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Topic: Exit strategy o cash out di BTC o altra Coin senza pagare tasse - page 16. (Read 3946 times)

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Io per esperienza se volete prenderla in questo modo, se avete ansia e timori vi conviene dichiarare, pagare le tasse. Chi ve la fa fare a vinvere nel terrore e nella potente ansia?
È un discorso che pure io faccio fatica a capire. Come ho già detto, i casi sono due: o avete poche crypto, quindi tanto vale pagare e vivere tranquilli, oppure se avete i milioni prendete e trasferitevi per un periodo all'estero, semplice. Se uno vive con l'ansia dell'AdE che possa scoprirlo perché ha evaso 20k euro per me è un cretino.
Oppure lo fai ma non vivi nell’ansia se ti sgammato al massimo sai che pagherai un pizzo o preghi per un “condono, condono, condonooo”.
Se decidi di evadere devi essere cosciente che ci potrebbero, ovviamente, essere ripercussioni più o meno serie, la differenza di fondo sta che di solito se sei un signor qualunque ci vanno giù pesante, se sei un nome noto allora cercano l'accordo. La domanda di fondo che uno dovrebbe ponersi prima di evadere 10-20-50k euro di tasse sulle criptovalute è: ne vale davvero la pena? Sono pronto a perdere tempo e pagare un avvocato per difendermi? Quanto mi costerebbe tutto questo in termini sia monetari che personali? Ripeto, io non lo farei, se dovessi portare fuori 200k euro allora piuttosto me la rischio e aspetto che arrivino a valere 1 mln e poi mi trasferirei, vivere con la possibilità che prima o poi qualcuno mi bussi alla porta per 50k euro anche no, grazie.

Se sei un signor qualunque manco iniziano..

Bisogna sempre vedere le cifre in ballo e come ti sgammano, se passi per le banche e per le valute Fiat ovvio ti denunci da solo
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Le tasse sono la vostra giusta punizione divina per non aver saputo aspettare l'hyperbitcoinization. Vi meritereste il 60% non il 26%  Grin


Il problema però non è non pagare le tasse, ma non essere accusato nel penale.
Poi è chiaro, l'hyperbitcoinisation arriverà, e dato che bitcoin non è un "get rich quick scheme, but a don't get poor one" allora d'accordo: se converti passi dalla pare del torto.


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Io per esperienza se volete prenderla in questo modo, se avete ansia e timori vi conviene dichiarare, pagare le tasse. Chi ve la fa fare a vinvere nel terrore e nella potente ansia?
È un discorso che pure io faccio fatica a capire. Come ho già detto, i casi sono due: o avete poche crypto, quindi tanto vale pagare e vivere tranquilli, oppure se avete i milioni prendete e trasferitevi per un periodo all'estero, semplice. Se uno vive con l'ansia dell'AdE che possa scoprirlo perché ha evaso 20k euro per me è un cretino.
Oppure lo fai ma non vivi nell’ansia se ti sgammato al massimo sai che pagherai un pizzo o preghi per un “condono, condono, condonooo”.
Se decidi di evadere devi essere cosciente che ci potrebbero, ovviamente, essere ripercussioni più o meno serie, la differenza di fondo sta che di solito se sei un signor qualunque ci vanno giù pesante, se sei un nome noto allora cercano l'accordo. La domanda di fondo che uno dovrebbe ponersi prima di evadere 10-20-50k euro di tasse sulle criptovalute è: ne vale davvero la pena? Sono pronto a perdere tempo e pagare un avvocato per difendermi? Quanto mi costerebbe tutto questo in termini sia monetari che personali? Ripeto, io non lo farei, se dovessi portare fuori 200k euro allora piuttosto me la rischio e aspetto che arrivino a valere 1 mln e poi mi trasferirei, vivere con la possibilità che prima o poi qualcuno mi bussi alla porta per 50k euro anche no, grazie.
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Io per esperienza se volete prenderla in questo modo, se avete ansia e timori vi conviene dichiarare, pagare le tasse. Chi ve la fa fare a vinvere nel terrore e nella potente ansia?
È un discorso che pure io faccio fatica a capire. Come ho già detto, i casi sono due: o avete poche crypto, quindi tanto vale pagare e vivere tranquilli, oppure se avete i milioni prendete e trasferitevi per un periodo all'estero, semplice. Se uno vive con l'ansia dell'AdE che possa scoprirlo perché ha evaso 20k euro per me è un cretino.


Oppure lo fai ma non vivi nell’ansia se ti sgammato al massimo sai che pagherai un pizzo o preghi per un “condono, condono, condonooo”.

