A parte il discorso Goldman Sachs, a cui personalmente nn ho mai dato molto credito, vedo che nei tuoi interventi descrivi spesso gli exchange come unica attività nel mondo cripto che garantisca introiti praticamente senza rischi. A me invece pare che gestire un exchange di crittovalute sia una delle attività più rischiose in cui ci si possa avventurare: a parte i discorsi di compliance KYC e AML, che comportano responsabilità (anche penali) ed oneri non indifferenti, e che puoi pensare di aggirare fino a un certo punto insediandoti in una giurisdizione più favorevole (ma non è detto che lo rimanga per sempre), automaticamente ti trovi un mirino puntato contro da tutte le organizzazioni criminali di cracker di tutto il mondo...
Credo che non ci sia exchange al mondo che non sia stato hackerato almeno una volta (anche lì a Firenze ne sapete qualcosa), e quelli falliti negli anni ormai non si contano. Avere delle policy di sicurezza adeguate comporta dei costi significativi, e per quanto cerchi di mantenerti aggiornato, vigile e al limite del paranoico, devi aspettarti in qualsiasi momento lo 0-day o magari l'inside job di qualche collaboratore che non riesce a resistere alla tentazione di qualche "low hanging fruit", che immediatamente spalancano le porte del caveau, e una volta che le coin sono andate, puoi dir loro addio...
Io non ci dormirei la notte, se stessi gestendo un exchange, altro che guadagni sicuri...
A Firenze diciamo che è saltato un exchange... ma non sono spariti i soldi dell'exchange, ma quelli depositati dai clienti... il rischio è tutto in capo agli utenti, l'unica cosa per un exchange chiuso, ovviamente il danno dell'interruzione dell'attività.
Non ci sono attività a rischio zero, nelle attività pericolose si possono cercare di fare delle ipotesi e alcuni scenari.
Nelle attività serie ci sono uno o più
risk manager.
La responsabilità degli errori è in gran parte assicurabile, così come l'attività ed il ruolo dell'exchange in generale.
Così come la
Responsabilità Civile dei singoli amministratori, dirigenti, ecc... ( D&O insurance -
https://en.m.wikipedia.org/wiki/Directors_and_officers_liability_insurance )
Sono assicurabili anche le spese legali per eventi avversi di vario tipo, spese legali che oltre le spese di avvocati prevedono perizie tecniche, investigazioni, ricerche documentali, ecc...
Sia dell'exchange che per i vari soggetti singoli.
Con le polizze di tipo "CRIME" si possono assicurare gli eventi di infedeltà dei dipendenti / collaboratori che arreca danno, compresi gli ammanchi in denaro.
Quasi sempre l'infedeltà dei dipendenti o comunque delle persone a cui si debba rispondere per legge che reca danno a terzi rientra anche nella
RC.
È assicurabile anche il rischio normativo o geopolitico, domani esce una legge internazionale che vieta le criptovalute, oppure io ho un exchange in un paese africano, arriva una dittatura mi confisca tutto.
Il primo caso si tratta di assicurazioni miste di tipo quasi finanziario.
Il secondo caso rientrano nei casi previsti dalle cosidette polizze
CEND, lo scrivo in italiano, Centralizzazione, Espropriazione, Nazionalizzazione, Depravazione.
Più difficile il campo del CYBER RISK, attacchi hacker, ecc... ad ogni modo...
...per quello che non si può assicurare o quello che si ritiene di non dover assicurare perché ad esempio molto dispendioso ci sono varie pratiche di gestione liquidità, si formano fondi di garanzia, riserve, cose simili.
Un problema questo che hanno dovuto affrontare gli ETF che si sono proposti alla valutazione della SEC.
Ci sono poi altri vari aspetti, ma un exchange rientra in tutti quei rischi di tipo finanziario, come i gestori di fondi d'investimento.
