistema.
Una idea in Italia rimane tale perché non troverà mai i soldi per essere sviluppata; negli USA il sistema cerca anche di creare nuove idee con un sistema universitario incentivato alla ricerca, ma soprattutto esiste una piazza finanziaria che attrae soldi da tutto il mondo.

La fondamentalmente esiste un settore come quello del Venture Capital che qui da noi è impensabile.

Certi meccanismi hanno creato pure delle storture con IPO che spesso naufragano, la bolla delle dotcom, ma quel modo di pensare e il modo di impiegare i capitali ha creato anche Facebook, Google e prima ancora Microsoft, ecc.

Ma anche cose come Starbucks, altro scippo all'Italia del caffè:
https://www.wired.it/lifestyle/food/2017/12/13/shanghai-starbucks-piu-grande-del-mondo/

In Italia si vive di presunto prestigio e ricordi, la migliore pizza, il migliore caffè, il migliore street food...

Ma in termini di scala sono business di nicchia.

In Italia se uno si ritrova in capitale non penserebbe mai di investirlo in borsa, o in aziende sotto forma di private equity e progetti concreti; il pensiero è ultra conservativo, il primo pensiero è un immobile.
Se non hai un immobile particolare in un posto particolare, un immobile non è fonte di reddito ma fonte di spese.
Tanti che poi è tipico che dopo una eredità si (s)vendano degli immobili per fare cassa per liberarsi da degli oneri.

Questo modo di pensare influisce anche in ambito cripto, non ho dati recenti, ma ricordo che Italia / Europa erano sempre gli ultimi in termini di volumi.
Un fattore da tenere presente quando in generale si parla di fintech.
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June 11, 2022, 04:13:48 AM

E' inevitabile che le generazioni di giovani e giovanissimi crescano con questa apatia addosso, non possiamo nemmeno dire che sia colpa loro. E' l'effetto diretto della realtà in cui vivono.

Questa é la conclusione più amara, purtroppo.
Vuol dire che nel sistema non é presente l’”antidoto” alla sua auto-correzione.
E che prova invece a “ribellarsi” a questo  meccanismo é additato  come “traditori” o “ingrati”.
Questa é la cosa che più mi fa imbestialire,  non il fatto che si sia sbagliato nel passato, ma che si voglia continuare a farlo in futuro.
legendary
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June 11, 2022, 02:22:51 AM
Appunto, stiamo parlando di economia, e in economia vale il principio che le cose hanno un costo che ne rispecchia il valore. E il valore non si misura in assoluto, ma in proporzione a quello del resto dei beni e servizi. Se sale il livello medio di questi ultimi, tutto ciò che mantiene un valore di fondo, compreso il lavoro, o mantiene la proporzione o è indice di un qualche squilibrio di forze, cioè di qualcuno che da una parte o dall'altra se ne sta approfittando.

Può essere che ad approfittarsene da un lato siano i lavoratori? Ovvio, sarebbe fin troppo facile prendere come esempio casi eclatanti di assenteismo o fannullonismo, in particolare nel pubblico impiego. Molto più difficile nel settore privato, dove un'azienda per spravvivere sul mercato non può permettersi di pagare qualcuno per scaldare una sedia. E dove la sproporzione di forze pende più facilmente dalla parte del datore di lavoro, soprattutto per lavori non particolarmente qualificati, e può degenerare in certi casi in forme di ricatto e sfruttamento.

Quindi limitarsi a svilire la produttività italiana nel suo complesso significa buttare tutto in un calderone, senza distinguere dove stanno le inefficienze e gli sprechi (per i quali è sacrosanto indignarsi) e dove stia il valore.
Mi fai l'esempio della sanità e del settore farmaceutico, che sono probabilmente quelli in assoluto più legati al pubblico. E ci credo che sono una fonte di inefficienze dovute a corruttele e clientele varie. Quello che vedo lavorando nell'IT è ben diverso: i clienti sono quasi tutte imprese private, non abbiamo "mammelle" di stato a cui attaccarci, semmai lo stato si fa vivo quando è il momento di riscuotere le tasse, altro che sussidi. E perché una azienda in questo settore (o in altri a bassa intensità di capitale) si possa definire sana e competitiva, deve sapere investire nel capitale umano, puntando sulle competenze di profili qualificati. Lì sta il valore, e a quel valore deve essere attribuito il giusto prezzo, e quindi è giusto che venga adeguatamente remunerato.


L'Italia è l'unico Paese al mondo che ha una voragine pubblica affiancata ad una enorme ricchezza privata.
Minore che in passato, distribuita malissimo e in via di riduzione, ma comunque enorme.

