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Topic: BITCOIN PUMP! - page 708. (Read 896778 times)

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October 09, 2019, 03:36:37 AM
la seconda: la moneta non è un' unita di misura, la parità aurea è stata superata 50 anni fa.

La moneta è un'unità di misura, eccome.
La moneta è l'unità di misura per misurare il valore di qualcosa tramite i prezzi.
é un'unità di misura particolare però: mentre il chilogrammo ha massa stabile (grazie per averci ricordato la differenza tra massa e peso, le medie le abbiamo fatte tutti), la moneta invece è un'unità di misura variabile, nello specifico si restringe costantemente, in seguito all'inflazione.

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October 09, 2019, 03:16:01 AM

La maggior parte delle persone non ha dimestichezza... con niente.
A partire da interpretare il proprio contratto di lavoro e diritti/doveri connessi.

I social ne sono un esempio, tutto quello che in una normale biblioteca verrebbe cestinato o proprio non entrerebbe nemmeno,
si trova sui social.

I social non fanno progredire le idee, le riducono a pensieri unici, scrivere sui social, generalmente ha lo stesso effetto di urlare in un pozzo vuoto:
il nulla detto ad alto volume nel niente, è il nulla assoluto, solo che fa molto rumore.



e' proprio cosi, ma in origine internet aveva un altro scopo, aveva come scopo amplificare e alzare la conoscenza, non far incontrare gli imbecilli di modo che potessero fare comunella

purtroppo quando e' stato pensato internet non si e' pensato al fatto che gli idioti hanno piu risorse di quanto si pensava
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October 08, 2019, 05:17:29 PM


clap clap clap.... poesia.
io non sono d'accordo,si la maggior parte delle persone non ha dimestichezza con i mezzi informatici,ma tutto il discorso delle crypto e compania bella e un discorso a parte del discorso lavoro,uno deve avere la curiosita di scoprire di che si tratta se poi ci esce pure del plus valore ben venga,il discorso lavoro con uno stipendio minimo sotto la soglia europea,da schifo insomma altro che informarsi su internet e avere entusiasmo io faccio meno del minimo indispensabile,solo presenza
[/quote]


La maggior parte delle persone non ha dimestichezza... con niente.
A partire da interpretare il proprio contratto di lavoro e diritti/doveri connessi.

I social ne sono un esempio, tutto quello che in una normale biblioteca verrebbe cestinato o proprio non entrerebbe nemmeno,
si trova sui social.

I social non fanno progredire le idee, le riducono a pensieri unici, scrivere sui social, generalmente ha lo stesso effetto di urlare in un pozzo vuoto:
il nulla detto ad alto volume nel niente, è il nulla assoluto, solo che fa molto rumore.

In goni caso non ne rimane traccia.


L'altra parte del discorso, in tutta sincerità, non l'ho capita bene...  Huh



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October 08, 2019, 11:39:00 AM
Secondo me in molte discussioni, in molti pensieri, si fa estrema confusione, fra inflazione, potere d'acquisto, capacità di risparmio.

Il discorso principale è che un gradino prima di pensare alla riserva di valore, c'è il grande problema di avere del valore da conservare...
Perché se uno guadagna 1.000 e per vivere ne deve spendere 990, il concetto di moneta forte o debole che sia, se la può mettere in quel posto.

Probabilmente abbiamo un problema di valore delle cose e del valore del lavoro.


Una domanda poi, ma nel vostro giro di amici, conoscenti, colleghi di lavoro, ecc... ne conoscete veramente tante persone che sono in grado di risparmiare ?

Fate un giro mentale, metterci dentro anche conoscenze di persone intorno a voi, dalla cassiera del supermercato, al ragazzo cameriere al bar, alla commessa del negozio di una grande insegna di fast fashion, la bandante che tutti i giorni vedete a prendere l'autobus alla fermata, il perdigiorno che sfumacchia fuori dalla sala slot, e persone che entrano e che escono da quella tabaccheria vicino a dove lavorate, il comportamento delle persone che incontrate lì dove fare la pausa pranzo...