Detto questo di nuovo la risposta sopra..

SE RICEVI UN BONIFICO DA NEXO ALLORA OVVIO che ricevi un cash in entrata e ovvio che va dichiarato, ma quando vai a dichiararlo risulta una linea di credito per un debito e non un cashout QUINDI non ci devi pagare le plusvalenze o tasse fintanto che non vendi quel collaterale.

Collaterale, NEXO stessa (che tanto avrai fatto kyc etc quindi si sa che sei te) e ovviamente il bonifico che fai tutto risulterà alla luce del sole OVVIO.

MA non sarà un cashout ma una linea di credito/prestito che se poi andrai a pagare SENZA fare cashout col collaterale (che allora lo vendi e allora potrebbe esserci plus o minusvalenza) ma lo fai con altri metodi, esempio reddito random da lavoro per cui bonifichi su NEXO un pagamento una tantum a rate, ALLORA fintanto che sei messo così non devi pagare nulla…

Ovvio che se arrivano 60k sul conto corrente scatta qualcosa ma scatta una cosa che hai dichiarato e che è tutto apposto.

Sara come ricevere un bonifico sul tuo conto da “prestito’ e il contante ce l’ho” 😂 che ci devi pagare? Tralaltro sei te che chiedi soldi perché non li hai..
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Io per esperienza se volete prenderla in questo modo, se avete ansia e timori vi conviene dichiarare, pagare le tasse. Chi ve la fa fare a vinvere nel terrore e nella potente ansia?
È un discorso che pure io faccio fatica a capire. Come ho già detto, i casi sono due: o avete poche crypto, quindi tanto vale pagare e vivere tranquilli, oppure se avete i milioni prendete e trasferitevi per un periodo all'estero, semplice. Se uno vive con l'ansia dell'AdE che possa scoprirlo perché ha evaso 20k euro per me è un cretino.
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Ok ma il senso del mio post era quella dinamica in cui diverse persone, tra cui anche geek, informatici o smanettoni poco esperti di finanza, che bene o male scommettevano su qualcosa che poi effettivamente si è rivelata una miniera d'oro.

E' proprio questo valore che è salito esponenzialmente che ha fatto scattare il meccanismo... "nascondere tutto? oppure uscire allo scoperto?" E se vai a vedere i wallet privati sono alle stregua di piccoli tesori nascosti sotto terra, e alla persona comune questa cosa mette ansia, perché non è abituata a gestire situazioni di questo tipo, da cui la storia della dichiarazione dei redditi.

Difficilmente l'investitore o trader della domenica fuori dal mondo crypto si ritroverebbe in situazione del genere.

Io per esperienza se volete prenderla in questo modo, se avete ansia e timori vi conviene dichiarare, pagare le tasse. Chi ve la fa fare a vinvere nel terrore e nella potente ansia?
Poi non ti devi preoccupare, quando ci sta da pigliare soldi lo stato al massimo ti fa una multa e pretende una mazzetta maggiore, e poi  tornate nuovamente amici, basta pagare.
Sembra quasi di interfacciarsi con un padrino di quartiere.. a volte.
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Alla banca interessa la legittimità, non di quale sia l'accordo tra te e la realtà che ti ha garantito un prestito o linea di credito. Nexo immagino produca documentazione in pdf scaricabile, documentazione che può essere presentata alla banca dimostrando la legittimità di quei fondi, perchè si ha aperto una linea di credito per € XXXX e da quella linea di credito sono stati presi e appunto girati al proprio conto corrente. Le garanzie/collaterali impegnati con l'altra realtà non sono di interesse della banca. Se qualcuno fa un prestito con Compass (quelli di Nino Frassica in tv) e poi gira i 30.000 € al proprio conto perchè appunto gli servivano, la banca non va a chiedere a Compass se va d'accordo con lui, se è bravo, se si fidano, ecc... ecc..., le si gira eventualmente il contratto per dimostrare la legittima provenienza. Essendo oggi venerdì è ormai tardi, la prossima settimana per curiosità contatterò gli istituti di credito presso i quali abbiamo un conto e chiederò come si comportano e cosa richiedono nel caso Compass (ne avranno a bizzeffe di clienti incastrati in prestiti di quel tipo...) e in un ipotetico caso Nexo.