Tra le compagnie che seguono questo settore l'americana CHUBB
https://www2.chubb.com/it-it/aziende/financial-lines.aspxQuello di Firenze era un sprovveduto ( o forse grande furbacchione... ) e più sprovveduti di lui quelli che ci hanno lasciato i soldi.
In capo al singolo detentore di criptovalute gravano tutti i rischi del mondo, fra cui il più grosso... zero garanzie di risultato e scarsissimi diritti.
Ah ! Una nota, il risarcimento in sede civile sgrava la posizione penale.
EDIT:
Ops ! scusami mi dimenticavo la cosa più importante... tutto quello che ci siamo detti se uno è proprietario/ gestore di un exchange...
Perché gli azionisti, investitori in un exchange, in caso di gravi inadempienze o frode degli amministratori/dirigenti, sono una parte da indennizzare... priva di responsabilità, anzi sono loro che possono rivalersi anche sul patrimonio personale del singolo amministratore/dirigente, compreso i suoi guadagni futuri.
Io azionista ho vari rischi, indubbiamente, ma non ho responsabilità diretta di quelle che dicevamo.
Vedere per esempio il recente caso ATLANTIA.
ATLANTIA se non ricordo male ha l'88% di Auostrade per l'Italia,
il 30% di ATLANTIA è la holding dei Benetton... che hanno preso i frutti egli incassi dei pedaggi...
crolla il ponte ? io mi tengo i frutti, qualcuno si fa un processo.
Al limite gli posso dare una pacca sulla spalla... sei assicurato ?
sì certo, parli di risk manager e assicurazioni, ma ogni rischio che decidi di assicurare comporta dei costi aggiuntivi, che sono tanto più alti quanto più elevato è tale rischio, e in un settore come quello delle cripto, fortemente dipendente da una tecnologia in larga parte ancora poco conosciuta, con tutte le implicazioni sull'indipendenza da autorità di controllo, l'anonimato, l'irreversibilità delle transazioni, ecc. la percezione del rischio è forse di ordini di grandezza superiore rispetto a quelli dei mercati finanziari tradizionali... e quanti hanno veramente le competenze sufficienti a stimare correttamente il rischio associato alla custodia di bitcoin o altre cripto?
Conosco abbastanza il mercato assicurativo in questo Paese da sapere che la sola idea di assicurare un wallet farebbe drizzare i capelli in testa a un tipico manager del settore, non so poi quanto siano più avanti negli USA o in altri Paesi ma so che per molti anni gli exchange più importanti hanno cercato di ottenere adeguate coperture assicurative senza successo, in quanto era impossibile trovare una compagnia disposta a farlo se non a costi proibitivi.
Sul fatto delle responsabilità, sarebbe interessante sapere che fine ha fatto chi amministrava i vari exchange falliti, hackerati o exit-scammed (ammesso che si riesca a distinguere fra gli uni e gli altri) nel corso degli anni. L'unico che mi ha toccato da vicino è stato all'epoca MtGox (eh bè, errori di gioventù dovuti all'inesperienza...) e so che Karpeles si è fatto qualche mese di galera in Giappone per poi essere rilasciato su cauzione. La crescita delle quotazioni rispetto a 5 anni fa ha permesso che con i bitcoin recuperati fossero ripianati tutti i debiti, ma questo non ha ovviamente cancellato i vari capi di imputazione di cui dovrà ancora rispondere.
EDIT: non trascurerei l'aspetto che se sei proprietario di un exchange, la gente sa chi sei, e se le cose dovessero andare male, per quanto ti possa nascondere, prima poi viene anche a sapere
sei. Certo, la maggior parte delle minacce di morte subite dai vari gestori di exchange andati in merda sono solo sfoghi da tastiera di gente frustrata, che nella vita reale non sarebbe capace di tenere in mano un'arma, ma la sola idea che fra 1.000 o 10.000 utenti ce ne siano anche solo 1-2 disposti a farsi un volo intercontinentale, per venirti a trovare sotto casa incazzati e armati fino ai denti.. bè, ecco un esempio di cosa intendevo quando dicevo che non ci dormirei la notte.