Togli del tutto le tasse, e con tutti i soldi lasciati nelle tasche le persone potranno pagarsi quello che gli serve, quando gli serve e se gli serve, trovando certamente servizi più all'altezza di quelli che uno stato potrà mai offrire, dato che lo stato non ha incentivi e che offra un servizio scadente o meno non cambia nulla, i soldi tanto li prendono lo stesso.
Scusa, ma non posso che ridere di questa che prendo come una boutade: ce li vedo i cittadini a fare ponti, strade, ospedali... Per carità, non è impossibile, ma servirebbe un cambio di paradigma tale, nel cervello delle persone, che presuppone un passaggio al collettivismo (partendo per altro da un presupposto del tutto individualista) che mi pare più assurdo che improbabile
I servizi dello stato sono anche altri, cose che sembrano scontate ma non lo sono dalle infrastrutture per fornire acqua, elettricità, gas... istruzione, ritiro e smaltimento rifuti, forza pubblica, tribunali... ovviamente pensioni, servizi sanitari...
welfare: assistenza agli indigenti, a chi ha gravi problemi di salute, case popolari...
Certo sono servizi scarsi e molto cari, per tutta una serie di ragioni, prima fra tutti creare consenso politico nei decenni della prima, ma anche seconda repubblica...
La parte più scarsa è proprio il welfare, talmente misera... che a tratti diventa offensiva.
In Italia si è andati un po' oltre... in questo senso, la normale
competizione fra gli uomini crea progresso, spinge a fare, lavorare, guadagnare; viceversa se ho un ente che mi dà tutto... la gente si adagia su questo assistenzialismo... e non è spinta a progredire e si accontenta solo di quello che passa il convento.
Questo ha solcato pensatemente la società italiana, anche altre.
Sarà difficile invertire la rotta.
Paolo mi ritrovo al 100% con quel che dici.
Sull'ultima frase dobbiamo ricordarci che sarà difficile invertire la rotta ma allo stesso tempo che BISOGNERA' farlo.
Non farlo vorrebbe dire prima o poi trovarsi con le chiappe al vento. Ci sono parecchi esempi che si potrebbero citare, il più semplice è forse il Venezuela: paese appoggiato su riserve petrolifere immense, ma che da decenni è abituato a vivere di assistenzialismo. E il risultato è sotto gli occhi di tutti.
Non può esistere uno stato che si prende cura di in senso assoluto perché ci sarà sempre qualcuno che non si accontenterà e mangerà fino ad esaurirne le risorse.
Dobbiamo abituarci a vivere pensando che bisogna "produrre" per vivere -
fatte salve le eccezioni dei casi di bisogno (invalidità, handicap, ....).
Ovviamente si può ragionare su cosa voglia dire "produrre" e magari anche ripensare al modello lavoro/tempo libero (ma questo è un altro discorso).
Ti do uno spunto di riflessione.
Se una fondazione, un patto di famiglia, un trust volesse offrire ai propri membri una copertura assicurativa per l'invalidità, cure mediche, cure a lungo termine...
Volesse fornirlo alle persone nate sane per quasi tutta la vita...
ci si sta dentro dai € 3.000 ai € 7.000 l'anno, circa, a persona.
Quasi sempre non è un costo reale, perché diventa un costo di bilancio... diciamo che chi è ricco in moneta e in conoscenze tecniche, con il risparmio fiscale si tutela ai massimi.
Sicuramente è un costo molto inferiore alle coperture statali, per plavere prestazioni x100 rispetto a quelle statali.
In Italia la competizione è al minimo... sì cerca sempre la soluzione popolare, gli € 80 di Renzi, il reddito di cittadinanza... tutte queste cose qua.