P.S. vale sempre che non esistono solo le banche sotto casa, come ben sappiamo... il mondo è pieno zeppo di realtà che ti aprono il classico conto online, carta, ecc. ecc. e che ti permettono di operare con altre realtà del settore cripto perchè sanno di cosa si parla. Per capirci, se apro una linea di credito con Nexo e da quella linea intendo prendere € 100.000 ma l'Unicredit di fianco al Conad mi dice "Ehi non so, cos'è che vuoi fare? Arriva un bonifico qua? Ma da chi? Boh, magari passa da qui che ne parliamo prima col direttore" sicuramente Yuh o Revolut o non saprei, sto tirando a caso, faranno, perdonate, meno... pippe e poi da quel conto spenderò quei soldi secondo mia necessità.

Non fossilizziamoci sul "oddio, cosa dirà la banca??". Se la banca non ci viene incontro, non è la banca giusta: si fa ciao con la manina e si passa oltre, com'è sempre stato. In molte persone è radicata una sorta di affezione morbosa e di sudditanza verso "la mia banca", quasi fosse una scelta per la vita aprire un conto, come un matrimonio. Se non si hanno vincoli particolari come mutui a determinate condizioni o investimenti legati all'istituto, nel momento in cui la banca non offre un servizio per noi importante basta salutare e bussare da qualcun altro, come al mercato la mattina. Ho un conoscente proprietario di un bar che, quando la filiale Unicredit presso la quale aveva il conto gli comunicò l'anno scorso che non aveva più modo di dargli i classici "tubi" di monete da 1 euro/50 centesimi e che doveva arrangiarsi, prima di cambiare istituto ha aspettato mesi andando nel frattempo a elemosinare monetine dove poteva, fino al cambiarle infilando banconote nei distributori dei preservativi e pigiando subito il resto o andando all'autolavaggio automatico pagando 20 € in banconota per veder scendere 10-12€ in monete. Ha aspettato mesi perchè si vergognava ad andarsene, non sapeva come dire alla banca che se ne sarebbe andato, gli dispiaceva "fargli un torto"! Assurdo tutto ciò.

Esatto, bravo, se qualcuno ti presta i soldi può anche farlo con collaterale, con ipoteca, sulla parola etc etc..

Il problema è la derivazione dei fondi se è pulita e se risulta come linea di credito.

Poi questo metodo e usato fin dalla notte dei tempi dalle grandissime aziende o dai magnati.

Un Elon musk per comprare Twitter e avere liquidità ha impegnato le azioni tesla come collaterale, ovviamente non ci paghi le tasse e solo un pegno, che Tralaltro fintanto che non si va nei casini e si fa a intaccare quel collaterale non viene mai venduto ovviamente.

Se te ipotechi la casa per avere un prestito ipotecario per rifare il tetto, mica ti dicono che hai “venduto la casa” e poi ricomprata.. e quindi ci paghi le tasse di cosa? 🤷‍♂️che assurdità è 😅

Ma non sto a questionare se la banca è buona o cattiva. A me le banche fanno tutte schifo e cambio banca senza nessun problema ma come faccio a saperlo prima???

E poi la mia domanda era generica, nel fatto che se mi arrivano 60k€ con bonifico che sia la banca, lo stato o pinco pallino, qualche alert per antiriciclaggio parte. Sto ipotizzando e chiedendo appunto. Poi che sia preso come prestito con collaterale e nexo magari produce anche relativa documentazione ma sempre resta la domanda sull'origine dei fondi o no?

Andrebbero dichiarati i BTC per ovviare a questo e ok che andrebbe fatto a prescindere ma soprattutto in questo caso, no?
E se non sono mai stati dichiarati? come farlo senza problemi?
perché se non sbaglio ci sono da pagare tasse anche per mancata dichiarazione (e vanno anche in base ad ogni anno di mancata dichiarazione?)
Posso dire di aver trovato un ledger e quindi il possesso parte dal momento in cui l'ho trovato?  Lips sealed
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Alla banca interessa la legittimità, non di quale sia l'accordo tra te e la realtà che ti ha garantito un prestito o linea di credito. Nexo immagino produca documentazione in pdf scaricabile, documentazione che può essere presentata alla banca dimostrando la legittimità di quei fondi, perchè si ha aperto una linea di credito per € XXXX e da quella linea di credito sono stati presi e appunto girati al proprio conto corrente. Le garanzie/collaterali impegnati con l'altra realtà non sono di interesse della banca. Se qualcuno fa un prestito con Compass (quelli di Nino Frassica in tv) e poi gira i 30.000 € al proprio conto perchè appunto gli servivano, la banca non va a chiedere a Compass se va d'accordo con lui, se è bravo, se si fidano, ecc... ecc..., le si gira eventualmente il contratto per dimostrare la legittima provenienza. Essendo oggi venerdì è ormai tardi, la prossima settimana per curiosità contatterò gli istituti di credito presso i quali abbiamo un conto e chiederò come si comportano e cosa richiedono nel caso Compass (ne avranno a bizzeffe di clienti incastrati in prestiti di quel tipo...) e in un ipotetico caso Nexo.