"Pesate" il loro valore, nel senso capacità di guadagno, dai discorsi che sentite fare, dal mezzo di trasporto che usano, da quanto sono consumate le scarpe...

"Pesate" anche le loro capacità intellettive che non sono date dal titolo di studio, o la condizione economica, ma proprio la capacità di ragionamento... di cultura generale, di sapere e prendere coscienza di sapere cosa c'è intorno a loro.



Ma solo io vedo una gran massa di persone che non si rendono conto di nulla ?!

In difficoltà anche a fare un biglietto del treno alla macchinetta automatica ?!

In una nota catena di fast fashion, per valutare la capacità e l'impegno sul lavoro, è stato eseguito un test con l'ausilio di alcuni mistery shopper, persone che fingono di essere clienti ma in realtà sono lì per raccogliere impressioni, osservare, valutare.

Interessante è che la commissione di questo test non veniva dalla casa madre, ma da parte della "concorrenza".

Venivano poste varie domande, tra cui se un certo capo visto suo sito internet della casa madre, ci fosse, se fosse disponibile in alcuni, colori, ecc...

È emerso un quadro sconcertante che la maggior parte di chi faceva quel lavoro, non sapeva NIENTE né dei prodotti né della società per cui lavorava.
Sì limitava ad eseguire i compiti basilari che gli venivano assegnati.

Persone non stimolate alla conoscenza e alla curiosità.



Curiosità nel senso ampio della parola.
Un grande uomo, un italiano, senza ombra di dubbio uno dei più grandi allevatori di cavalli da corsa mai esistito, diceva:

Quello che differenzia l'uomo dall'animale è la curiosità.

Uno degli esempi che faceva:
il cacciatore di balene è arrivato ad usare l'arpione e le grandi navi, la balena non ha mai inventato niente per difendersi dall'uomo.


Tornando al discorso dell'adozione di massa, di una moneta forte, una moneta debole... le perplessità sono molte.

L'inflazione è da vedere anche come una redistribuzione, la possibilità di poter accedere alla ricchezza ed al benessere.
Una cosa già estremamente limitata, una situazione che crea nel tempo caste e classi sociali di persone, blocchi immutabili.


Non credo che possa esistere un sistema dove più moneta spendo e più divento ricco, in deflazione totale.

Ci sono dei massimi e dei minimi nella natura delle cose, massimi e minimi invalicabili.
Valicare questi limiti porta ad un fuori giri, ed alla rottura degli equilibri.

La miseria del sistema di ordinare due birre in una sola volta, citata nei post precedenti, ha portato la catastrofe della seconda guerra mondiale di cui ci portiamo ancora dietro la coda delle conseguenze.

clap clap clap.... poesia.
io non sono d'accordo,si la maggior parte delle persone non ha dimestichezza con i mezzi informatici,ma tutto il discorso delle crypto e compania bella e un discorso a parte del discorso lavoro,uno deve avere la curiosita di scoprire di che si tratta se poi ci esce pure del plus valore ben venga,il discorso lavoro con uno stipendio minimo sotto la soglia europea,da schifo insomma altro che informarsi su internet e avere entusiasmo io faccio meno del minimo indispensabile,solo presenza
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October 08, 2019, 09:19:01 AM
@jqprez
non so cosa scrivi di me (mi e' arrivata notifica dal bot) ne mi interessa
sei in ignore list (da parecchio) perche ai miei occhi (del passato) sei un idiota

di conseguenza non ho ne tempo/voglia/piacere di leggerti ne di discutere con te
puo scrivere quel che vuoi, tanto io non leggero ne rispondero..addio
non puoi perché non conosci l' italiano evidentemente.  Gli accenti, asino.
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October 08, 2019, 07:28:13 AM
Un pò di self promotion:

Stock To Flow Model: Modeling Bitcoin's Value with Scarcity

Secondo me uno degli articoli più importanti su bitcoin nell'ultimo anno.
(non il mio, quello di PlanB!)
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October 08, 2019, 07:25:53 AM
@jqprez
non so cosa scrivi di me (mi e' arrivata notifica dal bot) ne mi interessa
sei in ignore list (da parecchio) perche ai miei occhi (del passato) sei un idiota

di conseguenza non ho ne tempo/voglia/piacere di leggerti ne di discutere con te
puo scrivere quel che vuoi, tanto io non leggero ne rispondero..addio

ciao babo!!!
sono stato incuriosito da  (mi e' arrivata notifica dal bot)
la cosa mi interessa alquanto!!
puoi spiegarmi meglio?
grazie