So che sono cose odiose da sentirsi dire, ma le due cose sono strettamente legate.
Quella ricchezza è stata creata, nei decenni, grazie al sudore e alla fatica delle generazioni che ci hanno preceduto, senza dubbio.
Ma è stata, in gran parte, formata drenando risorse al settore pubblico.

Ogni spesa dello Stato, anche la più improduttiva e non necessaria è sempre una forma di guadagno per il settore privato.
Ogni spreco di un ente pubblico e il ricavo di un imprenditore e lo stipendio di un lavoratore.

Il conto, attraverso il meccanismo del debito, è a carico delle generazioni future.
La cosa è ovviamente stata iniqua: c'è chi se ne è avvantaggiato tantissimo, chi tanto, chi poco, qualcuno per nulla. Nei modi più vari e fantasiosi.

Il paese della cuccagna si è ridimensionato con l'entrata in Europa e alla fine i nodi sono venuti al pettine.
Oggi l'imposizione fiscale non può che essere alta (ma non sufficiente), i servizi erogati non possono che essere pessimi.

Cito la tua bellissima firma:"debt is slavery".
Ogni debitore, oltre una certa soglia, diventa schiavo dei suoi creditori.

E noi quella soglia l'abbiamo abbandonata da un pezzo. Non siamo più nemmeno una democrazia: Berlusconi/Monti nel 2011 e Conte/Draghi di recente sono stati due colpi di stato imposti dai nostri creditori. Governi legittimamente eletti ma non graditi all'Europa, sostituiti da governi graditi a chi, scusate l'espressione, ci tiene per le palle.

Uscire dall'Europa vorrebbe dire diventare più o meno l'equivalente della Turchia. Inflazione al 73% e un dittatorello come Erdogan al potere.
Non ci sono terze vie.
Debt is slavery: non può esserci riconoscimento del valore e del merito in un paese di schiavi.





Abbiamo chi? Lo dici alla persona sbagliata: proprio perché so dare il giusto valore alle cose, il mio stile di vita è da sempre improntato all'essenziale e di certo non consumo nulla che so di non potermi permettere. E non sono disposto a pagare le conseguenze della scellerataggine altrui.
Se poi tu hai tutta questa propensione all'autoflagellamento e ci tieni tanto a pagare per presunte colpe collettive, sei liberissimo di piegarti a 90 e accettare passivamente e serenamente tutte le cure medioevali che qualcuno cercherà di far passare come necessarie per il bene superiore.


"Abbiamo" tutti, non è una questione di propensione o scelte.

Se tu sei su una barca che affonda puoi lamentarti quanto vuoi che lo scafo non si è rotto per colpa tua e che tu remavi più di tutti gli altri. Alla fine affogherai come tutti gli altri.

Pensa ad un lavoratore bravo, volenteroso e capace. Il miglior lavoratore possibile. Che ha la sola sfiga di vivere e lavorare...in Venezuela.
Quanto pensi che il suo valore venga riconosciuto e remunerato? Meno di zero, perchè il Venezuela è un Paese in cui il merito non è riconosciuto, né riconoscibile.
Un Paese che con il miraggio di far vivere tutti nella bambagia, ha ridotto tutti alla fame.

L'Italia dagli anni 60 in poi ha imboccato la stessa strada abdicando a qualsiasi forma di meritocrazia in nome di un livellamento generale verso il basso
E avrebbe fatto la stessa fine se l'Europa non ci avesse imposto un minimo di rigore, facendocene pagare le conseguenze.

Prima parlavate dell'apatia dei nostri connazionali, del tirare a campare accontentandosi.
Non è sempre stato così: l'Italia del boom ha sfornato per decenni generazioni di imprenditori geniali e innovativi che il mondo ci invidiava.

La propensione al rischio e la voglia di fare erano uno dei pilastri dell'Italia del dopoguerra.
Perchè le persone sapevano che l'alternativa al mettersi in gioco era quasi sempre la fame.
Oggi l'alternativa al mettersi in gioco è il reddito di cittadinanza.
E "mettersi in gioco" significa scontrarsi contro una burocrazia impossibile e leggi idiote.

