Il profitto c’è, perché la plusvalenza non è su quella che realizzi convertendo USDT, ma tra quella che realizzi all’interno dell’ecosistema crypto (cioè al di fuori del sistema fiat).
Se dal sistema fiat escono 1,000 euro (bonifico ad exchange) , ed alla fine ne rientra un miliardo, allora la plusvalenza è su 999,999,000, anche se non hai plusvalenza sull’ultimo passaggio.
Io mi auguro ovviamente che questa cosa passi, ma detta così mi sembra troppo innovativa e lungimirante per essere adottata dall'Italia.
La detassazione dei guadagni crypto-crypto favorirebbe la diffusione delle criptovalute come mezzo di pagamento.
Potrei fare "cash out" in bitcoin (o in una stablecoin per proteggermi dalla volatilità) e convincere il pizzicagnolo sotto casa ad accettare tether per un etto di salame. Sarei anche disposto a pagare qualcosa in più, visto il risparmio in tasse che mi verrebbe dal non "uscire" in valuta fiat.
A questo aggiungiamo che la transazione sarebbe anonima perchè anche il prelievo dall'exchange è esentasse, quindi il pagamento potrebbe avvenire tra wallet non custodial.
In più senza un tetto massimo, pensate a quali profitti ha realizzato qualcuno nell'ultima alt season tra shitcoin, Defi, NFT e compagnia bella. Profitti milionari che sarebbero alla luce del sole tassabili solo in caso di passaggio in coriandoli? La gente si ingegnerebbe pur di evitarlo
E i negozianti, pur di attirare questi profitti, sarebbero straincentivati ad accettare pagamenti in criptovalute.
Davvero il nostro Paese è maturo per una regolamentazione del genere? Sarebbe una straordinaria sorpresa positiva che metterebbe l'Italia ai primi posti mondiali in questo ambito.
Speriamo.