Maggiordomo, un bot di Piggy:

le istruzioni qui:
https://bitcointalksearch.org/topic/beta-mention-notification-bot-open-for-testing-now-with-telegram-5023605

in pratica ricevi una notifica su Telegram ogni volta che qualcuno ti cita, o quota un tuo messaggio.
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https://locktrip.com/?refId=40964
October 08, 2019, 07:22:33 AM
@jqprez
non so cosa scrivi di me (mi e' arrivata notifica dal bot) ne mi interessa
sei in ignore list (da parecchio) perche ai miei occhi (del passato) sei un idiota

di conseguenza non ho ne tempo/voglia/piacere di leggerti ne di discutere con te
puo scrivere quel che vuoi, tanto io non leggero ne rispondero..addio

ciao babo!!!
sono stato incuriosito da  (mi e' arrivata notifica dal bot)
la cosa mi interessa alquanto!!
puoi spiegarmi meglio?
grazie
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October 08, 2019, 04:58:49 AM

Ma solo io vedo una gran massa di persone che non si rendono conto di nulla ?!

In difficoltà anche a fare un biglietto del treno alla macchinetta automatica ?!


Bel post, dal quale estrapolo questa perla.
Su questa la considerazione che faccio è: perché te ne stupisci ?

L'uomo è il risultato di centinaia di migliaia di anni di evoluzione, anni nei quali uno dei principali punti di attenzione era risparmiare energie perché non si aveva la certezza di riuscire a mangiare tutti i giorni come facciamo oggi.
Sappiamo poi che uno degli organi che nel corpo umano consuma più energia è il cervello.
Considera insieme questi due aspetti e se ne conclude che per l'uomo non è "naturale" usare il cervello, è più istintivo non pensare, restare in stand by. Si consuma di meno.

Tra l'altro questo ci porta al concetto di curiosità che citavi nella seconda parte del post, e - come controprova rispetto ai personaggi che citavi ("persone che non si rendono conto di nulla") - il fatto stesso che siamo su questo forum è proprio da collegare ad una maggior curiosità che abbiamo (avuto) rispetto a molti altri.




Appunto, quanti siamo ?
Esagero, 50 in tutta Italia.

Non che sia un male una quantità di persone limitata.


Quando si pensa all'adozione di massa, di massa...
parliamo eventualmente di adozione.

Anche l'oro da investimento, non c'è mica una adozione di massa, c'è chi ha diversi kg. sottoforma di quote di ETF, qualcuno, ma molto meno, lingotti fisici certificati...
...il resto una catenina o tutt'al più una sterlina d'oro o un marengo Italiano.

Idem con altri strumenti finanziari.

Non ho in mente un dato esatto, ma incrociando dati indiretti posso stimare che il ~60% della popolazione italiana non effettua nessuna forma di risparmio.

Per risparmio intendo qualcosa di vero, strutturato, non € 1.000 sul conto corrente, o le prese di giro dei buoni postali, queste cose così...

Del 40% rimanente, la metà, della metà, della metà ha qualcosa di rilevante.
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October 08, 2019, 04:32:47 AM


Una perdita che non ha nulla a che vedere con la funzione della moneta e con il "contratto sociale", ma che ha molto, moltissimo, a che vedere con la tutela con un gruppo di soggetti che andrebbero invece socialmente condannati: i debitori (soprattutto quando sono debitori con soldi non loro, come nel caso dei debiti pubblici).