La conseguenza è che L'Italia è il miglior paese della terra in cui vivere se si è poveri e uno dei peggiori se si è bravi.
E' un sistema che fa di tutto per incentivare il tirare a campare, per farti ragionare con l'idea del "ma chi me lo fa fare?".
E' inevitabile che le generazioni di giovani e giovanissimi crescano con questa apatia addosso, non possiamo nemmeno dire che sia colpa loro. E' l'effetto diretto della realtà in cui vivono.
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June 10, 2022, 09:37:08 PM
Il sogno americano non è ripetibile, non ne abbiamo le condizioni.
Penso che abbia anche a che fare una condizione estremamente importante per la replicabilità di un progetto: il prodotto deve essere sempre uguale. In Italia quando qualcuno replica il suo concetto spesso la gente si lamenta che il prodotto è diverso da quello della location originale, poi se sia effettivamente così o se sia un effetto placebo (oppure siamo dei gran rompipalle per tutto quello che riguarda il cibo) non saprei dirlo, però per fare un esempio personale qualche mese fa sono stato a Napoli, ho voluto provare la pizza di un famoso posto che si chiama L'Antica Pizzeria da Michele dato che ci ero stato anche a Roma e Los Angeles ma mai a Napoli, e la pizza era effettivamente diversa da come me la ricordavo, soprattutto la salsa di pomodoro. Poi in questo caso stiamo parlando di un business con poche altre location sparse in Italia e nel mondo, non è certamente un vero franchising, però per avere una replicabilità il concetto deve essere 1) semplice 2) economico 3) la qualità degli ingredienti nella maggior parte dei casi è tendente al basso e si fa largo uso di prodotti congelati. Non scorderò mai una pubblicità (o un'intervista) che vidi tempo fa di Domino's, praticamente dicevano che la differenza rispetto alla competizione sta nel fatto che loro fanno le pizze con massa fresca che viene congelata all'origine e poi inviata ai punti vendita, e io ero lì che pensavo "ma se è congelata come può essere fresca?" eppure il pubblico americano viene tranquillamente infinocchiato con queste cose. A parte la gente che viaggia e che prova pietanze di qualità la maggioranza degli americani ha delle papille gustative completamente rovinate fin dall'infanzia a causa dei prodotti industriali, dall'uso eccessivo di zucchero e fritto, un prodotto che da noi è mediocre per loro è eccellente. In Italia tutto questo è più difficile da sviluppare, e per fortuna direi. Se posti come McDonald's hanno successo è solamente grazie al marketing e al prezzo basso, che poi un italiano possa preferire McDonald's ad altri prodotti per una mera questione di gusto mah, ci crederei poco.
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June 10, 2022, 08:46:21 PM
Stiamo troppo comodi, questa è la realtà dei fatti.
Difatti gli americani hanno mille difetti, ma hanno quel drive al miglioramento, alla sfida che a noi manca totalmente.
Certo, a guidare sempre in controsterzo poi al primo minimo incidente succedono i disastri (e ne abbiamo parlato mille volte), ma almeno vivi una vita.
A Volte penso che ci leggiamo nel pensiero perché prima avevo iniziato a scrivere proprio degli americani però poi ho pensato naaah, evitiamo di andare troppo contro il nostro paese che poi magari qualcuno si offende  Grin

Anche in questo caso però penso che vada trovata una via di mezzo tra noi e gli americani in quanto loro difficilmente riescono a darsi un limite e spesso passano la vita a lavorare e cercare di migliorarsi per ottenere sempre di più, sacrificando la famiglia, il tempo libero e le esperienze che la vita può regalarci, il tutto per cosa? Per avere una casa con 2 stanze in più? Una macchina con 100 cv in più? Ne vale davvero la pena? Diciamo che quello che sto davvero apprezzando del vivere negli USA è vedere, notare e capire tutte queste differenze tra noi e loro, e cercare di prendere il meglio da entrambe le parti perché la maggior parte degli americani non ha proprio idea che la vita vada anche vissuta, c'è altro oltre il lavoro, i soldi ed i beni materiali. Spero veramente di riuscire a fare tesoro di questa esperienza in ottica futura.

Ah, aggiungo una cosa che va a grandissimo favore degli americani: accettare il fallimento e ripartire dopo aver imparato gli errori. Tanti americani sono proprio imprenditori per spirito, fa parte del loro DNA, noi invece prima di fare un passo importante ci facciamo 10.000 domande e spesso non si conclude nulla per la paura di fallire.

In questi giorni stavo guardando una serie che si chiama "The food that built America", si concentra sui fondatori di imperi commerciali odierni come Coca Cola, Heinz, Mars, Hershey's, Kellogg's... È estremamente interessante scoprire la loro storia e tutto quello che hanno affrontato, la quantità di rischi che hanno preso, veramente tanto di cappello a gente così che ha avuto due palle grosse come una casa per fare quello che hanno fatto.


Escluso Ferrero e Barilla non abbiamo molte aziende capaci di poter competere a livello internazionale per grandi numeri.

Mi ha fatto sempre pensare che a Roma ancora nel periodo Covid una nota catena di fast food abbia aperto due punti vendita per... vendere la pizza  Grin

Gli americani che vengono a vendere la pizza in Italia !

