@Ale88
è tutto relativo ad un discorso di "omologazione sociale", che ha anche qualcosa di ancestrale nel DNA umano, il cosiddetto effetto gregge in cui ci sente sicuri a seguire tutto il gruppo...
molte scelte di per se sono insensate eppure vanno fatte in massa. oltre alle tue su alcol/vestiti citerei anche la passione tutta italiana di fare le ferie in pieno agosto in località di villeggiatura italiana (le classiche 1000 euro minimo ad appartamento a settimana....)
Ma anche l'acquisto di auto costosa/voluminosa per fare il classico tragitto "scuola casa supermercato lavoro". Che spreco... magari una semplice utilitaria si sta altrettanto comodi...
Molti vedono queste scelte in "antitesi" con il modo corretto di intendere le cose... ma che senso ha andare in ferie TUTTI nello stesso momento? In cui praticamente vi è un caldo inquietante e i costi sono proibitivi anche per i sottoscala?
Insomma sono tanti gli aspetti sui si può lavorare per il FIRE. Il mio suggerimento è sempre quello di "analizzare le proprie spese".
Inutile partire con tagli drastici o scelte improvvise... il primo step è proprio capire "il perchè" si fanno certe scelte.
Sei obbligato ad andare in ferie a ferragosto? Ok non hai scelta. Viceversa puoi partire quando vuoi, ai prezzi che dici tu
risparmi denaro, caldo, e puoi andare dove vuoi...
Con il discorso ferie con me sfondi una porta aperta: non vado in vacanza in estate da quando ero ragazzino. Quando ho iniziato a lavorare a 18 anni e guadagnavo 5 euro l'ora e vedi i prezzi che ti chiedono per fare una settimana in un posto di mare qualsiasi diciamo che inizi a chiederti se valga la pena lavorare 2 mesi per fare una settimana di vacanza, come direbbero gli americani "the math ain't mathing"
È diverso: la gente ti giudica se non spendi i soldi in base a certe leggi non scritte della società perché ti vede come differente e spesso non comprende.
Comprendo quello che dici, non posso che darti ragione al 100% pero sai a me di quello che pensa la gente o del loro giudizio fotte veramente sega.
Non mi interessa, ho provato in passato a cercare di capire il motivo per cui non mi frega niente e posso riassumerlo con la favola dell'asino col vecchio e la figlia.
Assolutamente, non intendevo certo dire che dovresti piegarti a queste consuetudini sociali, ci mancherebbe, io stesso non lo faccio, era solo per spiegare che spesso la gente critica chi vede come "diverso" perché essendo appunto abituati a seguire il gregge non pensano con la propria testa e quindi non capiscono perché uno faccia certe cose. Questo discorso può essere accettabile quando si hanno 13-15-18 anni, lì siamo ancora ragazzini in crescita, si vuole essere visti in un certo modo, etc etc, ci sta, fa parte del percorso. Il problema secondo me è quando si va avanti a vivere la vita in quel modo anche a 25+ anni quando le responsabilità cambiano e, in teoria, bisognerebbe essere più maturi.