per la storia dei 51.000€ detenuti per più di 7 giorni, ma vi rendete conto che è IMPOSSIBILE applicare simili regole alle cripto?
vi faccio un esempio semplicissimo: se 1 mese fa avevo 100 bitcoin (valore 1.600.000€, quindi maggiore di 51k) e ora vorrei bonificarmi 10.000€ , dovrebbe scattare l'imposta al 26% perche detenevo 1.600.000 per più di 7 giorni.
Bene, che succede se io invece faccio questo?: prendo 1 bitcoin, lo scambio in MONERO, vendo i monero per 10.000€ e incasso i 10.000€ dichiarando che avevo solo i monero, acquistati magari 1 anno fa ed il cui valore non ha mai sueprato i 51k € . NESSUNO può vedere le mie transazioni in Monero e NESSUNO può vedere il mio wallet Monero, (essendo una moneta anonima e privata, non come bitcoin) quindi NESSUNO può risalire ai miei 100 bitcoin detenuti da 1 mese, ergo è impossibile sapere se io ho altri fondi maggiori che detengo da più di 7 giorni e nessuno può sapere a quanto ammontano.
Poi, oltre a monero ci sono dash, electroneum, deeponion, tutte monete non tracciabili. io posso avere 100 miliardi di € in queste monete e nessuno può mai sapere nulla. come fanno a dire che ho più di 51k € per più di 7 giorni? è impossibile.
P.S. ma se io (ipotetico) utilizzo le mie cripto esclusivamente tramite debit card di un exchange come Spectrocoin o tokenpay o wirex, che sia però verificata con i miei documenti di identità, lo stato/fisco riesce a tenere traccia di tutte le mie spese? Cioè, le transazioni nei engozi/bancomat rientrano nel mirino del fisco come se usassi la carta di credito della mia banca, o stiamo parlando comunque di un circuito esterno al fisco che quindi è simile ad avere e spendere direttamente le cripto senza passare per fiat?
1) finchè le crypto non diventano euro, puoi fare come ti pare, hanno lo stesso valore delle figurine, il discorso tasse non esiste. Nel momento in cui su un exchange converti le crypto in euro, allora scatta il problema tasse. e lì entrano in gioco tutti gli elementi visti finora.
2) non importa avere crypto tracciabili o no; l'unica cosa che importa è che prima o poi le fai diventare euro su un exchange e da questo exchange i tuoi soldi devono arrivare su un conto corrente o una carta
3) con un buon grado di approssimazione, qualsiasi operatore virtuale (Paypal, skrill, neteller, ecc.), exchange, o fornitore di carte di credito/debito che faccia il riconoscimento dell'utente detiene un'informazione che arriverà all'agenzia delle entrate. Lo è certo da qui ad un anno per qualsiasi operatore europeo (è da poco partita una banca dati europea). Se vuoi andare sul sicuro dai per scontato che questo discorso valga per tutto il mondo (prima o poi lo faranno e stai certo che andrannoa scartabbellare il passato). Se poi fai tutto con Localbitcoin allora dormi pure tranquillo