A
1) Compra da un orafo un lingotto di metallo prezioso pagandolo mediante bonifico 100000 €.
2) Mette il lingotto in cassaforte.
3) Dopo un periodo di tempo il valore del lingotto si è decuplicato e decide di rivendere un decimo del lingotto per un valore di 100000 € all'orafo.
4) Viene pagato dall'orafo mediante bonifico.
B
1) Compra Bitcoin da un exchanger on line alla quotazione del momento mediante bonifico per un valore di 100000 €.
2) Mette i bitcoin in un wallet hardware.
3) Dopo un periodo di tempo il valore dei bitcoin si è decuplicato e decide di cambiare bitcoin in fiat per 100000 € mediante l'exchanger.
4) Viene pagato dall'exchanger mediante bonifico.
Da un punto di vista fiscale A e B dovrebbero pagare le stesse tasse?
Si.
Come no. La plusvalenza è data dal prezzo di vendita meno il prezzo medio di carico. Supponiamo che il lingotto sia diviso in 100 pezzi, ogni pezzo ha un prezzo di carico di 1000 euro, se il valore decuplica significa che il prezzo di vendita di ogni pezzo è 10.000 euro, quindi per ottere 100.000 vendi 10 pezzi che avevi acquistato a 1000, quindi 100.000 - 10.000 = 90.000 di plusvalenza.
Prova a fare la stessa cosa con le azioni.
Si certo... ragazzi le tasse vanno pagate !!!
Credo che l'obiezione di Maicol792 nasca da quello che viene riportato per esempio in https://www.fiscomania.com/2015/05/il-quadro-rt-del-modello-unico-2015/ dove si parla di tassazione delle plusvalenze:
...Infine, le plusvalenze derivanti dalla cessione a titolo oneroso di valute estere (c.d. mercato del Forex) provenienti da depositi e conti correnti, effettuate da soggetti residenti, concorrono a formare il reddito a condizione che nel periodo di imposta la giacenza dei depositi e conti correnti complessivamente intrattenuti dal contribuente, calcolata secondo il cambio vigente all’inizio del periodo di riferimento, sia stata superiore a €. 51.645,69 per almeno sette giorni lavorativi continui. La base imponibile è determinata assumendo come corrispettivo il valore normale della valuta alla data di effettuazione del prelievo e come costo della valuta quello determinato sulla base del cambio storico utilizzando in caso di acquisti della stessa valuta in tempi diversi il criterio Lifo. In mancanza della documentazione del costo, si assume come tale il valore della valuta al minore dei cambi mensili accertati, con provvedimento dell’Agenzia delle Entrate, nel periodo di imposta in cui la plusvalenza è realizzata. Le minusvalenze sono determinate con gli stessi criteri stabiliti per le plusvalenze...
Qui c'è un interessante commento di esperti https://www.regimeminimi.com/tassazione-sui-bitcoin/ interessante anche la prima risposta data ad un utente nello stesso post.