Per questo il premio nobel Frederick Hayek ha tanto seguito presso quelli cui interessa la parte "monetaria" di Bitcoin.

https://mises.org/library/hayeks-plan-private-money

Hayek proponeva di aprire alla concorrenza l'emissione di moneta, essenzialmente immaginava, unica cosa possibile ai suoi tempi, la moneta di origine bancaria.

https://en.wikipedia.org/wiki/The_Denationalization_of_Money
https://nakamotoinstitute.org/static/docs/denationalisation.pdf

Quote
Hayek argues that, if only government obstacles were removed, the free market would provide the optimal quantity (and variety!) of monetary products. Just as the forces of competition lead to low prices and superior quality in every other line, so too would competition in the "fiat money industry" lead to monies that were infinitely better than their government-produced counterparts. For example, the private monies would be far more stable in their purchasing power, would be harder to counterfeit, and would be available in more convenient denominations.

Oggi non sarebbero più monete di origine bancaria, ma crittovalute.
Buona lettura.

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October 08, 2019, 04:22:25 AM
@jqprez
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October 08, 2019, 02:45:23 AM
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October 07, 2019, 02:32:22 PM

Ma solo io vedo una gran massa di persone che non si rendono conto di nulla ?!

In difficoltà anche a fare un biglietto del treno alla macchinetta automatica ?!


Bel post, dal quale estrapolo questa perla.
Su questa la considerazione che faccio è: perché te ne stupisci ?

L'uomo è il risultato di centinaia di migliaia di anni di evoluzione, anni nei quali uno dei principali punti di attenzione era risparmiare energie perché non si aveva la certezza di riuscire a mangiare tutti i giorni come facciamo oggi.
Sappiamo poi che uno degli organi che nel corpo umano consuma più energia è il cervello.
Considera insieme questi due aspetti e se ne conclude che per l'uomo non è "naturale" usare il cervello, è più istintivo non pensare, restare in stand by. Si consuma di meno.

Tra l'altro questo ci porta al concetto di curiosità che citavi nella seconda parte del post, e - come controprova rispetto ai personaggi che citavi ("persone che non si rendono conto di nulla") - il fatto stesso che siamo su questo forum è proprio da collegare ad una maggior curiosità che abbiamo (avuto) rispetto a molti altri.






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October 07, 2019, 02:22:27 PM
Sembra l'annuncio di un exchange di criptovalute appena hackerato, invece è un comunicato della Banca Centrale d'India  Grin



Mi viene in mente la scena dell'areo più pazzo del mondo "NO PANIC" - "OK PANIC"

Mentre il sistema bancario indiano "is safe", aumentano però gli indiani che vanno su exchange decentralizzati a comprare bitcoin





Forse abbiamo trovato un motivo sul perchè le autorità indiane lo vogliono bandire...
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October 07, 2019, 02:09:20 PM


Ne parlava Plutosky.


La lesione del diritto è data dalla commistione tra perdita artificiale e verticistica del valore e assenza per legge di alternative

Quote

Perché la moneta non è propriamente un bene, è un semplice contratto sociale come ho scritto sopra.

Che cerca di fornire un particolare servizio: invece di lasciarti con il frutto del tuo lavoro che magari a te non serve e che naturalmente tende a perdere di valore nel tempo, ti consente di congelare artificialmente quel valore per un po' di tempo. Tutto lì.
Ma pensare che fra molti anni quel lavoro verrà ancora riconosciuto, anzi che in generale il suo valore sarà aumentato, per me è sbagliato.

Immagina cosa succederebbe in Italia nel 2080 (ma anche oggi) con i 1.400 miliardi di euro presenti al momento nei vari conti correnti / conti deposito se i legittimi proprietari li conservassero per 60 anni e decidessero di riscuotere i loro crediti tutti in una volta: cosa pensi succederebbe al potere d'acquisto dell'euro?

Lo sappiamo tutti che tutta quella ricchezza reale non esiste oggi e forse non esisterà nemmeno in un futuro.

Chi in cambio del proprio lavoro accetta denaro che non consuma in tempi ragionevolmente brevi in pratica dona una parte del proprio lavoro alla società a fondo perduto.

Non dovrebbe essere nè giusto né sbagliato: dovrebbe essere il mercato a decidere.

Una moneta naturale, anche la più "hard", non tenderebbe mai ad apprezzarsi in eterno.