Siamo vicini alla vendita di frigoriferi ai pinguini in Groenlandia...  Grin

Ma diciamo che anche il panino nelle sue varie declinazioni è una cosa molto italiana, eppure nessuno si è mai lanciato in imprese come quella di quei grandi marchi.
Esistono dei progetti di ristorazione fast food, in Italia, hanno un discreto successo, ma per ora sono abbastanza limitati.

Il sogno americano non è ripetibile, non ne abbiamo le condizioni.
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June 10, 2022, 07:00:05 PM
In questi giorni stavo guardando una serie che si chiama "The food that built America", si concentra sui fondatori di imperi commerciali odierni come Coca Cola, Heinz, Mars, Hershey's, Kellogg's... È estremamente interessante scoprire la loro storia e tutto quello che hanno affrontato, la quantità di rischi che hanno preso, veramente tanto di cappello a gente così che ha avuto due palle grosse come una casa per fare quello che hanno fatto.
Beh, per rimanere in tema, basta vedere "The Founder" che tratta la nascita dell'impero Mc Donald's. Illuminante sul tipo di mentalità.
Va bene, ricordiamoci che sono sempre dei film o serie, e quindi sono spettacolarizzate, ma danno l'idea.
Anche The Founder è molto interessante però diciamo che in quel caso si tratta più che altro dell'idea dell'automatizzazione e ottimizzazione del processo produttivo, e l'epoca del fast food comunque avviene molto dopo rispetto alle invenzioni dei nomi che citavo. Ad esempio il ketchup di Heinz è nato per coprire il gusto osceno della carne di inizio '900, non esistendo ancora i frigoriferi la gente comprava carne che nella maggior parte dei casi era già andata a male fin dal momento della vendita, prima che si arrivi a McDonald's e Ray Kroc ne deve ancora passare parecchia di acqua sotto i ponti.
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June 10, 2022, 06:04:56 PM
In questi giorni stavo guardando una serie che si chiama "The food that built America", si concentra sui fondatori di imperi commerciali odierni come Coca Cola, Heinz, Mars, Hershey's, Kellogg's... È estremamente interessante scoprire la loro storia e tutto quello che hanno affrontato, la quantità di rischi che hanno preso, veramente tanto di cappello a gente così che ha avuto due palle grosse come una casa per fare quello che hanno fatto.

Beh, per rimanere in tema, basta vedere "The Founder" che tratta la nascita dell'impero Mc Donald's. Illuminante sul tipo di mentalità.
Va bene, ricordiamoci che sono sempre dei film o serie, e quindi sono spettacolarizzate, ma danno l'idea.

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June 10, 2022, 05:08:36 PM
Stiamo troppo comodi, questa è la realtà dei fatti.
Difatti gli americani hanno mille difetti, ma hanno quel drive al miglioramento, alla sfida che a noi manca totalmente.
Certo, a guidare sempre in controsterzo poi al primo minimo incidente succedono i disastri (e ne abbiamo parlato mille volte), ma almeno vivi una vita.
A Volte penso che ci leggiamo nel pensiero perché prima avevo iniziato a scrivere proprio degli americani però poi ho pensato naaah, evitiamo di andare troppo contro il nostro paese che poi magari qualcuno si offende  Grin

Anche in questo caso però penso che vada trovata una via di mezzo tra noi e gli americani in quanto loro difficilmente riescono a darsi un limite e spesso passano la vita a lavorare e cercare di migliorarsi per ottenere sempre di più, sacrificando la famiglia, il tempo libero e le esperienze che la vita può regalarci, il tutto per cosa? Per avere una casa con 2 stanze in più? Una macchina con 100 cv in più? Ne vale davvero la pena? Diciamo che quello che sto davvero apprezzando del vivere negli USA è vedere, notare e capire tutte queste differenze tra noi e loro, e cercare di prendere il meglio da entrambe le parti perché la maggior parte degli americani non ha proprio idea che la vita vada anche vissuta, c'è altro oltre il lavoro, i soldi ed i beni materiali. Spero veramente di riuscire a fare tesoro di questa esperienza in ottica futura.

Ah, aggiungo una cosa che va a grandissimo favore degli americani: accettare il fallimento e ripartire dopo aver imparato gli errori. Tanti americani sono proprio imprenditori per spirito, fa parte del loro DNA, noi invece prima di fare un passo importante ci facciamo 10.000 domande e spesso non si conclude nulla per la paura di fallire.

In questi giorni stavo guardando una serie che si chiama "The food that built America", si concentra sui fondatori di imperi commerciali odierni come Coca Cola, Heinz, Mars, Hershey's, Kellogg's... È estremamente interessante scoprire la loro storia e tutto quello che hanno affrontato, la quantità di rischi che hanno preso, veramente tanto di cappello a gente così che ha avuto due palle grosse come una casa per fare quello che hanno fatto.
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June 10, 2022, 03:32:54 PM
Stiamo troppo comodi, questa è la realtà dei fatti.