P.S. vale sempre che non esistono solo le banche sotto casa, come ben sappiamo... il mondo è pieno zeppo di realtà che ti aprono il classico conto online, carta, ecc. ecc. e che ti permettono di operare con altre realtà del settore cripto perchè sanno di cosa si parla. Per capirci, se apro una linea di credito con Nexo e da quella linea intendo prendere € 100.000 ma l'Unicredit di fianco al Conad mi dice "Ehi non so, cos'è che vuoi fare? Arriva un bonifico qua? Ma da chi? Boh, magari passa da qui che ne parliamo prima col direttore" sicuramente Yuh o Revolut o non saprei, sto tirando a caso, faranno, perdonate, meno... pippe e poi da quel conto spenderò quei soldi secondo mia necessità.

Non fossilizziamoci sul "oddio, cosa dirà la banca??". Se la banca non ci viene incontro, non è la banca giusta: si fa ciao con la manina e si passa oltre, com'è sempre stato. In molte persone è radicata una sorta di affezione morbosa e di sudditanza verso "la mia banca", quasi fosse una scelta per la vita aprire un conto, come un matrimonio. Se non si hanno vincoli particolari come mutui a determinate condizioni o investimenti legati all'istituto, nel momento in cui la banca non offre un servizio per noi importante basta salutare e bussare da qualcun altro, come al mercato la mattina.

Esatto, bravo, se qualcuno ti presta i soldi può anche farlo con collaterale, con ipoteca, sulla parola etc etc..

Il problema è la derivazione dei fondi se è pulita e se risulta come linea di credito.

Poi questo metodo e usato fin dalla notte dei tempi dalle grandissime aziende o dai magnati.

Un Elon musk per comprare Twitter e avere liquidità ha impegnato le azioni tesla come collaterale, ovviamente non ci paghi le tasse e solo un pegno, che Tralaltro fintanto che non si va nei casini e si fa a intaccare quel collaterale non viene mai venduto ovviamente.

Se te ipotechi la casa per avere un prestito ipotecario per rifare il tetto, mica ti dicono che hai “venduto la casa” e poi ricomprata.. e quindi ci paghi le tasse di cosa? 🤷‍♂️che assurdità è 😅
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Alla banca interessa la legittimità, non di quale sia l'accordo tra te e la realtà che ti ha garantito un prestito o linea di credito. Nexo immagino produca documentazione in pdf scaricabile, documentazione che può essere presentata alla banca dimostrando la legittimità di quei fondi, perchè si ha aperto una linea di credito per € XXXX e da quella linea di credito sono stati presi e appunto girati al proprio conto corrente. Le garanzie/collaterali impegnati con l'altra realtà non sono di interesse della banca. Se qualcuno fa un prestito con Compass (quelli di Nino Frassica in tv) e poi gira i 30.000 € al proprio conto perchè appunto gli servivano, la banca non va a chiedere a Compass se va d'accordo con lui, se è bravo, se si fidano, ecc... ecc..., le si gira eventualmente il contratto per dimostrare la legittima provenienza. Essendo oggi venerdì è ormai tardi, la prossima settimana per curiosità contatterò gli istituti di credito presso i quali abbiamo un conto e chiederò come si comportano e cosa richiedono nel caso Compass (ne avranno a bizzeffe di clienti incastrati in prestiti di quel tipo...) e in un ipotetico caso Nexo.

P.S. vale sempre che non esistono solo le banche sotto casa, come ben sappiamo... il mondo è pieno zeppo di realtà che ti aprono il classico conto online, carta, ecc. ecc. e che ti permettono di operare con altre realtà del settore cripto perchè sanno di cosa si parla. Per capirci, se apro una linea di credito con Nexo e da quella linea intendo prendere € 100.000 ma l'Unicredit di fianco al Conad mi dice "Ehi non so, cos'è che vuoi fare? Arriva un bonifico qua? Ma da chi? Boh, magari passa da qui che ne parliamo prima col direttore" sicuramente Yuh o Revolut o non saprei, sto tirando a caso, faranno, perdonate, meno... pippe e poi da quel conto spenderò quei soldi secondo mia necessità.

