Come mai allora lo stesso ragionamento non è stato fatto per la stragrande maggioranza delle ICO il cui prezzo attuale è ben inferiore a quello di lancio?
Perchè i bitcoin si sono fermati molto sopra il precedente massimo del 2013 mentre le shitcoin sono in massima parte tornate ben sotto il punto di partenza?
Se il ragionamento era "vediamo come va a finire" doveva valere per gli uni come per l'altro.
Invece mentre le shitcoin hanno generalmente l'andamento classico delle bolle speculative, bitcoin no.
Perchè, secondo me, c'è sia una differente motivazione nel perchè si comprano (e si holdano) oltre che una differente fiducia nelle prospettive future.
Arrivo tardi e la risposta l'ha già data babo: il concetto è quello che ha espresso lui, fiducia.
Btc lo si conosce da 10 anni e chi lo conosce sa che dietro c'è un progetto, ci sono dev seri, ci sono miners che hanno investito un pacco di soldi, e in generale "terzi" (ovvero un indotto di vario tipo) che hanno interessi molto grandi nel tenere vivo Btc.
Con le altre coin non puoi avere queste certezze: ti promettono mari e monti ma poi non puoi sapere se manterranno le promesse.
Perciò quando nel 2018 il mercato è sceso le ico sono affondate (salvo rare eccezioni): per la maggior parte di esse non aveva molto senso holdare perché un "investitore" era in grado di capire se il progetto procedeva: commit su github, roadmap rispettate, canali TG vivi, ...... e nella maggior parte dei casi si è visto che i lavori NON procedevano. Così è stato naturale uscire dalle alt e tornare o in stable o in Btc.
Lo stesso ragionamento non aveva molto senso farlo se uno già possedeva Btc (salvo uscire in fiat/stable), perciò non mi stupisco del fatto che molti wallet di btc non siano stati movimentati nell'ultimo anno.
La differenze è questa imho.
Stiamo dicendo cose simili: il punto sta nella fiducia e nelle forme di uso (solo speculativo puro per le ico, speculativo+altro per btc).
Il discorso della "pigrizia" ("vabbè c'ho messo qualche centinaio di euro, anche se calano stiamo a vedere quel che succede..") vale per bitcoin ma non per le ICO, proprio per queste differenze.
Il concetto che volevo esprimere comunque è quello sopra: le bolle speculative sono state oggetto di studio a lungo ed hanno un comportamento sempre uguale.
Quando crolla la fiducia, si corre a vendere e basta , a qualsiasi prezzo. Praticamente tutti si corre a vendere. Se di bolla si tratta, non è pensabile che i possessori del 60% di quel bene stiano alla finestra mentre il prezzo va a picco in quel modo. Come appunto è successo alle ICO.
Invece questa fiducia in bitcoin non è venuta meno nemmeno con un calo dell'85% e questo dovrebbe far riflettere coloro che li hanno erroneamente accostati alle grandi bolle del passato.
Significativo che da un anno a questa parte il 60% dei
BTC in circolazione non si sia mosso (10.5 milioni)
Nonostante il calo del 85% dai massimi e un lungo bear market,
la maggioranza dei possessori non ha venduto.
Andrebbe rammentato a molti non addetti ai lavori che sostengono che sia "solo speculazione"
Il dato va depurato dei btc persi, ossia di coloro che anche volendo non possono vendere
Considerando che dal gen 2012 non vengono mossi 2.4 milioni, questa potrebbe essere una buona approssimazione dei
BTC persi
https://bitinfocharts.com/top-100-dormant_5y-bitcoin-addresses.htmlQuesto grafico riassume bene la situazione (hodlwaves:
percentuale di indirizzi mossi da x tempo)
http://charts.woobull.com/bitcoin-hodl-waves/https://i.imgur.com/R60oDOk.jpgSi vede benissimo come ci sia una grossa fetta di holders da da un anno a questa parte (riga marrrone che punta in basso: percentuale di indirizzi mossi in diminuzione =>
hodler in aumento!).. stronghands ‘19!
Scusate, una domanda...