Difatti gli americani hanno mille difetti, ma hanno quel drive al miglioramento, alla sfida che a noi manca totalmente.
Certo, a guidare sempre in controsterzo poi al primo minimo incidente succedono i disastri (e ne abbiamo parlato mille volte), ma almeno vivi una vita.
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June 10, 2022, 02:11:55 PM
Ma vedi Paolo, se ci limitassimo solamente alle domande stupide in ambito finanziario potrei anche capire, alla fine (purtroppo) l'educazione finanziaria è una scelta personale; il problema è che nella maggior parte delle persone mancano proprio le basi della cultura generale, manca la curiosità nel volersi migliorare un poco, manca la voglia di emergere dalla mediocrità, insomma ci si accontenta di poco ma poi si cerca di vivere al di sopra delle proprie possibilità per impressionare gli altri.
Parlavo poprioo oggi con dei miei colleghi (pensionati, sulla panchina del parco mentre davamo il pane ai piccioni dopo aver visitato il cantiere) sul cosa si vuole dalla vita.
Ebbene con mio immenso stupore alcuni, non molti, mi dicevano che si accontentavano di una vita come quella che descrivi tu qui sopra. Condita da affermazioni tipo "Ma in fondo in Italia di vive bene, il posto giusto dove vivere è l'Europa. ed altre cose del genere, che appunto si addicono bene a dei pensionati.
Speriamo, spero,  che il mondo la fuori non sia proprio tutto cosi.
Voglio chiarire una cosa a scanso di equivoci: non voglio certo lasciar intendere che per me il sogno della vita sia quello di avere la mega villa da 25 stanze, garage con 8 macchine e voli privati tutto il tempo anzi, al tempo stesso neanche apprezzo troppo chi possiede troppe cose materiali e al tempo stesso anche esagerate, a quel punto mi sembra solo ostentazione, non un effettivo bisogno. Però ecco, tra questo e l'esempio che menzioni tu ci passa un mondo di mezzo, quando sento di amici che si sentono realizzati perché vivono in un mini appartamento con moglie e figli e portano a casa forse forse poco più di 2k euro in due però l'auto è sempre nuova boh, io qualche domanda me la faccio e spero di non finire così, con tutto il rispetto.

Che in Italia (o Europa) alla fine si viva bene sono d'accordo, siamo sicuramente dei privilegiati per il semplice fatto di aver avuto la fortuna di essere nati in questo continente, però al tempo stesso forse è anche un freno alla nostra voglia di migliorarsi, alla fame di ottenere qualcosa, pensiamo troppo alla giornata e poco sul lungo periodo, poi se e quando succede qualcosa vedremo come risolverlo, non pensiamo a prevenirlo. Io faccio sempre l'esempio delle nostre città d'arte con monumenti unici al mondo, potremmo ottimizzare molto ma molto meglio i flussi dei turisti, i guadagni, l'organizzazione, invece no, alla fine va bene così quindi perché sbattersi per migliorare? Stiamo troppo comodi, questa è la realtà dei fatti.
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June 10, 2022, 01:31:13 PM
Ma vedi Paolo, se ci limitassimo solamente alle domande stupide in ambito finanziario potrei anche capire, alla fine (purtroppo) l'educazione finanziaria è una scelta personale; il problema è che nella maggior parte delle persone mancano proprio le basi della cultura generale, manca la curiosità nel volersi migliorare un poco, manca la voglia di emergere dalla mediocrità, insomma ci si accontenta di poco ma poi si cerca di vivere al di sopra delle proprie possibilità per impressionare gli altri.

Parlavo poprioo oggi con dei miei colleghi (pensionati, sulla panchina del parco mentre davamo il pane ai piccioni dopo aver visitato il cantiere) sul cosa si vuole dalla vita.
Ebbene con mio immenso stupore alcuni, non molti, mi dicevano che si accontentavano di una vita come quella che descrivi tu qui sopra. Condita da affermazioni tipo "Ma in fondo in Italia di vive bene, il posto giusto dove vivere è l'Europa. ed altre cose del genere, che appunto si addicono bene a dei pensionati.
Speriamo, spero,  che il mondo la fuori non sia proprio tutto cosi.
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June 10, 2022, 10:48:55 AM
beh ragazzi, per sapere se siete superiori all'italiano medio, e' facile da testare
andate su youtube
cercate milanese imbruttito (o analogo programma)
cercate i video delle domande fatte ai giovani ai navigli etc

HO IL SOSPETTO che taglino via le risposte intelligenti, ma e' cosi deprimente guardare quei video
Penso proprio di sì, però quelli che rispondono cose assurde, non penso siano fake.
Il personaggio che fa le interviste mi sembra molto conosciuto anche perché va spesso nei soliti posti, evidentemente c'è chi non ha remore a fare brutte figure  Grin chi fornisce quelle risposta non si rende conto di nulla evidentemente.