Non fossilizziamoci sul "oddio, cosa dirà la banca??". Se la banca non ci viene incontro, non è la banca giusta: si fa ciao con la manina e si passa oltre, com'è sempre stato. In molte persone è radicata una sorta di affezione morbosa e di sudditanza verso "la mia banca", quasi fosse una scelta per la vita aprire un conto, come un matrimonio. Se non si hanno vincoli particolari come mutui a determinate condizioni o investimenti legati all'istituto, nel momento in cui la banca non offre un servizio per noi importante basta salutare e bussare da qualcun altro, come al mercato la mattina. Ho un conoscente proprietario di un bar che, quando la filiale Unicredit presso la quale aveva il conto gli comunicò l'anno scorso che non aveva più modo di dargli i classici "tubi" di monete da 1 euro/50 centesimi e che doveva arrangiarsi, prima di cambiare istituto ha aspettato mesi andando nel frattempo a elemosinare monetine dove poteva, fino al cambiarle infilando banconote nei distributori dei preservativi e pigiando subito il resto o andando all'autolavaggio automatico pagando 20 € in banconota per veder scendere 10-12€ in monete. Ha aspettato mesi perchè si vergognava ad andarsene, non sapeva come dire alla banca che se ne sarebbe andato, gli dispiaceva "fargli un torto"! Assurdo tutto ciò.
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Buon pomeriggio, ieri sera ho accennato al telefono l'ipotesi loan Nexo e relativo LTV a un conoscente titolare di un'importante agenzia immobiliare (squali...), volevo vedere cosa ne pensava un "furbo". Per semplicità nel ragionamento, non fregandogliene assolutamente nulla di bitcoin e di cosa sia, gli ho detto di considerare bitcoin come un fondo a caso: 26% di tasse sulla plusvalenza quando lo vendo. Mi ha girato poi un messaggio vocale che recita pressapoco questo: <>.

Da una parte ho pensato infastidito alla faciloneria con la quale presentava "la soluzione".

Dall'altra parte però mi era venuto in mente lì per lì Calvino con le Lezioni Americane e sono andato a rispolverarlo per una frase che non ricordavo perfettamente: Un ragionamento veloce non è necessariamente migliore d’un ragionamento ponderato; tutt’altro; ma comunica qualcosa di speciale che sta proprio nella sua sveltezza. [...].

Forse sotto un certo punto di vista ha ragione lui, che dopo un quarto d'ora e senza aver mai letto e sentito nulla di quel che gli avevo presentato ha trovato la sua quadra. Non gliene fregava niente di imparare qualcosa, nessuna curiosità: c'erano dei soldi non farsi fregare dallo stato - c'era una soluzione da trovare - soluzione trovata - bitcoin? - cos'era, già? - Nexo - Nexo chi? - Eh?? - Boh. Chi se ne frega.

Non è male neanche vivere così, alla fine.

Avevo fatto la stessa ipotesi e ne ho parlato con un commercialista esperto di cripto e c'è una piccola inc#@ata perchè finisci in una zona grigia dove bisogna rispondere ad una domanda: Quando bitcoin viene usato come garanzia cambiala sua natura di criptoattività? Perchè se la cambia (non è più criptoattività ma è diventato collaterale) allora la plusvalenza è dovuta nel momento in cui lo metti a collaterale se non la cambia allora tutto bene e nulla è dovuto. Non c'è ancora un precedente che possa essere usato però se usiamo la logica secondo la quale se compri un'auto in bitcoin in realtà la stai comprando in euro e quindi fai un'uscita soggetta a tassazione allora il giochino non funziona se invece un tribunale dovesse riconoscere che i bitcoin messi a collaterale in realtà sono rimasti tal quali e non hanno cambiato caratteristiche e natura allora potrebbe funzionare. Ci vuole un volontario che si fa denunciare e ricorre fino agli ultimi gradi di giudizio.

Infatti ne stavamo parlando anche di questa "soluzione" ma "col fisco siamo apposto" è appunto un altro discorso.
Ma poi ipotizziamo che faccio questa cosa con 1 BTC, il 90% del valore attuale, facciamo 60k€, dove lo tengo? me lo bonificano? e ovviamente se mi arriva un bonifico da 60k€ credo che qualsiasi banca inizi a fare le sue sporche procedure e tutti ti cercano in tempo zero. A questo punto cosa gli dici? ho messo a collaterale BTC e quindi sono apposto?  Undecided
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Buon pomeriggio, ieri sera ho accennato al telefono l'ipotesi loan Nexo e relativo LTV a un conoscente titolare di un'importante agenzia immobiliare (squali...), volevo vedere cosa ne pensava un "furbo". Per semplicità nel ragionamento, non fregandogliene assolutamente nulla di bitcoin e di cosa sia, gli ho detto di considerare bitcoin come un fondo a caso: 26% di tasse sulla plusvalenza quando lo vendo. Mi ha girato poi un messaggio vocale che recita pressapoco questo: <>.

