Sì, un buon numero di anni fa, nessuno sapeva nulla, zero completo. Dovrei ripescare un post mi pare dello scorso anno dove avevo descritto un attimo meglio la cosa, niente di che in realtà, ma sono poco pratico di questa ricerca tramite google, mi fa un po' dannare... Banca italiana comunque; ai tempi mi sembrò di fare chissà quale scelta e operazione, se penso ad oggi è stato tutto decisamente semplice. Purtroppo si tende ad andare sempre e solo di male in peggio con la burocrazia, come ben sappiamo.
Raffiche di bonifici: in realtà temo sia allora più "grave?" di quel che hai inteso: non sono cumulati, sono vari da 10-15.000 € l'uno. Potrebbero essere tre fatti nell'arco di due mesi per un totale di € 40.000, così come esempio, poi magari dopo altri quattro o cinque mesi invio a rovescio ad esempio € 25.000 verso quel mio IBAN UE perchè bitcoin è sceso considerevolmente e intendo riacquistare la stessa quantità di prima. Sono passati 7-8 mesi e ho guadagnato € 15.000. E' una serie di mosse che, ripeto, ho fatto pochissime volte, si conteranno su una mano e avanza qualche dito. Ma chi può contestare se io, cliente affidabile e storico, recupero da un mio IBAN UE dei soldi e li verso su un mio IBAN qui in Italia, un "giroconto" diciamo? Tutto sta anche in quali sono i movimenti pregressi, se io sono una persona alla quale può capitare di inviare un bonifico a quattro zeri per un orologio di mio gradimento, o di vendere o acquistare un'auto, non c'è particolare stupore da parte della banca se viceversa ricevo un bonifico, men che meno se proviene da un IBAN a me intestato. Prima di fare questo tipo di movimenti alcuni anni fa feci una rapida chiacchierata con alcuni funzionari che conosco da varie decine di anni chiedendo se vedevano problemi nel fatto che io avessi intenzione di recuperare del denaro da un conto estero UE ovviamente a me intestato verso il mio storico conto presso di loro, dissi che erano guadagni di investimenti fatti tramite piattaforme di quelle realtà e che, per evitare galantemente che fossero loro a chiedermelo, avrei poi provveduto l'anno successivo a far inserire in dichiarazione al commercialista, non essendo tassati alla fonte, ma si è trattato nè più nè meno di un paio di chiacchierate leggere. Poi quel che io alla fine faccia o non faccia in merito alla mia dichiarazione dei redditi non è che sia particolarmente di loro pertinenza, eh. Forse in effetti la sto ancora vivendo relativamente a cuor leggero, o comunque l'approccio che ho da vari anni è quello del fare quel che mi sembra sano per le mie tasche mantenendo un paracadute in caso di visita dell'agenzia delle entrate dopo la legge entrata in vigore, che bene o male obbligherebbe a buon senso a puntare a un patteggiamento e una stretta di mano.
Ad oggi la mossa dell'incassare come in passato per estinguere un mutuo non la farei a cuor leggero, ma neppure mi prostrerei alle richieste dello stato senza batter ciglio. Sicuramente mediterei su come evitare che lo stato ignorante mi metta le mani in tasca portandomi via una parte di ciò che io da visionario in anni ho guadagnato mentre gli altri, stato compreso, consideravano me come voi alla stregua di un giocatore di gratta e vinci su internet. Con me funziona così: se vuoi fare i soldi con i bitcoin, non prendi i miei: *te li compri*. Anche se sei lo stato italiano.
Grazie per i dettagli sulla tua vicenda.
Da quello che ho capito alla fine questa cosa del cashout non è detto che significhi che le banche vadano in escandescenza di default, anche per cifre sostanziose (15k alla fine è un pò di grana per un conto-movimentazioni tipiche). Io feci una prova al tempo con 3 bonifici in tempi ristretti per un totale di 3k e non accadde nulla, chiaramente si trattava di un piccolo test, una cifra un pò bassina.
Sulla questione fiscale la penso come te, ma credo che il bitcoin salirà di nuovo, in quel caso trovarsi scoperti a livello fiscale a fronte di una vendita richiederebbe escamotage particolari che sinceramente iniziano a stufarmi, è qualche anno che mi informo e non è che ci siano tutte queste opzioni interessanti, almeno per le mie esigenze.
Comunque l'aspetto fiscale in regola serve solo come elemento di discussione alle banche per affermare che trattasi di una mera operazione d'investimento e nulla più. Di fatto loro non credo vadano più di tanto a controllare i vari aspetti in dettaglio, è alla stregua di qualche parente che regala un patrimonio e uno se lo deve girare sul conto. Il punto è che la cosa deve risultare fluida e plausibile.