Ho notato che la caratteristica di molte risposte è la difficoltà di collocare gli eventi nel passato come se esistesse un presente e un passato, due grandi blocchi unici.

Questo è riscontrabile anche altrove in altri tipi di sondaggi.

Molte persone pensano già all'ottocento come un tempo "antico", antico quasi quanto il tempo dell'impero romano, non avendo una gradualità.

Questo sfasamento della percezione del tempo, fornisce asimmetrie anche in campo degli investimenti.
Tantissimi piccoli investitori si muovono sulla base di informazioni estemporanee senza valutare andamenti passati senza una vera logica, aspettandosi grosse prestazioni in tempi molto brevi.
Entro oggi o non entro, non c'è una strategia seppur sbagliata, ci sono impulsi da gioco d'azzardo.
Tutto sul rosso ! tutto sul nero !

In vari gruppi telegram, altri forum, comunità, c'è sempre chi domanda cose come: come mai oggi crolla tutto ?

Come se una quotazione di qualsiasi asset dovrebbe TUTTI i giorni, in QUALSIASI TEMPO,  andare sempre verso l'alto.
Oppure solo verso il basso.

Manca totalmente il concetto di "trend di periodo" e cose analoghe.

Purtroppo il comportamento di queste persone che si muovono in pratica casualmente sull'onda delle emozioni creano le fessure su cui si inseriscono i grandi speculatori di breve termine.
Ma vedi Paolo, se ci limitassimo solamente alle domande stupide in ambito finanziario potrei anche capire, alla fine (purtroppo) l'educazione finanziaria è una scelta personale; il problema è che nella maggior parte delle persone mancano proprio le basi della cultura generale, manca la curiosità nel volersi migliorare un poco, manca la voglia di emergere dalla mediocrità, insomma ci si accontenta di poco ma poi si cerca di vivere al di sopra delle proprie possibilità per impressionare gli altri.
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June 10, 2022, 10:00:48 AM
L'inflazione temporanea continua a crescere  Huh
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Nec Recisa Recedit
June 10, 2022, 08:38:33 AM
...
* `cosa fa bitcoin domani?`
...

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The hacker spirit breaks any spell
June 10, 2022, 06:14:07 AM
Si non sai quante ne banno (su telegram) di queste persone che entrano e dicono

* `consigliatemi una coin su quale buttare 100 euro`
* `cosa fa bitcoin domani?`
* `perche e' sceso cosi in questi mesi?`

domande da imbecille seriale a cui non puoi rispondere
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June 10, 2022, 05:17:59 AM
beh ragazzi, per sapere se siete superiori all'italiano medio, e' facile da testare
andate su youtube
cercate milanese imbruttito (o analogo programma)
cercate i video delle domande fatte ai giovani ai navigli etc

HO IL SOSPETTO che taglino via le risposte intelligenti, ma e' cosi deprimente guardare quei video


Penso proprio di sì, però quelli che rispondono cose assurde, non penso siano fake.
Il personaggio che fa le interviste mi sembra molto conosciuto anche perché va spesso nei soliti posti, evidentemente c'è chi non ha remore a fare brutte figure  Grin chi fornisce quelle risposta non si rende conto di nulla evidentemente.

Ho notato che la caratteristica di molte risposte è la difficoltà di collocare gli eventi nel passato come se esistesse un presente e un passato, due grandi blocchi unici.

Questo è riscontrabile anche altrove in altri tipi di sondaggi.

Molte persone pensano già all'ottocento come un tempo "antico", antico quasi quanto il tempo dell'impero romano, non avendo una gradualità.

Questo sfasamento della percezione del tempo, fornisce asimmetrie anche in campo degli investimenti.
Tantissimi piccoli investitori si muovono sulla base di informazioni estemporanee senza valutare andamenti passati senza una vera logica, aspettandosi grosse prestazioni in tempi molto brevi.
Entro oggi o non entro, non c'è una strategia seppur sbagliata, ci sono impulsi da gioco d'azzardo.
Tutto sul rosso ! tutto sul nero !

In vari gruppi telegram, altri forum, comunità, c'è sempre chi domanda cose come: come mai oggi crolla tutto ?

Come se una quotazione di qualsiasi asset dovrebbe TUTTI i giorni, in QUALSIASI TEMPO,  andare sempre verso l'alto.
Oppure solo verso il basso.

Manca totalmente il concetto di "trend di periodo" e cose analoghe.