Da una parte ho pensato infastidito alla faciloneria con la quale presentava "la soluzione".

Dall'altra parte però mi era venuto in mente lì per lì Calvino con le Lezioni Americane e sono andato a rispolverarlo per una frase che non ricordavo perfettamente: Un ragionamento veloce non è necessariamente migliore d’un ragionamento ponderato; tutt’altro; ma comunica qualcosa di speciale che sta proprio nella sua sveltezza. [...].

Forse sotto un certo punto di vista ha ragione lui, che dopo un quarto d'ora e senza aver mai letto e sentito nulla di quel che gli avevo presentato ha trovato la sua quadra. Non gliene fregava niente di imparare qualcosa, nessuna curiosità: c'erano dei soldi non farsi fregare dallo stato - c'era una soluzione da trovare - soluzione trovata - bitcoin? - cos'era, già? - Nexo - Nexo chi? - Eh?? - Boh. Chi se ne frega.

Non è male neanche vivere così, alla fine.

Avevo fatto la stessa ipotesi e ne ho parlato con un commercialista esperto di cripto e c'è una piccola inc#@ata perchè finisci in una zona grigia dove bisogna rispondere ad una domanda: Quando bitcoin viene usato come garanzia cambiala sua natura di criptoattività? Perchè se la cambia (non è più criptoattività ma è diventato collaterale) allora la plusvalenza è dovuta nel momento in cui lo metti a collaterale se non la cambia allora tutto bene e nulla è dovuto. Non c'è ancora un precedente che possa essere usato però se usiamo la logica secondo la quale se compri un'auto in bitcoin in realtà la stai comprando in euro e quindi fai un'uscita soggetta a tassazione allora il giochino non funziona se invece un tribunale dovesse riconoscere che i bitcoin messi a collaterale in realtà sono rimasti tal quali e non hanno cambiato caratteristiche e natura allora potrebbe funzionare. Ci vuole un volontario che si fa denunciare e ricorre fino agli ultimi gradi di giudizio.
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Buon pomeriggio, ieri sera ho accennato al telefono l'ipotesi loan Nexo e relativo LTV a un conoscente titolare di un'importante agenzia immobiliare (squali...), volevo vedere cosa ne pensava un "furbo". Per semplicità nel ragionamento, non fregandogliene assolutamente nulla di bitcoin e di cosa sia, gli ho detto di considerare bitcoin come un fondo a caso: 26% di tasse sulla plusvalenza quando lo vendo. Mi ha girato poi un messaggio vocale che recita pressapoco questo: <>.

Da una parte ho pensato infastidito alla faciloneria con la quale presentava "la soluzione".

Dall'altra parte però mi era venuto in mente lì per lì Calvino con le Lezioni Americane e sono andato a rispolverarlo per una frase che non ricordavo perfettamente: Un ragionamento veloce non è necessariamente migliore d’un ragionamento ponderato; tutt’altro; ma comunica qualcosa di speciale che sta proprio nella sua sveltezza. [...].

Forse sotto un certo punto di vista ha ragione lui, che dopo un quarto d'ora e senza aver mai letto e sentito nulla di quel che gli avevo presentato ha trovato la sua quadra. Non gliene fregava niente di imparare qualcosa, nessuna curiosità: c'erano dei soldi non farsi fregare dallo stato - c'era una soluzione da trovare - soluzione trovata - bitcoin? - cos'era, già? - Nexo - Nexo chi? - Eh?? - Boh. Chi se ne frega.

Non è male neanche vivere così, alla fine.
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not your keys not your coins
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Ma se sei trader, dove l'unico appiglio psicologico e' sperare di azzeccare i tempi di entrata ed uscita dal mercato per
trarne un profitto traendo vaticini dai grafici... auguri Smiley

Aspetta aspetta, non hai considerato una cosa. Tu stai dicendo che per fare trading serve culo o fortuna o come vuoi tu. Questo se sei un comune mortale. Se sei uno di quegli stronzi che sa le cose prima, scusate se dico una parolaccia, allora diventa facilissimo fare trading.
Non dobbiamo dimenticare quanto inside trading ci sta nella borsa.
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Ma se sei trader, dove l'unico appiglio psicologico e' sperare di azzeccare i tempi di entrata ed uscita dal mercato per
trarne un profitto traendo vaticini dai grafici... auguri Smiley




Oh ecco questo e' interessante e mi sembra anche abbastanza ragionevole:

Visto cosi', e' un vero e proprio lavoro, e non e' affatto quella sorta di "gioco" che fanno i
"trader" che seguono i video degli "esperti"  youtube.