Il prezzo dell'oro è diminuito nel corso degli anni 80, stabile nei 90, cresciuto dopo il 2000 e diminuito di nuovo dopo il 2011.

L'unico bene il cui valore decresce sempre, che tende inesorabilmente a zero, è quello delle monete fiat.

Non c'è nulla di naturale in questo processo, è un percorso guidato a distanza e reso possibile dal regime di monopolio.

Questa perdita di valore non è naturale, è artificiale. Questo è il vero "sbaglio".

Una perdita che non ha nulla a che vedere con la funzione della moneta e con il "contratto sociale", ma che ha molto, moltissimo, a che vedere con la tutela con un gruppo di soggetti che andrebbero invece socialmente condannati: i debitori (soprattutto quando sono debitori con soldi non loro, come nel caso dei debiti pubblici).
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October 07, 2019, 11:52:30 AM
Rispondendo solo a questo punto, sì, la moneta è il frutto del mio lavoro ma dove c'è scritto che mantenere il valore del frutto del mio lavoro nel tempo è un mio diritto?

Nessuno parla di diritti.

Ne parlava Plutosky.

é però ovvio che sia una proprietà desiderabile della moneta, quella di permettere di trasferire temporalmente il consumo (Store of Value).
é altresì innegabile che io preferisca una moneta "forte", cioè che mi permetta di avere ...

Quindi nessuno parla di diritti, ma solo di "qualità desiderabili" di una moneta.
Così come preferisco un congelatore che mi permetta di tenere la carne congelata più a lungo, o una casa costruita meglio, parimenti preferisco una moneta che sia meno inflazionata, e che quindi mantenga meglio il proprio valore reale.

... una moneta e' forte, desiderabile se le persone HANNO FIDUCIA in essa, se si fidano e se sono disposti ad adottarla come mezzo/misura per il valore delle cose.

Certo che è una qualità desiderabile, tutti la vorremmo così come tutti vorremmo arrivare a 100 anni con la salute di un ventenne, il problema è se è possibile/sensato aspettarselo.

Esatto, la moneta non e' un bene. Mai stato, questo forse vogliono farci credere ma la moneta e' una unita di misura, un protocollo o detto in maniera da economista, uno storage di valore (io credo che lo storage sia altro e non il mezzo di misura, come dire che il kilogrammo e' uno storage di peso).

Io credo invece che la moneta sia soprattutto un contratto sociale. Non è certamente una unità di misura nel senso che allo stesso lavoro/prodotto corrispondono valori monetari (prezzi) diversi nel tempo. E' quanto di più lontano ci sia dalla stabilità. Poi si può sempre dire che 1 bitcoin è 1 bitcoin, ma se cambia quello che ci puoi comprare che unità di misura è? E' tutt'al più una unità di misura 'temporanea'.

Per me la moneta è un contratto stipulato in maniera implicita da molte persone, che difficilmente può attraversare i decenni (considerando le diverse persone che si avvicendano in un periodo così lungo) senza che si modifichino i termini del contratto stesso.
E' difficile che una persona del 2080 riconosca a una banconota di 100 euro lo stesso "valore" accordato alla stessa banconota nel 2020. Economie diverse, produzione diverse, società diverse, potere d'acquisto diverso.

Cosa intendiamo esattamente con moneta "forte"?

Per le banche centrali forte vuol dire che ha una perdita "guidata" di valore dell' 1-2% anno, per chi detiene bitcoin moneta forte vuol dire che si rivaluta ogni anno...

Oggi faccio un lavoro e tramite la moneta la società mi riconosce un credito nei suoi confronti.
In pratica mi dice: "con questo simbolo riconosco che tu hai fatto qualcosa in passato per me e quindi in futuro avrai qualcosa in cambio"

Ma cosa? Questo è il punto.
Un credito a tempo indeterminato, esigibile in qualsiasi momento, trasferibile a terzi (figli e nipoti), che diventa ogni anno più grande?

Immaginiamo a livello pratico che un giorno io vado da A e faccia un lavoro per lui (per esempio che pitturi casa sua).
A in cambio mi dà 100 strongcoins.