Purtroppo il comportamento di queste persone che si muovono in pratica casualmente sull'onda delle emozioni creano le fessure su cui si inseriscono i grandi speculatori di breve termine.

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The hacker spirit breaks any spell
June 09, 2022, 11:48:46 PM
beh ragazzi, per sapere se siete superiori all'italiano medio, e' facile da testare
andate su youtube
cercate milanese imbruttito (o analogo programma)
cercate i video delle domande fatte ai giovani ai navigli etc

HO IL SOSPETTO che taglino via le risposte intelligenti, ma e' cosi deprimente guardare quei video
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🌀 Cosmic Casino
June 09, 2022, 09:50:47 PM
Lo Stato italiano ha un debito tale per cui le tasse andrebbe alzate, la spesa pubblica drasticamente ridotta e dovremmo diventare tutti molto più poveri di come siamo.
Entrando in una prolungata, lunga e sanguinosa recessione.
come Paese abbiamo vissuto per mezzo secolo abbondantemente sopra le nostre possibilità, è giusto che adesso ne paghiamo le conseguenze.
Tanto quella è la destinazione finale: prima ci andiamo e minore sarà la sofferenza
Abbiamo chi? Lo dici alla persona sbagliata: proprio perché so dare il giusto valore alle cose, il mio stile di vita è da sempre improntato all'essenziale e di certo non consumo nulla che so di non potermi permettere. E non sono disposto a pagare le conseguenze della scellerataggine altrui.
Se poi tu hai tutta questa propensione all'autoflagellamento e ci tieni tanto a pagare per presunte colpe collettive, sei liberissimo di piegarti a 90 e accettare passivamente e serenamente tutte le cure medioevali che qualcuno cercherà di far passare come necessarie per il bene superiore.
Avete ragione entrambi secondo me: a livello di popolo noi italiani siamo sicuramente molto meno uniti di altri paesi, il primo che mi viene in mente sono i cuginastri francesi che non si fanno troppi problemi a scioperare e protestare quando vengono prese decisioni alquanto discutibili, noi invece ci lamentiamo sui social ma all'atto pratico non facciamo nulla. Invidio molto questo aspetto ai francesi, immagino che comunque il retaggio storico-culturale giochi un ruolo molto forte da entrambe le parti, vedi ad esempio la rivoluzione francese e il fatto che l'Italia è stata spesso un paese unito solamente sulla carta ma mai nella realtà con tutti i nostri campanilismi.

Al tempo stesso, per quanto possa suonare arrogante, mi reputo più intelligente dell'italiano medio, quindi mi scoccia dover affrontare certe situazioni che si potrebbero tranquillamente evitare a causa della stupidità e/o noncuranza altrui. Sarebbe bello poter parlare di qualcosa che non sia solo fig@ o calcio di tanto in tanto, non dico che si debbano passare le giornate ad informarsi però neanche sprecare la vita dietro Maria De Filippi, Barbara D'Urso e compagnia bella. D'altra parte se la maggior parte della popolazione è rincoglionita e pensa solamente al proprio orticello non andremo mai da nessuna parte anzi, ci rimettiamo tutti.
legendary
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June 09, 2022, 12:56:00 PM


Quello che è "giusto" cosa vorrebbe dire? Vorrebbe essere un giudizio morale? Ma non scherziamo. Guarda possiamo fare tutte le analisi che vogliamo sulla BCE, i tassi, lo spread, ecc., tutte cose già dette su cui bene o male qui conveniamo, ma quando si parla di lavoro e retribuzioni il discorso diventa molto più terra-terra. E in un paio di decenni di attività un'idea della situazione (almeno nel mio settore) credo di essermela fatta...

Potrei dire ad esempio che per anni ho lavorato nel mondo della consulenza: so quanto costava al cliente un'ora del mio lavoro e so quanto me ne entrava in tasca a fine mese. Parliamo di un 20% scarso. L'azienda avrà anche dei costi, potrà lamentarsi di una tassazione eccessiva, ma non mi venissero a dire che questo giustificasse un 80% e oltre di differenza. I margini per degli stipendi più adeguati ci sono eccome, almeno per un'azienda sana che non sia in dissesto, e che punti sulla qualità e sulle competenze.

Se poi certe aziende vogliono applicare la policy di ridurre indistintamente all'inverosimile i costi, compresi quelli del personale, eh bè, il risultato sarà che la gente comincerà ad andarsene, non necessariamente all'estero, ma magari in qualche altra azienda che sa dare il giusto valore alle competenze e alla qualità del lavoro, come infatti sta già succedendo da qualche tempo: https://milano.corriere.it/notizie/economia/22_maggio_17/lavoro-lombardia-grandi-dimissioni-420-mila-si-sono-licenziati-2021-record-milano-267faef2-d59f-11ec-883e-7f5d8e6c8bf0.shtml

Figurati se dò giudizi morali: stiamo parlando di economia. Se la produttività italiana fa schifo e gli stipendi salgono, possiamo andare avanti con lo Stato che paga la differenza accumulando altro debito come abbiamo fatto per 40-50 anni. Ma finora non è andata benissimo.