Interessante notare che gli indicatori compaiono con percentuale infinitesima nel secondo grafico a torta
cosa che condivido completamente.
 
Questo e' esattamente quello che sostengo io, il 90% dei "trader" della domenica
viene preso per i fondelli da questi "esperti" da bar, con nozioni inutili, forvianti, modelli overfitted, ecc ecc.

Nelle grandi strutture hanno uffici pieni di Economestristi, Economisti, Statistici con mezzi praticamente illimitati
per cercare di fare seriamente quello che e' descritto nel secondo grafico a torta Smiley

Poi anche su alcuni aspetti del trading "lavoro", sono poco d'accordo, per questioni matematiche che esulano da questo contesto.
Ho avuto diverse discussioni con un mio amico che fa l'econometrista per la Bank of London, ma qui parliamo di altri livelli di discussione Smiley

 




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Ma se sei trader, dove l'unico appiglio psicologico e' sperare di azzeccare i tempi di entrata ed uscita dal mercato per
trarne un profitto traendo vaticini dai grafici... auguri Smiley


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Ok ma il senso del mio post era quella dinamica in cui diverse persone, tra cui anche geek, informatici o smanettoni poco esperti di finanza, che bene o male scommettevano su qualcosa che poi effettivamente si è rivelata una miniera d'oro.

E' proprio questo valore che è salito esponenzialmente che ha fatto scattare il meccanismo... "nascondere tutto? oppure uscire allo scoperto?" E se vai a vedere i wallet privati sono alle stregua di piccoli tesori nascosti sotto terra, e alla persona comune questa cosa mette ansia, perché non è abituata a gestire situazioni di questo tipo, da cui la storia della dichiarazione dei redditi.

Difficilmente l'investitore o trader della domenica fuori dal mondo crypto si ritroverebbe in situazione del genere.

hai assolutamente centrato il punto... Nessuno ti spiega o ti prepara per l'unica cosa veramente importante
come descrivevo in questo post:



C'e' un grande percorso psicologico che in realta' bisognerebbe affrontare. Se uno investe 100 euro e il titolo perde o guadagna il 10%
perdi o guadagni 10 euro. Ma se investi 1.000.000 di euro, con  piu' o meno 10% perdi o guadagni 100.000 euro. Questo e' l'unico aspetto
che uno vero insegnante di trading dovrebbe spiegarti: l'autocontrollo. Negli anni, ho visto decine e decine di persone
che hanno perso il treno Bitcoin perche' non hanno saputo reggere la pressione psicologica ne' dei BULL market
(chi resiste a non vendere troppo presto in un +1000% senza opportuna preparazione?)
e peggio ancora nei BEAR market (chi resiste a un -85% senza spaventarsi, soprattutto se ha investito cifre consistenti ?)

Per lavorare sui mercati dovete PRIMA fare un grosso lavoro su vuoi stessi, sul vostro autocontrollo, sul vostro rapporto con i soldi.



Tutto il resto, i grafici, le analisi, le tasse, le mille parole, sono totalmente marginali o inutili.

Se non sei preparato a oscillazioni di 10K, 100K,  1M o 10M al giorno, non potrei mai affrontare
ne' la pressione da hodler e ancor di meno quella da trader.

Almeno se sei hodler, credi nella bonta' di Bitcoin e questo ti aiuta psicologicamente.

Ma se sei trader, dove l'unico appiglio psicologico e' sperare di azzeccare i tempi di entrata ed uscita dal mercato per
trarne un profitto traendo vaticini dai grafici... auguri Smiley

Le tasse non sono che una piccola e prevedibilissima pioggerella nella tempesta della volatilita'.
Credo che più il BTC aumenti di valore e più avremo isterie diffuse di come gestire questi capitali, purtroppo i soldi danno alla testa.

Mi fanno spaccare quegli utenti nel forum inglese che alle oscillazioni del BTC fanno qualcosa tipo:
BTC a +10/15k "gentlemen, we are rich", una settimana dopo BTC fa -10k... "we are poor again" Grin Grin
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Ok ma il senso del mio post era quella dinamica in cui diverse persone, tra cui anche geek, informatici o smanettoni poco esperti di finanza, che bene o male scommettevano su qualcosa che poi effettivamente si è rivelata una miniera d'oro.

E' proprio questo valore che è salito esponenzialmente che ha fatto scattare il meccanismo... "nascondere tutto? oppure uscire allo scoperto?" E se vai a vedere i wallet privati sono alle stregua di piccoli tesori nascosti sotto terra, e alla persona comune questa cosa mette ansia, perché non è abituata a gestire situazioni di questo tipo, da cui la storia della dichiarazione dei redditi.

