Il concetto per come lo vedo io è molto semplice, se non ti piace il paragone con i minerali considera quello fra oro e bigiotteria.
Posso creare quante copie finte di oro voglio ma non avrò mai l'originale, perchè quello ha delle caratteristiche proprie, intrinseche, uniche che sono scimmiottabili ma non replicabili. La stessa identica cosa vale tra bitcoin e altcoins e se la prima oggi rappresenta quasi il 60% della market cap della somma di tutto il resto, pur con i limiti del concetto di market cap, qualcosa vorrà significare. E tutto questo nonostante bitcoin non benefici (rispetto ad esempio a ripple o le mille mila ico) di truffaldini uffici marketing intenti a svolgere un accurata campagna promozionale della crypto rappresentata.
Oggi basterebbe meno del 10% dell'hashrate dei bitcoin per lanciare un attacco 50+1 su tutte le altre valute SHA256, bcash compreso. Che garanzie di sicurezza danno queste monete? Nulle.
I nodi e gli utenti bitcoin lo scorso anno hanno respinto due attacchi portati avanti dai più ricchi miners (Bcash appunto) e dalle più ricche aziende del settore (Segwit2x). Quante altcoin sarebbero state in grado di fare altrettanto? Nessuna.
Questo grado di "decentralizzazione" e assenza di controllo è il valore più importante che una rete p2p può offrire ai propri utenti, è ciò che le dà valore vero perchè permette alla criptovaluta di essere una forma di conservazione e trasferimento del valore alternativa ai sistemi tradizionali, che è il motivo per cui una moneta decentralizzata esiste. La più grossa minaccia al valore di una criptovaluta è invece la regolamentazione normativa che porterebbe al controllo e alla centralizzazione trasformandola in un'alternativa (più inefficiente) della Paypal o Visa di turno. Con i bitcoin questa regolamentazione è e sarà di fatto impossibile al livello di rete p2p fintanto che il livello di decentralizzazione lo permetterà.
Appunto, anche io la vedo molto semplice, facciamola più breve, perché dico cuori, mi si risponde quadri... ma ripeto, non voglio convincere nessuno, non voglio cambiare l'opinione di nessuno.
Entriamo sempre in dettagli che non servono... si devia su strade secondarie che non ci portano a nulla; non è rilevante la reputazione o il miglior funzionamento di Bitcoin rispetto alle altre criptovalute... come accennavi, breve storia triste:
Domani, magia, Bitcoin a $ 500.000 l'uno, allarme;
l'UE su richiesta della Banca Centrale Europa insieme agli USA su spinta Federal Reserve decidono che le criptovalute non possono essere in mano dei privati oppure un divieto totale; direttiva europea, decreto legge, fine del Bitcoin e di tutta la baracca.
Fine breve storia triste.
È già successo con l'oro stesso, anche in Italia fino al 2000 ( http://www.camera.it/parlam/leggi/00007l.htm ) un privato non poteva avere oro da investimento in lingotti.
Si chiama rischio normativo.
A tal proposito rilancio il tema della notizia che i maggiori attori del mondo cripto si stiano unendo, consorziando per andare a chiedere una normativa... ungendo le ruote con volgare valuta fiat, normativa di favore.
Molto significativo.
Ad ogni modo, da tener presente che qualsiasi gestore di un patrimonio, piccolo o grande, sa che non può correre rischi inutili, allo stato attuale, nessun "istituzionale" si può avvicinare al Bitcoin, nemmeno confezionato con ETF o altro.
Non parlo di singoli miliardari che con la loro quota di contante in tasca possono fare quel che vogliono, parlo
di patrimoni, masse gestite... asset management ( https://it.wikipedia.org/wiki/Risparmio_gestito ), sia veramente
istituzionali ( https://it.fundspeople.com/news/ecco-i-maggiori-asset-manager-del-mondo ) ma anche prettamente privati;
la parte che fa la vera differenza.
A scanso di equivoci ritengo che anche inserire oro o altri beni rifugio sterili, in portafoglio, sia abbastanza inutile e controproducente, se non c'è qualche motivo per cui rifugiarsi... e se anche ci fosse, si potrebbero operare altre scelte e strategie.
A tal proposito un interessante articolo di pochi giorni fa, aver investito € 10.000, 10 anni fa, il giorno del famoso crack della Lehman Brothers, diversi risultati:
https://www.corriere.it/economia/leconomia/18_settembre_10/diecimila-euro-investiti-giorno-crac-lehman-oggi-sarebbero-45f3bf0c-b4fc-11e8-9795-182d8d9833a0.shtml
Tutto questo se si vuole porre Bitcoin come riserva di valore, oro digitale che per mio modo di vedere non serve, o peggio risorsa rara e limitata che ha un valore intrinseco... a prescindere... primo, sempre a mio parere, perché la sua rarità è relativa... secondo perché non vedo valore intrinseco.
Discorso diverso se ci fosse una qualsiasi criptovaluta che serva come moneta, mi viene in mente per esempio emettere azioni in valuta Bitcoin per evitare denominazioni in altre valute nazionali per eliminare un rischio di cambio, svalutazione, inflazione...
ma si dovrebbe parlare di un Bitcoin stabile, stabilizzabile, normato, controllato da organismi super partes.
Oppure prestiti in Bitcoin con interessi da pagarsi in Bitcoin, sempre a maggiore garanzia di stabilità per chi contrae un prestito, avere degli interessi per chi eroga il prestito.
Oltre tutto questo, mi domando sempre se oggi chi detiene Bitcoin è consapevole del rischio che corre ?
che domani la normativa può cambiare,
che si rilasciano notizie tendenziose... per manipolare il mercato,
che il mercato è piccolo e può essere manipolato da pochi con capitale e dati a disposizione,
che anche un futuro guadagno, potrebbe non essere un giusto guadagno in rapporto al rischio corso...
ecc... ecc... direi proprio di no.
Mentre vedo che ci sono pochi che sono consapevoli che molti non sono consapevoli...
e se ne approfittano, a piene mani...
le dinamiche di questi giorni su Ethereum... abbastanza ridicole, una notizia dal suo fondatore, poi la precisazione,
scusate sono stato capito male... intanto -15% / +15% in poche ore ( ora si tornerà di nuovo indietro ) se fosse accaduto
in un mercato regolamentato questo che qualcuno ha definito amichevolmente "frainteso" sarebbe costato molto, in sanzioni e una incriminazione per aggiotaggio.