Le uniche aziende italiane "sane" (a parte  eccezioni super rare) sono quelle che direttamente o indirettamente vivono attaccate alla mammella dello Stato. Tramite clientelismi, sussidi vari o perchè lo Stato è il loro unico cliente.

Faccio il primo esempio che mi viene in mente, di un settore a caso : la farmaceutica. Ci sono aziende farmaceutiche italiane (Recordati, Chiesi, Menarini...) che, almeno in epoca pre guerra, avevano profitti e fatturati in crescita. Da anni. Aziende in (apparente) salute. Con il covid poi.
Accanto a questo ci sono numerose Regioni italiane le cui spese per la sanità sono in totale dissesto. Da anni.
Le due cose sono strettamente correlate secondo uno schema arcinoto: l'informatore scientifico foraggia, il medico prescrive, l'azienda incassa, lo Stato paga.
Facile essere in salute in questo modo.


Appunto, stiamo parlando di economia, e in economia vale il principio che le cose hanno un costo che ne rispecchia il valore. E il valore non si misura in assoluto, ma in proporzione a quello del resto dei beni e servizi. Se sale il livello medio di questi ultimi, tutto ciò che mantiene un valore di fondo, compreso il lavoro, o mantiene la proporzione o è indice di un qualche squilibrio di forze, cioè di qualcuno che da una parte o dall'altra se ne sta approfittando.

Può essere che ad approfittarsene da un lato siano i lavoratori? Ovvio, sarebbe fin troppo facile prendere come esempio casi eclatanti di assenteismo o fannullonismo, in particolare nel pubblico impiego. Molto più difficile nel settore privato, dove un'azienda per spravvivere sul mercato non può permettersi di pagare qualcuno per scaldare una sedia. E dove la sproporzione di forze pende più facilmente dalla parte del datore di lavoro, soprattutto per lavori non particolarmente qualificati, e può degenerare in certi casi in forme di ricatto e sfruttamento.

Quindi limitarsi a svilire la produttività italiana nel suo complesso significa buttare tutto in un calderone, senza distinguere dove stanno le inefficienze e gli sprechi (per i quali è sacrosanto indignarsi) e dove stia il valore.
Mi fai l'esempio della sanità e del settore farmaceutico, che sono probabilmente quelli in assoluto più legati al pubblico. E ci credo che sono una fonte di inefficienze dovute a corruttele e clientele varie. Quello che vedo lavorando nell'IT è ben diverso: i clienti sono quasi tutte imprese private, non abbiamo "mammelle" di stato a cui attaccarci, semmai lo stato si fa vivo quando è il momento di riscuotere le tasse, altro che sussidi. E perché una azienda in questo settore (o in altri a bassa intensità di capitale) si possa definire sana e competitiva, deve sapere investire nel capitale umano, puntando sulle competenze di profili qualificati. Lì sta il valore, e a quel valore deve essere attribuito il giusto prezzo, e quindi è giusto che venga adeguatamente remunerato.

Lo Stato italiano ha un debito tale per cui le tasse andrebbe alzate, la spesa pubblica drasticamente ridotta e dovremmo diventare tutti molto più poveri di come siamo.
Entrando in una prolungata, lunga e sanguinosa recessione.
come Paese abbiamo vissuto per mezzo secolo abbondantemente sopra le nostre possibilità, è giusto che adesso ne paghiamo le conseguenze.
Tanto quella è la destinazione finale: prima ci andiamo e minore sarà la sofferenza
  

Abbiamo chi? Lo dici alla persona sbagliata: proprio perché so dare il giusto valore alle cose, il mio stile di vita è da sempre improntato all'essenziale e di certo non consumo nulla che so di non potermi permettere. E non sono disposto a pagare le conseguenze della scellerataggine altrui.
Se poi tu hai tutta questa propensione all'autoflagellamento e ci tieni tanto a pagare per presunte colpe collettive, sei liberissimo di piegarti a 90 e accettare passivamente e serenamente tutte le cure medioevali che qualcuno cercherà di far passare come necessarie per il bene superiore.
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June 09, 2022, 11:40:10 AM
La gente che paragona e dice che il bitcoin serve solo per utilizzi e scopi illeciti è la stessa che paga la gente a nero magari per farsi fare le attività di manutenzione presso casa loro.

La verità è che o rosicano per non esserci entrati presto o sono talmente ignoranti da non saper guardare al di la del proprio naso.
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