Difficilmente l'investitore o trader della domenica fuori dal mondo crypto si ritroverebbe in situazione del genere.

hai assolutamente centrato il punto... Nessuno ti spiega o ti prepara per l'unica cosa veramente importante
come descrivevo in questo post:



C'e' un grande percorso psicologico che in realta' bisognerebbe affrontare. Se uno investe 100 euro e il titolo perde o guadagna il 10%
perdi o guadagni 10 euro. Ma se investi 1.000.000 di euro, con  piu' o meno 10% perdi o guadagni 100.000 euro. Questo e' l'unico aspetto
che uno vero insegnante di trading dovrebbe spiegarti: l'autocontrollo. Negli anni, ho visto decine e decine di persone
che hanno perso il treno Bitcoin perche' non hanno saputo reggere la pressione psicologica ne' dei BULL market
(chi resiste a non vendere troppo presto in un +1000% senza opportuna preparazione?)
e peggio ancora nei BEAR market (chi resiste a un -85% senza spaventarsi, soprattutto se ha investito cifre consistenti ?)

Per lavorare sui mercati dovete PRIMA fare un grosso lavoro su vuoi stessi, sul vostro autocontrollo, sul vostro rapporto con i soldi.



Tutto il resto, i grafici, le analisi, le tasse, le mille parole, sono totalmente marginali o inutili.

Se non sei preparato a oscillazioni di 10K, 100K,  1M o 10M al giorno, non potrei mai affrontare
ne' la pressione da hodler e ancor di meno quella da trader.

Almeno se sei hodler, credi nella bonta' di Bitcoin e questo ti aiuta psicologicamente.

Ma se sei trader, dove l'unico appiglio psicologico e' sperare di azzeccare i tempi di entrata ed uscita dal mercato per
trarne un profitto traendo vaticini dai grafici... auguri Smiley

Le tasse non sono che una piccola e prevedibilissima pioggerella nella tempesta della volatilita'.


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Ok ma il senso del mio post era quella dinamica in cui diverse persone, tra cui anche geek, informatici o smanettoni poco esperti di finanza, che bene o male scommettevano su qualcosa che poi effettivamente si è rivelata una miniera d'oro.

E' proprio questo valore che è salito esponenzialmente che ha fatto scattare il meccanismo... "nascondere tutto? oppure uscire allo scoperto?" E se vai a vedere i wallet privati sono alle stregua di piccoli tesori nascosti sotto terra, e alla persona comune questa cosa mette ansia, perché non è abituata a gestire situazioni di questo tipo, da cui la storia della dichiarazione dei redditi.

Difficilmente l'investitore o trader della domenica fuori dal mondo crypto si ritroverebbe in situazione del genere.
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Perché per un pò di anni le crypto sono state una forma di denaro un pò tra lo scam e qualcosa che ricondurrei al techno-gambling, tra l'altro i media hanno fatto una propaganda proprio in questo senso.
Chi a quell'epoca considerava bitcoin come uno scam piuttosto che qualcosa che sarebbe andato a 0 nel giro di poco dubito che avesse investito qualcosa, quindi direi che possiamo tranquillamente escludere quella fetta di popolazione da questo caso.

Inoltre, non mi stancherò mai di ripeterlo, il prezzo nel giro di 7-8 anni è aumentato da 1k a 70k!!!
Giusto, ma quanta gente ha veramente tenuto duro? Tante persone dopo un +20% o più +30% si accontentano e vendono tutto perché possono farsi la vacanza gratis piuttosto che comprarsi il nuovo smartphone. Comprendere bitcoin vuol dire anche fare un cambio mentale che richiedere capacità non indifferenti perché praticamente devi rimuovere dal tuo cervello tutte quelle (poche) nozioni finanziarie che pensavi di conoscere.

Simbolicamente per molta gente è un pò come avere a che fare con il tesoro dimenticato nel baule di qualche riccone, ormai scomparso, in una qualche isola a largo del Pacifico Grin
E sono abbastanza sicuro che si paghino le tasse anche sui tesori che trovi nel giardino di casa Grin
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The hacker spirit breaks any spell
secondo il mio parere da internauta navigato ed esperto, molti trollano
purtroppo la quantita di troll o bimbiminchia qualsivoglia e' in costante aumento
lo fanno per il lol, per ridere, come i lulz sec che per ridere buttavano giu intere aziende (incredibile ma vero)
quindi non prestate attenzione
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