Sappiamo che la distribuzione dei Bitcoin è concentrata in pochi wallet:
https://bitinfocharts.com/top-100-richest-bitcoin-addresses.htmlTendenzialmente le più grandi quantità di Bitcoin sono veramente pochi wallet nel mondo.
Tra i wallet più grandi ( 4, come da tabella nel link ) i grandissimi
cold wallet degli exchange,
i principali exchange.
Ovviamente sia i protagonisti sia gli exchange minori hanno più di un cold wallet.
Ora... i dati, le statistiche sulla linea di pensiero della filosofia holder,
oltre che dai wallet di gente morta che non lasciato le chiavi d'accesso, altri Bitcoin persi per varie cause, come già accennato; non è che siano viziati dal fatto che gli exchange ed in generale tutti i grandi custodi, fanno appunto custodia e storage conto terzi ?
Molti Bitcoin fisicamente stanno fermi, anche se le compravendite ci sono, credo che molto trading sia a livello contabile, se così possiamo dire.
In buona sostanza io vado su exchange o compro Bitcoin attraverso CFD senza leva, operando quindi su
Bitcoin fisici detenuti e custoditi da un intermediario, se non ne chiedo la consegna e gli sposto...
si realizza solo un movimento contabile, un mero numero...
Poi decido di vendere, li ricompra l'intermediario o l'intermediario gira la partita ad un nuovo compratore.
Senza addentrarmi in molti dettagli tecnici, credo che ci sia il fenomeno holder, indubbiamente,
ma molti Bitcoin, un certo zoccolo duro, particolarmente consistente, è fermo nei cold wallet e relativi servizi di custodia.
Sopra volano partite di Bitcoin contabili.
Io stesso ho eseguito, conto terzi, operazioni su Bitcoin, ma non ne abbiamo mai chiesto la consegna,
non era proprio previsto, non era d'interesse, era un
rischio ed un onere dell'intermediario.
Se glielo avessero rubati, o li avesse persi, le posizioni sarebbero state liquidate.
Credo che in ottica di
vera adozione, sarebbe un segnale di maturità del mercato, vedere gli smisurati cold wallet diventare e frazionarsi in tanti altri piccoli wallet.
Sento dire spesso che la salita di Bitcoin sarà stabile se accompagnata dai
volumi, aggiungerei il terzo parametro del
forte aumento dei wallet.
Ma non mi dite, vi prego, i wallet, gli indirizzi sono in aumento del 9,75% o 9,99%.
Bisognerebbe vederne nascere
milioni e milioni, se si vuol un indicatore di consapevolezza e acquisto consapevole.
I concetti di
cold wallet, custodia da parte di
intermediari di vario tipo, non dovrebbero esistere in un mondo cripto realmente maturo e consapevole.
Penso che ancora in molti lascino tutto sui conti degli exchange durante le compravendite, perché più semplice e facile, perché pensano alla speculazione di breve termine, giornaliera; generando grandi blocchi in custodia.
Accade anche nei mercati tradizionali, dove molti titoli sono in mano ai
market maker, che li "
affittano",
per chi vuole realizzare speculazione, derivati ed operazioni di vario tipo.
(
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Market_maker )
I cold wallet dei 5-6 exchange più grandi non arrivano ad 1 milione di btc.
Considerando tutti gli address sopra 10k btc si arriva a poco più di 7 milioni, ma qui non ci sono solo gli exchange, ci sono anche alcuni grandi possessori
Mentre negli address tra 0.1 e 10k, che con ogni probabilità exchange non sono, si trovano oltre 10 milioni (guarda caso cifra simile a quelli che non si sono mossi)
Esiste un problema di eccessiva intermediazione di un bene che non è nato per essere "intermediato", ma la componente della gestione personale è preponderante
Poi non credo molto al sillogismo speculazione=deposito presso exchange. Ci sono tantissime persone che, purtroppo, holdano sugli exchange anche se del trading non interessa niente.
Ad es su Bitfinex ci sono oltre 30k
BTC in funding, gente che si accolla il rischio di depositare btc presso terzi per ricavarne un interesse (in bitcoin). Ma non sono interessati alla speculazione, sono di fatto hodlers.