Stesso dicasi con bitcoin.
Se uno vuole uscire in liquidità (per fare cosa? Per voler diventare poveri piano piano?) è giusto che paghi il pizzo e allora qui non si parla di piano a lungo termine ma di speculazione.
Qui mi sembra che non ci sia ancora l’ottica giusta per affrontare un percorso serio con bitcoin, e come dice Plutosky se volete uscire in coriandoli per il 100% del capitale cercate la giusta punizione.
Aggiungo che un Elon Musk che chiede liquidità per azioni finanziarie o simili NON VENDE IL PACCHETTO AZIONARIO praticamente MAI.
Semplicemente chiede linee di credito o mette a collaterale il suo vero valore azionario per liquidità.
Cosa che si può fare anche da retail agevolmente nel mondo cripto andando su uno dei tanti protocolli di defi, collateralizzando btc/eth o quel che si vuole (rischioso ovviamente altcoins random) e chiedendo un prestito.
Ovviamente quel prestito risulta un debito non in “cashout”
Se invece avete solo smania di uscire dal mercato perché pensate di fare solo speculazione per tornare ripeto A FARE CHE COSA? In valuta FIAT.
VI MERITATE la tassa del popolino e le supposte.
Anche le soluzioni di andare a Dubai o in paesi del cazzo a fare che? Vivere anni in un posto di merda per risparmiare in tasse? Alla fine cosa si è “tentato” di diventare ricchi/benestanti a fare?
Per uscire di nuovo in coriandoli FIAT che non valgono niente e, in più, per andare a vivere come dei fuggitivi in un paese del cazzissimo?
A quel punto non valeva la pena piuttosto
A_ rimanere investiti pseudo a vita come fa chi è vero ricco (un imprenditore cosa fa? L’azienda improvvisamente vale 1/2/10 milioni e liquida tutto a caso per avere cosa?)
B_ pagare il pizzo e rimanere nel bel posto dove piace tanto vivere dopo aver pagato il pizzo allo stato.
A parte “spese ordinarie” con carte cripto buono Amazon etc che volete, se volete CONVERSIONI STRAORDINARIE cioè di vari zero da cripto/btc quel che sia a valuta Fiat in un conto corrente ALLORA ne pagate le conseguenze.
NON SI SCAPPA.
Perché la base prima di tutte le teorie fiscali è che vi arrivano tot soldi random “dal nulla” e scattano i controlli anti riciclaggio prima ancora delle questioni fiscali.
I controlli riciclaggio poi sono roba penale che devi giustificare che non hai spacciato droghe carie fuori dalle scuole, non hai fatto il trafficante di armi, di organi etc…
Far “spuntare” fuori pile di soldi in Fiat dal nulla e “ciliegina sulla torta” usare le banche con i bonifici è proprio il modo in cui ci si infila il suppostone da soli.
Se si vuole fare così, si paga il pizzo, non c’è scampo.
P. S. UNA QUESTIONE SULLE STABLE
Gia della valuta Fiat si ha POCHISSIMA FIDUCIA.
Figuriamoci rimanere “investiti” anni in stable coin del cazzo.
Le stable coin sono “token” come le fishes di un casino, finché il casino esiste ed e vivo le fishes hanno il valore in dollari.
Ma nessuno è così coglione da investire per anni in fishes del casino! Quando ha fatto i suoi giochi va alla cassa e le cambia in dollari/euro veri.
Questo per dire che vanno bene come appoggio temporaneo limitato nel tempo (deposito aspetto un livello per entrare, faccio un take profit e tengo un po’ di liquidità per un buy the dip etc..)
ASSOLUTAMENTE NON È UNA SOLUZIONE A LUNGO TERMINE
Se succede un casino Bitcoin al massimo dumpa ma rimane.
Le stable chi lo sa.. nonostante sia il primo a non aver più la FUD su tether e simili da anni, io non capisco però come ci si possa fidare a lasciare patrimoni non solo in FIAT in se, ma nella taroccata della Fiat.
E follia! E forse significa proprio non aver capito perché si è in questo mondo e perché esiste Bitcoin.
A quel punto non fate prima a comprarvi l’ETF e tradarvelo sul vostro home banking assieme all’azionario?
Che ci fate qua, qual è il vostro scopo?
Secondo me va vista molto ogni singola situazione.
Tra chi ad oggi ha un portafogli in crypto da 100k euro, 500k e uno ancora superiore cambia parecchio. Però va considerata la propria situazione abitativa, lavorativa, familiare, etc.
Facciamo che un pinco pallo qualsiasi oggi si ritrova 500k in crypto, per pagare le tasse esce fuori che in Italia deve versare 100k di pizzo, ok ne rimangono 400k, decide di convertire in FIAT 50k-60k e farsi una mega vacanza di qualche anno all'estero mentre il resto rimane in crypto o reinveste in altro.
Sti cacchi del pizzo, invece di hodlare a vita intanto il pinco pallo vive e quando torna ha potenzialmente pure liquidità per farsi una casa senza spaccarsi la schiena per tirare su i soldi per stare appresso a tutte le spese, etc.
Ho fatto un esempio a braccio... per rendere l'idea.
Sul discorso estero c'era un thread dove se ne era parlato: credo che il discorso di prima sia ancora più sensato e dipende moltissimo dai progetti di vita, impensabile andare a Dubai o chissà dove per un anno e mezzo senza un piano e un percorso chiaro in testa e delle conseguenze che derivano da certe scelte.
Vuoi comprarti una casa Collateralizzi btc e chiedi un prestito in coriandoli e la compri, vuoi comprarti una macchina collateralizzi btc e chiedi un prestito e la compri, vuoi fare la spesa Collateralizzo btc chiedi un prestito o e lo butti su una carta e fai la spesa.
Non serve uscire per avere le cose.
Tutte queste operazioni non sono cashout ma debiti se dichiarate.
In soldoni il punto è questo.
SE poi ripaghi il debito VENDENDO COLLATERALE comunque nei fatti stai di nuovo facendo una sorta di cashout, Se invece ripaghi un altro modo piano piano (hai un lavoro o altri redditi e ripaghi) e come pagare la rata del mutuo e non paghi nulla ma hai la liquidità in mano per comprare le cose che ti vuoi comprare comunque.
Prendo uno spunto interpretativo:
“ La seconda strada, invece, prevede l’utilizzo di altri redditi per far fronte alla restituzione del prestito. In questo caso, per estinguere il debito l’utente usa ad esempio il proprio reddito da lavoro, effettuando dei semplici bonifici in valuta fiat alla piattaforma che ha erogato il prestito. Al termine del piano di ammortamento, le criptovalute bloccate come collaterale saranno svincolate e torneranno nella disponibilità dell’utente, il quale, non avendo mai eseguito alcun prelievo, non sarà tenuto a pagare alcuna imposta. Facciamo un esempio concreto: un utente prende in prestito 20.000€ da una piattaforma, utilizzando 1 bitcoin come collaterale. Nel primo caso restituisce il prestito utilizzando 0,8 bitcoin “prelevandoli” dal suo wallet e in quel momento, qualora si sia verificata una plusvalenza, sorge l’onere fiscale pari al 26% della plusvalenza. Nel secondo caso, la restituzione avviene con il pagamento di 20 rate mensili da 1.000€ che l’utente paga con un bonifico alla piattaforma. 20 mesi dopo, il bitcoin vincolato viene sbloccato, senza che l’utente abbia mai eseguito alcun prelievo e quindi non sorge alcun onere fiscale.”