Io mi tengo i miei 100 strongcoins, magari li lascio in eredità a mio nipote, il quale un giorno si presenta dal nipote di A e chiede in cambio dei 100 strongcoins un'auto.

Perché la società del futuro dovrebbe riconoscere un valore crescente a un lavoro eseguito 100 anni prima?
Ma quanto può valere un credito vecchio di 100 anni?

La perdita di valore di un bene nel tempo non è una legge scritta nella Bibbia: dipende dal bene e dipende dalla domanda e offerta di quel bene.

Esistono beni che acquistano valore nel tempo o che tendono a mantenerlo inalterato: perchè la moneta non può essere uno di questi?

Perché la moneta non è propriamente un bene, è un semplice contratto sociale come ho scritto sopra.

Che cerca di fornire un particolare servizio: invece di lasciarti con il frutto del tuo lavoro che magari a te non serve e che naturalmente tende a perdere di valore nel tempo, ti consente di congelare artificialmente quel valore per un po' di tempo. Tutto lì.
Ma pensare che fra molti anni quel lavoro verrà ancora riconosciuto, anzi che in generale il suo valore sarà aumentato, per me è sbagliato.

Immagina cosa succederebbe in Italia nel 2080 (ma anche oggi) con i 1.400 miliardi di euro presenti al momento nei vari conti correnti / conti deposito se i legittimi proprietari li conservassero per 60 anni e decidessero di riscuotere i loro crediti tutti in una volta: cosa pensi succederebbe al potere d'acquisto dell'euro?

Lo sappiamo tutti che tutta quella ricchezza reale non esiste oggi e forse non esisterà nemmeno in un futuro.

Chi in cambio del proprio lavoro accetta denaro che non consuma in tempi ragionevolmente brevi in pratica dona una parte del proprio lavoro alla società a fondo perduto.


... questa perdita di valore non è diciamo così "fisiologica", non è una conseguenza del libero agire delle forze di mercato ma è la conseguenza di un preciso obiettivo politico (quello di far perdere valore a quella moneta) realizzato da un monopolista (l'Ente emettitore) tramite una manipolazione artificiosa e non predeterminata dell'offerta di quel bene (la moneta), di cui è l'unico produttore.

Se io andassi dal mio datore di lavoro e gli chiedessi di darmi lo stipendio in oro o in bitcoin o in libra o in una valuta estera, questo mi riderebbe dietro.

Su questo hai ragione, si può discutere infatti sull'obbligo che abbiamo di accettare una moneta imposta dall'alto piuttosto che una di nostra scelta.
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October 07, 2019, 11:30:23 AM


Rispondendo solo a questo punto, sì, la moneta è il frutto del mio lavoro ma dove c'è scritto che mantenere il valore del frutto del mio lavoro nel tempo è un mio diritto?

Per come la vedo io il prodotto del lavoro di ciascun essere umano è di per sé destinato a perdere valore nel tempo (è una questione fisica innanzitutto).

Se io produco con il mio lavoro un bene (o servizio) che tende naturalmente a perdere valore nel tempo, perché la moneta con la quale lo scambio dovrebbe invece mantenere inalterato il valore?

La moneta serve innanzitutto per poter separare temporalmente il momento nel quale produco il bene A dal momento nel quale consumo il bene B:

1) produco e vendo A --> ottengo moneta

2) mantengo la moneta in tasca (rallentando la perdita del valore del frutto del mio lavoro nel tempo)

3) uso la moneta --> compro e consumo B

Se il lasso di tempo nel quale tengo con me la moneta è ragionevolmente breve, a tutti gli effetti è come se scambiassi direttamente A con B evitando le problematiche del puro baratto.

Quindi in questo caso scambio un bene A (che perde valore nel tempo) con un bene B di uguale valore (che perde anch'esso valore nel tempo, come tutti i beni).

Se invece si vuole tenere la moneta per un lasso di tempo molto lungo, tipo 20 anni, allora stiamo andando oltre la funzione della moneta. E' un po' come usare un congelatore per mantenere commestibile la carne per 20 anni anziché per 2 mesi.

Il congelatore/moneta semplicemente rallenta moltissimo la perdita di valore, ma non la annulla, e su lunghi tempi gli effetti sono evidenti come l'esempio dell'inflazione in America.

Quando io cedo il frutto del mio lavoro a qualcuno ottengo in cambio del denaro, che è una sorta di credito che vanto verso la società che usa quella moneta.

Questo credito (un debito nei miei confronti dal punto di vista del resto della società) mi dà diritto a che cosa?
A ricevere un corrispettivo in beni pari al potere d'acquisto che quella moneta avrà nel momento in cui deciderò di spenderla. Non mi garantisce il potere d'acquisto che la moneta aveva nell'istante in cui l'ho ricevuta. Come potrebbe, soprattutto su periodi di decenni?

Per mantenere il valore nel tempo del frutto del mio lavoro c'è un solo modo: altro lavoro. O altrui (io investo i miei soldi nelle attività di qualcun altro) o direttamente mio.

Anche se costruisco una casa non posso pensare che mantenga il proprio valore per 30 anni se non vi aggiungo altro lavoro di manutenzione.

Mi sfugge come, non facendo nulla (e cioè limitandosi a conservare in tasca semplicemente una moneta) si possa pensare di mantenere il frutto di un lavoro passato per decenni.

La perdita di valore di un bene nel tempo non è una legge scritta nella Bibbia: dipende dal bene e dipende dalla domanda e offerta di quel bene.

Esistono beni che acquistano valore nel tempo o che tendono a mantenerlo inalterato: perchè la moneta non può essere uno di questi?

Una delle funzioni base di una moneta è quella della conservazione del valore: un bene che perde il 40% del suo valore in 20 anni (o il 20% in 10 o il 10% in 5...) perde questa sua funzione fondamentale.

E stiamo parlando del numero uno delle valute fiat: il dollaro. Le altre sono tutte peggio, o quasi.

Anche perchè questa perdita di valore non è diciamo così "fisiologica", non è una conseguenza del libero agire delle forze di mercato ma è la conseguenza di un preciso obiettivo politico (quello di far perdere valore a quella moneta) realizzato da un monopolista (l'Ente emettitore) tramite una manipolazione artificiosa e non predeterminata dell'offerta di quel bene (la moneta), di cui è l'unico produttore.

Se io andassi dal mio datore di lavoro e gli chiedessi di darmi lo stipendio in oro o in bitcoin o in libra o in una valuta estera, questo mi riderebbe dietro.

Lo Stato prima mi obbliga, di fatto o per legge, ad accettare la SUA moneta come unico mezzo di pagamento del mio lavoro e poi fa di tutto per far perdere valore a quella moneta.

Il pretesto è quello di garantire la stabilità e di favorire i consumi ma lo scopo, nemmeno troppo velato, è quello di proteggere i debitori, di cui lui (lo Stato) è il numero uno della categoria.

In tutti i settori si vuole combattere i monopoli in quanto sinonimi di inefficienza: tutti tranne il mercato della moneta.

Li il monopolio va bene, perchè lo Stato sa benissimo che se aprisse alla possibilità di monete "private" o alternative sarebbe molto probabilmente la fine dello Stato stesso per lo meno per come è stato pensato dal dopoguerra ad oggi.
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October 07, 2019, 10:56:18 AM
Esatto, la moneta non e' un bene. Mai stato, questo forse vogliono farci credere ma la moneta e' una unita di misura, un protocollo o detto in maniera da economista, uno storage di valore (io credo che lo storage sia altro e non il mezzo di misura, come dire che il kilogrammo e' uno storage di peso).

Quindi tornando al nostro discorso una moneta e' forte, desiderabile se le persone HANNO FIDUCIA in essa, se si fidano e se sono disposti ad adottarla come mezzo/misura per il valore delle cose.

Sono le cose ad avere valore.
devo riprenderti alla grande perché in un commento hai detto due caxxate e mi fa piacere per quei due che ti hanno dato anche il merit.
 La prima: il kilogrammo è uno "storage" ( in realtà si dice unità campione) della massa non di peso, che sono due cose completamente differenti, la seconda: la moneta non è un' unita di misura, la parità aurea è stata superata 50 anni fa.
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